Installazioni, concerti e conferenze. Torna “Incó_ntemporanea” grazie al Collettivo 21

Ritorna per la terza edizione, dal 27 al 29 settembre, incó_ntemporanea a Piacenza all’interno delle cornici del Palazzo Ghizzoni Nasalli e del Conservatorio Nicolini, il festival organizzato dal collettivo_21 che dal 2017 si impegna nella diffusione della produzione musicale contemporanea nel capoluogo emiliano.

Ad aprire le danze, il 27 alle ore 18.00 nella serra e nel giardino del Palazzo Ghizzoni Nasalli, l’inaugurazione di Misophonia, un’installazione multimediale interattiva e performativa attiva per i tre giorni del festival, curata dal neonato Flippato Collective, gruppo internazionale di performer e musicisti da Amburgo, Lubecca e Cremona, che vuole indagare sulla temporalità e sul rapporto tra l’audience, la produzione musicale e visiva, e l’oggetto artistico tout court.

Il primo concerto serale, con inizio alle ore 20.00 è diviso in due trances e dedicato alla chitarra. La prima parte vede come protagonista Andrea Monarda, proponendo musiche per chitarra classica di Sylvano Bussotti, Giorgio Gaslini, Ennio Morricone, Aldo Clementi, Goffredo Petrassi, Riccardo Malipiero e Giorgio Colombo Taccani.

Alle ore 21,30 il testimone passa a Carlo Siega, chitarrista elettrico vincitore del prestigioso Kranichsteiner Musikpreis per l’interpretazione ai Ferienkurse für die Neue Musik diDarmstadt, presentando brani in prima esecuzione nazionale di Rebecca Saunders, Maria Kõrvits, la prima esecuzione integrale di La Sola Distanza di Mattia Clera, e musiche di Fausto Romitelli e Giorgio Colombo Taccani.

Il primo appuntamento di sabato 28, alle ore 15,45 al Conservatorio Nicolini, vede una conferenza itinerante a cura dell’Ing. Dario Paini, presentando nel percorso tra il Conservatorio e il Palazzo Ghizzoni Nasalli, aspetti delle relazioni che vengono ad instaurarsi tra suono ed ambiente. Preceduto da una Tavola Rotonda alle ore 19.00 che ha come tema l’audiovisivo nelle pratiche contemporanee, il concerto delle ore 21,30 presso il Salone Concerti del Conservatorio Nicolini vede il collettivo_21 impegnato nella realizzazione di un concerto multimediale: in programma l’esecuzione in prima nazionale di Scanners e Hello 2.0 (Evy Schubert Version) di Alexander Schubert, e brani di Luca Guidarini e Kaija Saariaho. A completare la serata la proiezione di un cortometragio a cura di Concorto Film Festival.

Domenica 28 si ritorna al Palazzo Ghizoni Nasalli: alle 18.00 Giulia Pastorino, chitarrista del collettivo_21, presenta Il Carillon del Mistero, performance estemporanea che coinvolge attivamente il pubblico in un dialogo tra letteratura e musica improvvisata. Alle 21.00 la serata dedicata al sassofono: la formazione quartettistica del BDSM saxophone quartet, propone brani da Henri Pousseur a Giacomo Manzoni, passando per Giacinto Scelsi e David Maslanka, esplorando il repertorio dedicato a questa formazione a partire dalla seconda metà del secolo scorso, e una prima assoluta del giovane Alessandro Salaroli.

Tutti i giorni (venerdì dalle ore 18.00, sabato e domenica dalle ore 17.00) a Palazzo Ghizzoni Nasalli è possibile visitare ed interagire con Misophonia e godere degli stand enogastronomici.

L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito.

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Festival della cultura tecnica al via oggi in regione, 250 appuntamenti e 8 province coinvolte

Giunto alla quinta edizione nell’area metropolitana bolognese, il Festival della Cultura tecnica “esporta” il proprio modello in tutta la regione Emilia-Romagna. A partire da giovedì 18 ottobre, quasi 250 appuntamenti in programma e 8 province coinvolte: Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini. A Bologna, saranno oltre 100 gli appuntamenti in programma.

