Legambiente risponde all’assessore Opizzi: “rimandiamo al mittente le accuse di allarmismo”

Non cenna a placarsi la polemica fra l’asessore Erika Opizzi da una parte e Legambiente Piacenza con Comitato Basta Logistica – Piacenza vuole Respirare dall’altra. Dopo la conferenza stampa dell’assessore ora arriva il comunicato dell’associazione ambientalista e del comitato. Ecco il testo integrale.

«Rimandiamo al mittente con forza le accuse di allarmismo, disonestà intellettuale e terrorismo mediatico rivolteci dall’Assessora Opizzi, la quale, in Consiglio Comunale prima e sulla stampa poi, con una evidente operazione strumentale, cerca di delegittimare il ruolo di Legambiente e di un Comitato di cittadini, per togliere valenza alle firme di ben 3.490 Piacentini che hanno voluto mandare un messaggio chiaro all’Amministrazione e al Consiglio Comunale tutto, a difesa del proprio territorio e della propria qualità della vita – salute in primis. Basta logistica!

Ricordiamo all’Assessora che quello che lei definisce “allarmismo” altro non è che l’esercizio del proprio diritto e dovere democratico delle associazioni e dei comitati di partecipazione, sensibilizzando ed informando i cittadini dei rischi che riguardano la loro salute e il territorio. Rischi troppo spesso sottovalutati e scarsamente evidenziati proprio dalle Amministrazioni, come nel caso della Logistica.

Quanto all’accusa di falsità dei dati, proprio a tutela delle migliaia di cittadini che hanno firmato la petizione, accogliamo volentieri l’esortazione dell’Assessora di fare chiarezza, astenendoci dal circolo vizioso della sterile polemica a cui non siamo avvezzi.

Secondo l’Assessora il Polo Logistico attuale sarebbe di 1,17 milioni di mq. e non 2,7 milioni indicati nel testo della petizione. Una sorprendente puntualizzazione, tenuto conto di quanto la stessa Amministrazione Comunale ha pubblicamente presentato il 5 ottobre 2016, nell’ambito del “percorso partecipato” alla redazione delle linee guida al POC, nelle figure dell’ex vice Sindaco Francesco Timpano e da Andrea Bardi [Direttore Generale dell’ITL – Istituto Trasporti e Logistica], laddove si dichiarava come insediati a Le Mose: “14 operatori logistici su una superficie complessiva di circa 2,5 milioni di metri quadrati, che danno lavoro a poco più di 1.800 addetti e fatturano più di 110 milioni di euro all’anno”. Quantificazione confermata dallo stesso Andrea Bardi in una successiva e più recente presentazione pubblica del 18 ottobre 2018. Senza tener conto che nel frattempo anche la porzione non ancora completata del polo logistico di Le Mose AP3  sia stata recentemente oggetto di specifica Convenzione con l’americana Prologis, mentre l’area “Granella” AP6 stia scaldando i motori per il trasferimento dello scalo ferroviario, previsto dalla pianificazione originaria del polo ma  – chissà perché –  mai attuato. Diventa quindi difficile capire come i 2,5 – 2,7 milioni di mq del polo logistico, riportata in numerosi documenti pubblici, dal PTCP, al PSC, al Rapporto finale Piacenza Città Snodo pag. 50, alle Linee di indirizzo del PUMS, ecc, ecc., si siano improvvisamente ristretti, come un maglione di lana infeltrito, a 1,17 milioni, come improvvidamente dichiarato dall’Assessora. Dunque chi ha ragione? O chi confonde le carte? Senza considerare che ai numeri riportati in precedenza andrebbero aggiunti i 190.000 mq dell’area attrezzata per i camion della logistica a Borgoforte, approvata alla fine del 2017.

Sempre l’Assessora Opizzi afferma che l’area ex-Mandelli risulta classificata produttiva dal 1967 e accusa Legambiente di mistificare la realtà, inserendo nella petizione il termine terreno agricolo. Legambiente e il Comitato hanno più volte e pubblicamente dichiarato e scritto che quell’area era stata in prima istanza pensata come idonea per la nuova sede direzionale della Mandelli e successivamente convertita ad area idonea ad accogliere una quarantina di piccoli capannoni per realtà manifatturiere del territorio che, come facilmente presumibile, non porterebbero un carico di traffico pesante come invece la logistica che conosciamo. Quello che però l’Assessora trascura, o almeno evita di ricordare, nel suo inusuale atto d’accusa, è che a fine 2018 l’Amministrazione Comunale ha autorizzato la richiesta di variante che prevede l’insediamento di un unico monolite logistico nell’area. Legambiente e il Comitato di Cittadini hanno sempre dichiarato che ciò di fatto avrebbe provocato la sicura impermeabilizzazione di un’area che, sebbene originariamente già destinata a produttivo, fino ad oggi non aveva generato alcuna costruzione, stante la congiuntura economica sfavorevole. Un’area che dopo 50 anni dalla prima destinazione, è ancora di fatto, campagna, suolo agricolo – anche se urbanisticamente edificabile – e la cui destinazione andrebbe doverosamente ripensata, anche in relazione all’inondazione del  2015 che produsse danni ben incisi nella memoria dei cittadini. Chiariamo infine anche il mistero dei famigerati 1,3 milioni di mq. di potenziale nuovo polo logistico. A parte la manifestazione di interesse del 2016, ricevuta in Comune, per 960 mila metri quadrati poi scomparsa, più recentemente sia il Dirigente Taziano Giannessi che la stessa Assessora Opizzi, in due diverse riunioni della Consulta Territorio, esattamente il 19 settembre 2018 e il 15 ottobre 2018, come fedelmente riportato nei verbali di riunione che sono stati tramessi al Comune e mai contraddetti, hanno confermato tale numero. In  particolare nei verbali si precisa che durante la riunione del 19 settembre 2018  ne veniva illustrata la localizzazione dalla quale ne è stata ricavata la rappresentazione grafica, più o meno fedele, vista più volte.

