L’ex candidato sindaco Paolo Rizzi si dimette da consigliere comunale

Lo aveva già annunciato, in via confidenziale, un po’ di tempo fa ai componenti del gruppo Piacenza Oltre. L’ex candidato sindaco per il centro sinistra Paolo Rizzi ha deciso di lasciare il consiglio comunale ed ha annunciato la sua decisione, oggi, proprio a palazzo Marcanti durante il primo consiglio comunale dopo la pausa estiva. Rizzi era stato sconfitto da Patrizia Barbieri al ballottaggio e si era fermato al 41%.

Il professore della Cattolica non si era mai adattato bene al ruolo di consigliere comunale dove era stato poco presente, così come nelle commissioni. Rarissimi i suoi interventi in aula.

Al suo posto subentrerà Gianluca Bariola, primo dei non eletti della lista “Con Rizzi”.

“Ho preso questa decisione – ha detto Rizzi – per motivi professionali perché non riesco a seguire i lavori delle commissioni e del Consiglio. Ci sono anche motivi personali, non sento il mio contributo utile alla minoranza e alla città”.




Anche L’Atomo Arcigay contro l’assessore Polledri

Nuova voce a sostegno della richiesta di dimissioni da parte dell’assessore Massimo Polledri. Dopo il Partito Democratico piacentino questa volta è il turno de L’Atomo Arcigay, che in una nota ha sottolineato quanto segue.

Apprendiamo tramite la rivista online “Gayburg” e Facebook che l’esponente leghista e neuropsichiatra infantile Massimo Polledri, assessore alla cultura, al turismo e allo sport del Comune di Piacenza, ha scritto sui social media ad un suo collega di Pisa, Manuel Laurora, intenzionato a proporre di “vietare in pubblico i baci gay” (con profilo social invaso da foto sessualmente esplicite e commenti sessisti verso le donne) di imitare Piacenza ed uscire dalla rete Ready. Ne deduciamo che l’uscita dalla rete antidiscriminazione è stata una ritorsione nei confronti delle persone LGBT. 

La nostra città, scesa molte volte in piazza contro ogni forma d’odio, non può accettare comportamenti come quelli dell’assessore Polledri basati su credenze personali (noi diremmo “infondati e faziose” per chi ha posizioni antiscientifiche sull’omosessualità). Peraltro tali frasi sono in palese contrasto con le motivazioni di uscita dalla rete addotte all’epoca dell’uscita dalla rete stessa.  

Riconoscendo le diverse sensibilità in merito all’interno della Giunta e nella maggioranza in Consiglio comunale, chiediamo che vengano prese le distanze dalle esternazioni dell’assessore Polledri. 

Chiediamo inoltre le dimissioni per omofobia manifesta. 

Grave e allarmante sarebbe da parte della Giunta avallare tali comportamenti, non prendendo posizione e sarebbe ancor più allarmante per la credibilità e la serietà politico istituzionale della sindaca di fronte al suo elettorato e agli abitanti della città. 

Direttivo L’Atomo Arcigay Piacenza 

Famiglie Arcobaleno Piacenza  

Anche Non Una di Meno aderisce alla nota di cui sopra.

Già in passato Polledri si era reso protagonista di dichiarazioni molto discusse. A La Zanzara, su Radio24 dichiarò: “L’omosessualità è una condizione di infelicità che può essere reversibile». «È una situazione di identità sessuale distonica. Non è una malattia ma in quella situazione si può stare male e qualcuno si rivolge a uno psicologo: tre su dieci poi sono stati meglio, ne traggono beneficio. Se i miei figli fossero gay non sarei contento – continua Polledri a Radio 24 – sarebbe come se mia figlia mi dicesse mi faccio suora o mi sposo con un marocchino. Anzi, questo sarebbe uno dei peggiori casi che possano capitare”.

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Renzi si dimette da segretario del PD. Farò il senatore semplice

Matteo Renzi si dimette da segretario del PD. Dimissioni che però saranno operative quando sarà insediato il nuovo governo. Renzi esclude un reggente e punta ad un nuovo congresso. Ma le sue parole, a tratti molto dure, fanno capire che la guerra all’interno del PD è ufficialmente aperta. La prima reazione è stata quella del presidente uscente dei senatori del Pd Luigi Zanda che sottolinea come le dimissioni posticipate non abbiano senso e che Bersani si dimise subito. “La decisione di Matteo Renzi di dimettersi e contemporaneamente rinviare la data delle dimissioni non è comprensibile. Serve solo a prendere ancora tempo”.

“Le dimissioni di un leader – ha sottolineato Zanda – sono una cosa seria, o si danno o non si danno. E quando si decide di darle, si danno senza manovre. In un momento in cui al Pd servirebbe il massimo di quella collegialità che è l’esatto opposto dei cosiddetti caminetti, annunciare le dimissioni e insieme rinviarne l’operatività per continuare a gestire il partito e i passaggi istituzionali delle prossime settimane è impossibile da spiegare. Quando Veltroni e Bersani si sono dimessi – ha ricordato Zanda – lo hanno fatto e basta. Un minuto dopo non erano più segretari”.

Questi alcuni degli stralci del discorso di Renzi. “Il nostro posto è all’opposizione – ha detto Matteo Renzi – non diventeremo la stampella delle forze antisistema. Saremo responsabili. Staremo all’opposizione. Cosa farò io? Ho ricevuto migliaia di email. Terminata la fase del governo farò il senatore semplice, di Scandicci, di Firenze. Restituiamo le chiavi di una casa chè è meglio di quando l’abbiamo presa. Noi non insulteremo gli avversari sui social. Faremo politica fuori dai recinti dei palazzi. Grazie a tutti i candidati che non ce l’hanno fatta per qualche centinaio di voti. Diremo si a tutto quello che farà bene al paese. Diremo tre no:  No ad inciuci. No ai caminetti ristretti. No ad estremismi. Faremo il tifo per l’Italia ma saremo responsabili. Sapremo dire dei si ma anche dei no”.

 




Andrea Zanchi si dimette da capo allenatore Assigeco

Vista la situazione difficile, con grande senso di responsabilità, Andrea Zanchi ha rassegnato, nella tarda serata di ieri, le dimissioni da capo allenatore dell’Assigeco Piacenza, nonostante i risultati negativi di questa stagione della squadra non siano imputabili solo alla sua gestione.

Il presidente Franco Curioni, conscio del momento particolare che sta vivendo la squadra e l’ambiente biancorossoblu, ha apprezzato ancor di più il gesto di Zanchi, fondamentale per dare un’ulteriore scossa ai giocatori. Considerando la stima immutata del presidente e di tutto l’ambiente Assigeco, Andrea Zanchi potrà in futuro essere coinvolto in altri ruoli all’interno della stessa società.

La panchina è affidata al vice allenatore Cesare Riva che farà il suo esordio da capo allenatore nella prossima partita casalinga contro i Roseto Sharks, in programma domenica al Palabanca di Piacenza.