Il Festival della Cultura tecnica nasce nel 2014 a Bologna nell’ambito del Piano Strategico Metropolitano per promuovere e valorizzare la cultura tecnico-scientifica come strumento di crescita e rinnovamento culturale, sociale ed economico.
Alla rassegna 2018, la quinta per il territorio metropolitano bolognese, promossa da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna, si affiancano 8 nuove edizioni del Festival, in programma su tutto il territorio regionale.

A presentare l’edizione piacentina, questa mattina, in Provincia, la Vice Presidente della Provincia Patrizia Calza con l’assessore del Comune di Piacenza Erika Opizzi, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale di Piacenza, Dott. Maurizio Bocedi e la dirigente della Provincia di Piacenza dott.ssa Annamaria Olati.

Il progetto di diffusione è promosso da Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna e ASTER in collaborazione con le province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini e con numerosi altri partner territoriali.

I neonati Festival provinciali – con oltre 250 iniziative, in programma dal 18 ottobre al 17 dicembre – sono rivolti a studenti, famiglie, cittadini, imprese e istituzioni. Le iniziative si configurano come occasione per porre una rinnovata attenzione al rapporto tra cultura tecnico-scientifica ed educazione, tra sviluppo sociale e sviluppo economico, tra sapere e saper fare. Il Festival nel suo complesso intende far conoscere le opportunità formative in ambito tecnico in Emilia-Romagna, in larga parte cofinanziate dal Fondo sociale europeo.

I calendari di ciascuna edizione sono stati definiti secondo una logica volta a favorire varietà e pluralità degli appuntamenti, a livello di soggetti promotori, contenuti, tipologia di evento, approccio metodologico e profilo dei destinatari. Come requisiti minimi per l’inserimento in palinsesto sono stati adottati quelli già previsti per l’esperienza metropolitana bolognese, cioè la coerenza tematica, la gratuità e l’assenza di fini commerciali.

La prima edizione del Festival della Cultura tecnica di Piacenza si rivolge a studenti, famiglie, cittadini, imprese e istituzioni con un calendario di 43 iniziative, in programma dal 18 ottobre al 17 dicembre, utili a valorizzare i percorsi scolastici, formativi e professionali in ambito tecnico-scientifico e, più in generale, dare spazio all’arte del saper fare e alle connessioni virtuose tra il fare e il pensare. E’ stato presentato inoltre, l’evento “Tecnica in Movimento”, previsto all’interno del Festival della Cultura, realizzato dalla Provincia di Piacenza in collaborazione con il Comune di Piacenza e l’Ufficio scolastico IX – Ambito territoriale di Parma e Piacenza, che si terrà nei giorni 19 e 20 ottobre, a Palazzo Gotico. Due giornate per un viaggio istruttivo e divertente nel mondo della tecnica e della scienza.
Ai desk le scuole secondarie di secondo grado del territorio piacentino, i centri di formazione professionale che mostreranno al pubblico i loro progetti e le loro invenzioni. Dimostrazioni, giochi, esperimenti che permetteranno di comprendere come tecnica e scienza possano contribuire alla coesione e all’integrazione. 

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Il Terzo Segreto di Satira, dal web al cinema. Intervista con Pietro Belfiore

Sono sbarcati al cinema con il loro primo lungometraggio nei mesi scorsi, Si muore tutti democristiani, saranno a inizio settembre a Satiri di Storie Festival. Ma dietro al fare burlesco e irriverente de Il Terzo Segreto di Satira esiste un lavoro lungo 7 anni che li ha portati a questi livelli. Pietro Belfiore è uno degli autori del collettivo, “un’unica testa pensante”, come spesso amano definirsi. Oltre a lui ci sono Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi.

“Abbiamo cominciato facendo assieme la scuola di cinema – racconta Belfiore -, una volta usciti abbiamo notato che internet era un canale di sfogo abbastanza utilizzato, perciò ci siamo calati in questa realtà, prima per gioco poi come vero e proprio lavoro. Siamo un collettivo di cialtroni per cialtroni“. Oggigiorno si vedono sempre più produzioni, addetti ai lavori che si trasferiscono dal web al grande schermo. “E’ un rischio corso negli ultimi anni, credere che un prodotto audiovisivo per internet fosse replicabile in televisione o al cinema. In realtà si tratta di due canali molto diversi tra loro. Non esiste un collegamento diretto, perchè non tutto ciò che viene prodotto da un lato ha successo dall’altro. Di sicuro è un bel banco di prova, per chiunque sia affacci a questo mondo, che faccia regia, che scriva o sia un attore. Lo può fare in modo libero, autoproducendosi: poi una volta che ci si è fatti le ossa su internet credo sia più giustificato il tentativo, il passaggio a un mezzo diverso”.

