Alla Ricci Oddi presentazione di tre dipinti inediti di Stefano Bruzzi

Domenica 3 giugno alle ore 11 presso la Galleria Ricci Oddi si svolgerà l’incontro dal titolo “Una carbonaia sull’Appennino”: protagonisti, tre dipinti inediti di Stefano Bruzzi, due aventi medesimo soggetto, sicuramente riferibili al 1865 circa, e “La tosatura delle pecore” del 1885, opera recentemente riemersa in Germania. L’incontro, a cura di Leonardo Bragalini, sarà ad ingresso libero. Si tratterà di un’occasione unica per  vedere e scoprire tre opere inedite – appartenenti a collezioni private – di Bruzzi, la cui presentazione offrirà lo spunto per un excursus sulla produzione dell’artista e la definizione del suo ruolo tra i maestri del realismo italiano del XIX secolo.

In questo scorcio di anni Bruzzi realizza un vero e proprio reportage delle attività lavorative, degli usi e delle tradizioni del suo tempo e dei luoghi prossimi alla sua abitazione di Roncolo di Groppallo in Val Nure. Col suo pennello egli coglie le fatiche quotidiane con lo sguardo attento del cronista, unito al talento dell’artista, senza edulcorazioni o sentimentalismi. La fatica immane del “Passo difficile” della Galleria Ricci Oddi, lo sforzo delle bestie ne “I primi a far la rotta” della Galleria Nazionale di Roma, il formidabile “Spaccalegna” nella neve e i “Segantini”, uomini e bestie accomunati nel lavoro sono documenti di un mondo ormai scomparso.

L’ingresso alla conferenza è gratuito fino ad esaurimento posti, non è necessaria la prenotazione




Apericena alla Ricci Oddi per i 25 anni di casa “Don Venturini”

Con un AperiCena alla Ricci Oddi e una messa all’aperto presieduta dal vescovo di Piacenza-Bobbio, si avviano alla conclusione le celebrazioni per i venticinque anni di casa “Don Venturini”.

Nel tardo pomeriggio di venerdì 25 maggio nel chiostro e giardino della “Ricci Oddi” si svolgerà l’annunciato “AperiCena” che invita i piacentini a vivere un momento di incontro con quanti vivono nella casa accoglienza per malati di aids che la diocesi ha intitolato al compianto don Giuseppe Venturini.

Proposto dall’associazione “La Ricerca” in collaborazione con la Caritas diocesana, l’Unione Commercianti e il patrocinio del Comune di Piacenza, l’evento avrà inizio verso le 18,30 preceduto da una visita alle opere della prestigiosa pinacoteca (a fare da guida sarà la direttrice Maria Grazia Cacopardi).

Sarà un aperitivo speciale voluto per lanciare un inno alla bellezza nel segno dell’arte e della solidarietà come ideale prosecuzione della mostra itinerante di fotografie “ContagiAMI la vita!” ospitata in questi giorni da diversi negozi del centro di Piacenza fra piazza Cavalli, via Felice Frasi, piazza Duomo, via Legnano, via Chiapponi, via Giordani e via San Siro.

Messa con il Vescovo

Infine la settimana prossima, martedì 29 maggio, giornata dell’anniversario di fondazione di casa “Don Venturini”, la settecentesca struttura della “Pellegrina” (Strada Agazzana 69) accoglierà la concelebrazione religiosa presieduta dal vescovo di Piacenza-Bobbio monsignor Gianni Ambrosio. Dopo la messa, che – tempo permettendo – si svolgerà all’aperto nella grande aia antistante la casa con inizio alle 19 – è previsto un momento conviviale e festoso.




Il presidente della Ricci Oddi: “Dall’assessore Polledri imprecisioni e considerazioni superficiali”

Si apre un altro fronte di scontro per l’assessore alla cultura Massimo Polledri. Questa volta il motivo del contendere è la Galleria Ricci Oddi intorno alla quale il clima si è fatto incandescente. Tutto è nato da una interrogazione del consigliere Roberto Colla (Piacenza Più) sottoscritta anche da Paolo Rizzi. Nella seduta del 10 aprile l’assessore Polledri ha risposto ai consiglieri attaccando l’attuale gestione e preannunciando un possibile taglio di contributi. La polemica, in questi giorni si è mano a mano gonfiata, sia sui social sia sulla stampa ed oggi arriva una durissima replica a firma del presidente della galleria Massimo Ferrari che preannuncia la probabile chiusura della Ricci Oddi per mancanza di fondi adeguati e sottolinea come i finanziamenti del Comune non siano una regalia dell’amministrazione ma derivino da un preciso contratto stabilito al momento della donazione.