Ora appare evidente che l’1,3 milioni di mq. di nuova potenziale logistica non se li è inventati la Consulta Territorio, non se li è inventati Legambiente  e soprattutto non se li sono inventati i cittadini del Comitato.

Ironia della sorte in quelle stesse riunioni veniva sempre ribadita la dimensione dell’attuale Polo Logistico proprio in 2,5 milioni di metri quadri oggi apparentemente negati.

Concludendo, Legambiente è da sempre disponibile al confronto ma allo stesso tempo non può però accettare di essere accusata di propagandare falsità, tantomeno in un Consiglio Comunale dove non ha possibilità di replica né di contraddittorio. Una scorrettezza istituzionale oltreché formale, da parte di chi non ha nemmeno accettato la richiesta audizione in Commissione.

Sentiamo infine il dovere di rivolgere un grazie di cuore a quelle migliaia di Cittadini che al di la dei numeri e dei decimali ha, firmando la petizione, voluto lanciare un accorato appello alla propria Amministrazione per dire BASTA ALLA LOGISTICA e BASTA AD ULTERIORE CONSUMO DI SUOLO! Invece di svilire e delegittimare tale appello sarebbe doveroso ammettere che la Petizione è stata di stimolo e supporto alla decisione della Giunta di stralciare momentaneamente la logistica dalla delibera di indirizzo approvata. Pensiamo positivo, per una volta».




Incontro in Municipio tra Comune e dirigenti scolastici. Focus su integrazione di alunni disabili

Si è tenuto nei giorni scorsi, in Municipio, il tradizionale incontro rivolto alle istituzioni scolastiche cittadine, organizzato dal Comune di Piacenza nell’imminenza dell’avvio delle lezioni. All’incontro erano presenti per il Comune, oltre all’assessore Erika Opizzi, la dirigente dei Servizi educativi e formativi Manuela Moreni e la funzionaria Carmen Canevari. Sono intervenuti i dirigenti Scolastici Mauro Monti, Sabrina Mantini e Ludovico Silvestri, mentre in rappresentanza delle altre istituzioni scolastiche ha presenziato un numero cospicuo di docenti referenti per gli alunni disabili. In rappresentanza dell’Ati Unicoop-Eureka-Aurora Domus hanno partecipato Stefano Borotti, Rosella Taschieri, Daniela Metti e Martina Platè.

Il primo tema affrontato riguardava il Piano di assegnazione del personale educativo assistenziale per il Servizio di integrazione scolastica degli alunni con disabilità per l’anno scolastico 2018-2019. L’Amministrazione comunale e i rappresentanti dell’Ati affidataria del servizio – Unicoop, Eureka e Aurora Domus – hanno illustrato i principali elementi del servizio operativo sin dal primo giorno di scuola. Nel delineare i criteri seguiti per l’assegnazione del personale, è stato sottolineato che vi sarà continuità per il 95% degli educatori già impegnati lo scorso anno, con l’inserimento di soli tre nuovi operatori.
Sono state quindi descritte le proposte formative rivolte al personale educativo assistenziale e ai docenti delle scuole, in tema di integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Complessivamente, saranno 59 le operatrici con funzioni di personale educativo assistenziale impegnate nelle scuole cittadine per il 2018-2019, garantendo assistenza a 206 bambini di cui 35 frequentanti la scuola dell’infanzia, 76 la primaria, 44 la scuola secondaria di 1° grado e 51 gli istituti secondari di 2° grado. Altri 22 bambini con disabilità, residenti a Piacenza e frequentanti scuole private o fuori dal territorio comunale, ricevono un contributo per l’assistenza.

L’assessore alle Politiche scolastiche Erika Opizzi ha poi mostrato i progetti che verranno attivati per il 2018-2019 grazie a fondi provenienti, oltre che dal bilancio comunale, dal Piano di zona e dal contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Complessivamente, saranno assegnate alle scuole, o a soggetti del terzo settore (attraverso bandi di coprogettazione o bandi per l’erogazione di contributi) risorse pari a 275.000 euro. I progetti faranno riferimento alle aree della prevenzione e del contrasto al disagio e alla dispersione scolastica, al contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, al sostegno del protagonismo giovanile e ad attività di counseling.

Nell’area dell’accoglienza e integrazione dei bambini di origine straniera neo-arrivati e delle loro famiglie, verranno attivati interventi di mediazione linguistico-culturale, laboratori di alfabetizzazione, un progetto per l’accoglienza e l’inclusione e uno per la condivisione delle regole tra scuola e famiglia. Un nuovo progetto riguarderà, infine, l’educazione all’adozione di stili di vita sani, partendo dall’alimentazione e dall’attività motoria.
Sono state poi illustrate alcune modalità operative del nuovo sistema di gestione delle refezioni scolastiche che vede automatizzati i processi di iscrizione, prenotazione pasti e avviso dei corrispettivi con pagamento PagoPA.

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C’è proprio bisogno di un nuovo supermercato in via Calciati? La Giunta pensa di si e spiega perchè

C’era proprio bisogno di un nuovo supermercato da 1.500 metri quadri in via Calciati nell’area ex-Mazzoni. E’ quanto si stanno domandando parecchi piacentini da quando è stato approvato il cambio di destinazione d’uso dell’area, concessa all’Immobiliare Velleia Bolzoni Srl.

