Piena del Po domani, a Piacenza, allerta arancione

Allerta arancione in Emilia Romagna nella giornata di domani, 8 novembre. Questa è la previsione dell’ultimo bollettino dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile per l’Emilia Romagna e di Arpae. La piena dovrebbe transitare al di sopra della soglia 2 già nel pomeriggio di oggi con raggiungimento del livello massimo nella mattinata di domani, anche nei tratti parmensi e reggiani. Non un allarme ancora significativo quindi (livello 3), ma cui prestare attenzione.

In tarda mattinata in Prefettura di è tenuta la riunione preventiva del Centro Coordinamento Soccorsi proprio in vista del passaggio dell’onda di piena del Fiume Po.
Il picco di piena dovrebbe raggiungere Piacenza intorno alle ore 9.00 di domani, 8 novembre, con un colmo stimato a quote appena superiori ai 7,00 mt. sullo zero idrometrico del capoluogo provinciale.

Come ha fatto sapere il sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani “se confermate, queste previsioni pongono il colmo di piena poco sopra quota 6,00 mt in loc. Veratto di Santimento e non comporteranno allagamento delle zone golenali del nostro Comune nelle parti abitate, ma potrebbero generarsi fenomeni di locali rigurgiti o allagamenti nelle aree agricole”.

Il sindaco dovrebbe quindi disporre il divieto di accesso alle aree golenali per i non residenti, mentre dovrebbe essere scongiurato il rischio di sgombero.  

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Cresce il livello del Po. Attesa una nuova perturbazione

Si attendono nuove precipitazioni anche nei prossimi giorni ed intanto l’ondata di piena del Po non sta fortunatamene causato problemi. Dovrebbe piovere tutta la settimana, con precipitazioni alternate a schiarite.

La piena sviluppatasi lungo il fiume Po si va propagando nel tratto mediano e terminale dell’asta fluviale con valori di ordinaria criticità (superamento della soglia 1) nell’arco delle prossime 24/48 ore.

Nelle prossime 24/36 ore è previsto un nuovo incremento dei livelli nel tratto piemontese del Po, a causa delle precipitazioni avvenute nel settore occidentale del bacino, col superamento della soglia 2  (criticità moderata) tra San Sebastiano e Ponte Valenza.

Prosegue il monitoraggio e la vigilanza da parte del personale AIPo e di tutti gli Enti facenti parte del Sistema di protezione civile.

La stessa Aipo racconanda alla cittadinanza di “assumere le dovute informazioni e tenere comportamenti prudenti prima di avvicinarsi alle aree prospicienti il fiume”.




Da giovedì apre alla navigazione la nuova conca di Isola Serafini

Era una notizia attesa da tanti e da tanto tempo e finalmente è  arrivata: dal giorno giovedì 21 giugno 2018 sarà possibile navigare attraverso la nuova conca di Isola Serafini sul Po, a Monticelli d’Ongina (PC).

Da quella data e per i successivi 3 mesi (21 giugno – 21 settembre) gli orari e le modalità per effettuare le concate saranno i seguenti:

  • da lunedì a venerdì:  dalle ore 8.00 alle ore 18.00, previa prenotazione obbligatoria entro le ore 18 del giorno precedente, via telefono al 0372.31830 (ufficio navigazione AIPo di Cremona) o via mail,  alla casella “concaisolaserafini@agenziapo.it”, attiva da giovedì 21/06;
  • sabato, domenica e festivi:  dalle ore 8.00 alle ore 11.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00, senza necessità di prenotazione.

Prima e durante il transito sarà possibile contattare gli operatori di conca ai seguenti numeri di cellulare:  335.6130385 – 348.8813060.

È la più importante opera di ingegneria idraulica del suo genere realizzata in Italia e permetterà anche il transito di imbarcazioni di grande stazza. Importanti le ricadute naturalistico-ambientali: creato un corridoio ecologico per i pesci. Infatti con la riapertura della conca si ristabilisce, dopo oltre 50 anni, la riconnessione per la fauna ittica tra il mare (oceani, mare Adriatico), il fiume Po e i laghi alpini italiani e il lago di Lugano.
Si tratta dell’impianto di questo genere più grande in Italia e uno dei maggiori in Europa. La nuova conca di navigazione è stata realizzata per superare lo sbarramento artificiale della centrale idroelettrica Enel di Isola Serafini, nel Comune di Monticelli d’Ongina (Pc). L’opera, finanziata con 47 milioni di euro (di cui 6,8 milioni, il 20%, messi a disposizione dall’Unione europea).

La nuova conca di navigazione è l’unica in funzione sul Po e permette di superare un dislivello variabile tra i 4 e i 13 metri, in funzione delle portate del fiume. È costituta da una vasca di cemento armato lunga 115 metri e larga 12,5 e dotata di porte vinciane.

