Affluenza alle ore 19 in città 64,77%, in provincia 65,42%

Sono stati resi noti i dati di affluenza per 107 su 108 seggi di Piacenza (manca solo la sezione 99 corrispondente all’Ospizio Vittorio Emanuele).

La percentuale dei votanti è stata del 64,77%. Difficile un paragone con le politiche del 2013 perchè allora si votava su due giornate.

In provincia l’affluenza è stata del 65,42%.

In Emilia Romagna sono state scrutinate 329 provincie su 331 e la precentuale è del 65,98%. In Italia con 6769 Comuni scrutinati su 7958, siamo al 58,77%. Nel 2013 aveva votato il 46%. Dati in aggiornamento continuo su questa pagina.




Alle ore 12 il 24% dei piacentini si è recato alle urne

ALLE ORE 12 il 24% degli aventi diritto (17520 su 72406 a Piacenza) ha votato. Sezioni più attive la 27 e la 36, con oltre il 31%. In Provincia siamo al 24,5%, in Regione Emilia Romagna il 22,7. In Italia al 19%, in aumento rispetto al 2013.

Ricordiamo l’affluenza complessiva nel 2013, che era stata del 78,6%, in calo rispetto al 2008 di 6 punti percentuali. All’epoca vinse la coalizione di Pierluigi Bersani col 34,1% dei voti. Ma si votava su 2 giorni.

(Fonti Ministero dell’Interno e sito Comune di Piacenza)

 




Ai seggi code lunghissime, come non si vedeva da anni

Circa il doppio del passato. La foto in copertina ritrae lunghe code all’Alberoni, ma in tutti i seggi la situazione è simile. Tanta gente ha deciso di esprimere il proprio voto come non accadeva da tempo.

Caos schede a Palermo con ritardi nell’apertura e forti disagi per gli elettori. Anche a Roma schede sbagliate. «Ho votato nella mia Firenze. Buon voto a tutti, buona domenica. E viva la democrazia», questo il messaggio che Matteo Renzi su Twitter. A presto aggiornamenti sull’affluenza.

ALLE ORE 12 il 24% degli aventi diritto (17520 su 72406 a Piacenza) ha votato. Sezioni più attive la 27 e la 36, con oltre il 31%. In Provincia siamo al 24,5%, in Regione Emilia Romagna il 22,7. In Italia al 19%

 




Bernini e Gambarini (FI): “Nel programma di Forza Italia e alleati la ricetta per garantire lavoro”

Ultime ore di campagna elettorale per Forza Italia. Perchè scegliere Forza Italia e il centrodestra? “Il tema all’ordine del giorno è: cosa dobbiamo fare per gli italiani. Forza Italia insieme agli alleati di centrodestra ha scritto un programma che contiene la ricetta per garantire lavoro, soprattutto ai giovani e non a parole! Per ottenere questo obiettivo, bisogna dare valore al lavoro, abbassandone il costo e consentendo ai lavoratori di portare a casa più danaro rispetto a quello che spendono i datori di lavoro per farli lavorare. Per creare nuove opportunità bisogna abbassare  le tasse, così noi consentiamo alle imprese italiane di restare qui e alle imprese straniere di venire ad investire in Italia – spiega Anna Maria Bernini, candidata al Senato in Emilia Romagna – . Gli italiani hanno dovuto subire l’incapacità di quattro governi, mai eletti, che hanno sprecato una marea di occasioni, tra cui quella che ci ha regalato la politica monetaria espansiva della BCE, il ‘bazooka’ del bravissimo Mario Draghi, eletto grazie alla grande opera di Silvio Berlusconi in Europa, che avrebbe potuto fare volare l’Italia. Oggi, da questa situazione nella quale ci ha gettato la sinistra irresponsabile non si esce  se non introducendo un’aliquota unica al 23%, aumentando le pensioni e garantendo la sicurezza nelle nostre città. Senza queste tre ricette, dalla palude nella quale ci hanno precipitato non si esce. Ecco perché il 4 marzo abbiamo una grande occasione. L’unico voto utile che garantisce stabilità, governabilità e soluzioni concrete, oltre che immediatamente efficaci, è quello per Forza Italia e l’Emilia Romagna, sono certa, ci darà grandi soddisfazioni.” A dar man forte alla senatrice Bernini c’è Francesca Gambarini, candidata alla Camera nel collegio Piacenza Parma Reggio Emilia.

