Giacomo Rovero, danzatore piacentino esempio per i giovani, è tra i “30 under 30” di Forbes

L’ultima volta al Teatro Municipale fu nel 2011, quando Giacomo Rovero danzò nel Gala dell’Accademia Domenichino da Piacenza, pronto a “spiccare il volo” prima verso l’Hamburg Ballet e poi al Royal Ballet di Londra.
Rovero, 21 anni, nato a Piacenza dove ha iniziato lo studio della danza all’Accademia Domenichino diretta da Giuseppina Campolonghi, è uno dei talenti scelti da Forbes per la sua celebre e autorevole classifica annuale, sempre attesa con grande interesse a livello internazionale: è in particolare tra i prescelti della classifica “30 under 30”, dedicata ai giovani talenti, per la categoria “arte e cultura”. Unico italiano ad essere entrato nel 2017 nel corpo di ballo del Royal Ballet di Londra, una delle compagnie più prestigiose al mondo, Giacomo Rovero si è aggiudicato nel 2011 a soli 13 anni la medaglia d’oro al Youth American Grand Prix di New York e si è esibito già più volte in importanti teatri internazionali.

Un testimonial di eccellenza per la nostra città, un giovane ma già grande artista cui l’assessore alla Cultura del Comune di Piacenza Jonathan Papamarenghi ha voluto rendere omaggio: “La passione che porta a percorrere strade impegnative, talvolta tortuose, unita ad abnegazione e sacrificio indispensabili per eccellere in certe discipline, quando unite e sensibilità e particolari doti artistiche, regala grandi artisti qual è Giacomo Rovero, orgoglio dell’intera Comunità piacentina, prima ancora che di quella italiana, ed esempio di impegno per i nostri giovani concittadini. Complimenti a lui per una così significativa menzione che va di pari passo ai grandi risultati già raggiunti ed un grazie perché la capacità di regalare emozioni tramite l’impegno artistico è un dono per chiunque può beneficiarne”.
“La cosa che mi è sempre piaciuta della danza è la possibilità che ha il ballerino di trasmettere emozioni e di intrattenere questo scambio con il pubblico – ha dichiarato Giacomo Rovero a Forbes Italia – È questa ancora adesso la mia ispirazione, ciò che mi motiva e mi spinge a fare quello che faccio tutti i giorni”. Con l’auspicio, anche da parte della Fondazione Teatri di Piacenza, di averlo presto ospite nella Stagione di Danza del Teatro Municipale.

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Al via a ottobre la stagione 2018/2019 della Fondazione Teatri

La Fondazione Teatri di Piacenza rilancia. Per la prossima stagione di Opera sono previste sette produzioni, una in più rispetto all’anno scorso, con compositori italiani e stranieri che si alterneranno ad allietare le orecchie del pubblico piacentino del Municipale. Oggi la conferenza stampa di presentazione, cui hanno partecipato il sindaco Patrizia Barbieri, nelle vesti di presidente della Fondazione stessa, Cristina Ferrari, direttrice artistica, e Vittoria Avanzi, direttrice della Fondazione.

“Abbiamo portato il Municipale alla ribalta – evidenzia con orgoglio la Barbieri – non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, grazia a La Gioconda, trasmessa in tv. Vogliamo aprire il teatro sempre più alle nuove generazioni, con la nuova stagione potranno anche avere agevolazioni se vorranno festeggiare il proprio compleanno al Teatro, un modo per incentivarli alla cultura”. Ammette il proprio timore nel prendere le redini di un ambiente di cui non era particolarmente avvezza. “Ero spaventata all’idea di essere presidente, non sapevo se ero all’altezza, fortunatamente accanto a me avevo collaboratori capaci che mi hanno dato una grande mano”.

