Fotovoltaico a San Nicolò, Molinari: “Terreni restino a uso agricolo, parere dalla Regione a favore dell’ambiente”

Niente pannelli fotovoltaici a terra appena fuori dall’abitato di San Nicolò. “Al di là del mio parere personale che è incline ad evitare il consumo efferato di suolo – sottolinea il consigliere regionale Gian Luigi Molinari – sono sollevato dal responso negativo della Regione che ha quindi scongiurato iniziative di questo tipo che ritengo sciagurate”.

Dopo aver avviato tutti gli accertamenti del caso, a seguito di una richiesta che ci era pervenuta dal comune di Rottofreno, ma anche dalle consigliere comunali di Rottofreno Simona Bellan e Mara Negrati, preoccupate dall’eventualità di vedere lo scempio di pannelli a terra a 600 metri dall’abitato di San Nicolò, “la Regione ha espresso parere negativo, chiudendo di fatto all’ipotesi che 160mila metri quadrati di area potessero ospitare l’installazione di pannelli per la produzione di energia rinnovabile”.

La domanda era stata avanzata da tre ditte interessate ai terreni che appartengono a privati e che attualmente sono a uso agricolo. L’area in questione era un ex cava successivamente ritombata e che da ormai 24 anni era utilizzata per lo svolgimento di attività agricole: “toglierle per metterci i pannelli – ha affermato Simona Bellan – sarebbe stata una follia a scapito di tutti, oltre al fatto che si sarebbe persa una preziosa funzione produttiva”.

“Sono soddisfatto del lavoro di squadra che si è sviluppato con Negrati e Bellan – ha sottolineato Molinari – che hanno sollecitato me e ovviamente l’assessore Gazzolo illustrando il problema. Grazie all’impegno dell’assessorato e dei funzionari siamo riusciti a superarlo perché troppo spesso, privilegiando il ritorno economico, si sottovaluta il consumo di suolo e l’impatto ambientale”.

“Abbiamo letto sulla stampa – ha voluto precisare Bellan – interventi di altri politici piacentini in Regione che urlavano allo scandalo dei pannelli a San Nicolò senza sapere, ed evidentemente accertarsi, che la Regione fosse già al lavoro su questo. E l’operazione fortunatamente è stata rapida. Lavoriamo senza urlare”.




Nasce il portale che racconta l’emigrazione emiliano-romagnola

Un portale che annulla qualsiasi distanza, spaziale e temporale, e che collega gli emiliano-romagnoli nel mondo. È questo uno degli obiettivi del Museo virtuale dell’emigrazione, MigrER, sito in cui la memoria si fonde con l’attualità, abbracciando in un unico racconto la comunità di corregionali all’estero.

Il progetto, voluto dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, è stato presentato oggi alla stampa in Assemblea legislativa e intende valorizzare le esperienze di chi ha abbandonato l’Emilia-Romagna per un paese straniero, senza però dimenticare le proprie origini. Nel sito, che raccoglie finora un centinaio di storie, è presente anche una sezione aggiungi la tua storia che permette ai giovani di interagire fra loro. Presto, poi, verrà inaugurata un’area riservata, una sorta di forum interno per avviare un dialogo sull’emigrazione e per mantenere vivo il tema.

“C’è stato un grande lavoro di squadra per concretizzare il progetto, che vuole soprattutto superare le distanze e coniugare il concetto di vecchia e nuova emigrazione”, ha detto Gian Luigi Molinari, presidente della Consulta, che ha poi illustrato l’importanza di divulgare il portale su tutto il territorio: “Sono in programma quattro appuntamenti, Forlimpopoli, Bologna, Parma e Piacenza, con scuole, comuni e università per diffondere MigrEr e farlo conoscere al massimo”.

Soddisfatto dell’iniziativa anche il vicepresidente della Consulta, Alessandro Cardinali che poi ricordato la vicenda dei fratelli Costa, partiti dalla provincia parmense e arrivati in Inghilterra, dove hanno fondato l’azienda “Costa caffè”, che adesso è diventata di proprietà della Coca Cola. Una storia di successo, l’ha definita Cardinali, che insegna che “andare via e partire non significa solo conoscere una nuova lingua o lavorare in un ambiente diverso, ma rappresenta una esperienza straordinaria”.

Che cos’è la Consulta:

La Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo è l’organismo voluto dalla Regione per attuare interventi a favore degli emiliano-romagnoli all’estero.