” A dar man forte alla senatrice Bernini c’è Francesca Gambarini, candidata alla Camera nel collegio Piacenza Parma Reggio Emilia. “L’Emilia occidentale ha bisogno di un cambiamento. Ci sono tante aziende che chiudono strozzate dalle tasse e gli italiani non arrivano a fine mese. E il pd ancora promette mari e monti. Ai piacentini e agli emiliani dico di non farsi più prendere in giro dal Pd. Abbiamo l’opportunità di mandare a casa un Pd che ha lasciato andare in malora i ponti e le infrastrutture, ha tagliato i servizi sanitari e ha lasciato che le nostre città non fossero più sicure riempiendole di immigrati. Il 4 marzo l’unico voto utile è quello a Forza Italia che mette al centro imprese e cittadini con una rivoluzione fiscale che lascerà più soldi in tasca a tutti noi. In più, votare Forza Italia vuol dare votare per fare in modo che la nostra terra sia rappresentate in Parlamento. Portiamo l’Emilia nel cuore d’Italia “. Anche Jonathan Papamarenghi, coordinatore provinciale di Forza Italia, Fabio Callori, vicecoordinatore regionale, e Laura Schianchi candidata al Senato, suonano la carica: “Domenica abbiamo una grande occasione quella di mandare a casa la sinistra. Possiamo e dobbiamo farlo scegliendo Forza Italia e il centrodestra, che hanno come priorità lavoro, sicurezza e famiglia e hanno già dimostrato di essere capaci di ben governare questo Paese”




Domenica 4 marzo si vota: “istruzioni per l’uso”

Si voterà dalle 7 alle 23 di domenica 4 marzo. Per eleggere Camera dei deputati e Senato della Repubblica.

Per la Camera possono votare i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni, per il Senato i 25 anni.  In cabina si riceveranno due schede: rosa per la camera, gialla per il senato.

Su ciascuna scheda, all’interno di un rettangolo, è riportato il nome ed il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nella parte sottostante è presente il simbolo della lista o delle liste collegate al candidato uninominale con i nomi dei candidati al collegio plurinominale. L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista da lui scelta. In questo modo il suo voto andrà anche al candidato del collegio uninominale collegato. In alternativa potrà apporre una croce   sul nome del candidato uninominale ed il suo voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul nome del candidato sia su una (ed una sola) delle liste. Non è invece valido il voto disgiunto cioé votare un candidato al collegio uninominale ed una lista collegata ad un altro candidato uninominale. E’ meglio evitare di apporre croci sull’elenco dei nomi dei candidati al collegio plurinominale per evitare che il voto venga contestato.

E’ necessario recarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale. Sotto il video  esplicativo.

Apertura straordinaria sportelli comune

In vista dell’imminente tornata elettorale, gli Sportelli polifunzionali Quic di viale Beverora 57 osserveranno un orario prolungato di apertura per chi fosse sprovvisto di carta d’identità in corso di validità e della tessera elettorale.

Venerdì 2 marzo, orario continuato dalle 8.15 alle 18 (dalle 13.30 in poi solo per il rilascio delle tessere elettorali e carte d’identità elettroniche); sabato 3, dalle 8.15 alle 19 (per la sola emissione dei due documenti citati dalle 12.15 in poi) e domenica 4 marzo, in concomitanza con l’apertura dei seggi dalle 7 alle 23, per l’intera giornata si provvederà unicamente a tessere elettorali e carte d’identità elettroniche.

E’ possibile richiedere il duplicato della propria tessera elettorale al Quic in caso di deterioramento, esaurimento degli spazi, smarrimento o furto della stessa.

Trasporto gratuito ai seggi per gli elettori disabili, entro il 3 marzo le prenotazioni

L’Amministrazione comunale ricorda che in occasione della prossima tornata elettorale verrà predisposto, come sempre, il servizio di trasporto gratuito ai seggi per gli elettori con disabilità o difficoltà di deambulazione. Un minibus appositamente attrezzato, munito di pedana con elevatore, sarà a disposizione dei cittadini che ne faranno richiesta.

