Giovane (fermato sulla Mottaziana) a casa nascondeva droga, bilancini e contanti. Arrestato

Nel tardo pomeriggio di ieri, 31 maggio 2021 alle 19,45 sulla strada “Mottaziana” a Borgonovo Val Tidone i carabinieri hanno arrestato un giovane di 25 anni, celibe, disoccupato, con precedenti penali, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A fermarlo è stata una pattuglia dei carabinieri della locale. Il giovane è apparso subito molto nervoso. I militari hanno quindi proceduto ad una perquisizione personale. Il 25enne ha consegnato spontaneamente un involucro con circa mezzo grammo di marijuana che aveva in una tasca e per tale condotta è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno deciso di proseguire la perquisizione anche nel a casa sua dove hanno trovato, nascosti nell’armadio della sua camera da letto circa 61 grammi di marijuana – suddivisa in vari contenitori di vetro -, 3 grammi e mezzo di hashish, 3 grammi e mezzo di cocaina, circa 1 grammo di eroina, 1 pasticca di ecstasy e 6.130 euro in contanti probabile provento di spaccio, oltre a tre bilancini ed a numerose buste in cellophane utilizzate per il confezionamento dello stupefacente.

La droga è stata sequestrata ed il giovane è stato condotto in caserma. Dopo le formalità di rito è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e riportato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Nella giornata odierna è previsto il rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Piacenza.




Denuncia e arresto per spaccio di droga, il “cliente” un 54enne piacentino

Ieri i Carabinieri della Stazione di Piacenza Levante hanno arrestato per spaccio di droga un uomo nato in Nigeria nel 1988, residente a Podenzano, pregiudicato e denunciato un suo connazionale 29enne, residente a San Rocco al Porto (LO) per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti.

I due pusher erano seduti su una panchina nei giardini adiacenti tra via Calciati e largo Erfurt ed erano monitorati dai militari della Levante che stavano svolgendo un servizio in abiti civili di osservazione di noti tossicodipendenti per prevenire lo spaccio di droga. Ad ora di cena, difatti, un 54enne piacentino è stato visto avvicinarsi ai due stranieri e dopo aver scambiato poche battute, consegnava loro una banconota per ricevere in cambio un piccolo involucro.

I militari della Levante sono immediatamente intervenuti, hanno fermato i tre e recuperato l’involucro che conteneva quasi 3 grammi di marijuana. Il 54enne piacentino veniva segnalato alla Prefettura quale assuntore di stupefacenti. I due pusher veniva perquisiti.

Uno di loro aveva una banconota da 100 euro ritenuta provento dello spaccio, l’altro aveva altro contante che probabilmente era l’incasso della giornata. Il pusher 29enne è stato denunciato per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti mentre il 31enne che materialmente aveva ceduto la droga al tossicodipendente piacentino, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e trattenuto nella camera di sicurezza di via Beverora. Nella giornata odierna è previsto il rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Piacenza. 

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Pronti a spacciare vicino alla stazione, arrestati due uomini

Nel pomeriggio del 26 settembre i Carabinieri della Stazione di Rivergaro hanno arrestato vicino alla zona della stazione ferroviaria a Piacenza un 31enne nato in Senegal, clandestino, in Italia senza fissa dimora e un 57enne piacentino, residente a Podenzano, entrambi pregiudicati. Erano pronti a spacciare sostanze stupefacenti.

Gli uomini di Rivergaro erano di pattuglia per svolgere un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di droga. Stavano monitorando noti tossicodipendenti ed hanno notato che alcuni di loro si apprestavano ad andare in città probabilmente per rifornirsi di stupefacenti.

Così proprio nei pressi di piazzale Milano hanno fermato l’autovettura con a bordo i due pusher. Fermati e controllati, in uno zainetto, nascosto nel vano anteriore dell’auto avevano 7 panetti di hashish del peso complessivo di 800 grammi pronti per essere spacciati. La droga è stata subito sequestrata e i due pusher pregiudicati sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Dopo le formalità di rito sono stati portati al carcere di Piacenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Pusher senegalese 31enne arrestato mentre consegnava droga. Fermato anche l’italiano “acquirente”

Un giovane pusher 31enne nato in Senegal, residente a Piacenza – richiedente asilo – nel primo pomeriggio di ieri 11 settembre è stato arrestato dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Piacenza, dopo essere stato sorpreso a spacciare marijuana.