Di seguito il testo integrale del comunicato stampa

“Non è mia consuetudine confondere il piano delle competenze personali con le tante mistificazioni e sterili polemiche che, spesso per motivi strumentali, popolano la scena politica.

Tuttavia, in quest’occasione, dopo essermi confrontato con il Consiglio di Amministrazione della Galleria Ricci Oddi che presiedo, ho ritenuto indispensabile chiarire a mezzo stampa alcune questioni che ci riguardano; un’occasione per sgomberare il campo dalle tante imprecisioni e superficiali considerazioni presenti nelle parole pronunciate dall’Assessore Polledri nel suo intervento all’interno del Consiglio comunale del 9 aprile 2018.

L’atteggiamento che traspare dal discorso dall’Assessore, che troppo spesso abbiamo visto ripetersi negli anni indipendentemente dal “colore” politico rappresentato, attesta ancora una volta come le amministrazioni comunali nel succedersi del tempo pretendano di decidere le linee culturali, l’orizzonte promozionale, le scelte strategiche della Galleria piacentina in spregio agli atti fondativi e dello spirito con cui la stessa venne istituita dal fondatore.

Fin dall’atto della sua istituzione la nostra Galleria vive, come ebbe a disporre Giuseppe Ricci Oddi, libera da costrizioni politiche ancorché amministrative nei riguardi di ogni tipo di scelta intellettuale e tutto questo è sancito dallo Statuto originario, che prevede – quale unico organismo istituito a questo scopo – il Consiglio di Amministrazione della Galleria.

È spiacevole dover ancora una volta ricordare che l’Amministrazione Comunale e la Galleria Ricci Oddi sono legate da un preciso vincolo espresso attraverso l’originaria “donazione modale” dalla quale – per chi volesse prenderne lettura – emerge chiaramente l’obbligo in capo all’Amministrazione di provvedere al mantenimento della Galleria stessa, pena la risoluzione del contratto. Facile constatare come Giuseppe Ricci Oddi abbia voluto garantire la sicurezza del mantenimento di una così preziosa ricchezza offerta alla Città di Piacenza come bene comune a tutti i cittadini e non agli esponenti delle diverse amministrazioni nel succedersi del tempo.

Questo è, in sintesi, il motivo indispensabile per il godimento di un tate patrimonio e questo è forse quello che non si deve mai dimenticare nell’intraprendere qualsiasi riflessione sulla Galleria, che deve rimanere al difuori ed al di sopra della dialettica politica.

Alla luce di quanto detto è importante chiarire che il finanziamento comunale alla Galleria Ricci Oddi viene corrisposto in ragione degli impegni assunti all’atto della costituzione ed a valle di un bilancio preventivo, predisposto dal Consiglio di Amministrazione ove siedono due membri di nomina comunale, regolarmente inviato e sottoscritto dal Comune stesso. Nonostante la chiarezza e la semplicità della procedura prevista dal fondatore, da alcuni anni l’amministrazione comunale stanzia somme insufficienti a coprire il bilancio di previsione lontane dalle effettive esigenze per la gestione della Galleria.

A titolo esemplificativo, basti rammentare che negli ultimi due anni, gli stanziamenti sono stati disattesi nei termini che seguono: nel 2017 è stata erogata la somma di 170.000 euro (a fronte di un bilancio preventivo come da Statuto che stabiliva in 200.000 euro la somma minima di sussistenza) e per il 2018 addirittura 150.000 euro (a fronte di un preventivo di 240.000 euro). Impossibile capire come mai in Consiglio Comunale l’Assessore Polledri abbia erroneamente parlato di una cifra di 180.000 come previsione per quest’anno visto che i bilanci sono depositati e, in più occasioni, sono stati esposti agli organi comunali competenti tra cui lo stesso Assessore. Le somme stanziate non consentono di mantenere la Galleria nello stato di efficienza e perfino di decoro che credo sarebbe dovuto.

