Aree verdi piacentine ed emergenza clima, la lotta di Fridays for Future si sposta sul locale

Torna il Fridays for Future, il quarto per la precisione. Anche a Piacenza si sono mobilitati un centinaio di ragazzi che hanno deciso di fermarsi e manifestare per il clima, sulla scia dei dettami di Greta Thunberg.

La sezione locale questa volta ha introdotto alcune tematiche prettamente cittadine: infatti alla fine della marcia, conclusa in Via Morigi, dove i promotori hanno raccolto firme in difesa dei giardini sia di via Morigi che di via Campesio, perchè non vengano edificati. Seconda richiesta è che il Comune sottoscriva una dichiarazione di emergenza climatica, le cui firme, come esplicitato dallo stesso referente locale Luca Casana, “dovranno essere autenticate da un incaricato del Comune presente in loco”.

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Fridays for Future venerdì a Piacenza, Luca Casana: “Servono governi lungimiranti”

Lo scorso 15 marzo si fermò letteralmente la scuola piacentina dinanzi alle rivendicazioni di Greta Thunberg sul benessere del clima per i prossimi anni. Circa 4000 studenti percorsero Corso Vittorio Emanuele partendo dal Liceo Respighi, giunsero in Piazza Cavalli e proseguirono fino in via Maculani, dove la marcia pacifica si concluse con alcune dichiarazioni da parte degli stessi ragazzi.

Per venerdì prossimo alle ore 8.30 è atteso un altro sciopero generale per il clima sullo stesso percorso, con la speranza di ripetere quei numeri, perchè pur non essendo un evento “politico”, (non sono ammessi cartelli di partiti), è richiesto ai politici di darsi una mossa e cambiare alcune politiche che vanno contro il benessere anche di comunità più piccole.

Luca Casana ha coordinato lo scorso sciopero, il Fridays for Future, e anche quest’anno sta coordinando la manifestazione, invitando quanti più comitati cittadini, studenti, ad aggregarsi alla marcia.

Come sarà organizzata la manifestazione?  

Per ora abbiamo avuto alcuni riscontri, oltre a qualche professore o studente che ci ha detto di persona che parteciperà. Ad esempio dalla Scuola media Nicolini. Siamo in procinto di contattare i rappresentanti di Istituto perchè possano indirizzare quanti più ragazzi.

Lo scorso anno ci fu un boom di presenze.

E di questo siamo felici, vediamo che anche in tutto il mondo c’è una grande sensibilità sul tema, e speriamo che anche Piacenza viva una bella manifestazione. In Italia tuttavia è molto difficile far circolare determinate notizie, creare una grande comunità legata al tema dell’ambiente.

A livello italiano, si parla di dare seguito agli Accordi di Parigi, pensi sia fattibile? 

(Tali accordi prevedevano il raggiungimento dello 0 netto di emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030, per restare entro i +1.5 gradi di aumento medio globale della temperatura).

Tecnicamente potrebbe essere fattibile, ma a livello pratico esistono sempre troppe difficoltà, legate agli interessi economici in gioco. Cambiare drasticamente sarà dura: è giusto porsi un obiettivo ambizioso, ma bisogna anche guardare in faccia alla realtà. Siamo già nel 2020, quasi, pensare che in 10 anni raggiungeremo 0 emissioni è utopia. 

Lunedì ci sarà un importante summit delle Nazioni Unite sul tema, con Conte presente assieme al Ministro dell’Ambiente Costa. Assenti Trump e forse Bolsonaro, da sempre poco inclini a cedere sul fronte del cambiamento climatico.  

Ci sono tendenze diverse, in Europa c’è stata un’ondata verde alle ultime elezioni, in Germania, nel Nord Europa, supportata dal movimento Fridays for Future. Parallelamente ci sono questi nazionalismi di ritorno, i sovranisti che che oltre a riproporre idee antiche, dal punto di vista ambientale pensano sempre a economie lineari, non circolari, pensano all’estrazione di combustibili fossili e non alle risorse rinnovabili. Una situazione abbastanza articolata. Servono governanti lungimiranti, spero che la situazione in futuro cambi.

