Invito a Palazzo: visite aperte alla sede della Fondazione

La Fondazione di Piacenza e Vigevano apre le porte di Palazzo Rota Pisaroni alle visite guidate gratuite, in programma sabato prossimo, 6 ottobre. E’ l’iniziativa Invito a Palazzo, varata da ABI in collaborazione con Acri e giunta quest’anno alla XVII edizione, nata per far conoscere al pubblico gli straordinari patrimoni artistici e architettonici, gli arredi e le opere d’arte di ogni epoca, custoditi e tutelati dalle Banche e dalle Fondazioni nelle proprie sedi, normalmente chiuse al pubblico perché luoghi di lavoro.

La Fondazione, che aderisce al progetto, aprirà dunque alle visite Palazzo Rota Pisaroni: dalle 10 alle 19, ogni trenta minuti circa, sarà possibile visitare con l’accompagnamento di una guida le sale dell’edificio settecentesco che ospita l’ente nonché l’Antiquarium del complesso di Santa Margherita, sede dell’Auditorium dell’ente.

Palazzo Rota Pisaroni, in via S. Eufemia 13, è una delle dimore patrizie più importanti di Piacenza per pregi artistici e storici. La facciata è ornata da cornici marcapiano e caratterizzata da fini stucchi. L’ingresso, in granito rosa, si apre su un porticato a cinque archi. Dalla scala cortilizia si accede ai locali del piano nobile: due decorati a stucco e gli altri cinque ornati da medaglie affrescate da Luigi Mussi. Tra queste spicca, nel soffitto del grande salone d’onore,  La caduta di Fetonte. Una ventina di dipinti ornano le pareti: le nature morte di fiori, frutti e animali di Margherita Caffi; le Quattro stagioni di Ludovico Trasi; le Donne famose dell’antichità di scuola emiliana del XVII secolo.  Negli altri ambienti spiccano altre medaglie affrescate dal Mussi.

Antistante a Palazzo Rota Pisaroni sorge il complesso di Santa Margherita (via S. Eufemia 12) sede dell’Auditorium e dell’Antiquarium della Fondazione. Gli spazi sotterranei offrono testimonianze dal II secolo a.C. al XVIII: un percorso declinato in pannelli didattici, una cripta e l’esposizione di una scelta ragionata di reperti.

 

 




17esimo ConCorto Film Festival, Bardoni: “Passione e contenuti di spessore”

Il Corto è ad oggi un comparto tutto fuorchè marginale: oltre 200 Festival lungo tutto lo Stivale, rassegne che prendono sempre più corpo e sedimentano nel tessuto culturale delle città in cui vengono ospitati. Lo stesso vale per ConCorto, appuntamento fisso dal 2002 per tutti gli appassionati di cinema e di ogni forma d’arte. Dal 18 al 25 agosto Parco Raggio a Pontenure regalerà emozioni grazie a prime visioni e alla Palma d’oro a Cannes 2018: All These Creatures del giovane regista australiano Charles Williams. Questa mattina in Fondazione la presentazione con Roberto Modenesi, assessore alla Cultura di Pontenure, Alberto Dosi, coordinatore della Commissione Arte e Cultura dello stesso ente, Claudia Praolini e Simone Bardoni di ConCorto e Angela Marinetti, caposervizio Cultura e Spettacoli del quotidiano Libertà, che darà ampio spazio all’evento nelle sue pagine.

“Siamo molto contenti di aver messo insieme arti di vario genere partendo dal basso – enfatizza Bardoni -, grazie al lavoro di circa 50 volontari che con passione rendono possibile la realizzazione di questo Festival che porta contenuti di spessore. Il corto è una forma espressiva ben delineata, con un proprio circuito di cui siamo fieri di far parte”. Il lavoro di selezione è stato lungo. “Circa 3000 corti visionati, da cui la scelta della rosa dei 40 prescelti. Abbiamo la Palma d’oro a Cannes 2018, 14 prime italiane, 21 le nazionalità rappresentate. Si passa da fiction a documentari, ma c’è spazio anche per cinema di ricerca e sperimentazione”.  Sia Bardoni che Praolini curano la direzione artistica.