Certamente, alla luce di quanto detto, il tema principale all’ordine del giorno del prossimo Consiglio di Amministrazione sarà la chiusura della Galleria a tempo da definire proprio per la mancanza di fondi destinati all’ordinaria gestione.

Anche i dati forniti dall’Assessore in merito al numero di visitatori richiedono una precisazione premettendo che è particolarmente difficile immaginare una Galleria attrattiva quando all’endemico problema di condizionamento dei locali nella stagione estiva – che da anni rinvia la sua soluzione nelle tante promesse politiche – si è aggiunta nei mesi scorsi l’insufficiente temperatura dei locali durate la stagione invernale. Sovente il termometro nel mese di dicembre e gennaio non ha superato per tanti giorni i 13 gradi compromettendo non solo la sicurezza delle opere esposte ma ostacolando lo svolgimento di qualsiasi attrattività. Di tutte queste cose sono al corrente sia l’Amministrazione che gli uffici competenti ai quali quotidianamente vengono fatti presenti i problemi manutentivi che variano dalle infiltrazioni d’acqua alla sicurezza delle opere, al decoro dell’immobile.

Nessuna iniziativa è stata presa a riguardo, solamente ora la questione viene sollevata con estrema superficialità attraverso le critiche che abbiamo sentito nel Consiglio Comunale del 9 aprile e che tanto ricordano la favola lupus et agnus.

Nel 2017 gli ingressi sono aumentati sia in numero assoluto che in valore corrisposto per il biglietto d’ingresso, come si può rilevare dai dati forniti, ricordando che una delle missioni che ci siamo prefissati da sempre è quella di intensificare i rapporti con le visite degli istituti scolastici e le tante iniziative culturali per le quali il pubblico gode di un biglietto ridotto quando non gratuito. Anche l’evento Guercino nel 2017, pur avendo aumentato il numero dei visitatori complessivi, non ha aumentato in percentuale corrispondente le entrate proprio per queste agevolazioni. Le tante iniziative organizzate contribuiscono al contempo, grazie alle sponsorizzazioni che le attivano, a sopperire alle inadeguate risorse messe a disposizione dal Comune.

Le iniziative culturali più importati che hanno portato la Galleria Ricci Oddi alla ribalta della stampa nazionale, non ultima la recensione alla mostra sul lavoro di Vasco Bendini pubblicata sulle pagine della cultura del Corriere della Sera, sono state interamente sostenute – a partire da progetti elaborati all’interno del Consiglio di Amministrazione – dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e dalla Banca di Piacenza che si sono dimostrate Istituzioni sensibili allo spirito culturale che anima la Galleria, oggi unici motori della ricerca altrimenti impossibile da sostenere.

Di recente gli accordi con l’Associazione Confindustria Piacenza o con associazioni di servizio come il Rotary Piacenza hanno colmato alla scala minore iniziative culturali e promozionali necessarie a consolidare iniziative legate al territorio e di ricerca. Non ultime, le relazioni di prestito e scambio con altre istituzioni museali permettono di reperire in maniera autonoma le risorse per la conservazione delle opere esposte. Conservazione che richiede cifre considerevoli che il Comune non prende in considerazione.

Sul questo punto mi sia consentito di rammentare all’Assessore Polledri lo stato di abbandono in cui versano le opere in comodato d’uso dalla Galleria al Comune e che forniscono uno spettacolo tutt’altro che edificante nei locali del Municipio.

E’ poi facile rilevare come altri musei di simile importanza culturale, non due ahimè (come erroneamente riportato dall’Assessore che, dopo una chiacchierata nella quale io alludevo alla relazione con il Museo Revoltella di Trieste dando per scontata la conoscenza da parte del mio interlocutore l’elementare conoscenza di altri giganti museali di addirittura maggior prestigio come la Galleria d’Arte Moderna di Roma, i Musei di Genova Nervi, ecc.) ma almeno sei o sette entità in Italia, godano di promozioni finanziarie, consenso interno alle proprie Città e Amministrazioni comunali che stanziano per questi scrigni di orgoglio nazionale cifre dieci volte superiori – se non ancora più ingenti – come scommessa culturale che a Piacenza non sembra essere presa in considerazione se non nella condizione necessaria per solo il mantenimento in vita.