In qualche modo Il Terzo Segreto di Satira ha mantenuto questa filiera corta, essendo ideatori, autori, registi di quello che fanno. “Abbiamo 3 momenti di scrittura: il primo che è quello della sceneggiatura, poi quello delle riprese, e in questo caso siamo fortunati ad avere un gruppo di attori che collaborano con noi da tanti anni, permettendoci di lavorare sulla scrittura anche durante le riprese. Il terzo è quello del montaggio, che segna la grossa differenza tra il web e il cinema”. Molti giovani tendono a sentirsi videomaker perchè realizzano video per youtube. Una scuola di cinema quali strumenti può offrire a questa generazione che sempre più si approccia allo strumento video? “Intanto la possibilità di confrontarsi con qualcun altro. Noi siamo stati stati fortunati, niente di quello che abbiamo fatto sarebbe stato possibile se non fossimo stati un gruppo di cinque persone. Essendo dispari poi ogni decisione votata aveva una maggioranza. Le velleità artistiche di un ventenne spesso non trovano un riscontro, si rischia di fare il passo più lungo della gamba”.

SI MUORE TUTTI DEMOCRISTIANI

Si muore tutti democristiani è uscito nelle sale il 10 maggio scorso, riscontrando un buon successo di critica. “Abbiamo voluto raccontare un mondo vicino al nostro – spiega Belfiore -, avevamo un certo timore reverenziale verso lo strumento cinema. La storia è quella di tre videomaker scapestrati di sinistra a cui viene fatta un’offerta vantaggiosa sia dal punto di vista economico che etico, che si rivela poi proprio poco etica. Da qui si rivela la scelta che devono fare i tre, accettare o meno il compromesso? E’ la parabola della vita per cui si nasce contestatori e si muore contestati, una centrificazione che i tre vivono sulla propria pelle, una metafora politica per raccontare una storia quotidiana”.

Quindi chi sono i democristiani oggi? “Sono coloro che smettono di fare scelte radicali nella propria vita e in qualche modo si imborghesiscono. Un po’ come quando smetti di andare in vacanza in campeggio e cominci a prenotare in albergo“. Non resta che aspettare di vederli a Satiri di Storie Festival, in attesa del prossimo lavoro. Infatti come spiega Belfiore “gli spunti sociali e politici sicuramente non mancano”.

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Domenico Quirico al Veg&Joy Festival: “Il migrante ha rivelato chi siamo veramente”

Si è concluso ieri il terzo Festival Veg&Joy dell’omonima associazione promotrice nel Parco del Lungo Trebbia, una due giorni che ha voluto mettere in luce l’etica vegan sotto molteplici sfaccettature, non solamente legate al cibo. Tra gli invitati infatti anche Legambiente, Comitato No Tube e Claudio Pomo delle Campagne Essere Animali, nonchè Domenico Quirico de La Stampa, che durante il convegno “Cittadini di un mondo in movimento: il viaggio dei migranti tra paure e speranze”, ha raccontato la propria esperienza di giornalista con la migrazione, in dialogo con Alessandro Chiodaroli e Oumar Djallo dell’azienda agricola Campo Lunare e Maria Vittoria Gazzola di Libertà.

