Gabriele Dadati torna a Spazio 2 con un workshop dedicato alla crime story

Gabriele Dadati è uno degli scrittori maggiormente apprezzati del panorama culturale piacentino e non solo. Dopo la prima esperienza di due anni fa, torna oggi a collaborare con Spazio 2 per un nuovo workshop, “Scrivi un giallo e fatti scoprire..dai lettori!”. Nel 2006 ha esordito con “Sorvegliato dai fantasmi”, in cui vengono inscenate struggenti quotidianità dei protagonisti, “Il libro nero del mondo”, del 2009, narra di un regista alle prese con il suo primo lungometraggio (e di un fantasma sotto casa). “Piccolo testamento” è invece la storia di un’amicizia nell’arco di una lunga notte. Ora è in libreria con “L’ultima notte di Canova”.

Come nel caso del corso di scrittura tenutosi nella primavera del 2016 da cui era nato “Piacenza criminale”, anche al termine del processo creativo di questo corso verrà messo su carta un prodotto editoriale che vedrà la collaborazione fra Papero Editore e Edizioni Officine Gutenberg.

Il workshop si terrà a Spazio2 in otto incontri fra aprile, maggio e giugno, che si divideranno fra i primi incontri per impratichirsi sulle tecniche della crime story e gli altri in cui verranno portati a termine i vari racconti. Al centro dei vari testi verrà messa Piacenza, e ancora più nello specifico, un quartiere per ogni racconto. Per partecipare e per avere informazioni potete scrivere allo gabrieledadati@hotmailcom oppure chiamare il numero 3286750611.

Biografia di Gabriele Dadati

Nato a Piacenza nel 1982, ha pubblicato vari titoli, tra cui ricordiamo almeno l’esordio con i racconti di “Sorvegliato dai fantasmi” (peQuod, 2006; Barbera, 2008) candidato come Libro dell’anno per “Fahrenheit” di Radio 3 Rai, e il romanzo “Piccolo testamento” (Laurana Editore, 2012, presentato al Premio Strega 2012 da Gherardo Colombo e da Romano Montroni). Nel 2009 ha rappresentato l’Italia nel progetto “Scritture Giovani” di Festivaletteratura di Mantova. Quest’anno ha pubblicato, con Baldini+Castoldi, il romanzo storico “L’ultima notte di Antonio Canova”. 

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L’editoria che guarda alle nuove tecnologie col progetto “Sorelle d’Italia” di Papero Editore

Da qualche anno quando si parla di editoria e letteratura in Italia sembra fare quasi riferimento a un caro amico che se ne è andato all’estero e chissà quando lo rivedrai più. Si legge poco, ma il mercato è pieno di libri, le persone non hanno più voglia di leggere, i leit motiv sono disparati. Ci sono tuttavia piccoli editori che si sono rimboccati le maniche cercando soluzioni alternative, presentando progetti per finanziarsi. Come Papero Editore, casa editrice piacentina con sede presso Borgo Faxhall, che ha lanciato il progetto “Sorelle d’Italia”, finanziato grazie alla vittoria del bando IncrediBol, utilizzando nuove tecnologie per un prodotto uguale sin dai tempi di Gutenberg. Prima scrittrice scelta per la collana Grazia Cherchi, tra le fondatrici dei Quaderni Piacentini.

Grazia Cherchi con un giovanissimo Alessandro Baricco e Cesare Cases

“Abbiamo scelto alcune scrittrici importanti del Novecento non più ripubblicate – racconta Gabriele Dadati, fondatore assieme a Davide Corona -, e di lanciare campagne crowdfunding, sapendo con un certo anticipo quanti lettori sostengono la campagna preacquistando il libro”. L’obiettivo è quello di superare le attuali logiche del mercato, che prevedono percentuali del prezzo di copertina a promotore, distributore e altre figure della filiera, incassando il 100% dalla vendita del libro. “All’editore rimane meno del 40%, su cui bisogna pagare la stampa, magazzinaggio, i dipendenti. Questo significa che se si vuole avere un senso economico dalla vendita di un libro bisogna vendere tante copie. Con la nostra iniziativa saltiamo questi passaggi, e non esiste il reso di copie invendute”. In questo modo è possibile vendere poche copie ed mettere in pratica operazioni sostenibili e allo stesso tempo molto culturali. “Abbiamo scelto quel periodo storico perché è il primo momento in cui in Italia comincia a insinuarsi la coscienza di genere. Per la prima volta ci sono donne che possono iscriversi all’Università, donne viaggiatrici, magari senza l’uomo accanto: comincia un lungo percorso che porta al riconoscimento di alcuni diritti importanti. Vorremmo pubblicare circa 7/8 libri all’anno. Di fatto si tratta di una cosa simile a quella che permetteva a Montale di pubblicare libri come Ossi di Seppia”.

Ecco il link per sostenere la campagna:   https://www.produzionidalbasso.com/project/basta-poco-per-sentirsi-soli-con-grazia-cherchi/

Foto di gruppo di Papero Editore: da sin: Melissa Minò, Gabriele Dadati, Davide Corona e Linda Pagani