Il sindaco Barbieri chiede a Bonaccini e De Micheli risorse per rimediare ai danni del maltempo

E’ con una nota, inviata oggi, che il Presidente della Provincia Patrizia Barbieri chiede l’interessamento del Presidente della Regione Emilia – Romagna, del Capo Dipartimento della Protezione Civile e del Ministro delle infrastrutture Paola De Micheli rispetto al pesantissimo quadro di che si è delineato dalla prima ricognizione effettuata dalle strutture tecniche della Provincia di Piacenza, i cui danni ammontano ad oltre 4 milioni di euro. 

Una stima, peraltro, che non può essere considerata definitiva a causa della continua evoluzione di alcuni dei fenomeni di dissesto. Un appello affinché vengano messe in campo celermente misure straordinarie. “La Provincia di Piacenza – si legge nella lettera – fin dalle primissime ore di sabato 23 novembre, ha avviato interventi urgenti per far fronte alle situazioni di pericolo e di urgenza conseguenti ai danni provocati alle strade di propria competenza dalle abbondanti precipitazioni di questi ultimi giorni. (..omissis..) Chiedo quindi il Vostro interessamento diretto, affinché vengano garantite le risorse necessarie per superare l’emergenza e fronteggiare gli interventi necessari.”

“La grave situazione di emergenza della Provincia – ribadisce Patrizia Barbieri – peraltro diffusa in tutto il Paese e dovuta alle abbondanti precipitazioni di questi ultimi giorni, mette in evidenza il ruolo fondamentale delle Province e la necessità che esse siano poste in grado di esercitare la loro funzione di presidio del territorio. Ricostruire Enti efficienti e consentire a tutti gli enti locali, come ribadito da Michele De Pascale, di accedere al fondo per le progettazioni, ci permetterebbe di rafforzare gli uffici tecnici e la capacità di progettazione. Servono più risorse, umane e finanziarie, per la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie per non agire sempre sull’emergenza.”

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Conte bis, De Micheli Ministro delle Infrastrutture e Trasporti

Habemus governo. Finalmente, dopo ribaltoni e controribaltoni, dichiarazioni smentite, chiarimenti. Paola De Micheli è stata nominata da Conte Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

Questa la lista dei ministri

Luciana Lamorgese all’Interno.

Roberto Gualtieri all’Economia.

Luigi Di Maio agli Esteri.

Nunzia Catalfo al Lavoro.

Dario Franceschini alla Cultura.

Francesco Boccia agli Affari regionali.

Vincenzo Spadafora allo Sport.

Alfonso Bonafede alla Giustizia.

Lorenzo Guerini alla Difesa.

Stefano Patuanelli allo Sviluppo.

Teresa Bellanova alle Politiche agricole.

Sergio Costa resta all’Ambiente.

Paola De Micheli alle Infrastrutture.

Lorenzo Fioramonti all’Istrizione.

Roberto Speranza alla Salute.

Federico D’Incà ai Rapporti con il Parlamento.

Paola Pisano all’Innovazione tecnologica.

Fabiano Dadone alla Pubblica Amministrazione.

Giuseppe Provenzano al Sud. Elena Bonetti alle Pari Opportunità.

Enzo Amendola agli Affari Europei.

Riccardo Fraccaro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio




De Micheli contro l’utilizzo dell’Esercito a presidio del territorio, come aveva chiesto Foti

“La strada maestra per proseguire nell’azione vigorosa di contrasto alla criminalità degli ultimi anni sul territorio piacentino, in particolare quella più odiosa che si accanisce contro il patrimonio e le persone indifese come gli anziani, è quella del potenziamento delle forze dell’ordine, con nuovo personale e risorse. Proprio come hanno fatto i governi di cui ho fatto parte, che per la prima volta dopo tanti anni hanno sbloccato i concorsi per l’assunzione di nuovo personale nei corpi dello Stato”.