I militari avevano nuovamente avuto notizia che alcuni ragazzi di origini africane spacciavano sostanze stupefacenti all’interno dei giardini pubblici retrostanti il supermercato “Esselunga”, nell’area compresa tra via Calciati, via Camia e Largo Erfurt. La notizia appresa veniva suffragata da elementi oggettivi di riscontro : già quattro e in pochi mesi erano stati gli arresti che i Carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza hanno effettuano nella zona per spaccio di droga.

Con l’utilizzo di personale in borghese quindi sono stati programmati dei servizi di monitoraggio ed osservazione dell’intera zona, fino a quando, ieri, nel pomeriggio, sono stati individuati due giovani africani seduti su una panchina dei giardini. Dopo poco tempo i militari hanno notato un cittadino italiano che si avvicinava al pusher e riceveva da quest’ultimo un piccolo involucro in cambio di una banconota.

Il 31enne senegalese veniva subito bloccato, così come l’acquirente : un italiano 57enne residente a Piacenza che consegnava la droga appena ricevuta.
Il pusher è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga e trattenuto presso la Caserma di Via Beverora in attesa del rito direttissimo previsto nella giornata odierna. Il 57enne italiano segnalato quale assuntore di sostanze stupefacenti.

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Spacciava droga davanti a casa, arrestato piacentino 37enne

Un 37enne, piacentino, pluripregiudicato anche per reati specifici, è stato arrestato nella tarda serata di ieri 11 settembre dai Carabinieri della Stazione di Piacenza Levante.

I militari apprendevano che il pusher piacentino aveva intrapreso un’attività di spaccio presso la sua dimora. Sono stati programmati ed effettuati alcuni servizi di osservazione e nella serata di ieri, gli uomini della Levante, sono entrati in azione quando hanno visto che due giovani, a bordo di una vettura, si erano fermati dinanzi all’abitazione del pluripregiudicato, per acquistare droga.

Infatti, dall’appartamento usciva il pusher e consegnava loro due involucri. Immediatamente i giovani tossicodipendenti venivano fermati e bloccati dai militari. Identificati, uno di loro spontaneamente consegnava un involucro con 14 grammi di marijuana, mentre l’altro veniva perquisito. Negli indumenti intimi nascondeva altri 11 grammi di marijuana. I due giovani, entrambi piacentini di 24 e 23 anni, sono stati segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri della Stazione di Piacenza Levante, quindi, si recavano presso l’abitazione del pusher 37enne. Nella camera da letto matrimoniale rinvenivano un contenitore con 31 grammi di marijuana ed una somma contante, in cucina un bilancino di precisione e materiale idoneo al confezionamento di stupefacenti.
Tutto lo stupefacente è stato sequestrato, il pusher nella giornata odierna risponderà nel rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Piacenza di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Dalla segnalazione di un cittadino all’operazione “Giardino” dei Carabinieri

Come annunciato nei giorni scorsi è stato dato un colpo duro allo spaccio di stupefacenti nel piacentino grazie all’Operazione Giardini che ha portato all’arresto di 24 persone, tra italiani e stranieri, i quali grazie a un complesso sistema, erano in grado di rifornire 600 clienti in Provincia. 

Ma c’è di più. Il Comando Provinciale dei Carabinieri ha dato molti dettagli riguardo l’operazione, partita da una semplice segnalazione del dicembre 2018 di un cittadino, insospettito da alcuni movimenti strani di una macchina in un parchetto a Gossolengo: in quel caso un giovane italiano era stato colto in possesso di un cospicuo quantitativo di marijuana, verosimilmente con l’obiettivo di spacciarlo presso i locali assuntori.

Dei 24 arrestati, si contano 16 con misura custodiale e 8 con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e dimora. L’attività come già accennato, incideva particolarmente sui luoghi di aggregazione della movida piacentina, in particolare in prossimità di paninoteche, hamburgerie, catene anche di grande distribuzione nei pressi della Stazione e nelle vie attigue. Qui gli spacciatori offrivano qualcosa in più oltre al semplice panino.

Nella rete di spaccio si contano 9 piacentini mentre i restanti sono nordafricani (marocchini, egiziani e gambiani) e un albanese. L’attività operativa ha portato all’arresto in flagranza di reato 17 persone, di denunciare a piede libero 7 persone, di raggiungere con misura cautelare 5 persone e di fermare 3 kg di stupefacente, in massima parte hashish, e poi marijuana, cocaina ed eroina, per altri 100 grammi, destinate in massima parte alla città di Piacenza. 

Complessivamente dunque 46 persone arrestate o sottoposte a misura alternativa.

Il comandante della compagnia di Bobbio, capitano Gianluca Muscatello precisa che i ragazzi coinvolti erano poco più che maggiorenni, “nel momento in cui si deve decidere se stare coi buoni o coi cattivi”.