L’obiettivo è quello di valorizzare i rapporti con i paesi di emigrazione e di sostenere le proposte avanzate dalle comunità all’estero. La Consulta si propone inoltre di mantenere vive, nelle comunità di corregionali all’estero, le proprietà linguistiche, storiche e culturali delle zone d’origine.

La Consulta, in particolare, promuove, in collaborazione con associazioni ed enti, incontri e iniziative riguardanti l’emigrazione e cura la tenuta dell’Elenco regionale delle associazioni e federazioni di emiliano-romagnoli all’estero.




Crisi Selta, Molinari e Tarasconi: “No a sciacallaggio politico. Il Governo dover trovare una soluzione”

“La questione della crisi aziendale della Selta non è politica, ma solo l’attuale Governo ha gli strumenti per intervenire. Come in tutti questi casi solo il Ministero delle Attività produttive ha l’onere di trovare una soluzione, nessun altro ha possibilità di intervento diretto”, lo affermano i consiglieri regionali piacentini Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi che stanno seguendo con preoccupazione la vicenda che coinvolge gli oltre 200 dipendenti del gruppo. Ad oggi – incalzano – nonostante la richiesta urgente dell’assessore regionale Palma Costi di convocare un tavolo nazionale, da Roma tutto tace. Ma chi è al Governo? Allora il consigliere della Lega Matteo Rancan eviti interrogazioni accessorie e dichiarazioni inopportune, ma coinvolga il suo partito al Governo per trovare tempestivamente una soluzione sulla vertenza sindacale che non ha bisogno di tifoserie, ma dell’apporto di tutti”.

Secondo i consiglieri dem per la vertenza che è sul tavolo nazionale, la Regione sta già facendo la sua parte. “Invece chi è a Roma, e rappresenta la maggioranza, si ricordi di non essere in vacanza premio e piuttosto che esprimere una inutile solidarietà dovrebbe far sì che il proprio Governo dia risposte. Tutte le altre dichiarazioni sono riti inutili, quantomeno per tutelare i diritti dei lavoratori. Stiamo assistendo per l’ennesima volta – continuano Molinari e Tarasconi – ad uno sciacallaggio politico che disinforma le persone e gioca con il destino dei lavoratori: la vicenda della crisi dell’azienda di Cadeo rappresenta un palcoscenico troppo succoso per impedire ai professionisti del fumo di parlare. Sembra che il problema sia di parte, che la colpa possa essere distribuita all’avversario di turno per poter portare a casa qualche voto di furbizia, ma la verità è un’altra”.

“Ringraziamo in questo desolante quadro tre figure istituzionali concludono i dem – il sindaco Marco Bricconi che sta cercando senza strumentalizzazioni di lavorare per tutelare un’azienda e i dipendenti del proprio territorio, l’assessore regionale Palma Costi che, quando è stata coinvolta dal Ministero, in una logica di collaborazione e ricerca di soluzioni adeguate, ha sempre lavorato molto e parlato poco, e l’Amministrazione provinciale per la disponibilità nel coordinare gli interventi. Chiediamo maggiore rispetto per le persone coinvolte e attendiamo azioni concrete affinchè siano messi in campo – auspicano i consiglieri piacentini – tutti gli strumenti possibili per tutelare l’azienda e i suoi lavoratori”.

 




Allevamento alpaca, Tarasconi (Pd): riconoscerlo quale animale da reddito

L’allevamento dell’alpaca, animale andino dalla lana pregiata che rappresenta una fonte di reddito sempre più significativa per un numero crescente di aziende, è al centro di una risoluzione presentata in Regione da alcuni consiglieri del Pd, prima firmataria Katia Tarasconi, che ne chiedono l’inserimento fra gli animali da reddito, sia a livello regionale che nazionale, in moda da rendere possibile per gli allevatori l’accesso ai contributi del Programma di sviluppo rurale (Psr).

La scelta di allevare l’alpaca – spiega Katia Tarasconi – viene effettuata prevalentemente in montagna da imprese condotte da giovani agricoltori, contribuendo a rivitalizzare l’economia di territori marginali. L’allevamento dell’alpaca – evidenzia la consigliera – si sta affermando anche in Emilia-Romagna, in particolare nell’Appennino piacentino, tanto che l’anno scorso il premio Oscar Green è stato assegnato da Coldiretti ER a una giovane imprenditrice di Marano di Ziano che, con la lana d’alpaca, ha avviato una filiera innovativa e di qualità.