Lo afferma la parlamentare piacentina e vice segretaria del Partito Democratico Paola De Micheli, che manifesta la propria contrarietà alla richiesta dell’utilizzo dell’Esercito per il presidio del territorio urbano. La richiesta arriva il giorno dopo le dichiarazioni di Tommaso Foti (Fratelli d’Italia), il quale aveva richiesto l’utilizzo dei militari del Genio Pontieri a presidio del territorio di Piacenza.

“Il calo generalizzato dei reati è un risultato incontrovertibile – prosegue De Micheli – che va ascritto certamente al costante lavoro di presidio, e anche repressione, attuata dalle forze dell’ordine coordinate sul territorio provinciale dal Prefetto.

Occorre andare avanti su questa strada, nella lotta alla criminalità attiva purtroppo in alcune zone sensibili della città, e nel contrasto in particolare dei reati predatori e dello spaccio di stupefacenti: i fronti dove sono più impegnati ogni giorno i nostri militari dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza e gli agenti di polizia. Mettendoli nelle condizioni di operare in condizioni ottimali, con piena sinergia, e anche grazie alla collaborazione e al supporto della popolazione che non ha timore di denunciare”.

“A Piacenza, grazie al lavoro quotidiano ed instancabile – aggiunge – delle forze dell’ordine, fortunatamente non c’è alcuna emergenza sicurezza e non trova pertanto giustificazione l’ennesima richiesta di impiegare l’Esercito per compiti che non gli sono propri. Credo che sia corretto ribadire che l’Esercito e i militari che lo compongono hanno una professionalità fondamentale per il nostro Paese, che va riconosciuta e pienamente rispettata”.

“Nella mia esperienza di commissario per il terremoto in Centro Italia ho avuto la possibilità di apprezzare la preparazione e lo spirito di sacrificio dell’Esercito, impiegato in compiti di grande complessità richiesti dalla situazione straordinaria di un sisma. Trovo irresponsabile invece la volontà di alcuni esponenti politici – conclude – di cavalcare emergenze o presunte tali o, ancora peggio, fare leva sull’emotività dell’opinione pubblica, per chiamare in causa impropriamente il ruolo del nostro Esercito”.

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La politica chiude Cives. De Micheli (PD), Visconti (Libertà) e Murelli (Lega) dibattono sulla globalizzazione

Ultimo atto ieri sera a Cives con tre ospiti d’eccezione: Elena Murelli, onorevole della Lega, Paola de Micheli, deputata del PD, e Pietro Visconti direttore del quotidiano Libertà. La serata ha visto protagonisti gli studenti, che hanno introdotto la serata sintetizzando gli appuntamenti precedenti del percorso e le varie tematiche affrontate.

Visconti si è distanziato dal lato strettamente politico, considerando quanto sia importante oggi “l’abitudine alla complessità. Vedo sempre di più affermarsi il criterio della semplificazione, una cosa molto vicina alla superficialità, dell’isterismo nell’affrontare le novità, la sequenza di capitoli di approfondimento che ha caratterizzato da Cives testimonia una passione per capire ciò che è confuso. Cives è un antidoto piccolo ma significativo al dominio della superficialità che si trasferisce nei centri decisionali. Rende i ritmi della politica sempre connessi col tentativo di indovinare cosa vuole la gente”.

Elena Murelli ha raccontato la propria esperienza nel modo della formazione. “All’estero ci sono molti più investimenti, professionalità e vicinanza dello studente col mondo del lavoro. E questa è una mancanza che c’è tuttora. Sono stata assegnata alla Commissione Lavoro ma segnalo le cose che non vanno in Commissione Ricerca. Il Ministro Bussetti sta cercando di mettere mano alle cose che non vanno, e un percorso condiviso a livello europeo”. Il Ministro Bussetti è stato attaccato più volte dalla stampa nazionale, in primis per i suoi 70 «viaggi di servizio» di cui 49 avevano come destinazione Milano, e prima ancora per le dichiarazioni nei confronti dei professori del Sud, che secondo il Ministro “devono impegnarsi di più”, se volevano più fondi per la scuola.

