Premio Internazionale Luigi Illica a Castell’Arquato. Toscani: “Premi contribuiscono alla crescita collettiva”

In occasione del centenario della morte di Luigi Illica, avvenuta a Castell’Arquato (Piacenza) il 16 dicembre 1919, prende il via una nuova significativa collaborazione tra Comune e Pro Loco di Castell’Arquato e la Fondazione Teatri di Piacenza, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Piacenza.

All’illustre librettista e drammaturgo arquatese, che collaborò con i maggiori musicisti del suo tempo, quali Giacomo Puccini, Pietro Mascagni, Umberto Giordano, realizzando i più celebri titoli che hanno fatto la storia del melodramma da Tosca a La bohème, da Madama Butterfly a Andrea Chénier, sarà dedicato un Gala d’Opera, in programma sabato 27 luglio 2019 alle ore 21, nella splendida Piazza monumentale della “sua” Castell’Arquato.

Protagonista d’eccezione sarà Francesco Meli, numero uno dei tenori italiani che si esibisce nei più importanti teatri internazionali – in questi giorni impegnato ne l’Aida verdiana al Teatro La Fenice di Venezia – e recentemente applaudito al Teatro Municipale di Piacenza ne La Gioconda. Accanto a Meli, il talentuoso soprano Benedetta Torre, sensibile interprete pucciniana dalla carriera internazionale, finalista nel 2015 al concorso Flaviano Labò di Piacenza e applaudita al Municipale ne La Bohème con la regia di Cristina Mazzavillani Muti. Ad accompagnarli sarà l’Orchestra Filarmonica Italiana,

Nel corso della serata, presentata da Sabino Lenoci, noto critico musicale e direttore della rivista L’Opera, verrà consegnato il XXXI Premio internazionale Luigi Illica, prestigioso riconoscimento istituito nel 1961, a cura di Comune e Pro Loco di Castell’Arquato. Tra i grandi nomi premiati nelle passate edizioni, Franco Zeffirelli, Riccardo Muti, Luciano Pavarotti, Plácido Domingo e recentemente Leo Nucci.

Il direttore della Fondazione Massimo Toscani durante la conferenza stampa ha voluto fare una considerazione a proposito dei premi, definendoli uno stimolo. “Il fatto che ci sia un premio in palio fa si che tutti cerchino di fare del proprio meglio, in modo tale che ci sia una crescita collettiva. Per prendere un premio bisogna darsi da fare”.

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Primo appuntamento della Stagione Danza al Teatro Municipale con la Carmen di Amedeo Amodio

Primo appuntamento della Stagione Danza 2019 della Fondazione Teatri di Piacenza, è quello di domenica 10 febbraio alle 16 al Municipale, con il ritorno di Anbeta Toromani nei panni dell’ammaliante Carmen creata dal celebre coreografo Amedeo Amodio. Il balletto in due anni, dal racconto di Prosper Merimée, sulle immortali note di Georges Bizet nell’adattamento di Giuseppe Calì, con le scene e i costumi firmati da Luisa Spinatelli, vede nel ruolo di Don José il primo ballerino cubano Amilcar Moret Gonzalez. Il Corpo di Ballo Daniele Cipriani Entertainment fa ritorno al Teatro Municipale dopo il successo de Lo Schiaccianoci nella scorsa stagione.

La versione di Amodio inizia dove l’opera lirica di Bizet finisce, con un seducente gioco di teatro nel teatro. Creata nel 1995 per Aterballetto e costruita sulle musiche della celebre opera di Bizet con adattamento e interventi musicali originali di Giuseppe Calì, questa versione della Carmen è ora riallestita con grande successo.

Lo spettacolo ha inizio sulle ultime note dell’opera, quando si chiude il sipario e in palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. Ma chi ha assistito dietro le quinte verrà “catturato” dai fantasmi del dramma appena andato in scena, e si immedesimerà in ognuno dei personaggi. “Sarà, dunque, per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte”, spiega Amedeo Amodio. “La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere nel momento finale completamente scarna, desolata ad esprimere la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza”, aggiunge il coreografo.