“Il migrante ha fatto una cosa rivoluzionaria: ci ha obbligato, imposto di porci alcune domande – ha sottolineato Quirico -, ci ha imposto delle domande su di noi. Noi cosa vogliamo essere? Nella sua indifesa nudità con la sua presenza fisica rivela chi siamo veramente. La risposta è quella di Salvini. Quello che ci raccontavano era tutta retorica, appena si è presentato qualcuno convinto che fossimo quello che raccontavano di essere, ha trovato un muro. Questo è successo dal carattere rivoluzionario del migrante, che svela l’ipocrisia della società, le sue bugie. Accogliere i migranti è un problema di diritto. Tutte le epoche storiche hanno conosciuto il diritto, ma l’hanno sempre associato a qualche cosa, perchè si apparteneva a una specifica categoria sociale. Nel ‘700 si è associato il concetto di diritto all’uomo come concetto astratto. Ogni uomo ha dei diritti. E’ solo su questo piano che il problema dei migranti può e deve essere affrontato. Nella società odierna sta accadendo il processo inverso rispetto a quello che ha creato la società moderna occidentale: non si appiccica un diritto a un uomo come concetto astratto, ma a una persona. Questa è la negazione strutturale di quello che noi siamo”. 

“Mi rendo conto – prosegue – che in questo Paese permangono bugie che ovviamente ad alcuni fanno molto comodo, perchè c’hanno costruito, sia qui che in altre zone d’Europa e del mondo, la propria fortuna politica. Ognuno deve prendere una posizione rigorosa, essere umanisti a tempo pieno, non importa quanti siamo, non dobbiamo muoverci. Solo nella contrapposizione a determinate idee che noi possiamo e dobbiamo esistere, altrimenti dobbiamo vergognarci di noi stessi”. E ancora: “Se oggi il 60% degli abitanti di questo sciagurato Paese non si rende conto che il viaggio del migrante  non sono le 22 ore del passaggio del Mediterraneo, ma sono gli anni che ci vogliono a passare dal centro dell’Africa ad arrivare sulle coste, la colpa è dei falsificatori di mestiere, come Salvini, e di chi non ha saputo ben raccontare la migrazione, e chi di mestiere dovrebbe mostrare le loro bugie. I giornali per un prezzo ancora popolare, dovrebbero offrire gli strumenti necessari per capire la realtà non l’ultimo tweet di Toninelli”.

Nella seconda parte, Alessandro Chiodaroli ha fatto alcune considerazioni sul proprio lavoro, rimarcando che “l’agricoltura può essere fatta in tanti modi, purtroppo sta diventando un modo di nuovo feudalesimo, in alcune zone d’Italia. Si può fare un lavoro secondo un principio di condivisione. C’è un rapporto con la terra che trovo sia speciale in sè in quanto creatore di vita. L’umanesimo credo in questo. Ogni essere umano deve vivere dove e come vuole secondo i casi della vita”. 

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MashUp Festival a Spazio2, via il 22 giugno con i Delates

Quattro serate fra live, dj set e altro ancora che mettono insieme due realtà di Piacenza, quella di Spazio2 e il gruppo di ragazzi che sotto il nome di Collettivo Zest gestiscono le serate di Musici per caso.

Una serie di venerdì fra giugno e luglio, che illumineranno Spazio2 con 9 live e 6 djset, porteranno tanta musica in centro città, mettendo insieme generi diversi ma legati dal filo conduttore del rock per quanto riguarda la parte live e suoni commerciali ed elettronici per i pre e post concerto. Un mix, o meglio un mashup, fra realtà musicali piacentine da un lato ed eccellenze che vengono dal panorama musicale a livello nazionale dall’altro.

Le serate di MashUp Festival, venerdì 22 e 29 giugno e 6 e 13 luglio, saranno un’unione non solo di esperienze e suoni, ma anche di realtà che entrano in contatto per la prima volta e che di solito operano su temi diversi, infatti oltre a Spazio2 e Collettivo Zest, si uniranno Digital Camera School con le sue mostre fotografiche e i ragazzi di Associazione Sputnik con il loro SpazioStore –Vintage e vinile, il mercatino di vinili, abiti e oggetti second hand a cui dare nuova vita.

Non mancherà ovviamente una parte legata al “food and beverage”. Infatti da un lato troverete l’area gestita dalle realtà che gestiscono i locali di Spazio2 e dall’altro lato alcune realtà piacentine dello street food.