Il luogotenente Guasco specifica che il primo arrestato fu infatti un minorenne marocchino senza fissa dimora, che portava mezzo chilo di hashish da Milano a Piacenza. Si trova ancora in carcere. In seguito un secondo gruppo di italiani (cui faceva capo a un piacentino) e poi uno di gambiani sono stati fermati. Questi ultimi sono stati trovati con dosi dal mezzo chilo al chilo e mezzo. Talvolta capitava che fossero i marocchini a comprare dai gambiani.

Questi, per arginare i controlli utilizzavano vedette, controlli alle fermate degli autobus e comunicavano tra loro: nelle intercettazioni appare come capitasse che scendevano alla fermata prima del treno o dell’autobus e che usassero i taxi per spostarsi, oppure persone compiacenti. I panetti venivano suddivisi in dosi da 12 grammi ciascuna.  I gambiani avevano sede in una cascina abbandonata in prossimità di Piacenza Expo, dove si trovavano le dosi, nascoste in alcuni punti strategici ma non abbastanza per le unità cinofile.  Il terzo gruppo operava nei campi in prossimità di Borgonovo.

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In corso blitz antidroga dei carabinieri: 24 arresti

Dalle prime ore del mattino, oltre 70 Carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, con il supporto di unità specializzate, stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 24 persone, tra cittadini italiani e stranieri (prevalentemente gambiani), residenti o domiciliate in provincia di Piacenza – ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

L’attività d’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Bobbio (PC) ha permesso di ricostruire il sistema con cui il gruppo criminale gestiva e controllava il flusso di stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana) che da Milano giungeva sulle piazze di spaccio di Piacenza, soprattutto nei pressi di locali notturni e pub frequentati da giovani e giovanissimi.

IN AGGIORNAMENTO

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Progetto Youngle, come aiutarsi tra ragazzi per sfuggire da droga e violenze

Altro appuntamento importante in Prefettura quest’oggi. Il Direttore generale dell’AUSL di Piacenza Luca Baldino ha presentato il “Progetto YOUNGLE – Social Net Skills”  per la promozione del benessere nei contesti scolastici, del divertimento notturno e sui social network, tramite percorsi di intervento sul web e sul territorio” e DRUG ADVISOR. Tale evento si innesta nell’ambito delle iniziative promosse da questa Prefettura, in sinergia con le Istituzioni locali, sul tema del disagio giovanile.

“Un progetto questo – ha sottolineato Baldino – che mira a combattere l’abuso di sostanze illegali, attraverso una comunicazione non solo coi giovani, ma soprattutto fra giovani, libera e positiva. Oltre a questo stiamo stringendo accordi con le discoteche per stili di vita corretti e sani in queste strutture”. Nello specifico si tratta di un portale gestito dai giovani stessi.

Ad illustrare la piattaforma il dott. Stefano Alemanno che da 10 anni gestisce questo progetto nella sua regione, la Toscana, e l’ha esteso ad altre regioni interessate, tra cui la nostra. “Questo progetto mi è stato richiesto dal Ministero della Salute proprio nel periodo di massima espansione dei social network, nel 2011. E’ un modo semplice e veloce per far si che i ragazzi parlino di se stessi e delle proprie esperienze. E’ un servizio pubblico nazionale in cui ragazzi giovani aiutano propri pari o quasi. Non sono psicologi, questi ultimi seguono la chat ma non intervengono direttamente. Lo psicologo è il momento di riferimento nel momento di difficoltà, quando un ragazzo subisce violenze, ad esempio”.

Mezzi maggiormente utilizzati c’è Instagram e Facebook in seconda battuta, per intercettare un fascia di popolazione sempre più interessata a problematiche da “adulti”. Non appare mai una persona, il profilo utilizzato è sempre quello di Youngle. Ci sono momenti di verifica faccia a faccia, per valutare l’andamento del progetto, che attualmente conta 17 centri in 10 regioni.

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Due pusher magrebini arrestati a San Nazzaro. Connazionale 25enne fermato in via Scalabrini

A fine di gennaio i carabinieri della Compagnia di Piacenza avevano arrestato a San Nazzaro di Monticelli, due stranieri con 60 grammi di cocaina. I due pusher erano stati tenuti sotto sorveglianza per lungo tempo dai militari che avevano capito come vicino al Po fosse stato avviato un fiorente spaccio di droga.,

Nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso sono finiti in manette altri due stranieri, entrambi magrebini di 32 e 36 anni, residenti nel milanese; in auto avevano in due buste di cellofane con 107 grammi tra cocaina ed eroina. Ad arrestarli sempre i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Piacenza con i colleghi del Nucleo Radiomobile di Fiorenzuola d’Arda.