La fedeltà alla musica di Bizet è dichiarata nel lavoro di adattamento di Giuseppe Calì: “ Ho voluto restare il più fedele possibile all’originale, mantenendo i brani delle suites già esistenti ed adattando le parti vocali nel modo più conforme possibile alla partitura dell’opera. Solo alla fine, quando la tragedia diventa nostra, e di qualsiasi epoca, la musica di Bizet ritorna in forma di ricordo, uno sguardo sul passato, ed il dramma della cancellazione si consuma, si racconta e si trasforma nella musica in forma di esalazione progressiva dal suono al silenzio; un abbandono del tempo fino all’immobilità più totale.”

L’étoile albanese Anbeta Toromani, dopo gli applausi per Coppélia e Lo Schiaccianoci nelle scorse stagioni di Danza del Teatro Municipale di Piacenza, sarà dunque affiancata da Amilcar Moret Gonzalez, ballerino dalla carriera internazionale noto al pubblico anche per la partecipazione alla trasmissione televisiva “Amici” di Maria De Filippi.

Informazioni e biglietti: www.teatripiacenza.it – biglietteria@teatripiacenza.it




Qualche (confortante) dato sul 2018 della Fondazione Teatri di Piacenza

L’anno 2018 è stato per la Fondazione Teatri di Piacenza ricco di grandi soddisfazioni, per il sempre maggiore seguito che tutte le rappresentazioni teatrali proposte hanno avuto da parte del pubblico.

Una stagione di grande qualità: il pubblico, in continua crescita, e l’attenzione che gli organi di informazione (stampa, televisioni, radio, siti specializzati) confermano che la strada intrapresa è quella giusta.
Le troupe televisive di Rai e Mediaset hanno dedicato ampio spazio a Piacenza: il Municipale è stato il primo Teatro di Tradizione italiano ad approdare con una propria produzione operistica, “La Gioconda”, sugli schermi di Rai5, che continua proprio in queste ore a essere trasmessa su Rai Radio3.

I telegiornali Mediaset (Italia1 e Rete 4) hanno dedicato ampi servizi e interviste all’apertura della Stagione Lirica 2018/2019 con “La Traviata”.
Inoltre, la novità dell’anteprima de “La Traviata” aperta a tutti i diciottenni piacentini ha avuto ottimo riscontro, portando a teatro circa 700 giovani: per molti di loro è stato il “debutto” all’opera, facendo si che una nuova generazione di spettatori germogliasse.

Anche la critica specializzata ha supervisionato il lavoro della Fondazione Teatri: in questi giorni il critico de “L’Ape Musicale” ha eletto il Municipale di Piacenza “Teatro dell’anno 2018”.
Con soddisfazione i dati testimoniano poi che la scelta di riportare, nel rispetto delle tradizioni piacentine, l’apertura della Stagione Lirica a dicembre si è rivelata assolutamente vincente: “La Traviata” ha vista la presenza al Teatro Municipale, nelle due rappresentazioni proposte, di un pubblico davvero numeroso (1657 il totale delle presenze – 829 la sera di venerdì 21 dicembre e 828 nella rappresentazione proposta domenica 23 dicembre – con un introito di € 46.933,95) ed il concerto di Capodanno, in programma, come da tradizione, lunedì 31 dicembre alle ore 18,00, per la prima volta nella storia della Fondazione Teatri di Piacenza già da venerdì 28 dicembre ha registrato il sold out.

Il Teatro Municipale, pur essendo saldamente radicato al territorio, grazie alle proprie capacità produttive che esporta non solo a livello regionale ma anche internazionale, è ormai importante volano dell’immagine di Piacenza.

Tutto merito del pubblico e dei soci Fondatori: Comune di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Iren Spa e Confindustria Piacenza, di tutti gli sponsor che hanno deciso di credere nell’attività della Fondazione Teatri e a tutto il personale che ogni giorno con competenza e grande professionalità svolge la propria attività per permettere al Teatro Municipale di essere un’eccellenza tra i Teatri di Tradizione. Non resta che ricominciare il 2019 con “La Forza del destino”.




Concerto di San Silvestro al Municipale tra Star Wars (Williams), Gershwin e Morricone

Da C’era una volta in America a Nuovo Cinema Paradiso, da Amarcord a 8 ½, da The Phantom of the Opera a Star Wars: tutto il fascino evocativo delle più celebri colonne sonore per salutare il 2018 a tempo di musica. Lunedì 31 dicembre alle ore 18, nell’ambito della Stagione Concertistica 2018/2019 della Fondazione Teatri di Piacenza, il ricco programma musicale vedrà protagonista l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Jacopo Rivani, giovane talento in ascesa nato nel 1989, e il clarinetto solista di un artista eclettico quale Giorgio Babbini.