PRAOLINI: “GIAPPONE DALLE MILLE CONTRADDIZIONI, AFRICA UNA RISORSA”

A questo si aggiungeranno anche alcuni focus su zone particolari del mondo, come Giappone e l’Africa tutta, con titoli fuori concorso. “Il Giappone è un Paese immerso in tante contraddizioni della modernità – sottolinea Claudia Praolini -, che forse noi occidentali difficilmente riusciamo  a comprendere a pieno. L’Africa è una risorsa, cercheremo di osservarne il lato positivo, purtroppo nell’immaginario collettivo è vista soprattutto come fonte di problemi, vogliamo offrire uno sguardo diverso”.

Altre rassegne cui prestare attenzione Deep Night, il cinema di mezzanotte che nella Serra di Parco Raggio offrirà spettacoli tra l’horror e il surreale, Ubik, Mirrors, un focus sull’identità di genere che gli organizzatori hanno tenuto a mettere in cartellone. “Questi film riguardano persone – aggiunge Praolini – che cercano il proprio posto nel mondo”. 

EVENTI COLLATERALI

Molto interessanti anche gli eventi collaterali che vedranno protagonisti Paolo Spaccamonti e Ramon Moro il 24 agosto. Chitarra, sinth, tromba ed effetti per musica “Vampyr”, di Carl Theodor, mentre il 18 ci sarà un omaggio al Giappone con Umberto Petrin al pianoforte.

Dal 19 al 25 agosto invece Palazzo Ghizzoni Nasalli ospiterà Anima Mundi, mostra di DEM, artista visivo di fama internazionale che spazia dalla pittura all’incisione, al disegno a china e a colori.

“E’ un evento che aiuta a comprendere l’evoluzione veloce del presente, spiega Dosi -, anche a Pontenure ci sono amministratori illuminati”. “Per il nostro paese – rimarca Roberto Modenesi, assessore alla Cultura di Pontenure -, è un onore ospitare il Festival, è un impegno da parte di tutti per offrire, oltre a uno spettacolo di livello, la possibilità di un confronto e l’abbattimento di qualche barriera”. 

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Gli studenti del paritario Marconi portano in scena Romeo e Giulietta

Gli studenti dell’Istituto Paritario “Marconi” rileggono con Teatro Gioco Vita una delle opere più famose di Shakespeare: “Romeo e Giulietta”. Appuntamento mercoledì 9 maggio alle ore 20.30 al Teatro Gioia di Piacenza con l’esito di un articolato percorso laboratoriale che ha visto impegnati i ragazzi sotto la guida del regista Nicola Cavallari a partire dallo scorso novembre.

La performance “Romeo e Giulietta” va in scena nello spazio di Via Melchiorre Gioia nell’ambito della rassegna Pre/Visioni proposta da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e dedicata ai giovani artisti delle scuole di teatro, ai laboratori e alle azioni teatrali.

Si tratta di una sezione del cartellone Altri Percorsi della Stagione di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale, proposta da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, con Crédit Agricole – Cariparma main sponsor di Fondazione Teatri.

“Romeo e Giulietta” è una creazione collettiva degli studenti liberamente tratta da Shakespeare e realizzata con la supervisione artistica di Nicola Cavallari.

In scena Gaia Aghini, Giacomo Andreoli, Leonardo Baruzzi, Alice Bergamini, Chiara Bersani, Matteo Caliri, Sara Ceconello, Carlo Codeghini, Edoardo Favari, Gaia Flore, Edoardo Fochi, Carlo Guglielmetti, Mara Kavaja, Giorgia Lorandi, Francesca Meli, Arianna Molinari, Cosimo Mosca, Gabriel Palladini, Adele Pellizari, Lucrezia Pecorari, Andrea Pozzoli, Alice Salvi, Valentina Vallavanti, Silvia Zambonini, Carolina Zanangeli, Silvia Zucchi, Sonia Zucchi. Staff tecnico: Alessandro Gelmini (luci), Davide Giacobbi (macchinista). I costumi sono curati da Tania Fedeli.

