Boom affluenza delle 23: in Provincia 64% Europee, Amministrative al 67%. I dati

L’affluenza complessiva delle 23 ci dice che la nostra provincia è in linea con il dato regionale. Per quanto concerne le Amministrative ha votato mediamente il 67% degli aventi diritto, Piozzano e Corte Brugnatella i seggi più partecipati, con dati che raggiungono l’ 80%.

A livello regionale la provincia di Bologna porta alle urne il 71% degli aventi diritto, a breve distanza tutte le altre provincie. A livello nazionale il dato è del 68%.

EUROPEE

In Italia ha votato il 55% dei cittadini, bassissima l’affluenza al centrosud, con dati anche sotto il 40% (Sicilia, Sardegna). A livello regionale il dato è del 67%, media che deriva da dati più o meno simili (Picco con Modena e Forlì-Cesena attorno al 69%). Nella nostra provincia ha votato il 64%, picco per Piozzano (oltre 82%), ultimi Zerba e Ottone (44%). Gli altri si attestano attorno al 60 – 70%. 

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Aggiornamento affluenza elezioni in Provincia: per le Europee il 52%, Amministrative al 56%

Alle ore 19, secondo i dati diffusi dalla Prefettura nel piacentino si è recato il 52% degli aventi diritto per le Europee, mentre se si guarda solo alle amministrative l’affluenza media è stata del 56%.

Vi terremo aggiornati nelle prossime ore con gli ultimi aggiornamenti in merito alle affluenze, e poi con la lunga notte degli scrutini per le Europee. Per quanto concerne lo scrutinio delle Amministrative si dovrà aspettare infatti le ore 14 di domani.

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Zanardi: “Riforma Delrio ha svilito ruolo Provincia, ma fu scelta del PD”

Alle ore 18 affluenza del 33% per eleggere il presidente della Provincia, si sono recati 196 votanti (580 gli aventi diritto al voto). Come risaputo c’è una sola candidata, ovvero l’attuale sindaca di Piacenza Patrizia Barbieri. Tra i votanti anche Gloria Zanardi del Misto, che ha voluto portare una propria riflessione sulla votazione. La Zanardi è una mosca bianca all’interno di una opposizione che è stata definita “compatta” contro questa elezione, definita addirittura “farsa”. Rabuffi, Cugini, Fiazza, Trespidi, Pugni, Dagnino e Monti hanno infatti disertato la tornata odierna, mentre Zanardi si è regolarmente recata al voto.

Oggi ho deciso di andare a votare per il presidente della provincia.
Il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri é l’unico candidato alla presidenza e per il centrodestra. L’appartenenza politica del sindaco di sicuro non ostacolava la mia partecipazione al voto, essendo io da sempre di centrodestra.
Ho letto critiche sul fatto che non avrebbe senso una provincia così strutturata di secondo livello. Sul punto anche io ho sempre manifestato perplessità perché ritengo che la riforma Delrio abbia svilito il ruolo di un ente che invece è da sempre fondamentale per il territorio, lasciando la competenza su materie complesse, ma svuotandolo di risorse.
Tuttavia così é. E tra l’altro a causa di scelte del governo PD.
Sicuramente non é la non partecipazione al voto di oggi che può modificare questa situazione. A volte ci vuole senso di responsabilità.
Comprendo i timori legati alle difficoltà che sicuramente incontrerà Barbieri nell’amministrare sia il comune che la provincia. Tuttavia l’esito delle elezioni porterà a questo in ogni caso.
Dunque, consapevole delle enormi problematiche che si troverà ad affrontare Patrizia Barbieri (avendo ricoperto il ruolo di consigliere provinciale per due anni ne so qualcosa) ho voluto, nell’esclusivo interesse del nostro territorio, della nostra provincia e delle nostre valli, augurare con il mio voto un “in bocca al lupo” al nuovo presidente dell’ente, con la speranza che si vada verso un futuro migliore”. 

