Torna “Dimore Festival”, tre giorni dedicati all’architettura

Dopo il successo della prima edizione di Dimore Festival, torna l’iniziativa organizzata dall’Ordine degli Architetti PPC di Piacenza e provincia e realizzata da Propaganda 1984 – Associazione Culturale con il patrocinio di Consiglio Nazionale Architetti PPC, Camera di Commercio Piacenza, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza e Federazione Architetti Emilia-Romagna.

Dimore Festival, dal 17 al 19 maggio 2019, si attesta come la principale manifestazione piacentina dedicata all’architettura, e sarà ospitato dall’Ex-Macello di Piacenza, già sede del distaccamento locale del Politecnico di Milano e del Campus Arata.

Il tema di Dimore Festival 2019 è “Abitare la Città Digitale”: un tema quanto mai attuale, scelto per capire come sta cambiando il vivere urbano. Come si abita oggi una città? Per orientarci ricorriamo a Google Maps; per avere suggerimenti su dove mangiare consultiamo TripAdvisor; per cercare un posto dove dormire, AirBnb. Nel 2019 una moltitudine di tecnologie e applicazioni trasformeranno le città e le relazioni umane, impattando sulla vita dei cittadini, su tutti i servizi a loro dedicati e soprattutto sugli spazi che ogni giorno vengono vissuti dalla collettività.

Come cambia lo spazio sotto l’influenza delle nuove tecnologie e con il sorgere di nuovi stili di vita? In quali e quanti modi si abita, oggi, la città? E domani? Quale può essere il ruolo dell’architetto in tutto questo?

Queste e altre tematiche verranno proposte, seguendo la formula molto apprezzata nella prima edizione: incontri, workshop e performance artistiche ideate e curate appositamente per la manifestazione.

“Un festival come questo non si realizza senza una visione collettiva, supportata da partner di livello che confermano la rilevanza di Dimore nel panorama culturale cittadino” – dichiara Giuseppe Baracchi, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Piacenza. “Voglio ringraziare in prima persona tutti gli sponsor e le istituzioni che credono nel progetto, dandoci la possibilità di realizzare un evento di grande portata”.

Il programma di Dimore Festival a Piacenza

Talk tematici, concerti e djset saranno al centro di questa 2° edizione di Dimore.
Spiccano, tra i tanti interventi, quelli di Umberto Galimberti, Massimo Mantellini, Elio, Maurizio Melis.
Curata invece da Propaganda 1984 la programmazione musicale, che coinvolgerà Indianizer, Le Cannibale e Santafabbrica. Particolare la proiezione di visual art curata dal collettivo Rorschach Visual Project.

Sarà invece curata da A/Mano Market l’area dedicata agli espositori: una selezione di artigiani provenienti da tutta Italia che durante la giornata di sabato, dalle 11 alle 23, presenteranno i loro progetti indipendenti di sartoria, design, accessori, illustrazione, complementi d’arredo e tanto altro. Un evento di condivisione e scambio di idee ed esperienze tra giovani designers e tra artigiani e pubblico.

VENERDI’ 17 MAGGIO 2019

Ore 16.00 – Apertura Porte

Ore 16.15 – Visita Guidata “Ex – Macello”
a cura dell’Arch. Manrico Bissi

Ore 16.30 – WORKSHOP: “Digital Manufacturing nell’Industrial Design”
a cura di Urban Hub

Un’introspettiva sulle tecnologie della scansione 3D, stampa 3D, IoT, realtà aumentata applicate al settore dell’Industrial Design. Un workshop curioso, curato dal Polo dell’Innovazione URBAN HUB e ospitato all’interno dell’Ex-Macello.

Ore 17.30 – Saluti Istituzionali e Apertura del Festival
con Patrizia Barbieri, Sindaco di Piacenza, Erika Opizzi, Assessore all’Urbanistica di Piacenza, Dario Zaninelli, Prorettore del Politecnico di Milano / Sede di Piacenza, Giuseppe Baracchi, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Piacenza, Alessandra Ferrari (Coordinatrice Dipartimento “Promozione della Cultura Architettonica e della figura dell’Architetto” / CNAPPC)

Ore 18.00 – TALK: “CHI PROGETTA LA CITTA’ DEL FUTURO?”

La nuova città ha tante definizioni: è resiliente, circolare, inclusiva, ma il suo sviluppo avviene nell’era digitale introducendo un cambio radicale nella percezione e nella relazione tra l’ambiente costruito e i suoi abitanti. I protagonisti del Progetto contemporaneo si confrontano in un dialogo che fa emergere interessanti temi del dibattito tra mondo digitale e materializzazione fisica nel progetto della città.

