73°Festa della Repubblica, Piazza Cavalli celebra l’anniversario [GALLERY]

Anche quest’anno la Festa della Repubblica ci ricorda quando nel 1946 gli italiani furono chiamati alle urne per scegliere tra Monarchia e Repubblica dopo la fine del periodo fascista. Oggi è una giornata di festa, tuttavia all’epoca il voto non fu facile, scosso dai bombardamenti alleati e dalle macerie lasciate dai nazisti in ritirata. Molti italiani erano ancora sparsi nei campi di prigionia in Europa e nel mondo.

Piacenza partecipa alle celebrazioni, iniziate alle ore 11, con la parata dei reparti, l’alzabandiera, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’allocuzione del Prefetto. Ha partecipato anche il Coro della Scuola Elementare Vittorino da Feltre e della Scuola Media Statale Italo Calvino di Piacenza.

Nel suo discorso Mattarella ha tenuto a sottolineare “che in ogni ambito libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti con chi punta a creare opposizioni disseminate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo”. 

Ai prefetti invece, il Presidente della Repubblica ha ricordato le incertezze provenienti dall’economia. “E’ un momento in cui, specie in alcune aree del Paese, le incertezze del ciclo economico sembrano non offrire solide prospettive a molti lavoratori, soprattutto giovani, ed alle loro famiglie”.

Dalle 18 in Prefettura a Piacenza, alla presenza delle autorità locali e di personalità della comunità piacentina, avrà luogo la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e delle Medaglie d’Onore concesse ai cittadini italiani, militari e civili, deportati nei lager nazisti ed ai familiari dei deceduti.

 




“Occorre uscire dai palazzi ed ascoltare i cittadini”

“Occorre uscire il più possibile dai palazzi, dando ascolto alla popolazione, spiegando con trasparenza le nostre scelte. E’ necessario accorciare le distanze con i cittadini, spiegando il significato di condivisione”. Così si è espresso il Prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, in occasione delle celebrazioni ufficiali per la Festa della Repubblica che si sono tenute, questa mattina, in piazza Cavalli.

Per il dottor Falco si trattatva della prima festa della Repubblica da quando è stato nominato prefetto ed inviato a Piacenza, così come si è trattato di un debutto anche per l’on. Murelli ed il senatore Pisani, nella loro veste istituzionale (vedi video-intervista).

Poco prima di pronunciare il suo breve discorso il Prefetto, davanti alle autorità civili e militari, aveva letto la lettera inviata a tutti i rappresentanti territoriali dello Stato dal Presidente Sergio Mattarella.

«Tensioni e prove trovano nel quadro delle istituzioni repubblicane piena possibilità di espressione e composizione, in una nazione unita e solidale». Così , ha scritto il capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Il bene della coesione sociale, alla cui tutela si rivolge una parte importante della vostra attività, si consolida con le scelte di corresponsabilità e di cittadinanza attiva che ciascuno è chiamato a operare nell’interesse generale», ha sottolineato Mattarella. «Va arrestato con fermezza – ha detto il Presidente – ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia e in questa nostra Europa affermando un costume di reciproco rispetto, mettendo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo dei nostri concittadini. Con l’auspicio che il 2 giugno possa essere in ogni territorio l’occasione di una rinnovata condivisione dei principi e degli ideali repubblicani, rinnovo gli auguri di buon lavoro a voi prefetti e a quanti con voi celebrano la Festa della Repubblica».

«La costante e leale collaborazione fra tutte le componenti istituzionali e sociali chiamate a confrontarsi con il fenomeno delle migrazioni consente di affrontare l’individuazione di soluzioni in grado di garantire legalità, accoglienza e integrazione», ha concluso Mattarella.