Lasciatemi chiudere con due note personali che possano chiarire altrettante inesattezze espresse dall’Assessore in Consiglio Comunale. La prima richiesta di partecipazione all’iniziativa di promozione per Piacenza Capitale della Cultura 2020 è arrivata via mail alla galleria Ricci Oddi il 9 agosto 2017 e la mia risposta con il programma completo immaginato per la Galleria – senza nessun incontro di chiarimento sui temi – è stata spedita il 21 agosto (12 giorni dopo). Dopo di che, in un incontro collettivo alla fine dello stesso mese, mi è stato sottolineato pubblicamente dal regista dell’iniziativa, Paolo Verri, che il contenuto della Ricci Oddi era difficilmente utilizzabile e confrontabile con il programma previsto. Nonostante la scarsa attenzione per la ricchezza intellettuale del contenitore che rappresento, abbiamo corretto il tiro mettendoci comunque e come sempre a disposizione per il bene comune.

Infine, l’Assessore sa bene che la mia richiesta di dimissioni non è mai arrivata in Comune proprio perché, dopo le ultime elezioni, l’incontro con il Sindaco Patrizia Barberi ha confermato la fiducia ai due membri espressi dal Comune, il sottoscritto e l’Avvocato Francesca Tosi Ricci Oddi, all’interno del Consiglio di Amministrazione della Galleria, con ciò avvalorando – questa volta sì – la norma Statutaria riguardante la durata in carica dei Consiglieri del tutto svincolata dalle sorti politiche del governo cittadino.

Il Sindaco certamente si è dimostrato, non tanto “più che signorile” come nelle parole dell’Assessore ma più illuminato ed interessato al bene di questa istituzione cittadina che necessità oggi di continuità e lavoro all’interno di un CDA che molto sta spendendo per immaginare il futuro della Galleria.

Spiace che l’Assessore Polledri si spenda in lezioni di savoir-faire mentre basterebbe approfondire le radici e la storia della Galleria per avviare un percorso comune nel rispetto della volontà del fondatore e nell’interesse della cittadinanza tutta”.




Musei (e Ricci Oddi) chiusi a Pasqua, aperti a Pasquetta

In occasione delle imminenti festività pasquali, sia i Musei Civici di Palazzo Farnese, sia il Museo di Storia Naturale resteranno chiusi domenica 1° aprile.

Apertura per entrambi, invece, lunedì 2, con orari diversi: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18 il Museo di Storia Naturale con sede all’Urban Center; continuativamente, dalle 10 alle 18, i Musei di Palazzo Farnese, con visite guidate comprese nel biglietto di ingresso alle 10, 11.30, 13.30, 15 e 16.30.

 

Allo stesso modo il giorno di Pasqua, domenica 1° aprile, la Galleria Ricci Oddi resterà chiusa. Lunedì dell’Angelo, 2 aprile, sarà invece aperta al pubblico dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,00.

 




Alla Ricci Oddi torna “Facciamo arte insieme” per bambini dai 5 ai 10 anni

Torna “Facciamo arte insieme”, l’attività ludico-creativa rivolta ai bambini dai 5 ai 10 anni alla scoperta della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli alla collezione del Museo e contemporaneamente di valorizzare il patrimonio artistico del territorio di Piacenza.

Anche questa quinta edizione – al via domenica 18 marzo 2018 – è resa possibile grazie al contributo della Banca di Piacenza, che conferma il suo generoso sostegno alle iniziative della Galleria rivolte alle famiglie piacentine.

I laboratori si terranno la domenica pomeriggio alle ore 16 con ingresso gratuito; la durata è di circa un’ora e mezza e il numero massimo di partecipanti è di 25 bambini.

L’iniziativa per l’edizione 2018 si rinnova con due stimolanti novità: “Tanto di cappello” e “La Galleria Enigmistica”.

“Tanto di cappello” si terrà il 18 ed il 25 marzo e prevede un percorso nelle sale del Museo durante il quale i piccoli partecipanti – osservando le diverse opere esposte – cercheranno la giusta ‘ispirazione’ per creare un copricapo, un foulard, una bandana o addirittura un diadema.

“La Galleria Enigmistica” (15 aprile e 6 maggio) stimolerà invece la fantasia e l’intelligenza grazie ad alcuni divertenti giochi: spazio a rebus, cruciverba, indovinelli e tanto altro che sarà possibile risolvere osservando le opere nelle sale del Museo.