L’iniziativa del laboratorio è stata resa possibile grazie alla collaborazione della coordinatrice didattica educativa professoressa Vittoria Pollorsi e di tutti gli insegnanti dell’Istituto Paritario “Marconi”.

 “Romeo e Giulietta”: la tragedia del Bardo è talmente bella e completa da essere diventata negli anni una storia dal sapore popolare e l’archetipo dell’amore perfetto e tragico al tempo stesso. Nella nostra riscrittura ci troviamo alla notte di veglia prima del funerale dei due amanti, ormai già morti. Saranno allora i sopravvissuti della vicenda shakespeariana a narrare i fatti passati che hanno portato al suicidio dei due amanti. Frate Lorenzo e la balia, anzi le balie, di Giulietta condurranno questa macabra danza di ricostruzione dei tragici avvenimenti. Tutti gli “attori” in scena potranno quindi rivivere e giocare qualsiasi personaggio. Il punto di partenza del nostro lavoro è la riflessione intorno all’amore tra Romeo e Giulietta, ovvero due preadolescenti che si sono ritrovati, probabilmente, a confondere una normale infatuazione, dettata più dai cambiamenti psicofisici tipici di quella difficile età, con un amore etereo e perfetto. I due giovani, spinti da altri che tentano di sfruttare il loro amore come segno di pace tra le famiglie dei Capuleti e dei Montecchi, e vivendo appieno gli episodi che li vedono coinvolti, arriveranno al noto e definitivo epilogo delle loro vite. Una breve e ironica riscrittura e una messinscena ritmata, saranno le fondamenta di questo lavoro. Non resta altro da dire se non “prestateci attento orecchio, e noi rimedieremo con lo zelo alle manchevolezze”.

Il laboratorio teatrale su “Romeo e Giulietta” è solo una, anche se indubbiamente la più impegnativa, delle varie iniziative frutto della collaborazione tra Istituto Paritario “Marconi” e Teatro Gioco Vita in questa stagione teatrale 2017/2018.

Sia gli studenti delle superiori sia quelli della secondaria di 1° grado hanno assistito a diversi spettacoli della Stagione di Prosa “Tre per Te” e della Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”: “La locandiera” in serale al Teatro Municipale e “Come un romanzo”, “Il cavaliere inesistente” e “A cup of tea with Shakespeare” la mattina al Teatro Filodrammatici. Nell’istituto sono stati proposti alle classi vari incontri propedeutici o di approfondimento sugli spettacoli e progetti educational, tra cui “A teatro con Shakespeare” curato da Nicola Cavallari e “C’è un cavaliere in scena” curato da Fabrizio Montecchi.




Piacenza Jazz Club: “apriamo un tavolo di lavoro con Comune e associazioni per valorizzare la cultura”

Prove tecniche di pace. Si potrebbe leggere così il comunicato che arriva oggi dal direttivo del Piacenza Jazz Club dopo le polemiche e gli scambi di comunicati dei giorni scorsi fra l’assessore Polledri e gli organizzatori del Piacenza Jazz Fest. A dare una mano per ricucire lo “strappo” potrebbe essere la Fondazione di Piacenza e Vigevano che ha ottimi rapporti sia con Palazzo Mercanti sia con il club jazzistico che ora propone (come si può leggere qui sotto) l’istituzione di un tavolo fra associazioni e Comune per valorizzare assieme quanto di buono c’è in città sul fronte della cultura .

“A fronte delle cifre emerse in questi giorni circa i finanziamenti che abbiamo ricevuto nel corso di tanti anni di storia in primo luogo dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da altri enti, come la Regione Emilia-Romagna, teniamo a precisare che questo sostegno è il nostro motivo di vanto e di orgoglio.” Così si esprime il Consiglio direttivo del Piacenza Jazz Club a precisazione di quanto pubblicato in questi giorni. “Siamo profondamente grati alla Fondazione di Piacenza e Vigevano perché ha creduto fin da subito nel nostro progetto culturale e ci ha permesso di crescere nel tempo, diventando una vera eccellenza a livello nazionale.