Moderatore: Prof. Arch. Roberto Bolici
Ospiti: Arch. Emilio Faroldi (Prorettore Delegato Politecnico di Milano), Prof. Fabrizio Schiaffonati (Politecnico di Milano), Ing. Giorgio Gamberini (Progetto Borgo 4.0), Arch. Leopoldo Freyrie, Cristian Confalonieri (Fondatore di FuoriSalone.it / CEO di StudioLabò), Mauro Eugenio Giuliani (Direttore Tecnico – Redesco)

Ore 21.00 – EX-MACELLO SOUND SYSTEM

A Dimore arriva la musica elettronica curata da Propaganda 1984 e House of Bash. Ospite la label milanese “Le Cannibale” con il djset del suo resident TAMATI (Tunnel Club, Magnolia, Plastic). Apre il collettivo piacentino “Disco Is Sexy”.

SABATO 18 MAGGIO 2019

Ore 10.00 – Apertura Porte

Ore 10.30 – Paolo Colagrande presenta “La vita dispari”

Paolo Colagrande compie un prodigio, perché in queste pagine il godimento vivissimo di una scrittura straordinaria va a braccetto con un’allegria contagiosa. La «vita dispari» è quella che – ridendo di noi stessi – conduciamo tutti noi a qualsiasi età quando tentiamo di indovinare la parte mancante delle cose.

Ore 11.30 – TALK: “IL DIGITALE AL SERVIZIO DEL MARKETING CULTURALE”

L’uso del marketing culturale come veicolo per la valorizzazione dei beni o eventi culturali è una pratica inarrestabile. Un giovane studioso che racconta l’arte sul web e un affermato creativo che fa dello story telling la leva per restituire alla realtà la sua percezione fisica, si confrontano per aiutarci a capire potenzialità e limiti della realtà virtuale nella fruizione dei prodotti culturali.

Moderatore: Enrico Maria Torboli
Ospiti: Jacopo Veneziani (Divulgatore Artistico), Paolo Guglielmoni (RADS – Agenzia Creativa)

Ore 15.00 – TALK: “IL DIRITTO DIGITALE AD ABITARE LA CITTA’”

Strumenti che usiamo quotidianamente – Maps, TripAdvisor, Yelp – non sono certo opera di benefattori per agevolare la vita quotidiana, queste applicazioni gratuite richiedono da parte nostra un lavoro altrettanto gratuito che viene sfruttato su base costante generando enormi profitti. La città che ne esce, paradossalmente, è sempre meno pubblica e rafforza il controllo di pochi su molti.

Moderatore: Maurizio Melis (Smart City Radio 24)
Ospiti: Arch. Giuseppe Cappochin (Presidente Consiglio Nazionale Architetti P.P.C.), Arch. Marco Amosso (Gruppo Lombardini22), Corrado Giustozzi (Divulgatore nell’ambito della Cybersecurity), Marco Senaldi (Filosofo)

Ore 16.00 – Visita Guidata “Area Ex – Macello”
a cura dell’arch. Manrico Bissi

Ore 17.00 –  Elio e Franco Losi presentano “UAIRED: una geniale commedia sull’era digitale”

Il primo romanzo di Elio, dopo le Storie Tese. Un romanzo che sfida le regole della fantascienza. Una commedia geniale sull’era digitale, sulla ricerca della felicità e sulle sue imprevedibili conseguenze.

Ore 18.00 – LECTIO MAGISTRALIS di Umberto Galimberti
con Umberto Galimberti (Psicologo Sociale, Filosofo e Scrittore)

Filosofo e psicanalista nato a Monza nel 1942. I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all’insegnamento junghiano. Al centro dei suoi interessi l’uomo che in un mondo dominato dalla tecnica si sente un mezzo nell’universo dei mezzi, senza poter trovare un senso al suo esistere.

Ore 21.00 – EX-MACELLO SOUND SYSTEM

A Dimore arriva la musica indipendente curata da Propaganda 1984 e House of Bash. Ospite la band torinese Indianizer. Apre il djset di Propaganda 1984. Indianizer nasce nel 2013, partorito dalle menti di alcuni psiconauti ispirati dai deliri selvaggi degli Animal Collective e dalle ritmiche tropicali dei Django Django.

DOMENICA 19 MAGGIO 2019

Ore 11.00 – Massimo Mantellini presenta “Bassa Risoluzione”

Dentro alla vastità del digitale, tutto ci è sembrato a portata di mano. Allora abbiamo deciso di rallentare, compiendo una scelta inattesa: la riduzione delle aspettative. Capirlo significa capire la contemporaneità.

Ore 15.00 – TALK: “Mobilità sostenibili nella città digitale”

Qual è il futuro della mobilità nella città che vuole guardare avanti? Una conversazione a più voci per capire come le nuove tecnologie possono aiutare a fare il passo verso la piena sostenibilità della mobilità urbana.