Tanto di cappello

domenica 18 marzo 2018 alle ore 16 (prenotazioni dalle ore 8.00 di lunedì 12 marzo)

domenica 25 marzo 2018 alle ore 16 (prenotazioni dalle ore 8.00 di lunedì 19 marzo)

La Galleria Enigmistica 

domenica 15 aprile 2018 alle ore 16 (prenotazioni dalle ore 8.00 di lunedì 9 aprile)

domenica 6 maggio 2018 alle ore 16 (prenotazioni dalle ore 8.00 di lunedì 30 aprile)

Modalità di partecipazione

Ad ogni laboratorio sono ammessi massimo 25 partecipanti;

L’iscrizione avviene ESCLUSIVAMENTE via email all’indirizzo info@riccioddi.it A PARTIRE DALLE ORE 8.00 DEL LUNEDÌ PRECEDENTE l’attività;

Ogni domanda di iscrizione può contenere al massimo 3 nominativi;

La domanda di iscrizione deve contenere nome, cognome ed età del/dei partecipante/i;

Le prenotazioni sono accettate in ordine di arrivo fino a esaurimento posti

 




Galleria Ricci Oddi: ingresso gratuito per le donne in occasione dell’8 marzo

Come ogni anno, la Galleria Ricci Oddi partecipa al programma di iniziative organizzate in città per celebrare la Giornata internazionale della donna.

Nella giornata di giovedì 8 marzo, la visita al museo sarà gratuita per le donne (orari di apertura: 9.30 – 12.30 e 15.00 – 18.00).

Sempre giovedì 8 marzo, alle ore 16,00 ci sarà la visita guidata dal titolo “Il segno inciso. Opere su carta della Collezione Ricci Oddi”, a cura di Altana.

La visita percorrerà l’attuale allestimento del Salone d’Onore della Galleria piacentina, che vede protagoniste alcune opere su carta della collezione selezionate in occasione dell’attivazione  di un laboratorio pratico rivolto alle scuole dedicato all’incisione: i lavori presentati offrono un esaustivo excursus sulle diverse tecniche, comprendendo acquatinta, acquaforte, punta secca, bulino ma anche litografie e xilografie. Tra gli artisti esposti, Chagall, Sartorio, Fattori, ma anche piacentini come Montin, Missieri, Bonfatti Sabbioni, Foppiani. La visita offrirà dunque la possibilità di conoscere da vicino tecniche, procedimenti e stili della produzione artistica su carta, con focus sulle finalità rappresentative e comunicative di ciascuna opera.

La partecipazione alla visita è aperta a tutti (fino a esaurimento posti) e gratuita per le donne. Non è necessaria la prenotazione.




Secondo la Commissione Tributaria la Ricci Oddi non deve versare contributi alla Bonifica

Il Consorzio di bonifica di Piacenza è stato condannato a restituire alla Galleria Ricci Oddi i contributi pagati per gli anni successivi al 2011, relativi all’immobile di via S. Siro.
La Commissione tributaria provinciale di Piacenza ha dichiarato questi contributi  “illegittimamente richiesti” in una causa nella quale la Galleria d’arte moderna è stata assistita dall’avv. Giacinto Marchesi del foro di Piacenza.

La sentenza spiega che l’obbligo contributivo della Galleria non sussiste non avendo il Consorzio provato che lo svolgimento della attività svolta dalla Bonifica producesse nei confronti dei beni di proprietà della contribuente vantaggi diretti e specifici ed il conseguente incremento di valore patrimoniale degli stessi (gli artt. 21 e 59 rd n. 215/33 richiedono che gli immobili traggano un vantaggio dimostrato e singolarmente proporzionato).