Le nostre osservazioni dei giorni scorsi sono partite dalle dichiarazioni sulla “comprimibilità” degli eventi culturali e sulla loro valenza accessoria all’interno del Bilancio del Comune. Non potevamo accettare passivamente una valutazione del genere che, per noi che crediamo nella cultura è profondamente miope, dal momento che mostra di non comprendere la portata e i benefici di immagine e non solo, che i grandi eventi culturali e le associazioni tutte, possono dare al territorio, ma soprattutto l’arricchimento personale che riservano ai cittadini che lo vivono.

Auspichiamo che possa nascere un tavolo di lavoro che riunisca in Comune tutte le associazioni e gli enti no-profit che operano nel campo della cultura, per lavorare su delle strategie comuni volte alla valorizzazione dei nostri talenti e delle nostre ricchezze.




Dalla Fondazione 100 mila euro per la mostra su Annibale in programma a Palazzo Farnese

E’ stato sottoscritto un protocollo tra comune di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano per valorizzare gli spazi museali di Palazzo Farnese, in vista dell’evento Annibale – Un mito mediterraneo, previsto per il prossimo autunno. L’obiettivo è promuovere il patrimonio artistico-culturale e rendere sempre più la cultura protagonista nel rilancio e nella riqualificazione della città: Palazzo Farnese è sede ideale per l’organizzazione di iniziative a carattere internazionale, che ne valorizzano il ruolo in un contesto ultra territoriale, in grado quindi di costituire anche un polo di attrazione turistica non solo locale.

Il documento impegna le parti – ciascuna nell’ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle reciproche autonomie – ad operare in modo sinergico per la valorizzazione nelle strutture museali di piazza Cittadella. In particolare, in vista dell’evento dedicato al condottiero cartaginese, vengono fissate competenze ed aspetti organizzativi, ma anche evidenziata la necessità di realizzare un adeguamento strutturale, funzionale alla realizzazione della mostra, che sarà collocata nei locali sotterranei di Palazzo Farnese.

Dal punto di vista organizzativo, il protocollo prevede la costituzione di tre comitati, tutti con segreteria operativa in via Sant’Eufemia: il Comitato d’onore, del quale fanno parte il sindaco di Piacenza ed il presidente della Fondazione Piacenza e Vigevano; il Comitato scientifico, costituito da esperti nell’ambito archeologico e storico/artistico, per le attività connesse allo svolgimento della mostra e delle iniziative collaterali, con particolare riferimento al progetto, ai programmi espositivi e alle opere da esporre; il Comitato Esecutivo, con ruolo di controllo e coordinamento delle attività svolte.

Per la realizzazione della mostra saranno realizzati alcuni interventi, a cura e spese della Fondazione, relativi all’installazione di un impianto di deumidificazione. Il costo previsto per l’intervento, che consentirà di poter contare su una nuova dotazione indispensabile per l’allestimento del nuovo Museo archeologico, è pari a 100mila euro.

 

 




Piacenza Capitale della scienza

Dal 29 novembre, fino al 2 dicembre, arriveranno nella nostra città scienziati, giornalisti e studiosi provenienti da tutta Italia e dall’estero. Vi sarà anche un momento di spettacolo dedicato allo scienziato piacentino Edoardo Amaldi, illustre fisico originario di Carpaneto.
Un ricco calendario di eventi sostenuto della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