Paola de Micheli a margine dell’incontro si è definita preoccupata per il rallentamento delle filiere che sta subendo l’Italia. “Temo che il problema siano i segnali di controtendenza che non arrivano. La nostra economia si era comportata bene nei mesi scorsi, con livelli occupazionali importanti, ora bisogna avere una grande attenzione in merito a meccanica, edilizia e agroalimentare. Credo che il Governo debba mettere in campo strumenti anticiclici perchè siamo in piena recessione. L’allarme non lo lancia solo il PD ma anche Draghi e quindi credo ci voglia molta più attenzione alla vita delle persone”. A livello locale la De Micheli si dice “preoccupata” dell’indecisione della Giunta. “L’ho detto direttamente anche alla sindaca, ci sono alcune decisioni strategiche che non possono essere rimandate”.

Al tavolo ha voluto invece rimarcare l’importanza di un mondo globale, prendendo spunto dalla sintesi fatta da una corsista. “Penso che nel tentativo di uscita dalla crisi le disuguaglianze siano arrivate forti, anche in una società opulenta come quella italiana. Come reagire alla globalizzazione? Ho vissuto in prima persona l’eccessivo ottimismo nei confronti di quelli che potevano essere gli effetti della globalizzazione. Per me la globalizzazione ha la stessa importanza che hanno tante innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato la nostra vita e il mercato del lavoro. Penso che sia necessario un approccio regolamentato per affrontare il multilateralismo, abbiamo continuato a produrre poveri nei luoghi più poveri del mondo, ovviamente questo determina le migrazioni, si diventa solo meno umani”.

E proprio sulla globalizzazione si innestano, secondo la De Micheli, due processi fondamentali: la digitalizzazione, che “ci invaderà tutti”, e quella della robotica. “Credo che se non impariamo da quello che è successo nel tempo della globalizzazione corriamo il rischio di non sprigionare fino in fondo la potenzialità positiva, e corriamo il rischio di pagare il prezzo peggiore”.

Sulla globalizzazione l’onorevole della Lega Murelli ha voluto sottolineare che dal suo punto di vista la globalizzazione ha portato invece molte problematiche in più rispetto ai benefici.  

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I candidati PD: “Avanti per rendere salda la ripresa. Creeremo nuovo lavoro”

“Nel 2017 il fatturato dell’industria è cresciuto del 5,1%, al top dal 2011: la conferma che l’Italia cammina ormai spedita sulla via della ripresa grazie alle riforme messe in campo nell’ultima legislatura. Ora serve continuare: la nostra ossessione sarà creare nuovo lavoro e assicurare a tutti un salario minimo garantito. È fondamentale farlo perché i dati economici si traducano in costanti miglioramenti della qualità della vita e del benessere delle famiglie e di tutti i cittadini”.
Patrizia Calza, Paola Gazzolo, Paola De Micheli e Marco Bergonzi, candidati Pd alle politiche, commentano i dati diffusi oggi da Istat, che vedono la produzione industriale nel 2017 al livello più alto degli ultimi 7 anni.
“Vogliamo l’introduzione del salario minimo garantito per assicurare piena dignità ad ogni forma di impiego. Non significa più costi per le imprese. Al contrario, creare posti a tempo indeterminato deve essere vantaggioso. Vogliamo tagliare il costo del lavoro di 4 punti in 4 anni: 1 punto all’anno. Dopo aver ridotto l’Ires dal 27.5% al 24%, il Pd propone ora di portarla al 22% per le piccole imprese. Serve rendere stabile e strutturale il credito di imposta per ricerca e sviluppo (Piano Imprese 4.0) ed estendere gli “80 euro” anche alle partite IVA e agli autonomi fino ai 26.000 € lordi”.
I candidati ricordano che nel 2013 in Italia c’erano 22 milioni di occupati. Ora siamo a quota 23 milioni: +1 milione di nuovi posti di lavoro, la metà a tempo indeterminato. L’Emilia-Romagna è la locomotiva della ripresa, con la disoccupazione che in due anni e mezzo è calata dal 9 al 5,9%.
Proprio la “ricetta” emiliana – fatta di ricerca, innovazione, formazione e sostegno all’imprenditorialità giovanile – sarà illustrata nella giornata di sabato prossimo, 24 febbraio, dal Presidente della Regione Stefano Bonaccini. Alle 15 e 30 interverrà al Centro culturale di San Nicolò sul tema “Giovani tra scuola, università e lavoro”. Presenti con lui Graziano Dragoni, Direttore generale del Politecnico di Milano, e Francesco Timpano, Professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Modera l’incontro Nilde Galligani, segretaria del locale circolo Pd.
Prima della tappa a San Nicolò, Bonaccini e i candidati democratici della nostra provincia incontreranno gli elettori a Vigolzone, in un aperitivo elettorale in via Roma 75 alle ore 12 e 30.

