L’Emporio Solidale torna (parzialmente) operativo dal 6 aprile, grazie al contributo dei volontari

Purtroppo anche questa settimana l’Emporio Solidale resterà chiuso per la situazione sanitaria collegata al coronavirus e alle indicazioni provenienti dalle istituzioni, locali e nazionali, relativamente ai luoghi di concentramento delle persone. I responsabili hanno adottato la decisione a tutela dell’utenza e dei volontari che prestano servizio nel centro. La sospensione dell’attività verrà revocata appena possibile tenendo ovviamente conto delle disposizioni degli organi preposti. 

Con questo breve post su Facebook del 9 marzo l’Emporio Solidale dichiarava di chiudere i battenti a cusa dell’insorgere del Coronavirus. Cattiva notizia per i frequentatori della zona, spesso in situazione di difficoltà, che grazie alla loro tessera potevano trovare cibo e generi alimentari.

La struttura, va detto, tiene grazie all’apporto costante dei volontari. Non è un supermercato come tutti gli altri, come detto più volte dal presidente della Fondazione Piacenza e Vigevano Massimo Toscani, tra i promotori dell’iniziativa. C’è stata una breve apertura in piena emergenza sanitaria, ma non è durata.

Oggi la buona notizia, che arriva sempre dai canali social dell’Emporio:

EMPORIO SOLIDALE TORNA OPERATIVO!

Da lunedì 6 aprile Emporio Solidale torna operativo con una nuova modalità adatta al periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo.
Grazie all’impegno dei nostri volontari, che in questi giorni hanno dedicato molto del loro tempo a Emporio, da lunedì verranno distribuite su appuntamento le borse della spesa alle nostre famiglie! 

Non una riapertura definitiva e a pieno regime. Sono 6 i volontari presenti, tutti dotati di gel, mascherine e guanti. Come avviene ad esempio in Caritas, la consegna dei generi alimentari avverrà con tutte le protezioni del caso, con gli ospiti che attenderanno il loro turno in una zona di sicurezza, a turno.




L’Emporio Solidale è aperto per tutte le persone a rischio povertà

Finalmente ha aperto i battenti questa mattina l’Emporio Solidale di via I maggio 62, struttura concepita per aiutare persone in difficoltà, e non solo. Offrirà infatti vari servizi di consulenza, grazie all’aiuto congiunto dei vari attori che in questi mesi hanno reso possibile la sua realizzazione: Comune, Svep, Auser, Croce Rossa e Caritas. Ma a credere fortemente nella sua realizzazione è stata per prima la Fondazione di Piacenza e Vigevano del presidente Massimo Toscani, che ha stanziato 4 milioni di euro.

Il progetto era stato presentato all’epoca della Giunta Dosi, e ultimato dalla Giunta Barbieri. «Sia chiaro – ribadiscono all’associazione che gestisce la struttura da cui ha anche mutuato il nome: “Emporio Solidale” – non si tratta di persone povere, per le quali esistono già risposte sul territorio, ma di persone a rischio povertà». La parte organizzativa del progetto è stata elaborata da un gruppo tecnico composto da: Raffaella Fontanesi direttore di SVEP, Francesco Argirò di Caritas, Giulia Maria Cagnolati del Comune di Piacenza, Sergio Veneziani di AUSER, Lidia Frazzei di SVEP, Marco Tondini di Caritas e Veronique Pichon di Croce Rossa.

Per ora sono circa 40 i volontari che si alterneranno per garantire la continuità dei servizi, il cui fulcro è rappresentato dal supermercato. Sette le tonnellate di cibo raccolte finora. Collette e donazioni da parte della grande distribuzione: queste le risorse che verranno messe in campo per alimentare quella che è stata già ribattezzata la “cittadella della solidarietà”.

Coloro che vorranno fare la spesa all’interno dovranno presentare una domanda di ammissione, in seguito una commissione esamina le domande pervenute tenendo conto di diversi elementi: la condizione lavorativa, la pensione, le esperienze che hanno condizionato negativamente la vita negli ultimi 3 anni (lutti, separazioni, malattie, infortuni, perdita improvvisa del lavoro). L’Isee non deve superare i 17 mila euro.