CONVEGNO ANNUALE DEI FISICI ITALIANI

Dal 29 novembre all’1 dicembre, nell’Auditorium della Fondazione, i fisici italiani dell’esperimento CMS al Large Hadron Collider del CERN terranno per la prima volta a Piacenza il loro Convegno Annuale. L’esperimento CMS (Compact Muon Solenoid), di cui è responsabile nazionale il piacentino Roberto Tenchini dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) Sezione di Pisa, è uno dei quattro esperimenti al Large Hadron Collider (LHC) del CERN. Alla Collaborazione CMS partecipano più di 2200 fisici, di questi circa 300 sono italiani appartenenti a 16 Università e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). L’esperimento CMS ha iniziato la raccolta dati nel 2009 e la Collaborazione CMS nel corso degli anni ha pubblicato oltre 700 articoli sulle maggiori riviste internazionali. Tra questi, nel 2012, l’articolo che ha descritto la scoperta del Bosone di Higgs. Alcuni dei più avanzati componenti dell’esperimento, come il rivelatore di tracce al silicio, il calorimetro elettromagnetico, il sistema di rivelazione di muoni, sono stati costruiti dai fisici italiani nei laboratori dell’INFN e al CERN. I fisici italiani hanno un ruolo di prim’ordine nell’analisi dei dati sperimentali e nella produzione degli articoli scientifici dell’esperimento. La collaborazione tra i ricercatori italiani è molto stretta, sia localmente che nell’ambito dei gruppi di ricerca internazionali formati dalla Collaborazione CMS. Il Convegno che si svolge quest’anno a Piacenza, nei locali della Fondazione, rappresenta una importante tappa per discutere le problematiche scientifiche e organizzative legate alla raccolta dei dati sperimentali di collisione protone-protone all’energia nel centro-di-massa di 13 TeV nel corso del 2017. Svolge inoltre la funzione di riunione preparatoria, per i fisici italiani di CMS, per le attività sperimentali che avverano al CERN nel 2018 e negli anni futuri. L’esperimento CMS è infatti previsto continuare anche nella prossima decade, quando l’acceleratore produrrà fasci di protoni ancora più intensi, che permetteranno uno studio dettagliato delle proprietà fisiche del bosone di Higgs e la ricerca di nuovi fenomeni fisici. Interverranno relatori da vari atenei italiani e stranieri (Chicago, Londra), nonché dal Cern di Ginevra.

GIORNALISTI SCIENTIFICI

L’Auditorium della Fondazione ospiterà l’1 e 2 dicembre l’annuale assemblea dell’Unione Giornalisti scientifici italiani, cui sarà collegata anche una iniziativa formativa riservata ai rappresentanti dell’informazione. Nel pomeriggio del 2 dicembre è previsto invece, aperto a tutta la cittadinanza, un importante convegno a Palazzo Gotico sul tema “Costruire il futuro: energia, scienza, innovazione e spazio nell’informazione di attualità”. L’evento, organizzato da FAST- Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Unione Giornalisti Italiani scientifici con la collaborazione del Comune di Piacenza, è finalizzato a promuovere un’informazione attendibile e chiara su argomenti specialistici ma affascinanti, che interessano sempre di più il largo pubblico, anche grazie alle specificità italiane che si distinguono da sempre in questi campi. Perciò si alternano relatori di eccezione sui temi dedicati all’energia, allo spazio e alla scienza: dalle tecnologie per gli acceleratori del CERN alle strategie per affrontare con competenza ed efficacia la problematica energetica e trovare le giuste risposte, al fine di garantire lo sviluppo. Significativo l’intervento su come la scienza potrebbe essere applicata e diventare innovazione, che secondo i recenti studi di vari economisti è il modo di operare nelle aree ad alto tasso di crescita. L’astronauta italiano Luca Parmitano racconterà cosa significa comunicare le attività umane nel cosmo, la ricerca nelle nuove tecnologie e nelle scienze della vita. I lavori si apriranno alle 14. La partecipazione all’incontro è aperta al pubblico e gratuita. L’accesso alla sala è consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili. È gradita l’iscrizione dei partecipanti sul sito www.fast.mi.it Per gruppi o classi si consiglia di mandare la propria richiesta di partecipazione alla mail: ugis@ugis.it