Qua di seguito tutto il programma di MashUp

VENERDÌ 22 GIUGNO:
Dj Cugnidoro
Delates
Bee Bee Sea
Dj TECHFOOD

VENERDÌ 29 GIUGNO:
Dj Today
Lobello Punk Rock
Bravi Tutti
BAD FROG
Dj Today

VENERDÌ 6 LUGLIO:
Dj Piè Crows
Flidge
The Ferrets
Dj MarkOne

VENERDÌ 13 LUGLIO:
Dj The Black Sun
SCREAM
Cara Calma
Dj The Black Sun

MashUp è un evento creato in collaborazione Edizioni Officine Gutenberg, Cooperativa sociale L’Arco, Consorzio Sol.Co, Collettivo Zest. 

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Intervista con Sara Marenghi e Sonia Galli in vista del Festival Letterario Transumanza

Siamo andati a parlare con le organizzatrici del Festival Letterario Transumanza, di cui abbiamo già parlato, organizzato in collaborazione tra BookBank Libri d’altri tempi, Fahrenheit 451 e DIMORE Festival.

Sara Marenghi – BookBank Libri d’altri tempi

http://www.youtube.com/watch?v=8fR-x3qsNfs&feature=youtu.be

Sonia Galli – Fahrenheit 451

https://www.youtube.com/watch?v=WlBv5C7r6E8&feature=youtu.be

 

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TUTTI PAZZI PER IL MONTEROSSO!

Ormai è passata una settimana abbondante dalla conclusione del Monterosso Festival, ma la bellezza di quelle giornata rimarranno nei ricordi di chi c’è stato ancora per molto.

La sera di Domenica 29 Aprile si è conclusa la due giorni dedicata al Monterosso DOC, vino bianco tipico protagonista della Val d’Arda. Nel suggestivo borgo di Castell’Arquato è stata allestita la “via della barricaia” dove i visitatori potevano assaggiare i prodotti delle varie cantine; gli stand gastronomici, le mostre e le degustazioni guidate completavano il format, che ha avuto un notevole successo. L’inaugurazione è stata fatta dal sindaco Ivano Rocchetta e dal presidente dell’associazione “La goccia” Franco Ticchi la mattina di sabato 28, alla presenza di numerose autorità, dopo di che ha avuto inizio il festival vero e proprio per la gioia del folto pubblico. Tanti giovani tra esso, curiosi di scoprire le 32 cantine presenti e le loro migliori produzioni, ma attirati anche dal bel tempo e dalla bellezza del borgo, che hanno permesso di trascorrere un sabato pomeriggio diverso dal solito. Tra le varie migliaia di visitatori – i 3000 i bicchieri venduti non esprimono appieno la presenza – non sono mancati comunque vari rappresentanti delle associazioni sommelier (ONAV, AIS,FISAR) , esperti del settore ma anche inaspettati gruppi stranieri che testimoniano la crescita esponenziale che la manifestazione sta avendo in questi anni. Un tour operator olandese specializzato in viaggi in Italia ha portato un gruppo di visitatori nel borgo proprio in occasione del festival e anche una radio argentina ci ha tenuto ad essere presente. Presente infine, come ormai da qualche anno, una rappresentativa del festival della Malvasia di Sala Baganza, che si terrà a Giugno e con cui l’evento arquatese è gemellato.  Un evento che attende solo la ripetizione il prossimo anno per consentire a chi non ha potuto quest’anno di godere del sapore inconfondibile del Monterosso.

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Spazio 2 si fa in due, BorderLine e Student’s Festival in arrivo

Doppio appuntamento a Spazio2 per il 12 ed il 19 maggio. Due eventi dedicati a ragazzi e studenti, che per due sabati consecutivi propongono incontri fra suoni e colori diversi. Due eventi differenti ma uniti dagli stessi fili conduttori, quelli della musica e dell’arte.
Il primo arriverà in via XXIV Maggio sabato 12 con partenza ufficiale alle 18, e si chiama BorderLine. Un evento che nasce dalla volontà di celebrare la Festa dell’Europa, che cade solo 3 giorni prima, con un piccolo festival che unisce esperienze diverse. Per questo ad una parte musicale che sarà composta dai djset di Tincan e Danielsan, ed il live dei Lots, troveremo anche la proposta di House of bash con sonorità diverse dai classici set da consolle. Oltre a questo ci sarà anche il momento della street art, con la realizzazione live di un murales che darà un nuovo tocco di colore a Spazio2.