Anche perché – come ha ricordato il presidente dell’Unione Commercianti Chiappa, in una lettera indirizzata al sindaco Patrizia Barbieri – a distanza di 210 metri c’è già l’Esselunga e a 220 metri ha recentemente aperto il supermercato Penny market, mentre in periferia è stato inaugurato ad inizio mese un supermercato targato Aldi e la scorsa settimana un drugstore anch’esso tedesco.

Intanto sono sempre di più le vetrine che si abbassano in centro, con esercizi commerciali anche storici che non riescono a reggere la concorrenza dei colossi della grande distribuzione e dell’online.

Una scelta che molti hanno trovato incomprensibile soprattutto da parte di una giunta che fra i suoi programmi aveva quello della valorizzazione gli esercizi di vicinato, le botteghe di tradizione.

Oggi l’assessore Erika Opizzi risponde, piccata, a queste critiche ed in particolare alla lettera di Chiappa.

“Dov’erano Raffaele Chiappa e gli altri esponenti delle associazioni che oggi fanno fuoco e fiamme contro il risanamento dell’area di via Calciati, durante la precedente Amministrazione, quando non hanno battuto ciglio di fronte alla realizzazione di un notevole numero di centri commerciali e supermercati?”. Con queste parole l’assessore all’Urbanistica Erika Opizzi interviene a fronte delle dichiarazioni del presidente dell’Unione Commercianti, il quale ha lamentato nei giorni scorsi il fatto che il nuovo supermercato verrà collocato in un contesto dove, nel raggio di poche centinaia di metri, operano più strutture commerciali simili, che insieme hanno una cubatura di 5.500 metri quadrati di alimentari. “Una minaccia – aveva detto Chiappa – alle attività dei negozi di vicinato di via Cristoforo Colombo, via Farnesiana, piazzale Velleia e viale Dante Alighieri”.

Aggiunge l’assessore: “Checché ne dica Chiappa, questo nuovo insediamento commerciale, che sarà realizzato al posto dei fatiscenti capannoni da anni abbandonati nel comparto urbano tra piazzale Veleia e via Calciati, sarà accompagnato da una serie di interventi a costo zero per l’Amministrazione comunale, che miglioreranno notevolmente la viabilità e riqualificheranno finalmente la zona. L’intervento – prosegue – prevede un minor consumo del suolo rispetto alle prescrizioni indicate dal Piano, che prevede una potenzialità edificatoria di oltre 5000 metri quadrati con destinazione residenziale terziario e commerciale. Ad oggi gli edifici esistenti occupano una superficie pari a 2700 metri quadrati, ma con la riqualificazione la superficie occupata sarà pari a 2200 metri quadrati. È evidente che l’operazione comporta una grande rinuncia da parte del privato. Quindi al posto di capannoni fatiscenti e dismessi sorgerà un supermercato di 1500 metri quadrati. A ciò aggiungasi che il Comune, oltre ad incassare circa 300.000 euro di oneri di urbanizzazione, otterrà per la zona notevoli vantaggi dal punto di vista viabilistico e della sicurezza. Saranno realizzati 135 posti auto aperti al pubblico senza limitazioni, per dare sfogo a una zona particolarmente carente di posti auto”.

“Lungo via Calciati – spiega Erika Opizzi – sul terreno del privato, verrà altresì realizzata una pista ciclabile che si collegherà a quella già esistente  dello stradone Farnese. Intervento atteso da anni. Sono previste anche sia l’asfaltatura sia l’ampliamento della sede stradale di via Calciati, assai trafficata in quanto collega piazzale Veleia con Corso Europa. Infine sarà sistemata la scarpata che costeggia la ciclabile che da viale Patrioti porta a via dei Pisoni. La nuova struttura commerciale verrà realizzata in conformità ai principi degli strumenti urbanistici vigenti, che incentivano la rigenerazione e la riqualificazione urbana, con il risanamento di una zona che da tempo versa in condizioni inaccettabili e che, senza questa soluzione sarebbe rimasta in questo stato chissà per quanto tempo ancora”.

L’assessore Erika Opizzi sottolinea inoltre che la Legge urbanistica regionale n. 24, emanata nel dicembre scorso, incentiva le attività produttive e commerciali: “Anche in questo caso l’Unione Commercianti non ha battuto ciglio, anzi non ho sentito alcuna lamentela in merito. Solo su questo intervento viene espressa improvvisa preoccupazione, sebbene si tratti di un’opera che, nel suo complesso, sarà molto utile alla città. Negli anni scorsi, al contrario, in circostanze ben più gravi, non è emerso nulla da parte dei vertici dell’Unione, eppure il problema dei negozi di vicinato c’era anche allora. Infine a chi sostiene che non abbiamo rispettato le promesse elettorali, rispondiamo che per noi le promesse sono impegni e ribadiamo la nostra intenzione ad adottare progettualità a tutela degli esercizi di vicinato”.

La Giunta – sembra di capire dalle parole dell’assessore – non farà dunque nessuna marcia indietro rispetto ad una scelta che permetterà di incassare qualche opera edile e soprattutto molti oneri di urbanizzazione, utili per far quadrare il bilancio comunale.

Trecento mila euro che, per coerenza, l’amministrazione dovrebbe in larga parte spendere per attuare i promessi progetti a favore dei negozi di vicinato dei quali, al momento, non vi è ancora traccia. Anche perchè, questa giunta era stata votata da molti sull’onda della promessa di aria nuova, di discontinuità rispetto al passato (supermercati compresi).