L’anteprima della stagione ci sarà in ottobre, con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, con la preziosa collaborazione dell’Orchestra Cherubini e del Coro del Municipale, cui si aggiungono le Voci bianche del coro Farnesiano di Piacenza. L’inaugurazione ufficiale si avrà invece come da tradizione, a dicembre con La Traviata di Giuseppe Verdi, un nuovo allestimento che vedrà in cabina di regia Leo Nucci. Un appuntamento, quello con la tradizione, che Cristina Ferrari ha tenuto a sottolineare: “Rappresenta le nostre radici più profonde, e che devono essere anche quelle del nostro Teatro. Non è scontata la collaborazione con l’amministrazione comunale, la ringraziamo. L’opera è la forza di questo teatro, con una acustica ottima. Vogliamo stupire, con artisti di levatura. Questo è il primo teatro della Regione per numero di produzioni. Cerchiamo di lavorare con intelligenza, offrendo qualità di produzione con un occhio al budget. Per belle produzioni non servono budget grandi”.

I successivi spettacoli proposti sono La forza del destino (18 – 20 gennaio), Andrea Chènier (22 – 24 febbraio), Tosca (15 – 17 marzo), Serse (12 – 14 aprile), Verdi Opera Gala (25 – 27 ottobre). La Filarmonica Arturo Toscanini sarà inoltre ospite nelle giornate del 3 novembre e del 31 dicembre, con Giovanni de Stefano prima e Jacopo Rivani poi nel ruolo di direttore d’orchestra. La Filarmonica chiuderà la stagione il 17 maggio 2019 con Alpesh Chauhan direttore. Novità è l’ingresso della musica contemporanea grazie al Collettivo 21, che proporrà una contaminazione di suoni in Dialoghi dalla Boutique, omaggio alla Boutique del mistero di Dino Buzzati, pubblicazione giunta al cinquantesimo anniversario.

Da segnalare un piccolo sovrapprezzo per quest’anno volto, come spiega la direttrice Vittoria Avanzi, “a tutelare la qualità della programmazione”. 

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La Bella e la Bestia, fiaba danzata su musiche di Čajkovskij domenica 28 gennaio al Teatro Municipale con il Malandain Ballet Biarritz

Danza da fiaba anche per il nuovo appuntamento della Stagione dedicata al balletto della Fondazione Teatri di Piacenza. Dopo il successo de Lo Schiacchianoci, arriva sul palcoscenico del Teatro Municipale domenica 28 gennaio alle ore 16 l’incanto di un’altra favola amatissima, sulle musiche di Čajkovskij: La Bella e la Bestia, creazione del Malandain Ballet Biarritz, con le coreografie di Thierry Malandain.

Lo spettacolo per 22 danzatori è stato presentato in anteprima al Teatro dell’Opera di Versailles e ha debuttato in prima mondiale alla Biennale della Danza di Lione nel 2016, ottenendo consensi unanimi: “una coreografia di toccante bellezza”, l’ha definito Le Figaro.

Come tutti i lavori di Thierry Malandain, il coreografo neoclassico più talentuoso di Francia che dà il nome alla compagnia di Biarritz, questa versione de La Bella e la Bestia è un raffinato balletto di chiara matrice neoclassica e si ispira alla versione surrealista del film del 1946 di Jean Cocteau.

La messa in scena è minimalista e rigorosa, permeata di un alto grado di simbolismo in cui la Bella incarna l’animo umano e le sue fragilità, mentre la Bestia rappresenta la forza vitale e gli istinti primordiali. Solo alla fine del confronto, potrà esserci una sintesi dei due opposti e naturalmente un lieto fine, come si conviene ad una fiaba.

“Nella nostra versione – racconta Malandain – la Bestia finalmente libera sposerà la Bella in una giornata di sole splendente, entrambi abbagliati dallo splendore del bello sulla ridente menzogna del caso”.