Ultimate queste pratiche viene fornita una tessera punti, della durata di 6 mesi, rinnovabile solo una volta. L’Emporio è aperto il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 12.00, e il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00. Per ulteriori info è attivo anche un numero di telefono: 0523-751952, e la e-mail: info@emporiosolidalepiacenza.it

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Parte l’avventura dell’Emporio Solidale. Toscani: “Non lasciamo soli i cittadini in difficoltà”

Sarà il progetto della città. L’Emporio Solidale reso possibile da una fitta rete di collaborazioni tra cui Comune, Auser, Caritas, Croce Rossa e Svep prende vita e oggi nella sede di Via Primo Maggio è stata fatta la consegna ufficiale all’associazione che gestirà il luogo dal prossimo marzo. Questo progetto, voluto fortemente dalla Fondazione Piacenza e Vigevano e Diocesi, ha visto il suo concepimento con la precedente amministrazione Dosi nei primi mesi del 2016, e l’attuale l’ha fortemente sposato, come la stessa sindaca Barbieri spiega: “Una risposta sociale, perchè può dare risposte ai nuovi poveri, ovvero coloro che non riescono o con difficoltà arrivano a fine mese, oppure da richiedere l’intervento del servizio sociale. Sono coloro che si trovano nella cosidetta zona grigia. Penso che Piacenza possa essere fiera di avere una struttura come questa. I nuovi poveri devono uscire da questa condizione, che oggigiorno comprende talvolta i genitori separati, ed essere ascoltati. Spesso si guarda ciò che non va di Piacenza, credo che dobbiamo essere orgogliosi del nostro territorio”.

Una delle caratteristiche di questa nuova realtà che va nascendo è proprio l’ascolto delle persone in difficoltà, grazie al contributo degli stessi piacentini. Ci sarà posto per la consulenza e l’orientamento per la risoluzione di problematiche sociali, sanitarie e lavorative, il target non è quello delle persone in povertà estrema, ma coloro che rischiano di passare in una situazione di impoverimento. Il supermercato sarà di supporto per questo, come sottolinea Laura Bocciarelli di Svep: “Mi sento di lanciare un appello a tutti i cittadini perchè l’attività che partirà nei prossimi mesi sarà possibile grazie soprattutto a  volontari e a realtà piacentine che daranno il proprio contributo riempiendo gli scaffali. L’associazione è nata dalla volontà di 5 soci fondatori, ma è aperta a chiunque voglia partecipare”.

I lavori hanno mantenuto i corpi principali già esistenti per complessivi 3000 mq circa, che oltre all’emporio ospiteranno anche un negozio/esposizione di mobili e laboratorio di falegnameria. Le scelte progettuali sono state improntate al rispetto dell’ambiente per una struttura che lo stesso presidente della Fondazione Massimo Toscani definisce “la più grande della Regione”. “Qui si tratta di dare una mano concreta, offrendo 6 mesi di tempo a coloro che verranno seguiti per uscire da questa zona grigia di difficoltà economico-sociale”.  Hanno contribuito alla costruzione materiale le aziende Giuppi, Fontanella e Cella, nonchè lo studio Fraschetti, Rossetti e Cantoni.

Ultima parte dell’Emporio è dedicata a uno spazio completamente dedicato ai bambini, al loro stupore e gioia di vivere, un po’ come quella che il Vescovo Gianni Ambrosio ha ammesso di aver provato nel vedere il completamento di un processo iniziato quasi 3 anni fa. “Rendo grazie al Signore per la realizzazione di quest’opera, un regalo di Natale bellissimo per la città. Ci ricorda che noi tutti siamo in difficoltà per tanti motivi, il Signore ha voluto darci una mano preziosa, e i piacentini vanno ringraziati per quello che hanno fatto, con una solidarietà cristiana riscontrabile in tanti concittadini”.