 




Contributi alle scuole e al terzo settore, presntati i progetti vincitori

Sono stati presentati questa mattina  in Municipio, i progetti vincitori dei bandi per i contributi alle scuole e al terzo settore, per l’anno 2017-2018.

Oltre all’assessore alle Politiche Scolastiche Erika Opizzi, sono intervenuti i rappresentanti delle scuole e associazioni vincitrici.

L’Amministrazione Comunale ha emanato due avvisi pubblici destinati alle Istituzioni Scolastiche e ai soggetti del Terzo Settore per realizzare progetti in ambito scolastico ed educativo nell’anno scolastico 2017/2018.

Tali bandi sono nati con l’obiettivo di mettere a disposizione dei sistema educativo cittadino delle risorse aggiuntive per prevenire e gestire le emergenze educative. La logica che muove questi interventi è quella di coinvolgere direttamente le istituzioni scolastiche e le realtà del terzo settore nella progettazione di azioni innovative e condivise, in grado cioè di arricchire e qualificare il sistema educativo e di stimolare la costruzione di reti tra le realtà coinvolte.

Tra gli obiettivi perseguiti vi sono il contrasto del disagio, la prevenzione del fenomeno della dispersione scolastica, il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, il miglioramento dei processi di accoglienza e inclusione degli alunni di origine straniera, il sostegno ad iniziative in tema di educazione ambientale e la promozione della legalità.

I contributi messi a disposizione sono complessivamente 122.200€ (€ 64.500 per le Scuole e € 57.700 per il Terzo Settore). Per la realizzazione dei progetti il Comune di Piacenza ha ottenuto un significativo contributo biennale di € 60.000 annui da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

Con riferimento agli avvisi pubblici per la concessione di contributi a parziale sostegno della realizzazione di proposte progettuali di carattere socio-educativo a favore delle Istituzioni Scolastiche i progetti vincitori nelle diverse aree di intervento sono di seguito sintetizzati:

AMBITO A – CONTRASTO A SITUAZIONI DI DISAGIO E PREVENZIONE DEL FENOMENO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

Titolo del progetto: UNA RETE PER UNA SCUOLA DI BENESSERE

Soggetto vincitore: Istituto Raineri-Marcora (capofila) in rete con Istituti Marconi e Romagnosi.

Contributo: € 16.000

Destinatari: studenti del biennio degli istituti professionali delle scuole secondarie di II grado coinvolti nella rete (Marcora, Da Vinci, Casali) a forte rischio di abbandono scolastico.

Obiettivi: favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni nel percorso didattico, con particolare attenzione a coloro che richiedono una personalizzazione degli apprendimenti (stranieri, disabili, disturbi specifici dell’apprendimento, disturbi di comportamento e di relazione, ecc.); favorire il successo scolastico attraverso interventi finalizzati alla rimotivazione allo studio, al sostegno scolastico, al contrasto del disagio e della dispersione scolastica.

Azioni previste:

Rafforzamento delle competenze di base attraverso attività laboratoriali che utilizzano tecnologie multimediali, con interventi di “didattica breve”, didattica interculturale e attività di tutoring in risposta ai bisogni degli studenti.

Recupero didattico e metodo di studio.

Sportello di ascolto e supporto psicologico-relazionale rivolto a studenti con difficoltà psicologiche, relazionali o motivazionali. Si svolgono laboratori per costruire relazioni positive nel gruppo classe e attività di counselling individuale.

Riorientamento individuale in ingresso e “Passerelle”, per consentire agli studenti del primo anno di riprogettare il proprio percorso formativo attraverso il passaggio a corsi di indirizzo diverso da quello prescelto.

Stage e laboratori interattivi per gli studenti delle classi III delle scuole secondarie di I grado presso gli istituti professionali della rete, per orientarli nella scelta dell’indirizzo di studio, con attività di accompagnamento e tutoraggio di alunni “senior” delle classi terminali delle scuole aderenti alla rete.

Titolo del progetto: C’ENTRO ANCH’IO

Soggetto vincitore: Scuola Secondaria di I grado Dante-Carducci (capofila) in rete con Scuola Secondaria di I grado Calvino e CPIA.

Contributo: € 8.000

Destinatari: studenti in forte disagio e a rischio di dispersione scolastica

Obiettivi: prevenire il disagio scolastico, la dispersione e promuovere percorsi per potenziare l’autostima e  l’acquisizione di competenze e abilità.

Azioni previste:

Interventi intensivi di insegnamento della lingua italiana rivolti agli studenti non italofoni per accompagnarli alla lingua per lo studio.

Accompagnamento nello studio per favorire il successo scolastico e il conseguimento del titolo conclusivo del I ciclo di istruzione.

Predisposizione di supporti e materiali di studio personalizzati e semplificati, per colmare lacune linguistiche e criticità di apprendimento.

Esperienze laboratoriali creative finalizzate a ridurre il disagio psico-sociale, superare difficoltà relazionali, favorire l’integrazione nel gruppo classe e potenziare il senso di appartenenza al contesto educativo.

AMBITO B – CONTRASTO AI FENOMENI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO

Titolo del progetto: SCHERMO NERO: C’E’ UNA PERSONA DIETRO LA TASTIERA

Soggetto vincitore: Istituto Tramello-Cassinari in collaborazione con la Coop. Casa del fanciullo.

Contributo: € 8.000

Destinatari: studenti del biennio dell’Istituto

Obiettivi: sensibilizzare gli studenti rispetto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e dei rischi connessi, attraverso un uso consapevole delle nuove tecnologie e dei social network.