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Un anno di nuova amministrazione: le minoranze ne parlano in un incontro

Primo appuntamento pubblico per la nuova associazione piacentina Piacenza Oltre, nata dall’esperienza politica della candidatura di Paolo Rizzi alle Comunali 2017 e di cui fanno parte, oltre a cittadini interessati ad un’esperienza di civismo, componenti della allora lista Piacenza Più e della lista giovani “Con Rizzi la Piacenza del Futuro”.

Si comincia con “Un anno di nuova amministrazione”, in cui convoglieranno voci delle minoranze su temi quali welfare e ambiente, cari a questa nuova realtà, per creare un dialogo costruttivo tra le forze politiche soppesando lati positivi e negativi della nuova amministrazione. Presenti Gloria Zanardi del Gruppo Misto, Stefano Cugini, Partito Democratico, Andrea Pugni, MoVimento 5 Stelle, Luigi Rabuffi di Piacenza in Comune e Massimo Trespidi di Liberi. Introdurranno Paolo Rizzi e Caterina Pagani, presidente di Piacenza Oltre. Alla fine degli interventi, di durata stimata di 15 minuti circa, talk con le associazioni che vorranno partecipare all’evento, aperto a tutta la cittadinanza.

Appuntamento l’ 8 giugno alle ore 20 45 all’Istituto Sant’Eufemia di Via San Marco 37. “C’è la volontà di spendersi per un progetto politico, non urlato e con un carattere inclusivo – aveva spiegato Caterina Pagani nella conferenza stampa di presentazione dell’associazione -, nella nostra posizione naturale di minoranza, vogliamo portare proposte concrete”.




Stranieri e voto, un rapporto che premia il centrodestra (dove ce ne sono meno)

Dategli il nome che più vi aggrada ma le recenti elezioni politiche hanno dimostrato che molto spesso le forze politiche con posizioni molto ferme riguardo l’immigrazione ottengono risultati migliori dove di immigrati ce ne sono meno. Un fenomeno curioso che sottolinea ancora una volta che si hanno percezioni diverse rispetto alla realtà di determinati fatti, nonchè il potere persuasivo di determinati messaggi politici veicolati dai media.

OnData, associazione specializzata nel raccoglimento e nell’analisi di dati, in uno studio raccolto da InfoData de Il Sole 24 Ore, ha calcolato la differenza nella percentuale di immigrati residenti in ogni Comune d’Italia tra il 2012 e il 2016 (dati Istat disponibili), per vedere se nel corso del tempo la presenza di stranieri è aumentata o diminuita, incrociandola con i risultati elettorali.

Ebbene, in Lombardia e Veneto si riscontrano i risultati più interessanti. Nonostante la maggioranza delle province segnate vedano una diminuzione o una stabilità del numero di stranieri nel corso del quinquennio 2012 – 2016, i risultati alle urne dicono che la Lega conquista risultati dal 10 al 40% superiori alla media nazionale. Va detto che in Veneto si è da poco votato per l’autonomia da Roma, ma il dato resta.

Una tendenza simile si può riscontrare anche nella provincia di Piacenza, dove la Lega ha stravinto puntando sulla sicurezza e sull’immigrazione, nonostante si riscontrino diminuzioni, stabilità o aumenti dello 0 virgola. Il Partito Democratico invece stando a quantità di voti è sotto la media nazionale in quasi tutti i Comuni, stesso discorso per il Movimento 5 stelle, mentre Forza Italia non riscontra particolari differenze rispetto al risultato nazionale.

A livello regionale, il piccolo Comune di Coli (PC) che conta circa 900 abitanti, riscontra un aumento di residenti stranieri del 4,7% in 5 anni (il più alto a livello regionale) e una parallela vittoria della Lega con oltre il 32%, un dato superiore del 15% rispetto alla media nazionale. Parma si classifica al secondo posto per aumento di stranieri (3,8%) ma con una differenza rispetto al dato nazionale della Lega di solo il 4%.

I DATI QUI

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De Micheli: “La tensione al fare ci ha distolto troppo dalla condivisione e dal confronto”

Paola De Micheli ha affidato a Facebook alcune riflessioni in merito alla debacle delle elezioni di ieri, sia a livello nazionale che locale.

In questi anni ho servito il mio Paese, ricoprendo importanti ruoli di governo con spirito di servizio e il massimo dell’impegno, con dignità e onore. Continuerò a farlo anche dall’opposizione.

