Murelli (Lega): “i Centri vaccinali valutino ogni posizione e nessuno venga escluso”

«Chiedo alla Regione Emilia Romagna, come avviene in Lombardia, che i centri vaccinali valutino le singole posizioni e accertino se dietro a una mancata vaccinazione ci sia la volontà di non vaccinare i bimbi, un errore, una dimenticanza o disinformazione. All’Ufficio scolastico regionale, invece, chiedo che lunedì nessun bambino venga escluso da nidi o materne».

La richiesta è del deputato piacentino della Lega, Elena Murelli, la quale ha ricevuto numerose richieste da mamme di bimbi dei nidi o di scuole materne.

Entro il 20 marzo, afferma la Circolare ministeriale (congiunta dei ministeri di Istruzione e Salute) le scuole invieranno ai sistemi sanitari regionali gli elenchi di coloro che non hanno presentato la documentazione richiesta.

L’obbligo di presentazione dei documenti alle scuole scade il 10 marzo e, «complice il caos che ha accompagnato le vaccinazioni, risulta che alcuni genitori non abbiano ricevuto dalla Asl la documentazione da consegnare: o la certificazione della prenotazione, oppure quella dell’avvenuto vaccino». La data del 10 marzo riguarda solo chi, a settembre, aveva autocertificato di essere in regola, impegnandosi a portare i certificati appunto entro il 10 marzo.

Murelli continua: «Sono favorevole ai vaccini, ma dico no agli obblighi. Serve un consenso capillare, consapevole e informato. Leggo sul sito della Regione che “nei casi in cui lo stato vaccinale del bambino non sia completo in relazione a quanto previsto per l’età, la stessa Azienda Usl ha provveduto a inviare entro il 10 settembre una lettera di convocazione alla famiglia con la data dell’appuntamento”. Questa convocazione l’hanno ricevuta tutti?».

Infine, il deputato del Carroccio chiede «di verificare che tutte le procedure per lo scambio dei dati tra Asl e scuole, come ha stabilito il Garante per le privacy, il 22 febbraio 2018 con una circolare, siano operative».




Lega: «Botte ai carabinieri e violenza, ecco la democrazia dei centri sociali»

Sugli scontri di oggi pomeriggio interviene anche la Lega con un comunicato:

 «Anche noi auspichiamo la rivoluzione, ma quella del buon senso. Non quella dei centri sociali fatta di sassi e bottiglie lanciate, spranghe, carabinieri pestati e centri storici messi a ferro e fuoco. E per fortuna che alla manifestazione “antifascista” della sinistra hanno partecipato quelli che si riempiono la bocca di parole come pace, integrazione e condivisione, pronti a insegnare agli altri che cos’è la democrazia».

E’ il commento di Elena Murelli, candidata della Lega per la Camera, nel listino al collegio Piacenza-Parma-Reggio e di Pietro Pisani, candidato al Senato all’uninominale. Murelli interviene dopo i disordini avvenuti a Piacenza, dove almeno tre fra carabinieri e agenti di polizia sono rimasti feriti. «La solidarietà va subito a chi è rimasto vittima di queste manifestazioni incivili – ha affermato Murelli – alle forze dell’ordine che vanno in piazza, rischiando, proprio per difendere la democrazia. Che non è la stessa di cui parlano i centri sociali. Un sabato tranquillo è stato negato ai piacentini». La Lega «chiede che i centri storici – incalza Pisani – non vengano più concessi per le manifestazioni di gruppi chiaramente estremisti». Inoltre, dicono i candidati del Carroccio, andrà chiarito come mai quel gruppo di violenti sia riuscito ad accedere in una zona dove non sarebbe dovuto passare.

«Oggi è stata scritta una pagina vergognosa della storia piacentina» aggiunge  Pietro Pisani, candidato piacentino al Senato per la Lega Nord alle prossime Politiche del 4 marzo, durissimo nel commentare i fatti che oggi hanno visto il centro di Piacenza teatro di scontri violenti tra alcuni manifestanti “antifascisti” e forze dell’ordine. «La città è stata teatro di episodi di violenza inqualificabile durante un corteo “antifascista” – prosegue Pisani – Violenza di cui le forze dell’ordine sono rimaste vittima, con un carabiniere finito in ospedale». E ancora: «E’ Vergognoso. Soprattutto perché oggi è la Giornata del Ricordo in onore delle migliaia di italiani massacrati nel ’43 dal maresciallo comunista Tito e tutti, indistintamente, avrebbero dovuto raccogliersi a commemorare i nostri connazionali morti nelle foibe. I veri colpevoli di oggi sono coloro che hanno chiamato da fuori città i violenti che si sono resi protagonisti di fatti che faranno discutere ancora a lungo».

Al candidato Pisani si unisce Davide Garilli, consigliere comunale di Piacenza e coordinatore dei Giovani Padani: «E’ vergognoso che proprio il 10 febbraio decine di delinquenti abbiano messo a soqquadro il centro storico dimostrando tutto il loro “pacifismo” e la loro “democrazia” attraverso episodi di una violenza inaudita. Al carabiniere pestato in via Sant’Antonino va tutta la nostra solidarietà così come al giornalista ferito da un sampietrino in faccia e anch’egli ricoverato». Garilli rincara la dose: «Altrettanto vergognosa è la partecipazione a un corteo del genere da parte di una figura istituzionale come Luigi Rabuffi (consigliere comunale di Piacenza in Comune, ndr)». «Coloro che si proclamano antifascisti – conclude Garilli – sono i primi a reincarnarsi in ciò che vorrebbero cancellare».