Si partirà con l’omaggio a Ennio Morricone, per festeggiare i suoi 90 anni. Il celebre compositore, nato nel 1928, ha accompagnato con le sue inconfondibili musiche la storia del cinema italiano e internazionale. Oltre a C’era una volta in America di Sergio Leone, in programma anche Gabriel’s Oboe da Mission e il tema d’amore da Nuovo cinema Paradiso di Tornatore. Sarà poi la volta delle struggenti melodie di Nino Rota scritte per i capolavori felliniani, per continuare con Stardust di Hoagy Carmichael, una selezione dal musical The Phantom of the Opera di Andrew Lloyd Webber, la Suite da Girl Crazy di George Gershwin. La parte finale del programma sarà ancora “cinematografica”, tra Pirates of the Caribbean Suite di Klaus Badelt e le famosissime melodie scritte per la saga Star Wars da John Williams.

Jacopo Rivani, nato a Ravenna, nonostante la giovane età ha già diretto alcuni dei principali titoli lirici di repertorio, tra cui La Traviata (2014), Rigoletto (2016), Nabucco (2017), Il Barbiere di Siviglia(2014, 2016, 2017, 2018), Don Pasquale (2016), L’elisir d’Amore, (2015, 2016) Cavalleria Rusticana (2017, 2018), Carmina Burana (2017), oltre ad alcune delle principali pagine sinfoniche di Beethoven, Tchaikovsky, Mahler, Mozart. Da segnalare la direzione in prima mondiale delle opere “Milo, Maja e il giro del mondo” di M. Franceschini (2015) e “Ettore Majorana – cronaca di infinite scomparse” di R. Vetrano (2017) entrambe con grande successo di pubblico e critica. Ha preso parte ad alcuni importanti Festival e partecipato alle stagioni di alcuni tra i principali teatri italiani. Ha diretto, tra le altre, la Haydn Orchester di Trento e Bolzano, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, l’orchestra “I Pomeriggi Musicali di Milano” e l’Orchestra Arcangelo Corelli, della quale è attualmente direttore Artistico e Musicale.

Giorgio Babbini svolge da anni con versatilità l’attività di clarinettista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra collaborando in varie formazioni (sinfoniche, cameristiche, jazzistiche) per Teatri e Festival (Spoleto, Ravenna, Bologna, Milano, San Pietroburgo, ecc.), programmi radio-televisivi (Rai TV, Radio Tre, Radio Svizzera Italiana), rassegne e dirette in streaming. Ha condiviso il palcoscenico con musicisti quali Stefano Bollani, Pietro De Maria, Fabrizio Bosso, Gabriele Mirabassi, Cheryl Porter, Simone Zanchini, Gianluigi Trovesi e altri ancora. È autore di composizioni edite dalla College Music, dalla Warner–Chappel, e ha collaborato per la Ricordi alla revisione di opere didattiche. All’interno della stagione concertistica 2012/13 del Teatro alla Scala di Milano, è stata eseguita una sua composizione in prima assoluta per la commemorazione del compositore ungherese Béla Bartók. In occasione dell’edizione 2013 del Ravenna Festival è stato chiamato a dirigere l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, alla presenza di Riccardo Muti, per eseguire proprie elaborazioni sinfoniche di musiche di Secondo Casadei in una serata commemorativa. Attualmente sta lavorando a progetti concertistici e discografici fra i quali spicca quello in ricordo di Gerry Mulligan.

Al termine del concerto, sarà possibile brindare al nuovo anno con l’aperitivo con buffet e calice di champagne (euro 15) presso il Caffé del Teatro Municipale.

Per informazioni: biglietteria@teatripiacenza.it

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“L’altra scena” propone uno spettacolo del coreografo piacentino Andrea Zardi

Con il coreografo piacentino Andrea Zardi prosegue la sezione “residenze creative” del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” 2018, responsabile artistico Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza, il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.