Azioni previste: il progetto realizza momenti informativi e di riflessione circa meccanismi e rischi nell’uso dei social network e circa le tipologie esistenti di bullismo e cyberbullismo; attraverso giochi e attività i ragazzi sperimentano le varie situazioni di bullismo, condividono le proprie esperienze rispetto al tema; rielaborano graficamente l’esperienza vissuta o realizzano un prodotto creativo finalizzato a sensibilizzare i coetanei; si terranno incontri con esperti di legge circa la responsabilità legale.

AMBITO C – MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DI ORIGINE STRANIERA

Titolo del progetto: PLAY STATION

Soggetto vincitore: II Circolo (capofila) in rete con V e VIII Circolo e con Istituto secondario di I grado Calvino.

Contributo: € 24.000

Destinatari: alunni delle classi del secondo ciclo delle scuole aderenti alla rete.

Obiettivi: arricchire l’esperienza linguistica dei bambini, promuovere l’apprendimento della seconda lingua in un contesto laboratoriale e ludico, incoraggiare lo sviluppo di abilità espressive, comunicative e sociali.

Azioni previste: il progetto prevede di utilizzare il linguaggio artistico ed espressivo per permettere ai bambini di esprimere le proprie emozioni e rapportarsi tra loro, superando le barriere culturali e sociali. Attraverso la metodologia teatrale i bambini prendono coscienza di se stessi, delle proprie emozioni, dei propri comportamenti, migliorano la produzione orale e le abilità espressive sia in lingua italiana che in inglese. I laboratori teatrali saranno condotti da un esperto in materia teatrale e con adeguato livello di conoscenza della lingua inglese.

AMBITO D – SOSTEGNO AD INIZIATIVE IN TEMA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

Titolo del progetto: MOBILITA’ ATTIVA 3

Soggetto vincitore: VIII Circolo (capofila) in rete con II – III – IV – V – VII Circolo Didattico, in collaborazione con CEAS Infoambiente

Contributo: € 8.500

Destinatari: le scuole aderenti alla rete

Obiettivi: realizzare un comune progetto di sviluppo della comunità finalizzato alla tutela della salute, promovendo la sostenibilità e la mobilità attiva; fornire ai bambini strumenti innovativi di lettura e comprensione dell’ambiente urbano e scolastico; aiutare a capire l’impatto delle scelte di mobilità sulla salute e sull’ecosistema; elaborare idee e promuovere azioni finalizzate al miglioramento del contesto di vita.

Azioni previste:

Progetto PEDIBUS, centrato sulla mobilità attiva e sostenibile lungo i percorsi casa-scuola e sulla tutela della salute. Scuole primarie aderenti: S. Lazzaro, Mazzini, Giordani, De Gasperi, Caduti, Vittorino, 25 aprile, Pezzani, Don Minzoni.

Progetto LIBERI DI MUOVERSI, che coinvolge le scuole primarie Due Giugno e Don Minzoni, e intende lavorare sul contesto urbano e scolastico, per progettare con gli studenti un ambiente sicuro, a misura di bambino, che permetta loro di muoversi in autonomia. Per l’ambito d) Sostegno ad iniziative in tema di educazione ambientale e di promozione della salute.

Con riferimento agli avvisi pubblici per la concessione di contributi a parziale sostegno della realizzazione di proposte progettuali di carattere socio-educativo a favore delle Organizzazioni del Terzo Settore i progetti vincitori nelle diverse aree di intervento sono di seguito sintetizzati:

AMBITO A – PROMOZIONE DELLA LEGALITA’, DELLA CITTADINANZA, DEI DIRITTI E DEI DOVERI

Titolo del progetto: CRESCIAMO DIRITTI

Soggetto vincitore: Ass.ne Tersicore (capofila), in collaborazione con Ass.ne Le Valigie, ARCI – Libera e Ass.ne Cantiere Simone Weil.

Contributo: € 20.000

Destinatari: scuole secondarie di I grado e biennio delle scuole secondarie di II grado

Obiettivi: promuovere tra i ragazzi la cittadinanza attiva, diffondere la cultura della legalità, promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Azioni previste:

L’Ass.ne Tersicore coordina il Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze di Piacenza, gli incontri istituzionali con l’Amministrazione Comunale e le varie iniziative pubbliche (es. progetto ConCittadini, Multa morale, Abbaia con noi, Noi vigili-amo la salute). Sono interessate al progetto 10 classi delle scuole secondarie di I grado Calvino, Dante, Carducci, Faustini, Frank (300 studenti stimati).

L’Ass.ne Le Valigie realizza il progetto di educazione alla legalità “Io sono se noi siamo” rivolto alle classi II delle scuole secondarie di I grado; verrà indetto un concorso letterario sul tema del rispetto delle regole e delle altre persone come punto di partenza per diventare un buon cittadino.

L’Ass.ne Simone Weil sviluppa un percorso teatrale rivolto ad alcune classi del biennio delle scuole secondarie di II grado dal titolo “La terra è fatta di cielo” incentrato sul tema della sostenibilità ambientale.

ARCI in collaborazione con Libera attiverà dei laboratori nelle scuole secondarie di I grado e nel biennio delle scuole secondarie di II grado con l’obiettivo di far conoscere il fenomeno delle organizzazioni mafiose nel nostro Paese.

AMBITO B – ATTIVITA’ DI STUDIO, RICERCA E ANALISI DEI BISOGNI IN AMBITO EDUCATIVO

Titolo del progetto: QUANDO I CONTI NON TORNANO

Soggetto vincitore: Cooperativa Sociale L’Arco (capofila), in collaborazione con Cooperativa TICE, Università Cattolica, Ass.ne Concorto e Ass.ne La Ricerca.