In questa visione tutta protesa sulla danza, Malandain ci accompagna dunque lungo un racconto iniziatico che ha per scopo quello di risolvere la dualità dell’essere. La coreografia è sottolineata dalle sinfonie di Čajkovskij, compositore fra i più amati dal coreografo francese: ad accompagnare i danzatori in scena saranno infatti le note della Sinfonia n.6 op74 Patetica, La Valse da Eugene Onegin, la Sinfonia n.5, e Hamlet overture-fantasia, Op. 67.

Thierry Malandain è autore di una sessantina di coreografie ormai entrate a far parte del repertorio di numerose compagnie, e anche le sue incursioni nel teatro lirico risultano importanti. Ha ottenuto molteplici riconoscimenti: nel 2009 è nominato ufficiale delle Arti e delle Lettere , nel 2012 riceve il Grand Prix – categoria danza – da parte del Syndicat de la Critique Théâtre, Musique et Danse . Nel 2013 debutta all’Opéra Royal de Versailles la sua rilettura di Cenerentola rispettando la partitura di Serge Prokofiev, produzione che gli permetterà di ricevere, nel 2014 a Berlino, il premio Taglioni European Ballet Award come miglior coreografia dell’anno.

Il Centre Chorégraphique National/Ballet Biarritz è stato inaugurato nel settembre del 1998, affidato a Thierry Malandain. Oltre alla missione creativa, di diffusione e sensibilizzazione, il Centre è aperto al lavoro di altri coreografi, accoglie compagnie in residenza e promuove scambi con i protagonisti della cultura. Il Ballet Biarritz è composto da 22 danzatori permanenti; è una compagnia i cui interpreti provengono tutti da una formazione accademica classica ma che le creazioni di Thierry Malandain rendono moderni.

Per informazioni e biglietti: Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza

tel. 0523.492251 biglietteria@teatripiacenza.it. – www.teatripiacenza.it




Si alza il sipario sulla stagione del Teatro Municipale

Il tema del coinvolgimento del pubblico attraverso differenti progetti e spettacoli, anche con l’obiettivo dell’inclusione sociale. Questa in sintesi la linea progettuale della stagione 2017/2018 di Teatro Danza a Piacenza.

Un intenso programma, che si articola tra spettacoli e laboratori, è quello del cartellone curato da Roberto De Lellis nell’ambito della Stagione di Prosa 2017/2018 “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza, la quindicesima proposta da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Quattro serate in calendario da gennaio ad aprile 2018 al Teatro Filodrammatici e al Teatro Gioia con i coreografi Marco Chenevier, Enzo Cosimi, Silvia Gribaudi e Riccardo Buscarini. Le creazioni di Enzo Cosimi e Sivia Gribaudi saranno il risultato di altrettante esperienze laboratoriali di danza e movimento corporeo che coinvolgeranno alcune realtà locali e realizzate in collaborazione rispettivamente con la Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio e la Palestra LeClub, proposte in partnership con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”. Attenzione alla valorizzazione dei giovani artisti da parte di Teatro Gioco Vita attraverso la produzione di un nuovo spettacolo/evento del coreografo e danzatore Riccardo Buscarini, piacentino di origine e londinese d’adozione.

Primo appuntamento in cartellone venerdì 19 gennaio al Teatro Filodrammatici: “Quintetto”, di e con Marco Chenevier, produzione Aldes e Tida che ha vinto diversi premi internazionali in Inghilterra, Bosnia e Italia. Uno spettacolo divertente che riflette in maniera ironica e diretta sui tagli che dal 2008 ad oggi hanno diminuito di netto i finanziamenti per lo spettacolo: in tempi di crisi come quelli in cui stiamo vivendo ora, risulta necessario ottimizzare il più possibile le risorse e arrangiarsi con le forze che si hanno a disposizione… E così se “Quintetto” doveva essere composto da cinque artisti, con un taglio dell’80% rimane, per forza, un solo danzatore. E allora, come nella migliore tradizione italiana del sapersi arrangiare, si trova una soluzione servendosi di ciò che si ha a disposizione: il pubblico.

