Callori (FdI): “Rock treni scomodi ed insufficienti”. I problemi dei pendolari restano tanti

Fabio Callori, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, interviene sul tema dei treni e dei pendolari e se da un lato è soddisfatto per l’introduzione di nuovi Frecciargento con fermata a Piacenza, dall’altro teme che ci siano all’orizzonte tagli sui treni pendolari.

Fabio Callori consigliere regionale Fratelli d'Italia
Fabio Callori

“La svolta pseudo-ambientalista della Regione – dice Callori – si infrange anche sulla gestione e sugli accordi assunti con Trenitalia. Viaggiare in treno fa bene all’ambiente e alla viabilità, ma per Trenitalia e per la Giunta regionale questa priorità rimane sulla carta e negli annunci propagandistici. Scarso potere contrattuale della Regione Emilia Romagna nei confronti di Trenitalia che, a sua volta, sembra tenere in scarsa considerazione non solo le esigenze di mobilità dei clienti, ma soprattutto il diritto indiscutibile dei passeggeri di contare su viaggi comodi, in situazioni dignitose e sicure.

Questo vale per tutta la regione, ma in particolare per l’area piacentina che si trova al centro di due aree di attrazione dal punto di vista del pendolarismo per studio e lavoro, Bologna, da un lato, e Milano e il suo hinterland, dall’altro.

A questo proposito – continua il consigliere di Fratelli d’Italia –  rileviamo le perplessità di tanti pendolari piacentini   rispetto   alla   soddisfazione   con   cui   è   stata   accolta   la   decision di   inserire   due Frecciargento in entrata e due in uscita nella tratta Piacenza-Milano.

Certo si tratta di un dato positivo, ma solo parzialmente. E’ stato sollevato, infatti, il problema dei pendolari della Val d’Arda che partono da Fiorenzuola verso Milano e soprattutto verso le stazioni intermedie, Rogoredo e Lambrate. Fermeranno i Frecciargento in queste stazioni, meta di tanti lavoratori e altrettanti studenti? E non sarà, invece, che con l’inserimento di questi convogli saranno tagliati treni “regionali” che queste fermate le fanno? Si aspetta con ansia di conoscere l’orario invernale per sapere il destino dei pendolari piacentini, ma di speranze di miglioramento ce ne sono poche.

Non si può infatti dimenticare che solo un anno fa, proprio qui a Piacenza, l’assessore regionale ai Trasporti Raffele Donini promise di portate al Tavolo con Trenitalia i problemi dei viaggiatori di questa provincia, relativi in particolare alla carenza di partenze serali da Milano per Fiorenzuola. Non solo sembra che di miglioramenti non ce ne siano stati, ma la situazione è addirittura peggiorata. Non si può, infine, evitare una critica ai tanto propagandati nuovi treni Rock. Nome accattivante per convogli scomodi, insufficienti per posti a sedere e in piedi, pericolosi per le loro oscillazioni e senza la possibilità tanto sbandierata di usufruire del wi-fi a bordo.

Provino Donini e il presidente Stefano Bonaccini – conclude Callori – a viaggiare quotidianamente, magari in piedi, su questi mezzi, visto che, nel giugno scorso, il primo parlava di ‘macchine all’avanguardia’ e il secondo di ‘treni confortevoli, sicuri e tecnologicamente avanzati’. Insomma, il solito fallimento annunciato”.

 

 

 




Callori (FdI) interviene sul problema delle supplenze e del sostegno

“Il nostro è un paese che dal 2015 a oggi ha assunto a tempo indeterminato circa 180mila docenti con la promessa di sconfiggere la “supplentite”. Ma tale “malattia” ogni fine estate si ripresenta, con l’inizio dell’anno scolastico alle porte”.

Il consigliere Fabio Callori di Fratelli d’Italia interviene sul grave problema della scuola: “Ci vogliono investimenti subito. Non c’è tempo da perdere, per cambiare servono fondi. Non possiamo continuare ad avere ricercatori precari di 45 anni, o professori non di ruolo che cambiano ogni due mesi. Si devono stabilizzare al più presto gli insegnanti che lo meritano”.

Complice il turn-over rafforzato dovuto a quota 100, che ha prodotto l’uscita di 33mila docenti dalle scuole, al termine delle assegnazioni provvisorie (trasferimenti per rimanere vicino casa), ci saranno per tutto l’anno scolastico almeno 122mila supplenze, in media una ogni sette cattedre. Alcune stime sindacali arrivano a 170-200mila. Su 53.627 cattedre che il Mef – Ministero dell’economia e delle finanze – ha autorizzato a coprire a tempo indeterminato, infatti, allo scorso 27 agosto, risultavano andate a buon fine circa il 30% di nomine. Alla fine si ipotizza che circa 25mila posti restino vuoti per assenza di candidati.

Si allunga dunque la lista delle regioni, come Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte, con sempre più graduatorie ad esaurimento e di merito prive di candidati. Per far fronte alla situazione sono in corso le chiamate, che sono appunto slittate creando ulteriori disagi nelle 1734 classi della provincia. nelle scuole piacentine, sottolinea Callori, è presente inoltre un alto numero di alunni con disabilità, in aumento rispetto allo scorso anno scolastico e a mancare all’appello sono soprattutto docenti di sostegno, si parla di circa 300, i cui posti verranno affidati probabilmente a personale non specializzato reclutato dalle graduatorie di istituto.

L’aspetto inquietante è questo: “se metti un docente di sostegno precario — conclude il consigliere — è quasi sicuro che l’anno successivo non seguirà quell’alunno. Quindi non ci sarà quella continuità didattica fondamentale per un ragazzino certificato.

A questo punto chiedo venga data una risposta rassicurante, con i fatti, per mettere fine a questa carenza che dura da anni. Tra pochi mesi saremo nel 2020 ed è vergognoso che dobbiamo ancora lottare per il diritto allo studio e alla inclusione di ragazzi con disabilità. Quello che mi amareggia di più è che tutto questo parte da una scuola, istituzione che invece dovrebbe formare i giovani e sensibilizzare a queste problematiche.