Chi fosse già in possesso dell’autorizzazione all’uso del servizio Prontobus potrà telefonare, entro e non oltre le ore 12 del 3 marzo, all’Ufficio Trasporto Disabili, contattabile allo 0523-492720 dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì al sabato (dalle 9 alle 12 sabato 3), oltre al lunedì e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17.

Chi, invece, avesse necessità di fruirne unicamente in questa occasione dovrà far pervenire entro lo stesso termine, all’Ufficio Trasporto Disabili in via Taverna 39 (anche tramite fax allo 0523-492830), richiesta scritta in carta libera, corredata dalla copia del certificato di invalidità o dal certificato del medico curante che attesti l’impossibilità di fruire dei mezzi pubblici, oltre alla copia del documento di identità valido e del certificato elettorale.

 Niente blocco del traffico

Data la concomitanza con le elezioni politiche, è stata posticipata dal 4 all’11 marzo la giornata ecologica prevista dal Piano regionale per la qualità dell’aria. Non ci saranno, pertanto, limitazioni al traffico nella giornata del voto, per favorire il raggiungimento dei seggi da parte dei cittadini.

Saranno invece in vigore la settimana seguente, domenica 11 marzo dalle 8.30 alle 18.30, i divieti di circolazione che abitualmente, dal lunedì al venerdì, riguardano le seguenti categorie: veicoli a benzina pre Euro ed Euro 1, i mezzi diesel (anche commerciali) sino alla categoria Euro 3 inclusa, ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro.

 

 

 




Sanità e pensionati, Cacciatore e Ghisoni (LeU): “Quadro a tinte fosche”

“E’ un quadro a tinte fosche quello che emerge dal servizio uscito sui
pensionati piacentini: viene certificato che in mezzo ai 12 milioni di italiani che secondo il
Censis hanno rinunciato a curarsi ci sono anche loro.
Mentre gli altri partiti perseguono in una scellerata campagna elettorale a base di promesse
mirabolanti e irrealizzabili, Liberi e Uguali nel suo programma di governo combatte alla
radice questa deriva ricostruendo i patti sociali infranti dalle politiche di questi anni”.

E’ questa la premessa che fanno Francesco Cacciatore e Alessandro Ghisoni, candidati alla
Camera e al Senato per LeU alle elezioni del prossimo 4 marzo, prima di avanzare la proposta
di “abolire la barriera all’ingresso dei servizi sanitari” rappresentata dal “super-ticket” su ogni
ricetta per le prestazioni di diagnostica e specialistica.
“L’investimento in spesa sanitaria è vicino alla soglia di non ritorno, siamo poco sopra al 6%
del Pil: la crescita di questo Paese passa dall’universalità delle cure sanitarie. E l’abolizione del
superticket su ogni ricetta per le prestazioni di diagnostica e specialistica è un passaggio
obbligato, insieme ad una rimodulazione in senso progressivo delle imposte: chi ha di più
deve pagare di più”.




Elezioni, Gambarini (FI): “6 anni di sgravi fiscali per chi assume a tempo indeterminato giovani under35”

“Compito di chi fa politica è quello di adoperarsi per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni. Oggi, purtroppo, il futuro dei nostri giovani è nebuloso: la disoccupazione giovanile è altissima e tanti, troppi scelgono la via dell’estero. I Governi del Pd hanno giocato con i giovani, cercando soltanto il loro voto attraverso bonus e mancette elettorali e aumentando il precariato con leggi spot come il Jobs Act. Forza Italia vuole invece creare davvero lavoro. Chi assume giovani under35 a tempo indeterminato avrà sgravi fiscali per 6 anni. E’ una misura concreta che consentirà di creare davvero lavoro stabile con effetti duraturi, abbattendo la disoccupazione giovanili e ridando fiducia ai nostri ragazzi. Sgravi e incentivi verranno concessi anche a chi favorirà l’inserimento lavorativo dei disabili. Secondo, ma non meno importante: la valorizzazione del merito. Spesso chi va all’estero lo fa perchè sfiduciato dal nostro sistema che non premia il merito e la competenza. Questo cambierà: la capacità e i meriti di ciascuno sarà il requisito fondamentale sia nel mondo del lavoro, sia nel mondo della scuola, dell’università e della ricerca. I talenti italiani potranno rimanere in Italia e avere il giusto riconoscimento delle loro capacità”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, candidata alla Camera per Forza Italia nel collegio di Piacenza Parma Reggio Emilia.