Contributo: € 12.000

Destinatari: scuole secondarie di I grado Dante-Carducci, Faustini-Frank-Alberoni, Centri di aggregazione giovanile Belleville, Spazio 2 e Spazio 4.

Obiettivi: raccogliere e raccontare i bisogni degli adolescenti; dare voce ai ragazzi e renderli protagonisti attraverso le immagini per elaborare percorsi di crescita e di costruzione del proprio futuro.

Azioni previste:

§  Fragilità: come fronteggiarla: il progetto si rivolge a un campione di ragazzi tra i 12 e i 18 anni con bisogni educativi speciali segnalati dalla scuola o dalla famiglia, a rischio di abbandono scolastico e con difficoltà nelle aree emotive e comportamentali. L’intervento prevede attività di potenziamento delle abilità di studio associate ad attività di volontariato, per favorire nei ragazzi l’acquisizione di indipendenza e responsabilità.

§  Le immagini in testa – Tracce di futuro: il progetto si configura come ricerca-azione sulla percezione e sulla consapevolezza dei meccanismi di funzionamento del gioco d’azzardo, dei media e delle tecnologie. Per sviluppare un pensiero critico si coinvolgono i ragazzi nell’analisi delle immagini delle pubblicità e dei media, poi attraverso animazioni e giochi di ruolo li si conduce a riconoscere gli schemi e i messaggi dei media; successivamente si incoraggiano i ragazzi a produrre propri messaggi e proprie immagini, aiutandoli a riflettere sul gioco d’azzardo, le convergenze tecnologiche e l’utilizzo degli smartphone. I risultati della ricerca consisteranno nella produzione di audiovisivi, accompagnate dalle riflessioni dei ragazzi, degli insegnanti e dei formatori.

Sono coinvolte le scuole secondarie di I grado coinvolte e i tre Centri di aggregazione giovanile. Al termine del progetto è previsto un evento pubblico di condivisione dei prodotti realizzati dai ragazzi.

AMBITO C – PROMOZIONE DI ATTIVITA’ ARTISTICO-ESPRESSIVE PER LA PREVENZIONE DEL DISAGIO

Titolo del progetto: TEATRO DI CLASSE 2.0

Soggetto vincitore: Manicomics Teatro (capofila), in collaborazione con Cantiere 17, Mondo Aperto Ass.ne, CPIA, Manicomics APS e le Direzioni Didattiche del III, IV, V, VII e VIII Circolo.

Contributo: € 11.500

Destinatari: scuole del I ciclo

Obiettivi: il progetto si propone come un modello di fare teatro in educazione, realizzando laboratori finalizzati alla crescita e alla consapevolezza di sé e degli altri, alla socializzazione, alla crescita dell’autostima.

Azioni previste:

Nel corso dei laboratori, in collaborazione con i soggetti partners, si costruirà un percorso narrativo che attraverso sessioni di scrittura creativa darà origine alla storia che verrà successivamente drammatizzata.

Ogni Circolo Didattico avrà a disposizione 30 ore di laboratorio teatrale da destinare a una classe, scelta insieme al dirigente scolastico e ai docenti referenti. Hanno manifestato l’interesse a partecipare al progetto i plessi Taverna, De Amicis, Vittorino da Feltre, Pezzani, Don Minzoni.

AMBITO D – SOSTEGNO A PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA A RILIEVO SOCIO-EDUCATIVO, NELL’AMBITO TERRITORIALE DEL QUARTIERE ROMA

Titolo del progetto: IL TEMPO PER COSTRUIRE

Soggetto vincitore: SVEP (capofila), in collaborazione con la Cooperativa L’Arco, l’Ass.ne Porta sul mondo, La Fabbrica dei grilli e AUSER. Partner: Gruppo Alpini, Legambiente, Scuola Alberoni, Trespass, Minisportlab, Ass.ne Quartiere Roma Shopping Area, Il Circolino.

Contributo: € 14.200

Destinatari: residenti del quartiere

Obiettivi: favorire l’aggregazione e la riqualificazione urbana del quartiere Roma; favorire il protagonismo giovanile e la partecipazione diretta dei cittadini; favorire la coesione sociale e la sicurezza; promuovere la pulizia e la cura del quartiere; promuovere intereventi rivolti alle famiglie e agi adolescenti; mantenere un tavolo di confronto del Terzo Settore che lavora per il quartiere.

Azioni previste:

Il progetto prevede di aumentare le occasioni di utilizzo degli spazi pubblici. In collaborazione con Trespass e Quartiere Roma Shopping Area si organizzeranno 2 eventi per le vie del quartiere e i giardini; per riqualificare i negozi sfitti e aumentare il decoro di via Roma si chiederà ai proprietari di metterli a disposizione per farne spazi espositivi sui mestieri e gli usi di un tempo.

Si promuoverà la partecipazione diretta dei cittadini: Auser formerà giovani volontari che potranno attivarsi a fronte delle richieste e dei bisogni espressi dagli anziani del quartiere. Altre forme di volontariato saranno la cura e la pulizia dei giardini, insieme al gruppo Alpini di Piacenza. La Fabbrica dei grilli, in collaborazione con uno sceneggiatore-attore realizzerà un laboratorio di docu-teatro rivolto a 12 residenti sia italiani che stranieri.