Esattamente 7 giorni dopo sarà il momento dello Student’s Festival. Un evento nato dalla stretta collaborazione con la Consulta provinciale degli studenti di Piacenza, che ritorna a Spazio2 dopo la prima esperienza del 2017 e lo fa con un format aggiornato. Infatti oltre al contest per giovani band, quest’anno si aggiunge anche il Sottosopra, un contest fotografico che premierà il fotografo più bravo nell’immortalare un angolo di Piacenza, ripensandolo e facendolo diventare, con piccoli e semplici accorgimenti, una scenografia completamente diversa. Entrambi gli eventi li trovate sulla pagina Facebook di Spazio2 e all’interno del sito del Comune di Piacenza. 

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Carpaneto, chiusa la terza edizione del Festival dell’Eucazione

Si è conclusa sabato 7 aprile la terza edizione del Festival dell’Educazione di Carpaneto Piacentino, la quattro giorni di incontri, formazione, laboratori e animazione dell’Unione Valnure e Valchero, Comune di Carpaneto, con il coordinamento del Centro Spazio Vivo gestito da cooperativa L’Arco.

L’organizzazione del Festival ha coinvolto numerosi attori, realizzando così un’azione condivisa per quanto concerne azioni comuni, contenuti e linguaggio utilizzati, coerentemente con i valori che l’hanno fatto nascere. Al tavolo organizzativo sono stati presenti gli amministratori del Comune di Carpaneto, il Centro di Aggregazione Spazio Vivo, gestito dalla coop sociale L’Arco di Piacenza, l’Istituto comprensivo di carpaneto, AGE e Parrocchia.

Paola Bersani, coordinatrice del Festival e neo Presidente della cooperativa L’Arco, ha spiegato che “Essere in tanti e lavorare insieme ha alimentato la speranza e la consapevolezza di essere un movimento che opera per il bene comune, ha significato aver voglia di affrontare le nuove sfide educative insieme. Il tema dell’educazione non è stato affrontato per omologare ma, al contrario, perché si possa fare delle differenze un valore da coltivare con cura.”

Il tema della diversità e della legalità è stato il filo rosso che ha tenuto insieme la manifestazione, con un’analisi che è partita dal locale per espandersi. Si conferma sempre più il cambiamento che le agenzie comunicative stanno subendo, anche dal punto di vista culturale ed economico. Così come le scelte migratorie (volute o subite), innovazioni tecnologiche che cambiano il modo di comunicare, di lavorare, il tempo del lavoro che invade la vita famigliare. E’ degli adulti la responsabilità di indicare una via, una possibile strada, cercare e mettere a disposizione punti di riferimento e interpretare e immaginare il futuro.

Il Festival ha portato eventi pubblici, momenti di formazione condotta da docenti universitari per insegnanti, educatori, formatori e genitori, formazione per ragazzi, momenti di animazione e musicali, confronti tra famiglie, associazioni del territorio e istituzioni, riflessioni su temi come le emozioni e l’educazione in famiglia, la giustizia riparativa nel mondo carcerario, la conoscenza come arma contro le mafie, il teatro come strumento di impegno civile.

Il Festival dell’Educazione si è svolto in collaborazione con Istituto comprensivo di Carpaneto, A.GE, Parrocchia Santi Fermo e Rustico e Associazione Danza Insieme, Associazione 100x100inMovimento, Cooperativa Pepita, PSG di Carpaneto, SVEP Piacenza, Famiglia Affianca Famiglia, Caracò, Trieste 34, Coopselios, Tagesmutter L’Arco Piacenza.




Al via da domani il Festival dell’Educazione a Carpaneto

Da domani e finno a sabato parte il Festival dell’Educazione, appuntamento che vede coinvolti diversi attori, come l’Unione dei Comuni della Valnure e Valchero e il Comune di Carpaneto con il coordinamento del Centro di Aggregazione Spazio Vivo gestito da Cooperativa sociale L’Arco di Piacenza e in collaborazione con Istituto comprensivo di Carpaneto, A.GE e Parrocchia Santi Fermo e Rustico.