Il mancato riconoscimento dell’alpaca come animale da reddito, in Italia così come in Emilia-Romagna, – sottolinea l’esponente dem – crea problemi agli allevatori, tanto che le associazioni del settore si stanno adoperando per istituire un registro ufficiale con analisi DNA per gli esemplari presenti nel territorio italiano allo scopo di ottenere il riconoscimento ufficiale dal ministero delle Politiche agricole e accedere ai fondi del Psr per il controllo e il miglioramento della razza nonché di addivenire a una normativa sanitaria univoca per tutte le regioni.

Di qui l’iniziativa di Katia Tarasconi e degli altri consiglieri del Pd, che impegnano la Giunta “a inserire l’alpaca nelle tabelle degli allevamenti regionali, consentendo agli allevatori l’accesso ai contributi del Psr, e a sensibilizzare il governo sulla necessità di un rapido riconoscimento di questa razza quale animale da reddito”.

Oltre a Katia Tarasconi hanno sottoscritto la risoluzione Gian Luigi Molinari, Marcella Zappaterra, Luciana Serri, Enrico Campedelli, Alessandro Cardinali, Barbara Lori, Antonio Mumolo, Stefano Caliandro, Mirco Bagnari, Manuela Rontini e Giuseppe Boschini.




Pro Piacenza, Tarasconi e Molinari: “Solidali coi ragazzi e i loro genitori, attivarsi perché tornino in campo”

“I ragazzi militanti nel settore giovanile del Pro Piacenza devono tornare presto in campo”. I consiglieri regionali Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari esprimono solidarietà verso i giovani calciatori che sono fermi da metà dicembre.

“Non sono i ragazzi che devono pagare gli errori della dirigenza che ha palesato carenze che non possono più essere né tollerate né taciute. Confidiamo che Figc e Coni trovino una soluzione al più presto per sbloccare questa situazione”, affermano Tarasconi e Molinari. Il settore giovanile da oltre un mese è stato completamente abbandonato a se stesso: nessun allenamento, nessuna comunicazione pervenuta di alcun tipo, partite non disputate, tutti gli allenatori si sono dimessi. “Seguiamo da tempo la vicenda – sottolineano i consiglieri piacentini – e riteniamo che i ragazzi non meritino di pagare gli errori fatti dagli adulti. Difficile se non impossibile – incalzano – spiegare a un quattordicenne che ha quella passione che non potrà giocare per un’intera stagione”.

Alcuni riescono ad allenarsi solo grazie all’ospitalità di Società del territorio; altri del settore preagonistico si sono organizzati in autonomia per allenarsi; altri ancora meditano di abbandonare la propria passione perché alle prese con un problema per loro quasi incomprensibile. Si tratta di circa 180 ragazzi, di cui una ottantina del settore agonistico sottoposti a vincolo pluriennale.

“Facciamo un appello – concludono i dem – sperando che il Presidente della FIGC Gabriele Gravina che ha ricevuto un’istanza dettagliata possa emanare un provvedimento eccezionale che svincoli immediatamente e per giusta causa i ragazzi che ne facciano richiesta, dando così loro la possibilità di proseguire altrove l’attività agonistica”.




Ciclabili, Tarasconi e Molinari (Pd): finanziati i progetti di Villanova, Rottofreno e Unione Valnure-Valchero”

“La mobilità su due ruote non deve essere figlia di un Dio minore nel sistema dei trasporti. L’obiettivo della Regione attraverso il finanziamento di progetti sulla mobilità ciclabile è proprio quello di incentivare l’utilizzo delle due ruote per sviluppare un sistema dei trasporti a minor impatto ambientale”. È il commento dei consiglieri regionali Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari Pd che esprimono soddisfazione per il finanziamento di tre progetti piacentini per i quali saranno stanziati complessivamente 858mila euro. “All’Unione Valnure-Valchero – affermano i dem – andranno 400mila euro per il potenziamento della propria rete ciclopedonale. A Rottofreno sono invece destinati quasi 58mila euro per la messa in sicurezza degli attraversamenti con l’implementazione di alcuni tratti percorsi dai ciclisti. A Villanova 400mila euro per finanziare l’itinerario ciclabile “Via Po” e il ponte ciclopedonale sul torrente Arda”.

“Restano in stand by 4 progetti presentati dal nostro territorio che potranno essere finanziati non appena saranno liberate nuove risorse, ci auguriamo che ciò avvenga al più presto”, chiariscono Tarasconi e Molinari. Si tratta di Castelvetro, Cortemaggiore, Alseno e Besenzone.  Sono state circa un centinaio le domande pervenute da tutta la Regione e 36 quelle che sono state ammesse a contributo.  I lavori di realizzazione delle opere, finanziati attraverso le risorse del Fondo coesione e sviluppo 2014-2020 del ministero delle Infrastrutture e trasporti, dovrebbero partire entro il 2019 e concludersi entro un paio d’anni.