Le “residenze creative” offrono uno spaccato sul lavoro di compagnie emergenti tra teatro, danza e performing art: Teatro Gioco Vita ha offerto una “casa” al Teatro Gioia per le nuove creazioni di giovani realtà che si stanno affacciando sulla scena nazionale, tra cui alcuni artisti legati al nostro territorio, che grazie al festival hanno la possibilità di realizzare i loro studi a Piacenza e di presentarli al pubblico nel cartellone del Festival “L’altra scena”, concreta occasione di crescita professionale.

Al Teatro Gioia mercoledì 10 ottobre alle ore 21 va in scena “NOSTOI I View Room”.  La creazione realizzata in residenza artistica presso Teatro Gioco Vita / Festival “L’altra scena” 2018, vede in scena Clo Passaro, Maria Novella Tattanelli, Mattia Mele, Stefano Scarnera e Andrea Zardi, con intervento musicale di Chiara Mallozzi, paesaggio visivo di Lino Budano, luci di Alessandro Gelmini.

L’idea del ritorno a Casa, fra l’Ulisse ritratto da De Chirico che naviga su un tappeto all’interno della sua stanza e la storia delle relazioni che costruisce nel suo viaggio di naufrago, è il viaggio di ognuno: il rapporto con la propria dimora e dimensione umana. In questo spettacolo cinque persone costruiscono il proprio rapporto con la casa: chi vuole stare, chi non si relaziona con gli altri, chi non ha intenzione di tornare e chi vorrebbe ma, fuggendo, trova sempre una nuova meta. In un mondo che ci porta a guardare avanti, verso destinazioni spesso sfocate, il Ritorno sembra essere la nuova Partenza anche quando costa sacrificio, quando sembra l’unica via possibile.

La Danza cerca di tracciare un segno che racconti una storia sempre imprevista, fatta di corpi che decidono, esitano e interagiscono: ci parlano del bisogno di ciascuno di noi di capire cosa sia casa o cosa vorremmo che sia. Nato a Piacenza nel 1987, Andrea Zardi inizia gli suoi studi di danza nel 2004 con la scuola Progetto Danza e poi Chóros di Piacenza: dal 2007 inizia a studiare alla Hamlyn Ballet School, Maggio Musicale Fiorentino, Eko Dance Project di Pompea Santoro e ICD/ Nuova Officina della Danza di Torino.

Dal 2014 ha iniziato un proprio percorso come coreografo, con il primo duo “Relation_Á bout de souffle” allo Spazio Tadini di Milano. Nel 2016 torna a Piacenza per una prima residenza presso il Teatro Gioia per la realizzazione di “Nóstoi | View Room”, lavoro sperimentato in studio alle Fonderie Limone Moncalieri, e presentato nel 2018 con i contributi artistici di Lino Budano e Chiara Mallozzi.

Nel 2017 partecipa a Choreographic Dance, promosso da Fondazione Nazionale della Danza e crea il solo “Grindr – Date with no-one”, selezionato per il Festival Miniatures (Perugia) e per Principi Attivi – spazio MIL (Milano), e il duo “Unknown”. Ora è in residenza in Anghiari Dance Hub con la nuova produzione “Pulse”.

Attualmente è dottorando di ricerca presso Università degli Studi di Torino.

Andrea Zardi ha creato ZA | DanceWorks nel 2016 come progetto coreografico autonomo, che è entrato a far parte di Permutazioni – coworking di CasaLUFT / Zerogrammi e Lavanderia a Vapore e di Anghiari Dance Hub. Collabora con la compagnia Déjà Donné e con Centro per le arti contemporanee Artgarage (Napoli).

“NOSTOI I View Room” è una produzione ZA|DanceWorks, Déjà Donné, Teatro Trieste34 / KulturDom.

INFO

I biglietti per lo spettacolo costano 10 euro (intero), 8 euro (ridotto convenzioni) e 5 euro (ridotto studenti).

La prevendita è in corso alla biglietteria di Teatro Gioco Vita in via San Siro 9, dal martedì al venerdì ore 10-16 e sabato ore 10-13 (tel. 0523.315578, biglietteria@teatrogiocovita.it). Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione a partire da un’ora prima dell’inizio (Teatro Gioia, tel. 05231860191).

TEATRO GIOIA via Melchiorre Gioia 20/a – telefono 0523.1860191

Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it




Leo Nucci inaugura la nuova partnership tra Fondazione Teatri e Banca Centropadana

Nuovo slancio alle attività della Fondazione Teatri sarà dato da Banca Centropadana, che ha scelto di sostenerne i progetti. Nell’ambito di questa sinergia prende corpo la realizzazione de La Traviata, progetto opera laboratorio dedicato alla formazione di nuovi talenti con la regia di Leo Nucci. Avremo modo di apprezzarne i risultati il 21 dicembre prossimo.