L’evento, si legge nella nota stampa, ha come obiettivo quello di “riflettere sul tema dell’educazione, coinvolgendo famiglie, scuola, parrocchia, associazioni, ragazzi, insomma tutti coloro che in vari modi sono impegnati in ambito educativo. Un programma ricco di proposte rivolte a tutta la cittadinanza: laboratori, animazione, incontri, storie e momenti di formazione gestita da docenti universitari, con la partecipazione di associazioni locali, istituzioni, realtà non profit e animatori”.

Tanti i temi toccati, dal gioco come momento educativo, le emozioni e l’educazione in famiglia, la giustizia riparativa nel mondo carcerario, la giustizia e la conoscenza come armi contro le mafie, il teatro come strumento di impegno civile, il tutto unito a momenti formativi, giochi, animazioni e confronti tra famiglie, associazioni del territorio e istituzioni. Un’attenzione particolare viene posta quest’anno nei confronti dei temi della diversità intesa come differenze che arricchiscono e della legalità e giustizia.

Paola Bersani della coop L’Arco, coordinatrice del Festival, spiega che “Lo scopo dell’iniziativa è quello di , incontrarsi, creare o rinforzare sinergie fra tante realtà del territorio, rinnovando l’attenzione all’educazione che a tutti sta a cuore. Come nelle edizioni passate si alterneranno momenti più laboratoriali e animativi a incontri formativi rivolti a genitori, educatori, formatori e insegnanti. Tra i relatori di questi ultimi, Andrea Ballabio di cooperativa Pepita di Milano, Enrico Carosio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Parma, Carla Chiappini di Associazione Verso Itaca Onlus, Daniele Bruzzone, professore associato di Pedagogia, Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Piacenza. Ospiti durante gli interventi di Rossella Noviello di Associazione 100x100inMovimento, Filippo Arcelloni di Trieste 34 e Donato Ungaro, il giornalista che dal 2000 racconta le infiltrazioni mafiose in Emilia. Per i genitori interessati agli interventi di Ballabio e Bruzzone, sarà attivo un babysitting gratuito a cura delle Tagesmutter L’Arco (su prenotazione al 3924784431).

Il Festival dell’Educazione è svolto in collaborazione con Associazione Danza Insieme, Associazione 100x100inMovimento, Cooperativa Pepita, PSG di Carpaneto, SVEP Piacenza, Famiglia Affianca Famiglia, Caracò, Trieste 34, Coopselios, Tagesmutter L’Arco Piacenza.

IL PROGRAMMA

MERCOLEDI 4 APRILE | ANTEPRIMA FESTIVAL
Centro di Aggregazione Spazio Vivo | ore 17.30

laboratorio UN MANIFESTO PER IL FESTIVAL
con I ragazzi di Spazio Giovani di Carpaneto – realizzazione collettiva di un manifesto artistico

GIOVEDI 5 APRILE
Centro di Aggregazione Spazio Vivo | dalle 15 alle 19
ore 15
workshop LABORATORI CREATIVI, una collaborazione con CENTRO MASTRO BALOCCO e SPAZIO VIVO
> per bambini e ragazzi

ore 16.30
animazione DI GIOCO IN GIOCO, FACCIAMO FESTA AL CENTRO proposte di giochi e attività per manipolare e costruire, proposte diverse dove i bambini e i ragazzi potranno scegliere in base ai loro desideri e alle loro abilità. Sarà possibile sperimentare un laboratorio creativo condotto in lingua inglese.
> per bambini, ragazzi e famiglie

ore 18

saluti APERTURA FESTIVAL
con il sindaco ANDREA ARFANI.
partecipano: MONICA FERRI Dirigente scolastica Istituto Comprensivo di Carpaneto P.no, DON ROBERTO PONZINI Parrocchia Santi Fermo e Rustico, CRISTINA CASTAGNETTI Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Carpaneto, PAOLA CAMPOPIANO Assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Carpaneto, REMO BERTONCINI PGS di Carpaneto Associazione, PATRIZIA DE MICHELI Presidente associazione A.GE di Carpaneto, PAOLA BERSANI Presidente Cooperativa sociale L’Arco

intervento GIUSTIZIA E CONOSCENZA: ARMI POTENTI CONTRO LE MAFIE IN CASA NOSTRA
Con ROSSELLA NOVIELLO, Presidente di Associazione 100x100inMovimento e Filippo Arcelloni, autore e attore teatrale di PKD eTeatro Trieste 34, che presenterà un estratto dallo spettacolo “Il circo delle illusioni” su gioco d’azzardo e ludopatie. In collaborazione con Associazione Culturale Caracò.
musica live con il GRUPPO MUSICAL 2018
> per la cittadinanza (evento esterno, in caso di pioggia presso la Sala BOT del Comune)