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Torna il “Fridays for Future” di Greta Thunberg. La sezione piacentina lancia un appello alla politica locale

Oggi 24 maggio, si terrà a livello nazionale e mondiale il secondo sciopero per il clima sull’esempio di Greta Thunberg, la ragazzina svedese di 16 anni che ormai tutti abbiamo avuto modo di conoscere in qualche modo. Saranno 155 gli eventi in altrettante città a sostegno di questa campagna nata dal basso, a questo link è possibile vedere tutte le città in cui si sta manifestando e tutti i gruppi che stanno nascendo.

Anche Piacenza sta manifestando proprio in questo momento. La sezione piacentina ha inoltre lanciato un “manifesto”, indirizzato ai politici locali perchè si attivino a difesa del clima, non solo a parole.

In particolare ne loro appello si legge: “La crisi climatica che stiamo vivendo oggi e che tra pochi anni (11 o addirittura 6, secondo il climatologo James Hansen) si acerberà ovunque, determinando scenari a medio e lungo termine in cui la stessa esistenza della specie umana non sarà garantita, ha messo in luce in modo definitivo la necessità di azioni concrete mirate al contrasto delle cause scatenanti dei cambiamenti climatici”. 

Tra le richieste vi sono:

– il posizionamento di alcuni distributori di acqua (cd. “stazioni dell’acqua”) nei luoghi pubblici, come scuole o biblioteche, così che ne sia possibile l’erogazione gratuita riducendo il consumo di plastica;

– la realizzazione del parco della Pertite;

– il censimento degli impianti di riscaldamento delle case, soprattutto per quanto riguarda i caminetti e le stufe;

– adeguamento delle infrastrutture pubbliche al fine di migliorarne l’efficienza energetica;

– la richiesta alle istituzioni competenti a livello locale e nazionale della dichiarazione di emergenza climatica, sull’esempio di quanto fatto da Regno Unito e Repubblica d’Irlanda e del comune di Milano;

– la conversione della flotta di auto del comune in veicoli ad alimentazione elettrica;

– l’utilizzo di veicoli ad alimentazione elettrica per la raccolta dei rifiuti;

– piantare un albero per ogni nascita nel comune, indicandone la localizzazione e il monitoraggio.

A corredo di queste richieste, partirà anche una raccolta firme ispirata all’articolo 7 del “Regolamento per la disciplina degli istituti della partecipazione” del Comune di Piacenza, approvato con DCC n. 23 del 16/09/2013.

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Attesi 1500 studenti nel corteo per il clima di domani “Fridays for Future”

Saranno 1500 gli studenti (secondo i dati Legambiente) gli studenti che domani scenderanno per le vie di  Piacenza per gridare il proprio disappunto nei confronti di come i grandi della terra stanno gestendo le emergenze climatiche. “Fridys for Future” è una manifestazione che coinvolgerà tantissime persone in tutte le parti del mondo. Tutto è partito da una giovane attivista svedese, Greta Thunberg, che salta la scuola ogni venerdì mattina per protestare contro il cambiamento climatico di fronte al Parlamento del suo Paese. Un gesto piccolo forse, ma che sta mobilitando tantissime persone.

La sua protesta è cominciata il 20 agosto, e da allora non si è fermata, col suo cartello recitante “Skolstrejk för klimatet”, sciopero scolastico per il clima. La giovane attivista, affetta dalla sindrome di Asperger, all’inizio era da sola, poi supportata solamente dai suoi genitori. In Svezia è stata nominata Donna dell’anno.

A Piacenza sono attesi slogan e cartelloni di ogni genere, questo il programma della manifestazione.

Raggruppamento dalle ore 8.45 lato Respighi
PARTENZA ORE 9.10
(Nota organizzativa: arrivando numerosi gli studenti del liceo Gioia, questi si posizioneranno sul Corso aspettando l’arrivo del corteo e accogliendo i loro “colleghi” più piccoli di infanzia e primaria, medie a cui poi si aggregheranno.
RICORDIAMO PERO’ CHE LA PARTENZA E’ SUL PUBBLICO PASSEGGIO!!! )

Percorso: corso VE, p.zza Cavalli, via Cavour, viale Risorgimento
ARRIVO IN VIA MACULANI interno mura dove le scuole (infanzia/elementari/medie/superiori) lanceranno i loro eco-messaggi
Fine manifestazione 11.00 circa 

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