Per sottolineare ulteriormente questa nuova partnership sono in programma due eventi riservati ai soci della Banca Centropadana, sabato 13 ottobre e sabato 5 gennaio, in cui il celebre baritono Leo Nucci infiammerà il pubblico con una performance di assoluto livello, assieme al maestro Paolo Marcarini e all’Italian Opera Ensemble.

E’ importante pensare a una banca del territorio che investe sul territorio di Piacenza – ha commentato Nucci -, possiamo andare al Ministero mostrando quello che sappiamo fare. Abbiamo riscosso grande successo a Marsiglia dove siamo già stati, 1800 persone che seguivano intensamente. Cerchiamo di fare cultura, perchè senza di essa non si va da nessuna parte”. Serafino Bassanetti rimarca la volontà della Banca di sostenere la Fondazione Teatri, mentre Paolo Passoni, assessore al Bilancio in rappresentanza del Comune di Piacenza precisa: “Quando ho letto i soldi destinati alla Fondazione Teatri ho avuto un sussulto. Poi ho capito che erano i soldi spesi meglio. La cultura italiana in questo senso si sta sviluppando in modo simile agli USA, con una forte collaborazione tra pubblico e privato sul fronte degli investimenti”. 

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Allegro con Brio, il 13 maggio arriva Debussy ai Teatini

La rassegna di musica cameristica Allegro con brio, organizzata da Fondazione Teatri in collaborazione con Conservatorio Nicolini di Piacenza, prosegue domenica 13 maggio alle 17 alla Sala dei Teatini con Debussy a quattro mani. Al pianoforte Paola del Giudice e Maria Grazia Petrali interpretano un programma incentrato sulle musiche di Claude Debussy nell’anno del centenario della morte del celebre compositore e pianista francese. Il concerto si aprirà con il Prèlude à l’apres-midi d’un faune (nella trascrizione di Maurice Ravel), per proseguire con Petite Suite, e con la trascrizione per pianoforte a quattro mani di Debussy dell’amatissimo Lago dei cigni di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Nella seconda parte verranno eseguite le Six épigraphes antiques e La boite à joujoux – Ballet pour enfants, che vedrà anche la partecipazione della danzatrice piacentina Silvia Rastelli.

Maria Grazia Petrali si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Sia come solista che in formazioni cameristiche è stata premiata in vari concorsi nazionali ed internazionali. Ha eseguito come solista con orchestra i concerti K595 e K466 di Mozart e il concerto op. 54 di Schumann. Ha suonato in importanti sale da concerto italiane e all’estero. Ha inoltre collaborato con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana e con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “A. Toscanini”. Nel 2005 ha lavorato con l’Orchestra Filarmonica Italiana e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, con Carla Fracci, per l’allestimento del balletto Maria Stuarda su musiche di Schumann, presentato al Teatro Municipale di Piacenza. Nel 2009 ha conseguito il Diploma Accademico di II livello, ad indirizzo interpretativo, presso l’Istituto di Alta Formazione Musicale “F. Vittadini” di Pavia. Dal 1998 è docente di pianoforte principale in Conservatorio, inizialmente a Reggio Calabria, successivamente a Riva del Garda ed attualmente al Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. Paola del Giudice, pianista e clavicembalista, si è diplomata presso il Conservatorio“G.Nicolini” di Piacenza. Vincitrice di concorsi nazionali ed internazionali (I premio assoluto al concorso “Schubert” nel 1994), ha al suo attivo un’intensa attività concertistica in varie formazioni accanto ad artisti di chiara fama, presso importanti sale e Teatri italiani ed esteri. La danzatrice Silvia Rastelli, dopo una formazione di tipo classico-accademico, inizia il suo percorso con Gianni Zari, già ballerino e coreografo del Teatro alla Scala, con il quale lavora in qualità di solista in diversi spettacoli. Laureata all’Accademia di Brera, Silvia Rastelli si dedica anche alla pittura e alla contaminazione tra le arti con performance delle quali segue ogni passaggio, dalla scelta del tema alla regia, dalla scenografia all’interpretazione stessa della coreografia.