Centrodestra piacentino: “uniti si vince, andiamo al governo e mandiamoli a casa”

Sala gremita ed un centrodestra unito e compatto. E’ questa la fotografia della serata che si è svolta  all’auditorium Sant’Ilario di via Garibaldi, a Piacenza; un evento congiunto che ha segnato l’ingresso ufficiale nella fase clou di questa campagna elettorale per le Politiche del 4 marzo.

Sul tavolo dei relatori e tutto intorno manifesti e bandiere della Lega Nord, di Fratelli d’Italia, di Forza Italia e di Noi con l’Italia. Ad aprire l’incontro pubblico è stata Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, chiamata sul palco a sorpresa, senza che il suo intervento fosse programmato. Ma non si è certo fatta trovare impreparata: «Solo pochi mesi fa abbiamo vinto le elezioni amministrative dopo una campagna elettorale basata su quello che poteva sembrare uno slogan ma che per noi è molto di più e rappresenta il nostro impegno, e cioè “uniti si vince”». Barbieri ha parlato di impegno basato sui valori; un impegno che oggi, in questa nuova campagna elettorale che deciderà le sorti politiche dell’Italia, è stato e sarà rinnovato grazie al coraggio dei candidati «di altissimo livello» che hanno scelto di mettersi in gioco «dimostrando uno spirito di servizio di cui noi tutti dobbiamo essere orgogliosi». Il sindaco ha sottolineato la necessità di dare risposte ai cittadini su esigenze e temi di fondamentale importanza e quindi della necessità di votare «con convinzione» per fare in modo di uscire dalla «palude in cui ci hanno lasciato anni di governo del centrosinistra».

«E’ importantissimo che tutti noi ci impegniamo a far eleggere i nostri candidati – ha proseguito – perché solo loro rappresentano il cambiamento. Dobbiamo staccare decisamente la sinistra, dobbiamo andare al Governo con una maggioranza schiacciante».

Dopo il sindaco Barbieri e dopo gli interventi di Jonathan Papamarenghi e di Fabio Callori, rispettivamente coordinatore provinciale e vice-coordinatore regionale di Forza Italia, hanno preso la parola uno ad uno i vari candidati. Giancarlo Tagliaferri, Francesca Gambarini, Romano Tribi ed Elena Murelli.

Clou della serata gli interventi , e Pietro Pisani, candidato all’uninominale per il Senato.

Lungo e articolato il discorso di Tommaso Foti (Fratelli d’Italia), candidato della coalizione all’uninominale per la Camera, aperto da un sentito omaggio al sindaco: «Il giorno dopo le elezioni – ha detto – Patrizia Barbieri era in Comune a lavorare. Nessuno di noi ha festeggiato, a parte, e credo legittimamente, la sera della vittoria. Non c’era niente da festeggiare: la sinistra ci ha lasciato una situazione disastrosa, una macchina comunale completamente a pezzi, e l’impegno per risollevare questa amministrazione è stato ed è tuttora enorme e totalizzante». Un impegno che Foti vorrebbe premiato da un risultato elettorale che non lasci spazio ai dubbi, alle polemiche, alle incertezze: «Dobbiamo spazzarli via, asfaltarli, mandarli a casa. Dobbiamo superarli con un risultato a due cifre e, perché no, doppiarli».

Impresa difficile ma non impossibile secondo il candidato alla Camera. Come difficile era la rinascita del centrodestra in una provincia come quella di Piacenza che fino a poco tempo fa era quasi totalmente rossa: «Sembrava impossibile che oggi comuni come Sarmato, Monticelli e, quando siamo partiti, nel ’94, addirittura Castelvetro che era ed è la Sesto San Giovanni emiliana, potessero essere governati dal centrodestra. Eppure è così».

