Giovane di Ponte dell’Olio arrestato per tentato furto in abitazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti

Un 24enne è stato fermato dai Carabinieri di Ponte dell’Olio nella serata di ieri. Il giovane aveva precedenti penali per tentato furto in abitazione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Poco prima i militari, nel corso di un servizio preventivo, in località Murazzo di Folignano di Ponte dell’Olio hanno individuato il soggetto mentre stava asportando legna accatastata presso l’abitazione di un residente. Alla vista degli operanti, il giovane ha tentato di disfarsi di un contenitore di plastica che occultava nella tasca dei pantaloni, contenente quattro dosi di hashish confezionate e pronte per lo smercio.

Il 24enne è stato quindi sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del processo con rito direttissimo, previsto per la mattinata odierna presso il Tribunale di Piacenza.




Casa a soqquadro, donna incolpa il marito, ma erano stati i ladri

Una perfetta trama per un film alla Vanzina, con un pizzico di thriller. Nel pomeriggio del 13 novembre una donna in Via Leonardo Da Vinci si era assentata da casa per un’ora circa. Al suo rientro ha trovato la casa in disordine, con cassetti aperti, e molti oggetti per terra. Primo pensiero è stata l’incuria del marito, invece al momento del rientro a casa di quest’ultimo, l’amara scoperta: i ladri avevano rubato un Rolex, un altro orologio d’oro, un quadro e 250 euro in contanti. Così la coppia ha chiamato la Polizia. 

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Furto nella scuola di Niviano, la Comunità Islamica chiede un contributo per l’Istituto

Dopo i danni, è il momento di ripartire. Nei giorni scorsi la scuola elementare di Niviano è stata derubata da ignoti, approfittando della chiusura nel finesettimana. Sono stati sottratti computer e materiale audiovisivo, ma anche generi alimentari di prima necessità.

Ora la Comunità Islamica chiede ai suoi frequentanti ma anche a tutte le persone di buon cuore un contributo per aiutare l’Istituto.

“I bambini non si toccano!” – dice il Presidente Ylli – “e noi siamo e saremo sempre in prima linea a supportare i nostri figli nel loro percorso di crescita e tutte le istituzioni preposte per realizzarla nel modo più idoneo”.

L’Imam, Sheikh Alyafy dal canto suo, ha espresso l’augurio di un impegno di tutte le persone di buona volontà per contribuire alla raccolta fondi ricordando che è necessario contrastare ogni gesto negativo con uno positivo che lo corregga e sia da esempio positivo per altri.

L’invito quindi della dirigenza della Comunità è quella di raccogliere fondi che verranno devoluti all’Istituto colpito. La raccolta fondi rimarrà aperta fino a venerdì 2 novembre e si potrà donare tramite il conto Paypal della Comunità a questo link (http://bit.ly/2PxZVpc) o usando l’email info@comislamicapc.it, in alternativa tramite il conto bancario ai seguenti recapiti specificando la causale: “Donazione Scuola Rivergaro”.

codice IBAN: IT03 R 05034 12602 000000001213
Intestato a: ASSOCIAZIONE COMUNITA’ ISLAMICA DI PIACENZA
Presso: BANCO BPM SPA Dip. 2218 Piacenza Ag. 2
Strada Farnesiana, 9/A – 29122 Piacenza (PC)

oppure tramite bollettino postale ai seguenti conti:

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Quanto hanno studiato i criminali? Uno studio de Il Sole 24 Ore lo spiega

Vi ricordate i fratelli Mortimer e Randolph Duke di Una poltrona per due? E la loro scommessa di trasformare un ricco agente di cambio laureato ad Harvard (Winthorp) in un criminale, e allo stesso tempo rimpiazzarlo con un vagabondo (Valentine)? In quel caso si voleva dimostrare che il contesto in cui si è cresciuti conta fino a un certo punto per arrivare a delinquere.

Il Sole 24 Ore ha cercato di trovare una correlazione simile, incrociando i dati (per Regione) del numero di laureati ogni 1000 abitanti messi a disposizione dall’Istat e le denunce presentate nel 2016, fornite dal Dipartimento per la pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno. Si scoprono così molte informazioni interessanti, soprattutto verificando per tipologia di reato.

Prima di tutto, i criminali non sono necessariamente degli inetti. Nella categoria più generica dei “Furti”, si vede nel 2016 che se in Emilia Romagna ci sono 132,76 laureati ogni 1000 abitanti (590 mila totali), in reati in esame denunciati ammontano a 31,12 per 1000 abitanti (138 mila totali). Curioso il caso dei furti con destrezza: c’è una correlazione positiva tra il numero di denunce e quello di laureati. Per quanto concerne le “truffe e le frodi informatiche” è curioso notare una correlazione positiva con la quota di laureati in tutte le Regioni. Evidentemente sono in pochi quelli che hanno studiato quella che gli inglesi definiscono “computer science”.  In Emilia Romagna nel 2016, sui 132,76 laureati ogni 1000 abitanti di cui sopra, i reati di questo genere sono 2,706 per 1000 abitanti (12 mila totali!). Lo stesso vale per i furti negli esercizi commerciali e per quelli in abitazione.

In controtendenza i “furti di autovetture”, infatti sono solo 0,643 su 1000 abitanti. Solo in Lazio la tendenza positiva rimane, con 153,72 laureati ogni 1000 e 2,983 denunce (17 mila 500 totali). In buona sostanza, non importa che un delinquente sia o meno istruito, è importante che venga consegnato alla giustizia.

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