Per promuovere la pulizia e la cura del quartiere si attiveranno diversi interventi: con il gruppo Alpini una squadra di volontari si occuperà della pulizia dei giardini; l’Ass.ne Porta sul mondo organizzerà un laboratorio di giardinaggio presso i Giardini Margherita, coinvolgendo un gruppo di migranti e gli alunni della scuola Alberoni. Si interverrà anche per promuovere comportamenti virtuosi, specialmente riguardo la raccolta differenziata.

Si ripropone l’attività di doposcuola sportivo integrato presso la scuola Alberoni a cura dell’Ass.ne Minisportlab presso la palestra della scuola e dopo l’orario scolastico.

Il progetto sostiene il lavoro svolto dall’Ass.ne Fabbrica dei grilli nel quartiere in termini di inclusione sociale e accompagnamento scolastico: accoglienza di 10 ragazzi del gruppo autismo 0-30 di ASL, attività pomeridiane con i ragazzi delle superiori, “Scuola azzurra” per bambini a rischio dispersione scolastica e per adulti che necessitano di migliorare la lettura e la scrittura. Si prevede di attivare un corso di italiano per 5 ragazzi della fascia 11-14 anni, a cura dell’Ass.ne Il Circolino (3 incontri la settimana di 2 ore ciascuno, per 6 mesi).

Si proseguirà con il Tavolo di confronto del Terzo settore, che si riunisce periodicamente presso SVEP e lavora in rete per rilevare i bisogni del quartiere e progettare interventi in grado di rispondere efficacemente agli stessi.

 

 




Iscrizioni al servizio mensa scolastica solo online

Saranno aperte dal 18 agosto – con termine ultimo il 30 settembre – le iscrizioni al servizio di refezione scolastica per l’anno 2017-2018. “Da quest’anno – spiega il sindaco Patrizia Barbieri, con delega all’Innovazione dei servizi informativi – l’iscrizione avviene esclusivamente tramite la nuova procedura on line accessibile dal sito web comunale, all’indirizzo www.comune.piacenza.it/temi/formazione-cultura/mense. Le famiglie potranno quindi compilare la domanda e caricare la documentazione allegata direttamente da casa e in autonomia, fermo restando che l’Amministrazione comunale fornirà tutto il supporto necessario per superare eventuali difficoltà legate alle nuove modalità di iscrizione”.

Per chi non dispone della strumentazione necessaria o di un accesso internet, sarà infatti possibile richiedere assistenza alla compilazione dal lunedì al venerdì dalle ore 8.15 alle ore 13, presso lo sportello Quic di viale Beverora 57 (il tempo di attesa varierà in funzione del numero di utenti). Solo i certificati dei pediatri per le eventuali diete speciali per patologie dovranno ancora essere consegnati in originale direttamente presso l’Ufficio Refezioni scolastiche, in viale Beverora 59.

Il Comune di Piacenza eroga il servizio di mensa scolastica a favore dei bambini e degli alunni che frequentano le scuole statali dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado presenti sul proprio territorio in orario pomeridiano. La domanda deve essere inoltrata dal genitore, tutore o affidatario a cui saranno intestati i pagamenti, nei seguenti casi: per gli alunni che si iscrivono per la prima volta alla refezione; per gli alunni che cambiano ciclo scolastico (dalla scuola dell’infanzia alla primaria, o dalla primaria alla secondaria di 1° grado); se la situazione familiare, personale o reddituale è cambiata rispetto alla precedente domanda; se si è usufruito nel precedente anno scolastico di una tariffa ridotta o agevolata (allegando la necessaria documentazione).

Per gli alunni che nell’anno scolastico 2016/17 hanno frequentato il servizio a tariffa intera normale e non cambiano ciclo scolastico, l’iscrizione, se già presentata negli anni passati, è riconfermata d’ufficio alle stesse condizioni. La frequenza al servizio comporta il versamento di una tariffa a pasto a costo predefinito; per il pagamento sono conteggiati tutti i giorni di presenza a mensa, mentre nulla è dovuto per i giorni di assenza del bambino. Per gli alunni non residenti è confermata l’applicazione della tariffa piena.

L’iscrizione alla mensa comporta l’accettazione integrale del menù e della tabella dietetica approvati dall’Azienda Usl. Nella domanda di iscrizione on line al servizio è possibile richiedere una variazione al menù per alcune esigenze: una dieta personalizzata vegana – vegetariana – etico religiosa (negli anni scolastici successivi a quello dell’iscrizione occorre ripresentare il modulo di richiesta inviandolo on line, allegando il documento d’identità del richiedente, all’indirizzo refezioni@comune.piacenza.it); una dieta speciale per patologia certificata (negli anni scolastici successivi a quello dell’iscrizione occorre ripresentare la documentazione – modulo di richiesta e certificato medico originale – direttamente presso l’ufficio Refezioni scolastiche in viale Beverora 59). Per le diete speciali per patologie croniche (celiachia e malattie metaboliche) il certificato medico va consegnato in originale al momento dell’iscrizione e non più ripresentato negli anni successivi.

L’assessore alle Politiche scolastiche ed educative, Erika Opizzi commenta “Riteniamo che la completa informatizzazione del servizio, che prende il via quest’anno anche a seguito del lavoro svolto dalla precedente Amministrazione, non potesse più attendere. Si agevolano così non solo i genitori che non saranno più costretti a recarsi presso gli uffici comunali, con notevole risparmio di tempo, ma si migliora l’efficienza della macchina amministrativa. È il primo passo che preannuncia cambiamenti futuri tra cui l’applicazione della tessera prepagata per il pagamento dei pasti effettivamente consumati”.