Come già a gennaio i militari hanno tenuto d’occhio le zone vicine al Grande Fiume ed in particolare le utilitarie che transitavano in zona. Alcuni si sono appostati sulla sponda lodigiana, altri nei pressi di San Nazzaro.

Quando l’autovettura sospetta è arrivata i carabinieri l’hanno circondata ed hanno impedito che i due scappassero in retromarcia, come hanno tentato di fare.

Nelle tasche dei giubbotti che indossavano i due avevano occultato la droga, che è stata sequestrata. Sono stati arrestati, portati in caserma e dopo le formalità di rito sono stati accompagnati al carcere di Piacenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

25enne arrestato con  circa 19 grammi di cocaina in casa, in via Scalabrini

I carabinieri della Stazione di Piacenza Levante hanno arrestato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 25enne magrebino, in Italia senza fissa dimora, ma di fatto domiciliato a Piacenza, in via Scalabrini, l’abitazione della compagna,

I militari della Stazione, sabato scorso, in tarda serata, erano impegnati in un servizio di prevenzione, in abiti civili, e stavano monitorare il via vai in una zona solitamente frequentata da tossicodipendenti.

I carabinieri avevano raccolto indizi che, soprattutto nei fine settimana, alcuni giovani si rifornissero di droga  la droga da uno straniero, da poco in città.

L’uomo è stato fermato in strada, a piedi, in compagnia del suo cane, probabilmente mentre stava rientrando in casa. Davanti ai militari ha subito mostrato un forte stato di agitazione motivo per cui è stato perquisito ed i controlli sono stati estesi anche al suo domicilio.

In un mobile del soggiorno sono stato trovati circa 19 grammi di cocaina, suddivisi in quattro involucri, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

Lo stupefacente è stato sequestrato, il 25enne arrestato e dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Piacenza, è stato portato presso la locale casa circondariale.

 




Maxi operazione anticoca, sei piacentini coinvolti, 17 indagati

Miami Vice in salsa piacentina. Si potrebbe così  sintetizzare il “giro” di cocaina che nella nostra città il Procuratore della Repubblica Salvatore Cappelleri ha definito “ormai di grandi proporzioni” come è anche emerso dall’operazione che ha portato i carabinieri, all’alba del 23 ottobre, ad eseguire 10 misure cautelari nei confronti di un gruppo di piacentini e albanesi. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione e spaccio di cocaina, detenzione abusiva di armi e furti in abitazione (finora 8 quelli documentati, nella zona di Montelupo Fiorentino).

E’ stata un’operazione capillare che ha coinvolto circa 70 Carabinieri del Comando Provinciale, impegnati nella provincia di Piacenza ed in quelle di La Spezia, Firenze, Lodi, Brescia, Pistoia e Massa Carrara con il supporto delle unità cinofile specializzate antidroga.

Le indagini sono cominciate nel 2017 per “cristallizzare un organigramma graniticamente definito” come lo ha definito il Gip. All’epoca fu arrestato un pregiudicato di 54 anni residente a Cortemaggiore. Il p.m. Centini, coordinatore dell’indagine, ha sottolineato che “avendo individuato il principale spacciatore, ci si è posti la questione dell’origine di tutta questa cocaina, cercando di andare a fondo”.

L’uomo acquistava la droga dagli albanesi perchè di ottima qualità, con la collaborazione della compagna 49enne. L’attività investigativa ha permesso di ricostruire il sistema con cui il gruppo criminale gestiva l’attività criminosa che aveva come canale di approvvigionamento un porto turistico di La Spezia, dove alcuni albanesi lavoravano come skipper o sub, divenendo di fatto padroni del luogo.

Oltre ai 6 piacentini nei guai sono finiti 2 albanesi che a loro volta si avvalevano di un gruppo più ampio cui fare affidamento. La base operativa nella nostra provincia era un cascinale a San Pietro in Cerro, mentre le cessioni erano circa 300 a settimana, per un giro d’affari di circa 12 mila euro al mese. La droga veniva venduta ai clienti per 80 euro al grammo. Cento0 sono gli assuntori stabili che verranno segnalati alla Prefettura, appartenenti un po’ a tutte le categorie professionali e sociali. I furti in villa rappresentavano un canale importante per finanziare lo spaccio: ogni colpo fruttava alla banda cifre sui 20 mila euro. 

La droga veniva consegnata ai clienti in luoghi insospettabili come la cassetta delle lettere o i contatori del gas.

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