AMALDI L’ITALIANO

Spazio anche alla scienza declinata in forma artistica. Il 29 novembre alle 21, al Teatro Gioia di Piacenza (via Melchiorre Gioia), andrà in scena “Amaldi l’italiano” di Giusy Cafari Panico e Corrado Calda, con Corrado Calda. Lo spettacolo, al quale ha collaborato per le fonti storiche e supervisione del testo Adele La Rana, è dedicato al grande scienziato Edoardo Amaldi, nato a Carpaneto e vissuto a Roma, dove ha dato un grande e fondamentale contributo alla fisica italiana ed europea. Il monologo è prodotto dall’Associazione Culturale Muselunghe, dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dall’Associazione Edoardo Amaldi, con la partnership del Teatro Gioco Vita. Amaldi l’Italiano, è stato l’unico dei “ragazzi di via Panisperna” a non emigrare all’estero rinunciando a una prestigiosa cattedra negli Stati Uniti per occuparsi della ricostruzione della fisica e della ricerca italiana ed europea. Lo spettacolo parte dal 1938, anno in cui il famoso gruppo di via Panisperna si disgrega per non ricostituirsi mai più, anche a seguito delle leggi razziali fasciste (Fermi era sposato a un’ebrea ed ebrei erano Segré e Pontecorvo). Amaldi resterà solo in Italia ad affrontare le guerra, finita la quale, dovrà ricominciare pressoché da zero. Lavoratore instancabile, innamorato dell’Italia grazie anche a sua moglie Ginestra, donna straordinaria e grande nazionalista, Amaldi fu anche promotore di una collaborazione Europea attraverso la quale questo grande fisico contribuirà in modo fondamentale sia alla nascita del CERN (Consiglio Europeo per le Ricerche Nucelari) sia alla creazione dell’ESA (Europe Space Agency). Nel monologo vedremo la grande operosità di un uomo profondamente legato al concetto di pace tra le nazioni e all’ideale di una scienza che potesse circolare liberamente tra gli uomini senza segreti militari e senza scopo di lucro.
Oltre allo spettacolo serale alle ore 21 (ingresso libero) si terrà alle 10 una rappresentazione dedicata alle scuole: prenotazioni presso Teatro Gioco Vita Ufficio Scuola, tel. 0523315578 mail scuola@teatrogiocovita.it




Nuovo incontro della fondazione Pozzoli dedicata al tema dei figli

Prosegue il nuovo ciclo di incontri rivolti alle famiglie di persone disabili, promosso dalla Fondazione Pia Pozzoli “Dopo di noi”.

Il secondo appuntamento si terrà venerdì 17 novembre, dalle 10 alle 11 e 30, nel Centro per le Famiglie -Quartiere Roma, in via Torricella 7/9 – Piacenza.

Il tema dell’incontro sarà “Niente su di Noi senza di Noi: non più slogan, ma prassi”. Si tratta di un momento di riflessione e di condivisione dei progetti di vita pensati per i propri figli e delle difficoltà incontrate o immaginate per realizzarli. Conduce l’incontro Ilaria Fontana, psicologa della Fondazione Pia Pozzoli.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Tavolo delle Famiglie dell’Ufficio Disabilità del Comune di Piacenza, con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e la promozione di A.FA.GI.S, con lo scopo di costituire non solo una fonte di sostegno emotivo ed informativo, ma anche un’opportunità di affrontare i problemi attraverso lo scambio di esperienze.

Il ciclo di incontri prosegue il 24 novembre, quando si affronterà il tema “Il monitoraggio in sinergia con i servizi”.

Per ulteriori informazioni: cell. 366.9533096 – info@fondazionepiapozzoli.it




Speed, modello matematico che simula gli effetti dei terremoti

Interessante conferenza oggi presso l’Auditorium  della Fondazione della Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano nell’ambito del ciclo “I venerdì della scienza”

Il titolo “La matematica dei terremoti” poteva forse spaventare ma in realtà si è trattato di un incontro divulgativo alla portata di tutti e per nulla “accademico”.

Il relatore, il professor Alfio Quartieroni, direttore nonché fondatore del MOX del Politecnico di Milano, ha illustrato il “Modello matematico Speed”, realizzato, dopo otto anni di lavoro, con l’aiuto di alcuni suoi collaboratori.