 




Via le erbacce da Piazza Cavalli ma restano i colonnotti pericolosi in via Alberoni

Torniamo ad occuparci di decoro della nostra città. Mentre Erika Opizzi (nel suo ruolo di assessore all’arredo e riqualificazione urbana) risulta non pervenuta per fortuna si è mosso il suo superattivo collega Filiberto Putzu che del resto ha deleghe (Valorizzazione del Centro Storico) che si incrociano con quelle della giovane esponente di Fratelli d’Italia. Putzu ha finalmente dato la sveglia agli addetti alla manutenzione che sono intervenuti in piazza Cavalli ed hanno provveduto a rimuovere l’indecoroso tappeto erboso che era cresciuto in più punti. Lo avevamo segnalato nel nostro articolo pubblicato nei giorni scorsi. Allo stesso tempo è stata anche risolta la questione dell’illuminazione della piazza, rimasta al buio per parecchi giorni. Secondo i tecnici di Citelum, la società che gestisce in appalto l’illuminazione pubblica, potrebbe essersi trattata di una manomissione. Stupisce comunque il fatto che la centralina fosse priva di una adeguata chiusura e che solo “a buoi scappati” si sia pensato di chiuderla con un lucchetto.

restano intanto aperte tutte le altre questioni da noi segnalate ed in particolare quella dei paletti di ferro in via Alberoni che – anche stamane – risultavano pericolanti e soprattutto pericolosi. E’ andata bene che, fino ad ora, nessuna persona con ridotte capacità visive sia transitata su quel marciapiede. Messi come sono messi i paletti potrebbero causare facilmente lesioni. Speriamo che anche in questo caso (essendo via Roma sempre centro) intervenga Putzu.




L’assessorato c’è … la riqualificazione non ancora

E’ passato ormai un mese dall’insediamento della nuova giunta comunale di Piacenza. Alcuni assessori, in questo scorcio d’estate, sono più volte comparsi sui giornali per presentare iniziative o progetti.

Se Massimo Polledri, Luca Zandonella, Filiberto Putzu, Paolo Mancioppi hanno brillato per “attivismo”, più sottotraccia, fin qui, è apparsa la pattuglia femminile. Gli assessori silenti evidentemente preferiscono studiare dossier e lavorare nelle stanze di palazzo prima di “uscire” pubblicamente.

Durante la campagna elettorale la coalizione guidata da Patrizia Barbieri (risultata poi vincente) aveva puntato su alcuni temi fra cui spiccavano la sicurezza ed il decoro urbano.

Mentre l’assessore Zandonella, supportato dal comandante della Polizia Municipale Piero Vergante, ha premuto il pedale dell’acceleratore e sguinzagliato agenti nelle zone più critiche della città, sul fronte decoro cittadino non si nota un gran fervore.

L'assessore Erika OpizziLe deleghe relative ad arredo e riqualificazione urbana sono state affidate ad Erika Opizi, giovane esponente di Fratelli d’Italia a cui tocca il non facile compito di mettere mano alle situazioni critiche presenti a Piacenza che sono tante, magari piccole, ma comunque tante. Un’eredità della giunta Dosi che la Opizi ha accettato “con beneficio di inventario” e che tutti si augurano affronti il prima possibile, lavorando di concerto con i suoi colleghi.

 Il desolante percorso di un turista

Ci siamo calati nei panni di un turista in arrivo a Piacenza ed abbiamo fotografato gli elementi “indecorosi” più facilmente visibili in una rapida camminata fra piazzale Marconi e Piazza Cavalli (vedi le foto sotto).

  • Come immediato biglietto da visita, appena uscito dalla stazione, il visitatore viene accolto da carcasse di biciclette che se non fossero tristi sarebbero quasi naif.
  • A seguire le famose “scale immobili” che conducono nello sporco e maleodorante sottopassaggio e permettono sbucare nei giardini Margherita.
  • Tralasciando le discutibili frequentazioni del parchetto cittadino, e limitandoci agli aspetti di “arredo urbano”, è questione di pochi passi per incappare in quella che un tempo era una fontana ed ora è ridotta ad immobile e putrido stagno.
  • Chi volesse (a suo rischio e pericolo) fermarsi su una panchina per qualche minuto di meditazione … troverebbe indubbie difficoltà viste le condizioni in cui parte di esse si trovano.
  • Nelle aiuole al posto di decorativi fiori crescono meno deperibi lattine e bottiglie vuote di birra, oltre a seggiole e biciclette abbandonate.
  • Proseguendo in via Alberoni prima (ed in via Roma poi), non si può fare a meno di notare i colonnotti pendenti, proprio davanti all’Urban-Center del comune. Si trovano in questo stato ormai da parecchio tempo senza che nessuno si sia preso la briga di intervenire.
  • A proposito di colonnotti sarebbe curioso capire chi – della passata amministrazione – abbia autorizzato, in via Legnano, i gestori di un bar a bucare le antiche pietre del selciato stradale per posizionare il recinto che delimita il plateatico.
  • Giunti in piazza Duomo salta agli occhi il lastricato stradale rappezzato alla bell’e meglio con un lastrone che spunta, pericolosamente disallineato rispetto agli altri.
  • Poco distante il selciato di vicolo Sant’Apollonia è ormai più simile ad una pietraia, con i sassi che si staccano e sono accumulati lungo il marciapiede.
  • Il percorso si conclude all’ombra di Alessandro e Ranuccio, dove, sfidando la siccità di questa estate, il verde ormai cresce rigoglioso. Non si sa mai che i due cavali farnesiani decidano di scendere dai piedistalli per brucare un po’ di erba!