Per dimensioni e caratteristiche può consentire il transito anche di navi di grandi dimensioni secondo la vigente classificazione europea (fino a 110 metri di lunghezza, 11,5 di larghezza, pescaggio a pieno carico di 2,5 metri e portata fino a 2.000 tonnellate, equivalente a 50 autotreni).

L’opera è stata costruita perché la precedente conca, risalente al 1962, lo stesso anno della nascita della centrale Enel che sbarra il corso del Po, non era più utilizzabile da circa un ventennio a causa dell’abbassamento dell’alveo del fiume. La sua realizzazione rientra in un programma di miglioramento delle condizioni di navigabilità del Grande fiume che comprende anche progetti di sistemazione di alcuni tratti dell’alveo di magra.

L’opera è stata realizzata in soli 5 anni dal Consorzio Integra, impresa appaltatrice, che ha affidato l’esecuzione a Isola Serafini società consortile, composta da SICREA Group, SITECO, SIDEA e Co-Opera.




In arrivo 7,5 milioni di euro per il ponte di Castelvetro

Trentacinque milioni di euro per mettere in sicurezza i nove ponti sul fiume Po tra Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. E’ il frutto dell’accordo raggiunto oggi in Conferenza Unificata, con l’assegnazione delle risorse per interventi di emergenza per le infrastrutture stradali sul fiume Po che erano state previste dal decreto fiscale approvato nel dicembre scorso. I fondi saranno così suddivisi:

Ponte Colorno (Province di Parma e Cremona) 6 milioni

Ponte Verdi (Province di Parma e Cremona) 6 milioni

Ponte Dosolo Guastalla  (Province di  Mantova e Reggio Emilia) 3,7 milioni

 Ponte Castelvetro (Province di  Piacenza e Cremona) 7.5 milioni   

Ponte Porto Morone  (Pavia)  5.5 milioni

Ponte della Becca (Pavia)  1,5 milioni

Ponte della Gerola (Pavia) 2.8 milioni

Ponte Cardè (Cuneo)  0.4 milioni

Ponte Trino Vercellese   (Province di Vercelli e Alessandria) 1.2 milioni

«Si tratta – ha sottolineato Achille Variati, presidente dell’Upi – di risorse essenziali che serviranno a porre fine a gravi situazioni di emergenza. Parliamo di ponti che si è  stati costretti a chiudere o su cui sono in vigre ordinanze restrittive del transito: un danno sia per i cittadini sia per le imprese. Con questi fondi – ha aggiunto il presidente Upi – inizia l’opera di messa in sicurezza di tutta la rete viaria provinciale, che vedrà le Province impegnate da qui ai prossimi sei anni in un piano complessivo di rifacimento della viabilità, grazie al fondo di 1,6 miliardi stanziato nella legge di bilancio 2018. Un piano che avrà riflessi positivi immediati non solo sulla vita dei cittadini, che si vedranno restituiti servizi essenziali, ma sull’economia locale, grazie alle migliaia di cantieri che nei prossimi anni si apriranno sui territori».

La Provincia di Piacenza è intervenuta sull’argomento con un comunicato:

A seguito della richiesta presentata tempestivamente dalla Provincia di Piacenza per il consolidamento e la messa in sicurezza del ponte sul Po, fra Castelvetro e Cremona, il Presidente Francesco Rolleri rende noto che il governo, previo accordo sancito oggi pomeriggio nella Conferenza Unificata Stato Città, ha concesso un finanziamento di 7,5 milioni di euro su un intervento complessivo stimato in 10 milioni.

Oggi pomeriggio, infatti la Conferenza stessa ha approvato lo schema di riparto dei fondi previsti dal Decreto fiscale (Legge 172 del 4 dicembre 2017) che saranno trasferiti alle Province interessate. “Per i nostri territori si tratta di un’ottima notizia perché consentirà di effettuare lavori fondamentali per la sicurezza di infrastrutture strategiche e per i cittadini che quotidianamente le utilizzano“, dichiara il Presidente regionale dell’Unione delle Province d’Italia, Giammaria Manghi, che era nella delegazione dell’UPI nazionale che ha partecipato oggi ai lavori della Conferenza Unificata a Palazzo Cornaro a Roma.

Arriveranno in Emilia-Romagna ben 23,3 dei 35 milioni stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per interventi di emergenza sui ponti dell’asta del fiume Po. Il Presidente della Regione Bonaccini e l’assessore Donini hanno già dichiarato la disponibilità della Regione a intervenire per coprire la parte restante del costo degli interventi.

Il Presidente Francesco Rolleri esprime grande soddisfazione nei confronti del governo e della regione per un finanziamento necessario per garantire nel tempo, la percorribilità di questo importante manufatto, risalente al 1890, che costituisce un fondamentale collegamento tra le Regioni Lombardia ed Emilia-Romagna.