Polizia Locale, numerose sanzioni a tutela del decoro urbano. Un’espulsione con rimpatrio

Numerosi i servizi di pattugliamento a tutela del decoro urbano, condotti – anche in borghese – dalla Polizia Locale nei giorni scorsi, tra il quartiere Roma, la zona della stazione ferroviaria, i Giardini Margherita e i principali parcheggi cittadini.

Il bilancio dei controlli effettuati registra sette violazioni all’articolo 18 del Regolamento comunale di Polizia Ubana per consumo di alcolici in aree pubbliche, in orari non consentiti. Tra i destinatari di tali sanzioni, una persona di nazionalità marocchina che, dopo essere stata accompagnata presso la Questura di Piacenza per l’identificazione e il fotosegnalamento, è risultata avere già a suo carico un ordine di espulsione, immediatamente eseguito – con rimpatrio già avvenuto – dalla Polizia di Stato.

Multato per il mancato rispetto dell’articolo 18 anche un cittadino italiano senza senza fissa dimora, nei confronti del quale era già stato emesso un provvedimento del Questore che lo inibiva, per tre anni, a soggiornare nel Comune di Piacenza; di qui, per lui, la denuncia all’Autorità giudiziaria.

Altre due sanzioni sono state comminate nei confronti di altrettante persone, colte in flagranza per questua molesta, come previsto dall’articolo 17 del Regolamento di Polizia Urbana. Tra loro, un uomo di nazionalità rumena cui è stato notificato un Ordine di allontanamento.

“L’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Locale, anche in collaborazione con la Polizia di Stato come è avvenuto, ad esempio, per il provvedimento di espulsione – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – porta a risultati tangibili, che concretizzano uno dei più importanti obiettivi dell’Amministrazione comunale: la prevenzione e il contrasto al degrado urbano. Ringrazio il Comando della Polizia Locale e tutti gli agenti per il loro prezioso lavoro”.

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Garetti sulla mozione “decoro urbano” dei 5 Stelle: “L’Ufficio preposto verrebbe bombardato di segnalazioni”

D’ora in avanti potremo sentirci tutti un po’ giornalisti. Il M5S in Consiglio propone una mozione contro il decoro urbano attraverso segnalazioni tramite smartphone. “Un software – precisa Sergio Dagnino, consigliere pentastellato -, consentirà al cittadino di partecipare ancora più attivamente alla vita amministrativa. Potrà infatti segnalare in diretta una situazione che necessita, a suo dire, di intervento e seguire se la sua segnalazione ha avuto un esito positivo o meno, E’ noto che i cittadini amano lamentarsi molto di queste situazioni, che vanno dalla buca ai rifiuti abbandonati. Chiederemmo al cittadino di fare un passo in più, corredando la segnalazione con una nota che sia il più possibile esaustiva”. “C’è un senso di abbandono nei cittadini – considera -, per scherzo dico sempre che se prendo un palo con la macchina tra 10 anni son sicuro di trovarlo ancora così. Nel vicino comune di Ponte dell’Olio è già adottata da anni questa soluzione. E’ chiaro che l’amministrazione è maggiormente responsabilizzata ad agire”. Ha ricordato che comunque ci sarebbero filtri per i segnalatori seriali in base all’importanza della segnalazione stessa e non solo.

L’assessore Garetti ha precisato che sull’argomento si sta lavorando fin da settembre, e che è una mozione più che condivisibile ma sottolinea, “con un sistema simile, l’Ufficio preposto, già in difficoltà di personale, sarebbe sottoposto ad un bombardamento di segnalazioni e dati difficilmente gestibili, perchè oltre ai dati dello smartphone, servirebbe una persona che fisicamente li raccolga. Potremmo fare un percorso inverso, ovvero valutare quali sono i problemi emergenziali ci sono in questo momento e su tali misure arrivare a un vestito su misura. I tempi non sono ancora immediatamente maturi, ma è nostra intenzione valutare tutte le criticità per creare un sistema di monitoraggio e avere un controllo qualitativo degli interventi fatti”. Ha chiuso il suo intervento sottolineando che si tratta di uno degli obiettivi di medio periodo dell’Amministrazione.

Duro l’intervento di Massimo Trespidi (Liberi): “Adesso basta! La favola che non c’è il personale per cui non potete fare certe cose per corrispondere a una mozione come questa in cui serve UNA persona, siccome è stata fatta la riorganizzazione. La mozione solleva una questione reale, possiamo dividerci sulle soluzioni da dare al problema”. 

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