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A novembre l’Emporio Solidale. Toscani: “Le persone non devono sentirsi abbandonate”

L’Emporio Solidale di Via Primo Maggio comincia a prendere forma. Questa mattina alla presenza del sindaco Patrizia Barbieri, dei costruttori, della presidente di Svep Laura Bocciarelli, dell’assessore Federica Sgorbati del presidente della Fondazione Massimo Toscani e del vescovo mons. Giannni Ambrosio è stato fatto un piano di ciò che sarà la struttura e di cosa potrà offrire alla cittadinanza. “Contiamo che per fine ottobre/ inizio novembre di avere l’area pronta all’uso – promette Toscani -, ci sono due zone che verranno unite, una destinata al cibo una destinata al recupero dei mobili, con un personale che sarà adibito a quello. Ma la zona più importante sarà quella dedicata all’accoglienza, in cui le persone avranno degli operatori che li seguiranno. Questa non è una struttura creata per assistenza continua, ma per assistenza temporanea per famiglia nella cosidetta zona grigia, in difficoltà economica, ovvero quei 3 milioni di italiani a rischio povertà che devono essere aiutati, attraverso un percorso che l’Associazione creata ad hoc sta pianificando. La nostra è una Fondazione che fa del welfare la propria bandiera, questo l’intervento più importante che vogliamo si compia, perchè le persone non devono sentirsi abbandonate”.

Lavori in corso

L’associazione Emporio Solidale Piacenza Onlus, creata a supporto del progetto coinvolge tutte le realtà precedentemente elencate: Caritas, Croce Rossa, Svep e Comune di Piacenza. Nella sola regione , Emilia Romagna esistono già 19 Empori come questo, alcuni attivi, altri in fase di realizzazione mentre in Italia sono una settantina. Sono organizzati come un vero supermercato con scaffali e prodotti alimentari e non, propongono costi calmierati nei quali è possibile fare la spesa utilizzando una tessera a punti nominale precaricata in base al numero dei componenti della famiglia.

“Lo scopo dell’associazione – sottolinea Bocciarelli di Svep -, è gestire questo spazio sul quale la Fondazione ha investito per creare questo Emporio che sarà un luogo particolare perchè non circolerà denaro ma i prodotti che saranno a disposizione saranno frutto di donazioni che ci auspichiamo arriveranno dalla comunità“.

“Un segno molto bello – ha rimarcato il vescovo Ambrosio -, di questa dedizione per le persone che hanno particolarmente bisogno, cercando di venire incontro alle loro necessità. Vorrei proprio sottolineare l’aspetto solidale, cioè agire perchè la vita di tutti sia più buona, diventando così capaci di costruire delle belle cose. Credo che una delle cose più belle di Piacenza sia il gruppo dei volontari, nelle diverse forme e associazioni, ma servono sempre più volontari, speriamo che il cuore sia aperto per accogliere questo invito”. Infatti l’Emporio non sarà solo un luogo dove fare la spesa, ma un vero e proprio Centro di ascolto e di consulenza che aiuterà le persone in difficoltà nelle problematiche sociali, sanitarie o lavorative con una adeguata progettazione individuale. Il superamento della fragilità sociale è l’obiettivo finale di questo servizio.

Questo progetto è nato dall’impegno dell’ allora assessore Cugini e riteniamo che sia molto valido – ha sottolineato il sindaco Barbieri -, ancora una volta il fare squadra paga. Avere poi la sensibilità di vescovo e Fondazione è una fortuna in più. Siamo orgogliosi di vedere un sistema che funziona. Vediamo comunque gente che chiede occupazione e dignità soprattutto. La risposta deve essere data con proposte come quella dell’Emporio”.

LO STATO DEI LAVORI

Gian Mario Fontanella dell’ omonima impresa edile, mostra lo stato attuale dei lavori, iniziati un paio di mesi fa: “Siamo ancora ad una fase strutturale, ma la cosa più importante è che stiamo affrontando i lavori più grossi. Contiamo di consegnare l’opera entro i tempi prestabiliti, se dovessero esserci intoppi si consegreà il tutto entro fine anno”.

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