Strappati i manifesti elettorali di Forza Nuova

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Forza Nuova Piacenza.

“A qualcuno deve essere risultata indigesta la passeggiata per la sicurezza organizzata la scorsa settimana dalla nostra lista.

Le passeggiate per la sicurezza è bene ricordarlo nascono dalle richieste di tanti italiani,  sempre meno sicuri a casa propria. Forza Nuova ha dato vita, nelle zone più a rischio di molte città grandi e piccole a questa iniziativa. I nostri militanti si impegnano nel controllo notturno delle strade più difficili, restituendo fiducia e ottenendo quell’effetto deterrenza che l’assenza delle istituzioni non riesce troppo spesso a garantire.

Nel Viale il Piacentino (quartiere Roma) la scorsa notte tutti i nostri manifesti affissi alle plance elettorali sono stati strappati.

La bonifica del territorio da noi auspicata, può diventare realtà se alla prossima passeggiata per la sicurezza, gli abitanti della zona si uniranno alla nostra compagine.

Riteniamo che la zona meriti più attenzione per chi arriva in Stazione è d’obbligo offrire una cartolina di decoro e ordine della nostra amata Piasensia, a tal proposito è nostra intenzione raccogliere le firme, per UN DISTACCAMENTO DELLA POLIZIA LOCALE nel quartiere.

Lista ITALIA AGLI ITALIANI”




Fiore (FN): “L’immigrazione ha rovinato lo stile di vita degli italiani”

Al Park Hotel questa mattina è arrivato Roberto Fiore, fondatore di Forza Nuova impegnato attualmente in campagna elettorale. Ieri era a Bologna, dove una quindicina di militanti lo hanno accolto col saluto romano e slogan come “Boia chi molla”. Sono seguiti scontri tra agenti della polizia e centri sociali. Questa mattina era a Parma, verso le 12 30 è arrivato a Piacenza in un clima tranquillo, nonostante la presenza delle Forze dell’Ordine.

“Le nostre città stanno assomigliando sempre più a Macerata – ha esordito Fiore, già condannato per eversione e per vent’anni latitante nel Regno Unito -, oggi ogni padre di famiglia ha l’incertezza su quello che capiterà al proprio figlio, difficile farlo uscire fuori casa. Figli se ne fanno sempre meno, con l’aggiunta dell’immigrazione incontrollata. Il nostro sistema economico non aiuta, ha le ali tarpate”. “Io stesso ho fatto campagne contro i nigeriani a Castelvolturno – ha proseguito -, ne ha parlato anche Saviano, padrone della sinistra libera. Le nostre città sono state distrutte dalla politica, noi vogliamo abbracciare la gente, perchè stata lasciata sola”.

Nella sua invettiva nei confronti dello Stato Fiore si rivolge in particolare alla famiglia: “Secondo i politici doveva essere demolita, per questo sono stati concessi i matrimoni gay. Nel futuro ci saranno 36 milioni di italiani e 20 milioni di stranieri. Ci sono abbastanza motivi per una ribellione”. Poi fa riferimento ai casi sopracitati di Bologna: “C’è un sistema che vuole la destabilizzazione, ma non temiamo questo genere di affronti. E’ impossibile concepire la rinascita dell’Italia senza partire dai valori etici. La nostra aggregazione patriottica crescerà ancora molto dopo il 4 marzo”.

Presenti anche i candidati Giovanni Pietro Zoncati, Maurizio Callegari, Oreste Bocchi, Silvia Bellazzini e Tiziana Amore.

 




Spazio 4: via il bus … arriva lo striscione

Sale di tono l’affaire Spazio 4. Dopo la rimozione dell’autobus di tre giorni fa, decisa – come spiegato dall’assessore alle politiche giovanili Luca Zandonella – dall’associazione proprietaria “29100” (che lo ha donato a StoricBus, Museo dell’Autobus di La Spezia), lo stesso esponente della Giunta comunale aveva commentato l’avvenuto su Facebook con l’hashtag #arianuova.

Questa notte, in chiara polemica con il post dell’assessore, è apparso uno striscione proprio davanti ai cancelli di Spazio 4.

Lo striscione riprende quello che era stato uno degli slogan del centro destra durante la campagna elettorale ma lo gioca in chiave totalmente polemica, come ben si vede dalla foto allegata, suggerendo una vicinanza con il movimento politico di estrema destra Forza Nuova,  che, nella realtà dei fatti, poco centra con l’assessore Zandonella, con la giunta Barbieri e con la scelta di chiudere Spazio 4.

Come nelle vignette satiriche spesso gli striscioni usano l’iperbole per esprimere uno stato d’animo e, su Spazio 4, “gli animi” sono tanti e nettamente divisi.

Da un lato ci sono quelli che questo luogo lo frequentavano ed animavano ed oggi si sentono orfani e “traditi” dalle scelte dell’amministrazione. Dall’altro la maggioranza di governo della città, che non percepiva quel luogo come vicino al proprio sentire ed ha deciso di chiuderlo.