Dopo di noi: come dare un futuro ad un figlio disabile

Come dare un futuro a un figlio disabile quando i genitori non ci saranno più. Un orientamento sul modo migliore per affrontare questo rilevante problema sociale, di cui si occupa la legge 22-6-2016 n. 112 (disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare), è stato indicato dall’interessante convegno – intitolato “Dopo di noi”, come la legge di riferimento – che si è tenuto questa mattina, sabato 27 ottobre, nella Sala dei depositanti di Palazzo Galli.

Organizzato dalla Banca di Piacenza in collaborazione con Piacenza Expo, l’incontro di studi (rivolto sia alle famiglie che hanno figli con disabilità, sia alle associazioni di volontariato) è stato moderato dal condirettore generale della Banca Pietro Coppelli. «Questo convegno, nato dall’incontro tra l’amministratore unico di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli e Maurizio Zerilli della Comunità di Sant’Egidio, che ringrazio, vuole essere – ha spiegato nel suo saluto introduttivo il presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani – una rassegna completa e concreta sui problemi del settore, che sia utile anche alla nostra Banca affinché si possano valutare nuove possibilità di aiuto, oltre a quello che già si fa».

A questo proposito è stato annunciato che l’Istituto di credito ha attivato un “Programma Dopo di noi”, seguito dal dott. Coppelli, che prevede un servizio di assistenza normativa e di consulenza specifica per dare il giusto sostegno alle famiglie con disabili, che avranno anche la possibilità di beneficiare della consulenza dell’avv. Moia (piacentino, tra i massimi esperti nazionali in materia) per formare trust, al fine di tutelare il patrimonio che andrà al disabile quando i genitori non ci saranno più.

Giuseppe Cavalli ha ribadito l’impegno di Piacenza Expo nel mettere a disposizione  uno spazio per la sede di un centro studi dedicato al “Dopo di noi” «che sia di supporto alle famiglie e alle associazioni», ed ha annunciato l’organizzazione di un altro convegno dedicato al tema. «Grazie per questa iniziativa organizzata proprio a Piacenza – ha detto nel suo saluto il vescovo Gianni Ambrosio – dove è presente un tessuto sociale che, sia in passato che oggi, ha sempre dimostrato dedizione ai fratelli che soffrono. Una bella storia che continua».

Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, ha con molto pragmatismo invitato a «fare presto» perché a Piacenza ci sono tutte le condizioni per realizzare una casa famiglia che diventi comunità del “Dopo di noi”, indicando le caratteristiche che la stessa deve avere («un luogo dove vivere e tirar fuori le risorse che questi ragazzi hanno, ricordate che nessuno è ingestibile»). Bruno Galvani, consigliere nazionale Anmil, ha lodato l’iniziativa del convegno «che permette di dare voce alle famiglie che hanno figli con gravi disabilità, famiglie che vanno ascoltate e supportate». Galvani ha quindi auspicato che lo Stato investa maggiormente nel settore.

Delle principali caratteristiche della legge 112 del 2016 si è occupato Andrea Moja, presidente di Assotrusts. «E’ una norma – ha sottolineato – che compie uno sforzo importante per venire incontro a esigenze molto sentite da chi si occupa di persone con disabilità gravi e che offre strumenti innovativi per gestire i patrimoni, anche modesti, che i genitori lasciano a questi disabili». L’avv. Moia si è soffermato soprattutto sul trust: uno strumento che in regime di neutralità fiscale consente di tutelare il patrimonio destinato al disabile; un fondo dove si possono far confluire contanti e beni immobili.

Vittorio Scelzo, della Comunità di Sant’Egidio, ha sottolineato come la legge del “Dopo di noi” «intercetti il sentimento d’angoscia delle famiglie rispetto al futuro dei propri figli disabili. Un’angoscia nuova perché nel tempo è cresciuta la percentuale di questi figli che sopravvivono ai genitori. Nuova anche perché, contrariamente al passato, oggi gli istituti per disabili vengono considerati segreganti e la legge 112 è nata proprio sulla inaccettabilità degli istituti segreganti, favorendo le case famiglie».

L’assessore ai Servizi sociali del Comune di Piacenza Federica Sgorbati ha ringraziato la Banca di Piacenza («ancora una volta dimostra di essere banca a 360 gradi) e ha sottolineato l’importanza dell’ente comunale come parte attiva del progetto “Dopo di Noi”, auspicando che con il coinvolgimento della Banca e di Piacenza Expo si possa fare qualcosa di concreto per avviare progetti di sostegno alle famiglie.