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I talenti delle scuole di danza portano in scena Cenerentola

Sarà una Cenerentola a passi di danza, quella che andrà in scena al Teatro Municipale giovedì 10 maggio alle ore 10 per le scuole, nell’ambito del progetto “Educazione alla musica – La Scuola a Teatro” della Fondazione Teatri di Piacenza, e venerdì 11 maggio alle ore 21, fuori abbonamento nel cartellone della Stagione Danza 2018.

Lo spettacolo, su musiche di Gioachino Rossini nell’anno delle celebrazioni per il 150° della scomparsa, vedrà salire sul palcoscenico i danzatori delle scuole di danza di Piacenza, selezionati lo scorso novembre nel corso di un’audizione al Municipale che ha visto la partecipazione di un centinaio di giovanissimi allievi.  Il balletto sarà l’approdo del percorso formativo Leggere per…ballare della Federazione Nazionale Associazione Scuole Danza, ispirato in quest’occasione all’opera La Cenerentola del compositore pesarese.

Il libretto e le musiche dell’opera sono stati infatti il punto di partenza per la creazione di quest’originale spettacolo di danza, per la regia di Arturo Cannistrà, con i costumi di Francesca Messori, proiezioni video di Valerio Vella e voce narrante di Elina Nanna.




“Allegro con Brio”, i giovani del Nicolini protagonisti ai Teatini

La rassegna di musica da camera Allegro con brio, organizzata da Fondazione Teatri in collaborazione con Conservatorio Nicolini di Piacenza, prosegue domenica 22 aprile alle 17 alla Sala dei Teatini con i Giovani Solisti dell’Orchestra del Nicolini. In programma brani di Wolfgang Amadeus Mozart e Gioachino Rossini.

L’Orchestra del Conservatorio “Giuseppe Nicolini” è formata da studenti e docenti dell’Istituto. Il complesso ha avuto la possibilità di collaborare con enti ed associazioni, tenendo concerti presso prestigiose sedi quali il Teatro Municipale e la Sala dei Teatini di Piacenza, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, la Cattedrale di Crema, la Rocca di Soncino, e molte altre ancora. In collaborazione con la Fondazione Teatri di Piacenza ha realizzato varie produzioni operistiche, tra le quali il dittico Gianni Schicchi e Schicchi e Puccini, come pure numerosi concerti nelle rassegne Allegro con brio e Ricorrenze in musica.

Nel concerto in programma domenica 22 aprile, a ingresso libero, l’Orchestra diretta da Domenico Tondo sarà impegnata ad accompagnare i cinque giovani solisti selezionati mediante apposite audizioni all’interno del Nicolini: Luca Etzi (oboe), Giacomo Alfano (clarinetto), Enrico Bertoli (fagotto), Fiorenzo Ritorto (corno) e Leonardo Zancati (clarinetto).

Oboe, clarinetto, fagotto e corno sono i protagonisti nella Sinfonia Concertante di W. A. Mozart, a noi giunta attraverso un manoscritto non autografo. L’Allegro iniziale, caratterizzato da un discorso che si intreccia tra solisti e orchestra, ci introduce nel clima delle composizioni caratteristiche di quel periodo. Nel grazioso Adagio la composizione appare in una forma fuori dal comune per concludersi con l’Andantino con variazioni che lascia ai solisti spazio per dialogare in quartetto. Il programma continua con due brani del grande Gioachino Rossini, scelti appositamente per celebrare il centocinquantesimo anniversario dalla sua morte. Il primo è Introduzione, tema e variazioni, composto da Rossini nel 1819, dai caratteristici tratti operistici (tema tratto dall’opera La donna del lago) e con le variazioni virtuosistiche del clarinetto; il secondo, per concludere, sarà la Sinfonia da Il barbiere di Siviglia nella versione sinfonica con organico orchestrale allargato.

Questo concerto, come già i precedenti della rassegna Allegro con brio, è dedicato alla memoria della dottoressa Annalisa Mannella, direttrice amministrativa del Conservatorio Nicolini recentemente scomparsa.

