“L’ultima notte di Antonio Canova” dell’autore piacentino Gabriele Dadati inaugura “Voci a Palazzo”

Mancano pochi giorni all’inizio di Voci a Palazzo, la rassegna culturale che aprirà al pubblico le porte delle più rinomate dimore storiche del comune di Sovere. A inaugurare il festival sarà l’autore piacentino Gabriele Dadati, ospite sabato 20 luglio all’interno della splendida cornice di Palazzo Silvestri. Per l’occasione, Dadati presenterà il suo ultimo libro L’ultima notte di Antonio Canova (Baldini+Castoldi) in un dialogo con Giorgio Azzoni, docente di Storia dell’arte Moderna e di Teorie del paesaggio presso l’Accademia delle Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

Autore di vari libri, tra cui Sorvegliato dai fantasmi, finalista come Libro dell’anno per Fahrenheit di Radio 3 Rai, e Piccolo Testamento presentato al Premio Strega 2012, Gabriele Dadati ha rappresentato l’Italia nel progetto Scritture Giovani del Festivalletteratura di Mantova. Non a caso sarà il suo ultimo libro ad inaugurare Voci a Palazzo, L’ultima notte di Antonio Canova che intreccia la scrittura con la storia e l’arte classica.

LA TRAMA

Venezia, ottobre 1822. Al secondo piano di Palazzo Francesconi, un uomo è steso nel suo letto di morte. Si chiama Antonio Canova ed è il più grande artista del mondo. Al suo fianco è seduto il fratellastro Giovan Battista Sartori, che prova per lui un immenso amore. Ma ora ad Antonio non importa più essere confortato. Vuole rendere un’ultima confessione prima di andarsene. È così che torniamo al 1810, quando lo scultore è a corte dell’altro uomo del secolo, Napoleone Bonaparte. Diversissimi, eppure accomunati dal destino di essere rimasti ben presto orfani di padre e di non aver saputo essere padri a loro volta. Tra di loro, nucleo incandescente, Maria Luisa: imperatrice poco più che bambina, pendolo segreto in movimento tra la seduzione del potere e la difesa di una purezza impossibile. Nel suo lungo e appassionato racconto, Canova rivela al fratello la miccia che ha incendiato e distrutto le loro vite. E trova, nella compassione dell’ascolto e nel conforto del sogno, il vero seme della sua discendenza. «Di quanta bellezza era stato dunque padre traendola dal marmo, fertile come nessun altro prima e nessun altro mai in seguito.»

PALAZZO SILVESTRI

A ospitare il primo appuntamento di Voci a Palazzo è Palazzo Silvestri, uno degli edifici più importanti del borgo San Martino di Sovere. L’edificio rispecchia i caratteri di armonia ed eleganza tipici dell’architettura neoclassica. L’architettura esterna è perfettamente geometrica con volumi semplici, decorazioni sobrie e dimensioni armoniche. La facciata sud, che si affaccia sul parco Silvestri, è più articolata e ariosa, formata da un’equilibrata alternanza di pieni e di vuoti. Gli ambienti interni sono raffinatamente decorati con marmi dipinti, decorazioni a stucco, mosaici pavimentali di stile veneziano e un importante ciclo di affreschi ispirati al tema dell’Unità d’Italia e realizzati dal pittore neoclassico Antonio Guadagnini.

Ideata dal Comune di Sovere,con la direzione artistica di Stefano Malosso, dell’Associazione OltreConfine, Voci a Palazzo porta a Sovere dal 20 luglio al 9 agosto le voci di importanti scrittori di livello nazionale tra le mura delle affascinanti residenze storiche. Dare nuova vita ai luoghi custodi di un enorme patrimonio artistico, spesso poco vissuti e dimenticati, è l’idea che ha portato alla nascita della rassegna Voci a Palazzo. Il Festival vuole favorire l’incontro tra parola e arte, innescando un dialogo tra letteratura nazionale e patrimonio storico artistico locale.

Voci a Palazzo è stata realizzata grazie al contributo GAP Spa (Gruppo Piantoni Holding Srl) e in collaborazione con Libreria Mondadori Bookstore Sovere, Biblioteca Civica “P. Guizetti” Sovere, Simone Bianchi Forneria Artigianale, Podere Cavàga.

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Il libro di Gabriele Dadati in finale anche al premio “Raffaele Crovi”

Il romanzo del piacentino Gabriele Dadati “L’ultima notte di Antonio Canova”, sta vivendo un momento di grande successo.

Già presente nella rosa dei finalista del Premio Letterario Giovanni Comisso, entra in finale anche al Premio Letterario Nazionale “Raffaele Crovi” per la Letteratura d’Appennino.

Il Premio letterario intitolato a Giovanni Comisso verrà assegnato sabato 6 ottobre con una cerimonia a Palazzo dei Trecento di Treviso.

Chiamata a giudicare le opere in concorso, la giuria tecnica composta da Giancarlo Marinelli (presidente), Benedetta Centovalli, Rolando Damiani, Silvia De Laude, Stefano Mancuso, Pierluigi Panza, Sergio Perosa e Stefano Salis, cui da sempre si affianca una giuria popolare di lettori scelti.

La cerimonia di premiazione del Premio Raffaele Crovi è prevista per domenica 7 ottobre presso il Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti (RE). Le giurie della 2° edizione sono state coordinate dalla Prof.ssa Clementina Santi, Presidente dell’Associazione Scrittori Reggiani.