Voglio innanzitutto dire grazie a tutte le persone che mi hanno sostenuto e mi hanno consentito di essere rieletta in Parlamento. E’ un riconoscimento per tutto quello che ho fatto in questi anni per il territorio, in particolare quello piacentino, ma anche per quello del cratere del sisma del 2016, dove negli ultimi mesi da commissario straordinario per la ricostruzione sono stata presente in maniera assidua.

Allo stesso tempo non posso e non voglio nascondere la mia delusione per il risultato del Pd a livello nazionale e anche a livello locale. Insieme al mio partito, in questi anni trascorsi al Governo, ho dato un contributo per superare la crisi economica più pesante dal Dopoguerra.

Abbiamo ottenuto risultati importanti, che anche oggi non esito a rivendicare, ma che da soli non bastano. Abbiamo lavorato tanto per affrontare problemi con spirito pragmatico e la costante volontà di essere utili. Sempre alla ricerca di soluzioni.

Ma questa tensione al fare ci ha distolto troppo spesso da un’altra esigenza fondamentale dell’agire pubblico, quella della condivisione e del confronto.

Il Pd e il campo della sinistra riformista che vogliamo rappresentare devono ripartire dalle sei milioni di persone che ci hanno dato fiducia. Per riaprire il confronto e la partecipazione che spesso sono mancate, per dare una visione di futuro, non solo ripiegata sul buon lavoro fatto al Governo. Capace di mobilitare, motivare, offrire senso e appartenenza a un popolo.

Noi non racconteremo mai bugie, come altri hanno fatto in questa campagna elettorale e continuano a fare anche in queste ore. Per ricominciare occorre spirito di verità e la consapevolezza che un nuovo inizio deve partire dalla partecipazione dal basso e dai contenuti della nostra politica riformatrice. 

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Calza (Pd): “una sconfitta che lascia amareggiati”

Affida le sue dichiarazioni ad un Post di Facebook Patrizia Calza che era candidata per il PD nel collegio uninominale della Camera. Qui di seguito il testo.

“Metto per iscritto le mie dichiarazioni in merito alla sconfitta elettorale.

L’esito delle consultazioni era da noi ampiamente previsto, tant’è che fin dall’inizio ho affermato che si trattava di una candidatura di servizio.
Sono contenta di avere avuto il coraggio di presentarmi per rispetto delle tante persone che credevano in noi. Lo rifarei. Tuttavia le dimensioni della sconfitta lasciano amareggiati perché dimostrano che in questa tornata elettorale non hanno giocato un ruolo l’impegno profuso negli anni e i risultati ottenuti nell’azione amministrativa.
Credo che abbiano prevalso, come in tutto il Paese, posizione più estreme, fondate spesso su slogan e proclami e abbiano giocato un ruolo importante le complessità dei problemi che spesso vengono ignorate e le facili ricette.Patrizia Calza, una sconfitta amara

Il voto dei cittadini merita tuttavia sempre rispetto, anche quando non lo si condivide. Soprattutto quando il dato è così diffuso su tutto il territorio nazionale.

Mi congratulo dunque con chi siederà in Parlamento e che ha ora la responsabilità di operare nell’interesse di tutta la Nazione .

E’ ovvio che il Pd dovrà riflettere seriamente sul risultato e sulle ragioni dello stesso e sulle azioni da mettere in campo per “risintonizzarsi ” con la maggioranza dei cittadini, soprattutto nella nostra Regione che pure tanto ha fatto sia in termini economici che sociali.

Chiudo con un doveroso e veramente sentito ringraziamento per tutti coloro che si sono adoperati in questa difficile campagna elettorale”.




Il commento di Gloria Zanardi ai risultati elettorali

Publichiamo il comunicato di Gloria Zanardi (Forza Italia) in merito ai risultati piacentini e nazionali delle elezioni di ieri.

Dai risultati elettorali emergono alcuni dati significativi. Il primo è l’incontenibile voglia di un radicale cambiamento da parte dell’elettorato. Il centro destra è la coalizione più forte. I 5 stelle il partito che singolarmente ha la percentuale più alta. E da questi dati si evince inequivocabilmente che i cittadini sentono il bisogno di dare una scossa al governo del paese.