Venerdì 23 e sabato 24 febbraio al Teatro Gioia sarà la volta della Compagnia Enzo Cosimi con la performance/installazione “La bellezza ti stupirà”, regia, video, coreografia di Enzo Cosimi, con la partecipazione di persone senza fissa dimora coinvolte, grazie alla collaborazione della Caritas Diocesana di Piacenza-Bobbio, in un laboratorio per tutta la settimana precedente all’andata in scena. La creazione, di natura coreografica/performativa e installativa, nasce da una indagine e riflessione sui temi della marginalità sociale, sulla figura dell’homeless e sulla sua regale solitudine nella società contemporanea. L’esperienza di vita degli homeless rappresenta il fulcro drammaturgico del lavoro, ispirato dall’opera di Joseph Beuys. Il progetto vede la collaborazione per i costumi del fashion designer Antonio Marras, tra i più interessanti e innovativi stilisti del design contemporaneo.

Venerdì 30 marzo al Teatro Filodrammatici appuntamento con Silvia Gribaudi e la performance comunità e arte “#oggièilmiogiorno”: un racconto fatto di immagini di movimento in cui ogni partecipante coglie l’attimo, invitando il pubblico stesso ad “osare” all’azione. Una performance che conclude un articolato laboratorio condotto dalla Gribaudi che prevede la partecipazione soprattutto di donne “over 60”. Della durata di un mese, sarà realizzato grazie alla collaborazione della Palestra LeClub. Il gruppo dei partecipanti andrà in scena con Silvia Gribaudi e Rosaria Vendittelli. L’ironia come strada intima e condivisa per cercare una comunità complice. La complicità come strada intima e condivisa per cercare una comunità dinamica. Il dinamismo come strada intima e condivisa per cercare una comunità consapevole. La consapevolezza come strada intima e condivisa per cercare una comunità danzante.

La programmazione si chiuderà al Teatro Gioia venerdì 20 e sabato 21 aprile con una novità firmata dal coreografo e danzatore piacentino Riccardo Buscarini a cui Teatro Gioco Vita ha chiesto di realizzare uno spettacolo/evento a base di cinema e ballo: “Io vorrei che questo ballo non finisse mai”. Una nuova creazione che nasce a Piacenza grazie al Centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj e che vedrà Buscarini in scena con Sabrina Fontanella e Vincenzo Verdesca. L’anima del cinema italiano degli anni ‘50 e ‘60 colora di un’atmosfera onirica “Io vorrei che questo ballo non finisse mai”, in cui tre performer invitano il pubblico a partecipare, attraverso il movimento, a famose scene di ballo tratte da celeberrime pellicole di Luchino Visconti, Federico Fellini, Vittorio De Sica e altri: una festa dedicata al grande cinema italiano.

Gli spettacoli iniziano sempre alle ore 21. Al Teatro Filodrammatici i posti sono numerati, al Teatro Gioia posti non numerati.

INFO

Gli abbonamenti di Teatro Danza costano 45 euro (intero) e 40 euro (ridotto). Per gli studenti e le scuole di danza prezzo promozionale a 25 euro. I biglietti per gli spettacoli costano 15 euro (intero) e 13 (ridotto), per gli studenti e le scuole di danza biglietto scontato a 10 euro. La prevendita è in corso alla biglietteria di Teatro Gioco Vita in via San Siro 9, aperta dal martedì al venerdì ore 10-16. Il giorno dello spettacolo il servizio funziona unicamente nella sede della rappresentazione dalle ore 19. Teatro Comunale Filodrammatici via Santa Franca 33 (tel. 0523.315578). Teatro Gioia via Melchiorre Gioia 20/a (tel. 0523.1860191).

 

 

Per informazioni: Teatro Gioco Vita, Biglietteria 0523.315578 – Uffici 0523.332613, info@teatrogiocovita.it.