Le relazioni hanno stimolato un ampio dibattito, a cui hanno dato il loro contributo le principali associazioni piacentine del terzo settore.

 




Come dare un futuro a un figlio disabile. Sabato un convegno a palazzo Galli

Come dare un futuro a un figlio disabile quando i genitori non ci saranno più? Un problema sociale rilevante, di cui si occupa la legge 22-6-2016 n. 112 nota come la legge “Dopo di noi”. “Dopo di noi” è anche il titolo del convegno di studi che si terrà a palazzo Galli sabato 27 ottobre, organizzato dalla Banca di Piacenza in collaborazione con Piacenza Expo, e presentato in Sala Panini nel corso di una conferenza stampa. A far gli onori di casa il condirettore generale della Banca Pietro Coppelli, che dopo i ringraziamenti di rito ha illustrato il programma del convegno, che si aprirà alle 10 con i saluti introduttivi di Corrado Sforza Fogliani, presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza e di Giuseppe Cavalli, amministratore unico di Piacenza Expo. A seguire gli interventi di don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco; Franco Bettoni, presidente Fand e Anmil nazionale, Andrea Moja, presidente di Assotrusts; Vittorio Scelzo, della Comunità di Sant’Egidio; Federica Sgorbati, assessore ai Servizi sociali del Comune di Piacenza. Un incontro rivolto sia alle famiglie che hanno figli con disabilità, sia alle associazioni di volontariato (invitate anche alla conferenza stampa) che svolgono un lavoro ammirevole «per far sentire i portatori di handicap – ha sottolineato il dott. Coppelli – parte integrante della società».

L’amministratore unico di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli ha spiegato come il coinvolgimento dell’ente fiera nel sociale – settore di cui solitamente non si occupa una struttura con valenze tecniche e commerciali – sia nato dall’incontro avuto con Maurizio Zerilli della Comunità di Sant’Egidio. Un incontro che, oltre al convegno del 27, ha fatto nascere il progetto di un centro studi che avrà sede in un locale di Piacenza Expo e che diventerà un punto di riferimento per le iniziative riguardanti il “Dopo di noi”.

«Anche così – ha affermato Giuseppe Cavalli – la Fiera diventa polo attrattivo. Importante è fare squadra, unire le forze. Ancora una volta ringrazio la Banca di Piacenza, che quando chiedi risponde sempre». Gli ha fatto eco Maurizio Zerilli («Ho frequentato la città di Piacenza e ho conosciuto due importanti realtà: La Banca di Piacenza e Piacenza Expo, che hanno fatto diventare realtà questo convegno che tanto desideravo»), che ha poi presentato più in dettaglio i relatori del 27 ottobre, «tutte persone di spessore e con esperienza del tema». L’assessore Federica Sgorbati ha ringraziato tutti gli intervenuti e «la Banca di Piacenza in particolare, che dà la possibilità al Comune di illustrare le attività che l’amministrazione svolge per aiutare le famiglie che hanno persone con disabilità gravi. Il genitore – ha sostenuto l’assessore Sgorbati – va incoraggiato ad affrontare il “Dopo di noi”. Fondamentale è il ruolo delle associazioni di volontariato, che sono il cuore gigantesco di Piacenza».




Dopo di noi, al via il ciclo di incontri nel distretto di Ponente

Quali strumenti di supporto per le famiglie di persone disabili, in grado di fornire una maggiore tutela per il “dopo di noi”?
Per rispondere a questa esigenza di informazioni, come previsto dalla legge 112 del 2016 la Fondazione Pia Pozzoli – Dopo di Noi organizza, in collaborazione con l’Ufficio di piano del Distretto di Ponente, tre cicli di incontri, che si terranno in giugno, a settembre e ottobre. Iniziativa che rientra nell’attuazione del Piano Sociale e Sanitario 2017-2019.
Il primo ciclo di incontri informativi affronterà il tema de “L’amministrazione di sostegno a garanzia del durante e dopo di noi”.
L’avvocato Vanessa Grisi, amministratore di sostegno, parlerà delle finalità della legge istitutiva, la nomina e i compiti dell’AdS, come dovrebbe inserirsi nel progetto di vita della persona con disabilità con il fine di mantenere per lei un’alta qualità di vita anche nel futuro. Gli incontri si terranno il 22 giugno a Borgonovo, dalle 10 alle 11 e 30 presso la Casa della Salute (ex ospedale), e il 29 giugno a Rivergaro, dalle ore 10 alle 11 e 30 presso la Sala Mensa della scuola Primaria (accesso da via Bonistalli).
Il secondo ciclo di incontri sarà dedicato al “Dopo di Noi e istituti giuridici di tutela”
Il notaio Eloisa Alessandra Luini presenterà gli istituti giuridici che possono aiutare la famiglia a decidere serenamente per il “Dopo di Noi” a tutela della persona disabile.