Ci facciamo in 4




Orlando a Fiorenzuola: “Dal centrodestra mai un risultato per Piacenza”

I candidati PD piacentini al Parlamento si sono presentati a al Teatro Lucca di Fiorenzuola assieme al ministro Orlando. “Dobbiamo spiegare agli italiani che c’è in gioco un modello di società in cui tutti accedono al Pronto Soccorso anche senza carta di credito, con la scuola dell’obbligo gratuita e con la possibilità di andare in pensione con dignità. Chi propone un modello dove le disuguaglianze crescono, ci vuole portare fuori dall’Europa che abbiamo costruito”. Orlando si sofferma anche sui media: “Il numero di omicidi in Italia si è ridotto di un terzo rispetto agli anni 90, ma la tv ci fa credere di vivere nel Bronx”. I candidati dal canto loro aggiungono che “Il centrodestra vuole un Paese immutabile, sempre uguale a se stesso, e chi invece inteonde governare il cambiamento: da un lato l’italia del buio, dall’altra l’orgoglio di un Paese vitale”. Infine una stoccata ai pentastellati: “Metà dei candidati sono ad insaputa di Di Maio.




Marattin: “Tutti l’hanno buttata in caciara, tranne il Pd. Ecco le nostre proposte”

Continua la campagna elettorale del Partito Democratico, che si è riunito ieri nelle sale del Barino in Piazza Cavalli con Marco Bergonzi e Luigi Marattin per parlare di “Giovani, lavoro e sviluppo. Le proposte del Pd”. Presenti anche i candidati piacentini del partito.

Marattin nel suo intervento ha mostrato le dinamiche positive che hanno portato a una lieve crescita: “Il Paese si è messo in moto dopo una febbre durata molto tempo – ha considerato -, nel 2014 c’era un male strutturato, avevamo perso più di un milione di occupati. Le cause vengono dagli anni ’70, quando il Paese si è comprato la crescita con l’inflazione, o negli anni ’90 col debito pubblico. La nostra produttività nel ’96 è cresciuta del 53% rispetto a vent’anni prima, e questo ci metteva al pari col resto dell’Europa. Ma negli anni a venire la nostra crescita è stata del 5%, contro il 31% degli altri Paesi”

L’economista si è concentrato poi sul clima politico vigente in vista delle elezioni: “Nessuno, a parte il Partito Democratico, ha resistito alla tentazione di buttarla in caciara, raccontando slogan che non migliorano la vita delle persone. Per cambiare serve cognizione di causa”.

Sono 3 i punti su cui si punta: imprese, lavoro e famiglia. “Le imprese pagano ancora troppe tasse, vogliamo ridurre la 22% la tassazione per le società di capitale. Vogliamo introdurre la Patente di fedeltà fiscale, uno strumento che permette di premiare  gli imprenditori onesti, che pagano le tasse senza evadere. Per il lavoro prevediamo un salario minimo, che possa tutelare quella fascia di lavoratori che prendono 3/4 euro all’ora. Per la famiglia, vogliamo aiutare quei figli  che ancora oggi faticano ad uscire presto di casa. Coloro che escono di casa prima dei 30 anni avranno una detrazione Irpef, 150 euro di sostegno per pagare l’affitto. Si aggiunga un assegno di 240 euro alle famiglie per ogni figlio tra gli 0 e 18 anni e 80 euro per ogni figlio dai 19 ai 25 anni (mensilmente). Guadagno stimato per le famiglie di circa 1500 euro l’anno”.