L’ultima notte di Antonio Canova è stato pubblicato da Baldini+Castoldi nel gennaio del 2018.




Gabriele Dadati finalista alla XXXVII edizione del Premio Comisso

Lo scorso sabati si è radunata in seduta pubblica a Palazzo Giacomelli-Spazio Unindustria (Treviso) la Giuria tecnica del Premio letterario “Giovanni Comisso”, presieduta da Giancarlo Marinelli e composta da Benedetta Centovalli, Rolando Damiani, Silvia De Laude, Stefano Mancuso, Pierluigi Panza, Sergio Perosa e Stefano Salis.

Tra 93 opere in concorso nella sezione della Narrativa italiana la giuria a votazione palese ha indicato la terna finalista, composta da “Il segreto di Pietramala“, di Andrea Moro (La nave di Teseo), da “La casa dei bambini“, di Michele Cocchi (Fandango libri) e – con il maggior numero di consensi – dal romanzo “L’ultima notte di Antonio Canova” del piacentino Gabriele Dadati, pubblicato nel mese di febbraio da Baldini+Castoldi.

La terna – unitamente a quella delle opere biografiche – sarà ora inviata alla Grande giuria, composta da 60 lettori, che poi voteranno, in seduta pubblica, i superfinalisti delle due sezioni in occasione della finale del Premio Comisso, a Palazzo dei Trecento a Treviso il prossimo 6 ottobre.

Il Premio è promosso dall’Associazione Amici di Comisso di Treviso, di cui è Presidente Ennio Bianco e Presidente onoraria Neva Agnoletti. Riceve il sostegno delle Istituzioni e di numerosi sponsor privati, le “Aziende amiche del Premio Comisso”.




Tour canadese per Gabriele Dadati col suo ultimo romanzo “canoviano”

Il successo de L’ultima notte di Antonio Canova supera i confini nazionali. Il romanzo di Gabriele Dadati uscito a febbraio presso Baldini+Castoldi, sta raccogliendo una grande attenzione dalla critica e dai lettori, spesso con toni entusiastici. Il Corriere della Sera l’ha definito “Una scrittura neoclassica, sorvegliata, colta e mai affettata” , Il Giornale ha definito le sue parole “dotate del peso che la letteratura esige” , mentre secondo Avvenire è “un romanzesco avvincente e sorprendente, seppure dentro una lingua canovianamente limpida e imperturbabile”. Si aggiungano altri attestati di stima come, l’intervista a “Fahrenheit” di Radio 3 Rai e la presentazione al Premio Comisso.

PRESENTAZIONI IN CANADA

5 maggio, Toronto: presentazione del romanzo a “Librissimi”, prima edizione del Festival del libro italiano in Canada, presso il Columbus Centre. A condurre la presentazione sarà Luca Fiorentini (Piacenza, 1984), ricercatore post-doc in letteratura italiana medievale presso il Dipartimento di studi italiani dell’Università di Toronto.

9 maggio, Toronto: presentazione del romanzo presso la sede all’Istituto Italiano di Cultura (496 Huron Street) diretto da Alessandro Ruggera. A condurre la presentazione sarà Eleonora Lima (Cremona, 1983), ricercatrice post-doc in letteratura italiana moderna e contemporanea presso il Dipartimento di studi italiani dell’Università di Toronto. Verranno letti per la prima volta estratti del romanzo tradotti in inglese dalla stessa Eleonora Lima.

11 maggio, Ottawa: congresso annuale della Canadian Society for Italian Studies, relazione dal titolo “Antonio Canova e le donne di Napoleone. Da Letizia Ramolino a Paolina Borghese, da Giuseppina Beauharnais a Maria Luisa d’Austria”. Presso la facoltà di Scienze Sociali, Università di Ottawa. Gabriele Dadati sarà, insieme all’antropologo Franco La Cecla, ospite d’onore del congresso. Qui il programma: canadiansocietyforitalianstudies.camp7.org/Programme-CSIS-2018  

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Gabriele Dadati racconta il suo Canova nella vetrina di Fahrenheit 451

Gabriele Dadati è uno scrittore ed editore poliedrico. Ha raccontato una Piacenza “fantastica” in una raccolta di racconti assieme ad altri autori, ha presentato un libro (Piccolo Testamento, 2012) allo Strega, si è cimentato su più stili di scrittura (Sorvegliato dai Fantasmi (peQuod, 2006). Ora arriva in libreria con “L’ultima notte di Antonio Canova”, edito da Baldini & Castoldi, che non esita a definire “un romanzo storico vero e proprio”. L’ambientazione è infatti quella della Venezia di inizio ‘800 e Antonio Canova, il più grande artista dell’epoca, è sul letto di morte a Palazzo Francesconi. L’ha presentato questa mattina in un incontro “in vetrina” con i lettori, assieme a tisane e biscotti.

Come si troverebbe un artista del calibro del famoso scultore nella società caotica di oggi? “Canova aveva una caratteristica molto particolare – sottolinea Dadati, era un uomo che non sapeva odiare. Un uomo che quando si trova nei momenti di contrasto se ne va.

Nelle sue carte c’è una frase che lo caratterizza molto bene: Io non odio nessuno

Viviamo purtroppo nei tempi dell’odio e del contrasto, e sarebbero dei tempi di grande sofferenza per lui. Aveva il carattere più lontano dai tempi in cui viviamo, per il grande animo che aveva avrebbe provato molta sofferenza”. 

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