Successi che, secondo Foti, si basano sulla differenza fondamentale tra i due schieramenti: «Il centrosinistra parla, promette e non fa. Basti pensare alla famosa tangenziale di San Giorgio, inaugurata solo sui giornali e mai realizzata. Basti pensare alla Statale 45 con promesse di stanziamenti milionari mentre io non ho visto nemmeno un progetto. Noi diciamo e facciamo». Un esempio su tutti di cui Foti può parlare in prima persona: «In tanti oggi ospitano ministri e personalità illustri nella splendida ex chiesa dei Teatini – dice – ma se avviene questo è perché chi vi sta parlando ha portato i fondi necessari al consolidamento del tetto».

L’intervento, ha affrontato il tema dell’economia e delle tasse, con Renzi che sbandiera l’un per cento di pil in più rispetto allo scorso anno «dimenticandosi di dire che siamo sotto di 8 punti percentuali rispetto al resto d’Europa e che partiamo dal – 7 di quando è iniziata la crisi». Ma Foti ha parlato anche di proprietà privata ed immobiliare da difendere dalla «visione bolscevica di una sinistra che la vede come il male» e da uno Stato che rapina i legittimi proprietari incassando 50 miliardi all’anno sulle loro spalle.

Ha poi parlato di immigrazione e sicurezza, con esempi virtuosi firmati centrodestra come i rapporti diplomatici tanto vituperati col colonnello libico Gheddafi «il quale però teneva sotto controllo le partenze, mentre ora, grazie anche a Napolitano, Gheddafi è stato ucciso col risultato che l’Africa si riversa in Italia».L’eponente del centrodestra ha citato esempi come l’operazione Strade sicure che è stata «a costo zero per l’Italia e ha portato i soldati nelle città rendendole più protette». ed ha lanciato un esempio provoctorio «si provi a immaginare se sabato scorso ci fossero stati 20 o 25 militari della Folgore insieme agli otto carabinieri assaliti dai manifestanti violenti. Cosa sarebbe successo secondo voi? Dove li avremmo trovati Pallavicini e Rabbuffi?» L’affondo finale è partito proprio dai disordini di sabato scorso durante il corteo pomeridiano “antifascista” promosso dagli autonomi di sinistra: «E’ vergognoso che il Pd abbia criticato il Comune di Piacenza il giorno dopo i disordini – ha sostenuto Foti – Ma se ci si pensa bene è lo stesso Pd che per due volte ha governato questa città proprio grazie all’accordo con Carlo Pallavicini e Luigi Rabbuffi che sabato scorso erano in quel corteo. Mandiamoli a casa, alziamo le nostre bandiere, alziamo le nostre voci. Questa volta non li battiamo, li asfaltiamo».

Anche da Pietro Pisani (Lega Nord) parole durissime sul centrosinistra e i suoi governi, ma prima ancora sul fatto che gli italiani è da troppo tempo che non votano, che non possono scegliere da chi farsi governare: «Hanno messo dei tecnici a scegliere per noi, a decidere per noi – ha detto – ma a quanto pare non riuscivano nemmeno a compilare la loro dichiarazione dei redditi visto che si dimenticavano di inserire case in Svizzera». Ma non solo: questi tecnici hanno ridotto in povertà il Paese, dice Pisani: «La legge Fornero, che aboliremo come primo atto di governo, ha mandato in pensione persone senza fare i conti, senza sapere se potevano andarci. E oggi ci troviamo con gente senza lavoro e senza pensione, con anziani italiani che rovistano nei cassonetti della spazzatura per trovare da mangiare. Sono cose che gridano vendetta».

Anche da Pisani ha affrontato il tema sicurezza ed immigrazione incontrollata: «Chiuderemo i centri sociali – ha promesso – che non sono altro che agglomerati di illegalità. Basta impunità, è così che si sta distruggendo l’Italia. Non è possibile che dopo i fatti di sabato, dopo che un carabiniere è stato malmenato e ferito da manifestanti di sinistra, il giorno dopo costoro vadano sui giornali dicendo anche che hanno ragione. E’ inaccettabile che le cronache di questi giorni ci rivelino la presenza della mafia nigeriana che uccide la nostra gente e ci mangia il cuore. Capite? Ci mangiano il cuore. No, è troppo, ora basta. E’ ora di mandarli a casa, è ora di riprenderci il nostro Paese, è ora di andare al governo».