Il docente ha innanzitutto mostrato come, attraverso la formulazione di un modello matematico, sia possibile studiare, descrivere ed addirittura prevedere qualunque fenomeno di tipo biologico, chimico e fisico, ed applicarlo poi nel campo della medicina, della geofisica finanche nella simulazione del comportamento di una barca a vela in una regata.

Il professor Quartieroni ha poi spiegato il perché abbia scelto proprio i terremoti come banco di prova per il suo modello. Il problema delle catastrofi naturali sta diventando, in questi anni, un argomento di drammatica attualità. La previsione di quanto potrebbe accadere in un evento catastrofico eccezionale è dunque uno strumento prezioso per poter pianificare interventi di prevenzione ad hoc, al fine di minimizzare le perdite sia dal punto di vista umano sia economico.

“Speed” è in grado di simulare terremoti di qualunque intensità, risolvendo  un sistema contenente fino a 475 milioni di variabili, con un’affidabilità dimostratasi incredibilmente elevata se si comparano i dati previsti dal modello con quelli effettivamente rilevati dai satelliti a fenomeno avvenuto.

Un simulatore insomma, quasi un videogames, ma con finalità rilevanti, in grado di mostrare con incredibile realtà cosa accadrebbe se per esempio un edificio come il Colosseo fosse sottoposto a delle onde sismiche di magnitudo 7 nella scala Richter.

Speed è uno strumento utilissimo per la pianificazione del territorio, per valutare quali siano gli edifici civili e storici bisognosi di interventi di rinforzo, utile per la protezione civile che può prevedere quali siano le zone più a rischio sulla base della localizzazione e della dimensione delle faglie conosciute. Un sistema pratico ed economico che consente infinite simulazioni, in condizioni differenti, a rischio e costo praticamente nullo.

Alla domanda finale di uno studente che chiedeva se la facoltà di matematica potesse essere una scelta appagante dal punto di vista lavorativo  il professore ha risposto: «certo le facoltà di matematica , fisica e ingegneria oggi giorno sono tra le più appetibili dal punto di vista di uno sbocco lavorativo, ma ciò che è veramente importante è  scegliere di fare ciò che piace, di farlo sempre ai massimi livelli possibili e soprattutto con la consapevolezza di dover dare sempre il meglio di se stessi»!




Venerdì incontro per le famiglie con persone disabili

Primo appuntamento, il 10 novembre 2017, per il ciclo di incontri rivolti alle famiglie di persone disabili, promosso dalla Fondazione Pia Pozzoli “Dopo di noi”, in collaborazione con il Tavolo delle Famiglie dell’Ufficio Disabilità del Comune di Piacenza, e con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con la promozione di A.FA.GI.S.

L’iniziativa è promossa dalla fondazione piacentina con lo scopo di costituire non solo una fonte di sostegno emotivo ed informativo, ma anche un’opportunità di affrontare i problemi attraverso lo scambio di esperienze.

Il primo incontro si terrà il 10 novembre dalle 10 alle 11 e 30 nel Centro per le Famiglie-Quartiere Roma, in via Torricella 7/9 – Piacenza, quando si parlerà de “Il monitore nella pratica e nella vita di tutti i giorni”, approfondimento dell’azione del monitoraggio (svolta da professionisti, i ‘monitori’, nel settore della disabilità) raccontato dall’esperienza diretta di chi ne ha usufruito per il proprio congiunto. Interverranno i monitori Elisabetta Malagnini e Laura Belloni con un famigliare di Fondazione Idea Vita di Milano.

Gli incontri si terranno a cadenza settimanale, sempre allo stesso orario e nella stessa sede, con il coordinamento della dottoressa Ilaria Fontana, psicologa della Fondazione Pia Pozzoli.

Il prossimo appuntamento si terrà il 17 novembre, quando si parlerà di “Niente su di Noi senza di Noi: non più slogan, ma prassi”.