Gli incontri si terranno il 18 settembre a Castel San Giovanni dalle ore 10 alle 11 e 30 presso il Centro Culturale di via Mazzini e il 19 settembre a Travo dalle ore 10 alle 11 e 30 presso la Sala comunale polivalente di via Anguissola.

Il terzo e ultimo ciclo di incontri tratterà de “Il Monitore come prosecuzione dello sguardo genitoriale”
La psicologa Ilaria Fontana, collaboratrice della Fondazione Pia Pozzoli, parlerà della tutela della persona disabile nell’arco della vita attraverso la figura del “monitore”, trait d’union tra famiglia d’origine e servizi.

Gli incontri si terranno il 16 ottobre a Gragnano dalle ore 10 alle 11 e 30 presso il Municipio e il 17 ottobre a Bobbio dalle ore 10 alle 11 e 30 presso la Sala Riunioni dell’Unione Montana in via Garibaldi, 48. 

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Nuova sede del Centro ascolto di Fondazione Pia Pozzoli in Caritas

Il servizio dello sportello di ascolto, promosso dalla Fondazione Pia Pozzoli Dopo di Noi, si rivolge a tutti i componenti delle famiglie di adulti con disabilità intellettiva, psichica e fisica.

Lo sportello, operativo prima in via Alberoni, è attivo per ora su appuntamento (366 9533096 info@fondazionepiapozzoli.i) presso la sede Caritas, via Giordani 21 a Piacenza, e condotto da un professionista psicologo e da un professionista avvocato.

Lo sportello offre un servizio di consulenza gratuito pensato per rispondere ai familiari di persone con disabilità che necessitano di un supporto psicologico e giuridico, per individuare le strategie più adeguate ad avvicinarsi con maggior serenità al distacco dai propri cari.

Esso fa da collante con le risorse già presenti sul territorio (servizi nell’ambito della disabilità dell’amministrazione comunale e provinciale, di associazioni locali, di cooperative sociali) al fine di valorizzarle e sfruttarne a pieno le capacità, dando indicazioni su ulteriori interventi che potrebbero essere utili per il caso specifico.

Per contattare lo sportello in maniera riservata è possibile utilizzare l’email sportellofondazionepiapozzoli@gmail.com




“La vita è sinfonia”, domenica concerto in San Savino per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, domenica 3 dicembre alle 16, la Fondazione Pia Pozzoli ‘Dopo Noi’ organizza un concerto in San Savino, con il patrocinio del Comune di Piacenza.

Si esibiranno la Sunday Orchestra, diretta da Fabrizio Francia, insieme al duo acustico Luigi Milani e Davide Cignatta.

La giornata internazionale delle persone disabili è istituita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1992, e il tema scelto quest’anno è la ‘Trasformazione verso una società sostenibile e resiliente per tutti’.

Il tema della resilienza suggerisce un’importante riflessione su come la disabilità, che crea smarrimento e difficoltà, possa diventare una sfida e un’opportunità positiva per la persona disabile, per la sua famiglia e per la società” ricorda la presidente della Fondazione Pia Pozzoli, Vittoria Albonetti.

Il concerto del 3 dicembre vuole essere un’occasione di incontro e di integrazione con tutta la comunità piacentina, attraverso il linguaggio universale della musica, insieme ad alcune letture, vogliamo creare un momento di condivisione fra tutti i presenti – continua la presidente Albonetti -. Lo slogan dell’iniziativa è ‘La vita è sinfonia’: come la sinfonia è un complesso armonico di sonorità differenti, così nella vita le persone hanno risorse e abilità differenti che, se si creano condizioni sociali e culturali adeguate, possono armonicamente coordinarsi e integrarsi’.

L’appuntamento quindi è per domenica 3 dicembre alle 16, nella basilica di San Savino. 

Comunicato stampa