Scuola Primaria E. Amaldi | ore 20.45

formazione NON NASCONDERTI DAL GIOCO, NASCONDITI PER GIOCO
Passare tempo con i figli recuperando il gioco come momento educativo di grande valore
Con ANDREA BALLABIO – Educatore Cooperativa Pepita – Milano
> per genitori, educatori, formatori e insegnanti
> Servizio gratuito di babysitting a cura delle Tagesmutter L’Arco (su prenotazione al 3924784431)

Scuola Primaria E.Amaldi | ore 20.45

incontro LE EMOZIONI IN FAMIGLIA
Breve viaggio nel mondo delle emozioni per scoprire la loro importanza e utilità nelle relazione con l’altro
con ENRICO CAROSIO Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Parma
> per bambini e genitori delle classi 4^ della Scuola Primaria E. Amaldi

VENERDI’ 6 APRILE

Sala BOT Comune di Carpaneto | | ore 18 – 19

ore 18
incontro GIUSTIZIA: NARRAZIONI DI VITA. La pena alternativa.
con CARLA CHIAPPINI Formatrice e Presidente Associazione Verso Itaca Onlus
> per la cittadinanza
ore 18.45

incontro FAMIGLIA AFFIANCA FAMIGLIA.
con GAETANA MARCHI dell’Associazione Dalla Parte dei Bambini
> per la cittadinanza

Sala BOT Comune di Carpaneto | ore 20.45
formazione LE RAGIONI DEI SENTIMENTI: COME GESTIRE LE EMOZIONI “DIFFICILI”. Riflessioni e pratiche per le relazioni adulti e minori.
con PROF. DANIELE BRUZZONE – Docente associato Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza
> per genitori, educatori, formatori e insegnanti
> Servizio gratuito di babysitting a cura delle Tagesmutter L’Arco (su prenotazione al 3924784431)

SABATO 7 APRILE

Centro di Aggregazione Spazio Vivo | ore 10.30

incontro “CITTADINI AL 100X100, LA LEGALITA’ CONVIENE”
Con ROSSELLA NOVIELLO, Presidente di Associazione 100x100inMovimento e Donato Ungaro, il giornalista che dal 2000 racconta le infiltrazioni mafiose in Emilia. Consegna alla cittadinanza e alle scuole di testi sul tema legalità, giustizia e lotte alle mafie.

In collaborazione con Associazione Culturale Caracò.
> per la cittadinanza

Salone Parrocchiale | ore 16-21

ore 16
gioco GIOCHI ALL’APERTO
> per bambini e ragazzi
ore 17
animazione SPETTACOLO DI MAGIA
Con IL MAGO SKETCH
> per bambini e ragazzi
ore 17.30
focus PORTAMI A CASA
Gli adulti educano ancora
con DON PAOLO CIGNATTA Coordinatore degli Uffici Pastorali della Diocesi e Parroco della Cattedrale di Bobbio
> Per la cittadinanza
tavola rotonda E DA OGGI IN POI
con le famiglie, le istituzioni e le associazioni del territorio
> Per la cittadinanza
ore 19.30

aperitivo con buffet ALLA STESSA TAVOLA

I LUOGHI DEL FESTIVAL:
Centro di Aggregazione Spazio Vivo > Viale Gaviolo
Scuola primaria E. Amaldi > Via Franchini 1
Sala BOT Comune di Carpaneto > Piazza XX Settembre 1
Salone Parrocchiale > Via Marconi
Scuola secondaria di 1°grado S. Pellico > Via G.C. Rossi 1

Per info: Paola Bersani 348.0624252 – paola.bersani@arcopiacenza.it – www.arcopiacenza.it – fb: Cooperativa sociale L’Arco

 

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