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De Rosa (Ugl Terziario) su Amazon: “Piena fiducia nella De Micheli, purchè si arrivi ad un risultato”

Non si spengono i riflettori su Amazon. Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Paola De Micheli, assieme al ministro Poletti e ai vertici dell’azienda si incontreranno il 2 febbraio in vista di un incontro successivo. Pino De Rosa, segretario regionale Emilia Romagna di UGL Terziario, ha dichiarato che “il Governo deve fare una scelta di campo, deve decidere se stare dalla parte dei lavoratori o delle multinazionali. Piena fiducia nell’operato del Sottosegretario, a condizione che si arrivi a un incontro”. Dal canto suo la De Micheli, impegnata attualmente in campagna elettorale, conviene che si debba arrivare a un dialogo attorno a un tavolo, a Piacenza o dove si terrà.




Calza: “Indipendentemente dal rischio, vale la pena candidarsi per le persone che hanno creduto in te”

Ieri alla Volta del Vescovo sono state presentate le candidature di Patrizia Calza, Paola Gazzolo e Paola De Micheli per il voto del 4 marzo, cui si aggiunge Bergonzi. Ottima affluenza di simpatizzanti e istituzioni. Silvio Bisotti, commissario Pd piacentino, ha dichiarato: “Abbiamo 3 donne più un uomo, Sono state sacrificate altre figure, la cosa può far soffrire qualcuno ma è un prezzo che bisogna pagare, C’è la volontà di ragionare su prospettive di cultura di governo, della sua efficacia. Le nostre scelte sono in grado di dare solidità alla proposta che intendiamo fare” 

Paola De Micheli: “L’assenza del premio di maggioranza non garantisce molti posti sicuri, ma in politica niente è certo. E’ un errore madornale pensare che una campagna elettorale di 30 giorni possa dare risultati scontati, sia per chi pensa di essere in vantaggio sia l’opposto. Siamo 3 donne che hanno garantito la loro presenza e l’unità nelle istituzioni. Dopo il 4 marzo siamo sicuri che molte persone abbandoneranno la nave, come normale che sia, ma noi non molleremo, abbiamo preso decisioni importanti in passato, non facciamo promesse future irrealizzabili, ma possiamo dire già da adesso quello che abbiamo fatto. Questo è importante in un momento di bassa credibilità nella politica” 

Siamo 3 donne che hanno garantito la loro presenza e l’unità nelle istituzioni 

Calza: “La vita riserva sempre tante sorprese, non pensavo si arrivasse a questo epilogo. Nutro grande rispetto per le istituzioni e per lo Stato. Ringrazio che mi ha dato questa possibilità, i circoli in particolare. Indipendentemente  dal rischio che si corre, vale sempre la pena crederci, soprattutto per rispetto alle persone che hanno creduto in te” 

Indipendentemente  dal rischio che si corre, vale sempre la pena crederci, soprattutto per rispetto alle persone che hanno creduto in te 

Gazzolo: “Candidatura a sorpresa. L’insistenza mi ha lusingato, dall’altro lato attesta la volontà di credere nel territorio e nelle donne. Sono molto orgogliosa di essere con loro per fare gioco di squadra. L’impegno è massimo, la sfida è aperta” 

L’impegno è massimo, la sfida è aperta 

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La De Micheli commissario per il terremoto. Le congratulazioni del sindaco

Il sindaco Patrizia Barbieri, anche a nome dei colleghi di Giunta e del Consiglio comunale di Piacenza, si congratula con il sottosegretario Paola De Micheli, rivolgendole “un sincero augurio di buon lavoro” per la nomina, ufficializzata oggi, a Commissario speciale per la ricostruzione post sisma nel Centro Italia: “Un compito difficile – rimarca il primo cittadino – che, sono certa, Paola De Micheli svolgerà con il massimo impegno”.