In sostanza – ha motivato la Commissione – «in difetto di un comprovato assolvimento delle finalità istituzionali (ovvero irrigazione, razionale uso dell’acqua, tutela dello sviluppo e della valorizzazione del territorio) assegnati dalla legge (rd n. 215/33) al Consorzio è inibita la possibilità di chiedere alla ricorrente il pagamento di somme (in termini Cass. sent. n. 11801/13 “Il beneficio è il presupposto costitutivo dell’obbligo contributivo e se talune opere producono effetti positivi solo su una parte dei consorziati è su essi che debbono ricadere gli obblighi contributivi”, “L’imposizione della contribuzione è subordinata alla duplice condizione: inserimento dei beni immobili nel comprensorio consortile ed effettivi vantaggi a favore degli immobili in conseguenza diretta ed immediata dei lavori espletati”)».
Dopo aver rilevato che «il mero inserimento degli immobili nel comprensorio del Consorzio non costituisce una prova a vantaggio del Consorzio (CTR Napoli sent. n. 302/15), sempre tenuto a fornire la prova della particolare “utilitas” conseguita dall’immobile non costituendo il detto inserimento una prova neppure a livello indiziario», la Commissione – a proposito della consulenza prodotta dal Consorzio – ha riconosciuto «valore di semplice allegazione difensiva, e non di prova, al predetto elaborato (peraltro non asseverato dal consulente) dalla cui lettura non emerge con sicurezza che dall’esecuzione delle opere gli immobili della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi abbiano a ricevere un incremento di valore direttamente riconducibile alle anzidette opere (Cass. sent. n. 4671/12, sent. n. 2241/15)».
Da ultimo, la Commissione ha dichiarato nulle le cartelle esecutive impugnate confermando una precedente decisione e ciò «per carenza del potere impositivo (a mezzo ruoli) a seguito dell’abrogazione (art. 14 c. 14 ter L. 246/05) dell’art. 21 rd 215/33, a far data dal 16.12.2010, sicché il Consorzio di Bonifica non aveva il potere di iscrivere a ruolo e di riscuotere i crediti a mezzo ruolo (in termini, CTP Piacenza sent. n. 131/17)». In particolare, i giudici tributari hanno specificato che «la presente fattispecie può essere regolamentata dall’art. 2041 c.c. (azione di arricchimento senza causa, in termini, Cass. sent. n. 18432/05) o dall’art. 2033 c.c. (azione di ripetizione di indebito)” e che “entrambe le disposizioni fissano il termine di prescrizione di 10 anni per potere agire in giudizio».




Conferenza presso la Galleria Rcci Oddi il 5 novembre con Matteo Fochessati

La Galleria Ricci Oddi ospita domenica 5 novembre alle ore 10.45, nella Sala Sidoli, la conferenza di Matteo Fochessati che presenterà la mostra “Rubaldo Merello tra divisionismo e simbolismo” in corso a Palazzo Ducale di Genova, di cui è curatore insieme a Gianni Franzone.

All’esposizione genovese, visitabile fino al 4 febbraio 2018, la Galleria piacentina partecipa infatti con il dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo “Tramonto” o “Il roveto”, uno dei capolavori della Collezione Ricci Oddi.

La conferenza di presentazione della mostra Rubaldo Merello tra divisionismo e simbolismo introdurrà al pubblico l’artista ligure, contestualizzando la sua intensa produzione pittorica e plastica all’interno del variegato contesto di ricerca del suo tempo.

La sua pittura – strettamente legata alla singolare esperienza umana vissuta nel prolungato e volontario romitaggio nel borgo di San Fruttuoso – sarà infatti posta criticamente a confronto con le opere dei principali artisti italiani attivi tra divisionismo e simbolismo a cavallo tra Otto e Novecento: non solo quelli che influenzarono il suo peculiare stile pittorico e la sua significativa, ma meno nota, attività scultorea, come Segantini, Previati, Pellizza e Nomellini, ma anche quelli che con lui condivisero la temperie estetica dell’epoca o sui quali Merello esercitò, negli anni a venire, una più diretta influenza formale e iconografica.

Oltre a documentare l’attività grafica e scultorea dell’artista ligure e la sua partecipazione nel 1907 al Salon des Peintres Divisionnistes Italiens di Parigi, si farà inoltre accenno – prendendo spunto dall’incantato scenario naturalistico che fece da sfondo ai dipinti di Merello – a quel diffuso clima di scoperta della Riviera ligure, documento in mostra dalle fotografie del tedesco Alfred Noack.

La conferenza è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Non è necessaria la prenotazione.

L’evento combacia con l’apertura gratuita del museo in occasione della prima domenica del mese: chi vorrà, dopo la conferenza, potrà quindi accedere liberamente alle sale della Galleria per la visita.

Info: Segreteria organizzativa Galleria Ricci Oddi: 0523/320742; info@riccioddi.it;
www.riccioddi.it