PROGRAMMA

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)

Sinfonia concertante in Mi bemolle maggiore K 297B

per oboe, clarinetto, corno, fagotto e orchestra

Allegro

Adagio

Andantino con variazioni

Luca Etzi oboe

Giacomo Alfano clarinetto

Enrico Bertoli fagotto

Fiorenzo Ritorto corno

GIOACHINO ROSSINI (1792-1868)

Introduzione, tema e variazioni

in Mi bemolle maggiore per clarinetto e orchestra

Leonardo Zoncati clarinetto

Sinfonia da Il barbiere di Siviglia

ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO NICOLINI

DOMENICO TONDO direttore 

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L’Orchestra della Svizzera Italiana chiude la Stagione dei Concerti

Torna al Teatro Municipale l’Orchestra della Svizzera Italiana diretta da Markus Poschner, sabato 14 aprile alle ore 21, a conclusione della Stagione dei Concerti 2017/2018 della Fondazione Teatri di Piacenza.

All’insegna del grande sinfonismo, il programma è dedicato alle due voci estreme del Romanticismo viennese: la celeberrima Incompiuta di Franz Schubert  lascia il testimone alla quarta sinfonia di Anton Bruckner, che lo stesso autore sottotitolò Romantica lasciando profondi interrogativi, mai definitivamente risolti, nella critica e fra gli ascoltatori più attenti. Un concerto che conclude perfettamente il percorso di questa stagione sinfonica iniziato con Brahms, che ha toccato un’incredibile varietà di suggestioni sonore.

Poschner è direttore principale dell’Orchestra della Svizzera Italiana (Osi) dal 2015.  Insignito del Deutscher Dirigentenpreis nel 2004, è ospite regolare delle più rinomate orchestre nazionali e internazionali. Nato a Monaco,  il direttore tedesco dopo gli studi diventa assistente di Sir Roger Norrington e di Sir Colin Davis e assume il ruolo di primo Kapellmeister alla Komische Oper Berlin. La Neue Zürcher Zeitung lo definisce un “grande giovane talento”. Nel 2007 viene nominato Generalmusikdirektor della Freien Hansestadt Bremen, dove – oltre ad essere un brillante pianista jazz – si guadagna la reputazione di programmatore oltre i confini stilistici. Per la sua peculiare capacità di mediare la musica classica, continua ad oggi a riscuotere grande popolarità nel pubblico. Oltre a ciò sviluppa percorsi e forme di teatro musicale contemporaneo completamente nuovi. All’inizio della Stagione 2017/18 assume la posizione di direttore musicale della Brucknerorchester e del Landestheater Linz.

Nel panorama internazionale l’OSI ha saputo qualificarsi come orchestra di punta a livello europeo. Fin dagli anni ’30 l’Orchestra – che nel 1991 prende il nome attuale – ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo musicale del territorio. Ansermet, Stravinskij, Stokowski, Celibidache e Scherchen sono tra le grandi personalità musicali che l’hanno diretta, come innumerevoli sono i compositori con cui l’OSI ha collaborato, quali Mascagni, Richard Strauss, Honegger, Milhaud, Martin, Hindemith e, in tempi più vicini, Berio, Henze e Penderecki. Con il suo direttore principale Markus Poschner ha infiammato il pubblico e la critica più autorevole con interpretazioni e registrazioni definite innovative per l’originalità, l’audacia dei tempi e la ricchezza di dettagli e sfumature. Nel gennaio 2018 il binomio OSI-Poschner si distingue a livello internazionale con il Cofanetto Rileggendo Brahms (Sony Classical 2016) vincendo agli International Classical Music Awards (ICMA) 2018.

L’Orchestra della Svizzera italiana è una delle quattordici formazioni a livello professionale attive in Svizzera. Si compone di 41 musicisti stabili e collabora con i grandi nomi del panorama direttoriale e con i più celebri solisti; si esibisce nelle più importanti sale concertistiche. Per oltre 15 anni inoltre, nell’ambito del Progetto Martha Argerich a Lugano, ha avuto il privilegio di collaborare intensamente con la pianista argentina. Dal 2015 è l’Orchestra residente del LAC, Lugano Arte e Cultura. Tra i suoi direttori, oltre a Poschner,  anche Vladimir Ashkenazy, direttore ospite principale da settembre 2013, e Alain Lombard direttore onorario dal 2005.

PROGRAMMA

Franz Schubert (1797 – 1828)

Sinfonia n. 8 in si minore D. 759 Incompiuta

Anton Bruckner (1824 – 1896)

Sinfonia n. 4 in mi bemolle maggiore Romantica