Ospiti: Giuseppe Bianchimani (Fooxeat), Antonio Corciulo (SuperFood), Filippo Perini (Direttore Stile – Italdesign Giugiaro Spa – Torino)

Ore 18.00 – TALK: “Dallo smartphone alla città”

Studio METROGRAMMA e Dotdotdot identificano l’uno il contesto urbano e l’altro il contesto digitale. Entrambe le progettualità si fondono in un nuovo pensiero progettuale capace di colmare il divario tra la cultura digitale e la sua traduzione spaziale ed esperienziale, dalla dimensione urbana alla singola interazione uomo/device, singola o collettiva, nel passaggio dalla sfera privata a quella pubblica.

Moderatore: Associazione Una Nuova Generazione
Ospiti: Studio Metrogramma, Progettisti del contesto urbano, e Dotdotdot, progettisti del contesto digitale

Ore 19.30 – Dimore Closing Party

Il collettivo musicale Santafabbrica chiude questa 2° edizione di Dimore Festival. Musica in vinile abbinata ad allestimenti dal gusto retrò.

GLI EVENTI EXTRA

A/Mano Market: SABATO 18 MAGGIO – DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 22.00
Mercatino handmade con produzioni di stilisti, designers e artigiani indipendenti.

L’aperitivo del Designer: TUTTI I GIORNI – DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 21.30
In collaborazione con RYTO – liquore italiano d’eccellenza a Dimore Festival ritorna l’aperitivo del Designer. Un momento per scambiare idee, sorseggiando i drink realizzati da Paolo Schiano (Caffè Battisti), all’interno di un’installazione studiata da Pialorsi Interior Workshop e realizzata da Vetreria Barani, E.T.T. LED, F.lli Tansini, Polografico.com e TRS.

Play The Game – TUTTI I GIORNI: Play The Game Italia allestirà un’area videogames vintage aperta a tutti, senza distinzioni di età.




Robecchi presenta il suo nuovo romanzo “Follia Maggiore” a Dimore Festival

Nel ricco calendario di appuntamenti di questo weekend trova il suo giusto spazio anche Dimore Festival a Bastione San Sisto, che questa mattina ha voluto presentare “Follia Maggiore” ultimo, bellissimo libro scritto da Alessandro Robecchi, già giornalista de Il Fatto Quotidiano e autore degli spettacoli di Maurizio Crozza. A presentarlo Oliviero Marchesi. “C’è sempre un certo sospetto – sottolinea quest’ultimo -, quando un giornalista abbandona la propria carriera per fare lo scrittore in serie, si pensa che ormai si sia venduto. Con Robecchi non è successo. Nel suo libro convogliamo moltissimi elementi che non confondono il lettore anzi, arricchiscono vicendevolmente la trama per un romanzo polifonico, in cui Milano rappresenta un personaggio a se stante”.

“Certo nessuno ti ordina di scrivere un libro – introduce Robecchi -, se scrivo un libro di solito è perchè ho veramente una bella storia in testa, ma soprattutto ho in mente cosa voglio dire con quella storia. Sono sempre stato un lettore di gialli, vedo che spesso a 30 pagine dalla fine ci sono colpi di scena forzati, quello che si credeva morto non è morto, sosia etc. Questo non va bene nell’economia del racconto”.

LA TRAMA E LA STRUTTURA DEL ROMANZO

“E’ molto semplice: una donna di 60 anni viene uccisa durante uno scippo che sembra andato male. Questo porterà all’entrata in scena del protagonista Carlo Monterossi e a un susseguirsi di vicende. Volevo delle parti leggere per questo romanzo, per farlo i sono rivolto a Gioacchino Rossini, una vera rockstar del suo tempo, da una sua cavatina ho preso il titolo”. Ma come inserire parti comiche in un romanzo poliziesco? “Penso che la scrittura contenga quello che contengono le nostre vite, pertanto non voglio forzare i dialoghi, devono rivelare la storia di una persona. Lo stile di scrittura odierno preferisce descrivere una persona attraverso quello che fa, al contrario mi piacciono molto i romanzi russi del passato, in cui per più pagine veniva descritta una singola persona, che potevi poi immaginarti in modo molto vivido durante il racconto”.

Il protagonista, Monterossi, lavora come autore televisivo, guadagna bene, e ha un buon posto nella scala sociale. Ma questo lui lo odia. “Voleva raccontare le vite delle persone semplici, ma questo è degenerato poi nella pornografia dei sentimenti. Non volevo una persona cinica, ma inserita in un contesto molto cinico, ho pensato che la tv italiana fosse un buon compromesso (ride)”. 

Robecchi spiega le dinamiche del mondo del protagonista. “La TV è cinica, si cerca sempre di pettinare una storia, di prenderne gli elementi reali e trasformarli, amplificarli per il pubblico che guarda il programma. E gli indici di ascolto sono la cosa più importante. Esistono molti casi di cronaca nera della stessa portata, ma solo alcuni sono seguiti per anni, perchè la gente vuole sapere che succede e la tv glielo da”.

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online