Il secondo dato è che ad emergere sono stati i cinque stelle e la Lega. I partiti moderati hanno subito un rallentamento a favore delle forze che, per il metodo e per il contenuto, si pongono con un atteggiamento più forte. I cittadini hanno voluto enfatizzare la loro necessità di stravolgere le dinamiche passate, con un segnale volto ad una rivoluzione meno dolce e più incisiva.

Il terzo lo riservo al partito che ho appoggiato in questa campagna elettorale, Forza Italia. Inutile negare che auspicavo un risultato migliore a livello nazionale, anche se il sorpasso della Lega era prevedibile e soprattutto si percepiva durante la campagna elettorale proprio in ragione dell’intenzione dell’elettorato di dare un segnale di un più estremo distacco dalle dinamiche del passato.

Per quanto riguarda il dato piacentino di Forza Italia, la percentuale è in linea con il dato nazionale. Non può nascondersi che ha subito un incremento rispetto al dato delle elezioni comunali. Questo secondo me dipende dal fatto, come ho sempre sostenuto, che sono le persone a fare la differenza: in primis, la candidatura di rappresentanti credibili e, in secondo luogo, l’appoggio di alcuni esponenti che per ovvie ragioni era venuto meno alle amministrative (ad esempio il mio).

L’ultimo dato è il fallimento del PD. Un dato addirittura inferiore rispetto alle aspettative, che già avevano preventivato un calo considerevole. 

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I dati degli scrutini a Piacenza e provincia – Aggiornamento

Aggiornamento dei voti al senato e alla Camera nell’uninominale.

Senato

Sezioni 85 su 108 a Piacenza

Pietro Pisani  16124 voti 43,29%

Paola Gazzolo 9100 voti 24,43%

Pierluigi Baronio 8467 voti 22,73%

Camera 

Sezioni 71 su 108 a Piacenza

Foti 43,78% (Centro Destra) 14543 voti

Calza 24,53% (Centro sinistra) 8150 voti

Ghigini 22,34% (5 stelle) 7421 voti  

Dati in continuo aggiornamento

A livello nazionale, 6767 sezioni scrutinate su 61 mila 401. Pur essendo ancora presto per dare risultati definitivi, si vede la coalizione di centro destra raggiungere il 36,28%, il M5S il 31,03%, mentre il Partito Democratico il 24,8%.

Patrizia Calza, candidata all’uninominale alla Camera ha commentato al caldo: “Ci troviamo in un Paese in crescita, in ripresa, dove si sono creati milioni di posti di lavoro. Una Regione dove non manca nulla quanto a servizi. Evidentemente chi parla alla pancia, chi lancia proclami è colui che ha la meglio. Questo mi lascia molto demoralizzata, perchè chi lavora seriamente non vede i frutti del proprio lavoro. Ci sono momenti di sconforto che lasciano comunque spazio sempre al senso di responsabilità verso la comunità. Gli elettori sono sovrani, chi avrà la maggioranza cercherà di formare un Governo”.

Liberi e Uguali si attesta invece al 3%. Alessandro Ghisoni, candidato LeU al Senato, riflette sui risultati ancora provvisori: “Se verranno confermati questi numeri, siamo sotto le nostre aspettative, si vede un’onda che proviene dalla Lega e dai 5 stelle. Sappiamo che questa legge elettorale molto difficilmente darà un Governo stabile, e soprattutto in linea con quello che è stata la votazione dei cittadini”.




Affluenza ore 23 a Piacenza e provincia

Stanno confluendo progressivamente i dati dell’affluenza in provincia di Piacenza. Con 43 comuni su 46 ha votato il 75,56% degli aventi diritto per la Camera e 75,61 per il Senato.

Più bassa invece l’affluenza nella città capoluogo: 74,54% per la Camera e 74,62% per il Senato in 107 su 108 sezioni.

Parma è la città in regione in cui si è registrata la minore affluenza con il 72%

In Emilia Romagna con 199 sezioni su 331 l’affluenza è al 78,20%