Intervento di Putzu e Giardino sulle elezioni politiche

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Filiberto Putzu e Michele Giardino (Forza Italia) sulle elezioni politiche di marzo.

«Le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento sono ormai prossime. Non è tempo di polemiche, recriminazioni e distinguo. La delusione per la mancata candidatura degli esponenti piacentini proposti sotto le insegne di Forza Italia deve necessariamente tradursi in compattezza e spirito di gruppo in vista della consultazione del 4 marzo.

L’obiettivo primario è fortificare Forza Italia a livello nazionale, affinché i futuri assetti di governo, a cominciare dall’espressione del premier, siano ispirati dalla componente più liberale e moderata della coalizione.

Significativo, però, sarà l’impatto che i dati elettorali produrranno anche sul territorio provinciale, sia nel versante dei rapporti politici tra le varie anime del centrodestra piacentino, sia sul fronte dell’autorevolezza che il nostro partito deve conservare verso gli eletti cui affideremo le istanze delle nostre genti.

Perciò, occorre avere chiaro che Forza Italia sostiene gli amici Pietro Pisani, nel collegio uninominale del Senato, e Tommaso Foti, nel collegio uninominale della Camera, entrambi selezionati dalla coalizione per rappresentare unitariamente il centrodestra nella provincia di Piacenza.

Nei listini proporzionali, invece, Forza Italia corre da sola e presenta candidati propri, di indubbio carattere e capacità. Al Senato, nell’ordine di lista, Paolo Romani, Anna Maria Bernini, Enrico Aimi e Laura Schianchi. Alla Camera, Michaela Biancofiore, Galeazzo Bignami, Francesca Gamberini e Gianluca Nicolini.

Chiunque sarà eletto, dovrà contribuire a realizzare un impegnativo programma di governo: controllo dell’immigrazione e maggiore sicurezza dei cittadini, politiche a sostegno delle famiglie, aumento delle pensioni minime, tutela delle donne, flat tax al 23%, riforma del sistema sanzionatorio contro l’evasione fiscale, miglioramento della legge Fornero,  riforma della giustizia, revisione dei trattati europei (solo per citare i principali punti).

L’appello che pertanto rivolgiamo ai nostri elettori, agli iscritti, ai simpatizzanti, ma anche a tutti coloro che guardano Forza Italia come soluzione all’impasse che l’Italia vive in questo momento storico, è un appello alla coesione, al fare squadra. Per citare il nostro amato inno di Mameli, “stringiam’ci a coorte”. Per vincere e far svoltare il Paese.

Il momento è solenne. Non possiamo rischiare di sciuparlo a causa di mal di pancia. Ci vuole testa. Sulle schede elettorali basta soltanto una croce sul simbolo di Forza Italia, non serve altro. Ma dobbiamo farlo tutti insieme, convintamente».

 

 




Elezioni, Gambarini (FI): “Per Forza Italia e il centrodestra investire sulla sicurezza è una priorità”

“La sicurezza non si fa con le dichiarazioni di intenti ma con investimenti e programmazione. E’ ormai acclarato che le forza dell’ordine tutte – dai Carabinieri alla Polizia di Stato – siano sotto organico e con pochi mezzi e per di più antiquati. Per Forza Italia e per il centrodestra investire sulla sicurezza è una priorità: è scritto chiaro e tondo nel programma”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, candidata per Forza Italia alla Camera nel collegio plurinominale di Piacenza Parma Reggio Emilia. “Verranno destinate più risorse alla sicurezza – prosegue – per fare in modo che le forze dell’ordine tornino ad avere quelle dignità che hanno perso in questi anni di governi di sinistra durante i quali è stato fatto di tutto per depotenziarli con tagli di  risorse e leggi che rendono loro più difficoltoso lavorare. Noi riteniamo invece che chi rischia la vita per farci stare tranquilli debba essere messo nelle condizioni di fare il proprio lavoro nel migliore dei modi, senza vedere la propria professionalità svilita, dato anche il trattamento economico non adeguato. Queste problematiche sono ben presenti anche nel territorio dell’Emilia occidentale dove la sinistra e il Pd continuano a negare che ci sia un problema sicurezza e non hanno mosso un dito per far aumentare la dotazione organica delle forze dell’ordine”.