“Contribuire alla riduzione dell’inquinamento dell’aria e decongestionare, dove possibile, il traffico urbano è un obiettivo molto importante e prioritario per la salute di tutti – concludono -; preserviamo allo stesso tempo una tradizione cara al nostro territorio che è quella della bicicletta: un tratto distintivo della nostra identità di emiliano-romagnoli”.




Treni, Tarasconi e Molinari (Pd): “Situazione di Trenord allarmante, urgenti misure di emergenza”

“Non è più rinviabile un tavolo congiunto con la Regione Lombardia, Trenord, Trenitalia e le Associazioni di Pendolari, per condividere informazioni e prospettive sulla situazione disastrosa in cui versa Trenord”. Convocazione, per mettere in atto urgenti misure di emergenza, che viene proposta dai consiglieri Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari, attraverso una risoluzione, a seguito delle affermazioni fatte sulla stampa dal neo AD di Trenord Marco Piuri.

“Piuri – sottolineano Tarasconi e Molinari – ha rilasciato dichiarazioni assai allarmanti che non lasciano molto spazio all’immaginazione. Il servizio è addirittura peggiorato rispetto al 2017. Numeri alla mano, la puntualità è calata di 5 punti percentuali, dall’84 al 79%; il numero dei treni soppressi si è più che raddoppiato, passando da 2,54% all’attuale 5,15%. Ma la cosa più grave – incalzano i dem – è che, dall’audizione che si è tenuta nei giorni scorsi da Trenord, si evince che per i prossimi due anni la situazione non è destinata a cambiare, se non a peggiorare ulteriormente, essendo state paventate soppressioni di treni sulle linee minori. Treni – proseguono – che verrebbero sostituiti da autobus con un enorme allungamento dei tempi di percorrenza. Appare inoltre chiaro che non siano possibili manutenzioni straordinarie e sostituzioni dei materiali obsoleti, scandalosamente indecorosi, nonostante gli impegni presi da Trenitalia per il 2019”.

I continui ritardi, le cancellazioni e la situazione invivibile – si legge in una nota della risoluzione al deposito sottoscritta dai consiglieri Pd – ha evidenti ripercussioni anche sui pendolari piacentini, costretti ogni giorno ad avvalersi di un servizio ferroviario che rende una vera avventura gli spostamenti casa-lavoro/scuola, aggiungendo problematiche e stress ad una quotidianità di per sé non facile.

“Tutto questo renderebbe inoltre vano lo sforzo progettuale ed economico che la nostra Regione sostiene ormai da anni per il miglioramento dei servizi ferrovari e che fino ad ora aveva portato ad alcuni risultati positivi. Le inefficienze di Trenord devono essere necessariamente superate – concludono Tarasconi e Molinari –; nonostante la presa d’atto della situazione, ognuno dovrebbe fare la sua parte per proporre situazioni adeguate nell’interesse comune”.




Videosorveglianza integrata per aumentare la sicurezza

Sollecitiamo la Regione a sottoscrivere un accordo quadro complessivo in materia di sicurezza urbana e integrata, un accordo nel quale sperimentare interventi di controllo tecnologico del territorio congiuntamente ad interventi di promozione della sua riqualificazione anche dal punto di vista sociale”.

Lo chiedono in una risoluzione approvata oggi in aula i consiglieri Katia Tarasconi – prima firmataria del documento – e Gian Luigi Molinari, che lo ha sottoscritto con tutto il gruppo assembleare Pd. Focus sulla sicurezza, dunque, che si muove su tre punti chiave: videosorveglianza, riqualificazione degli spazi pubblici e promozione culturale, sottolinea la consigliera dem che chiede maggiori strumenti di agevolazione per le polizie locali.

“Vorremmo – spiegano Tarasconi e Molinari – che la Regione si candidasse insieme al Ministero dell’Interno a sperimentare un sistema di controllo delle targhe dei veicoli rubati attraverso telecamere intelligenti, creando un unico server a livello regionale che sia di servizio per tutto il territorio dell’Emilia-Romagna”.

“Siamo convinti – dichiarano gli esponenti dem – che sia arrivato il momento di creare un modello di interscambio operativo delle informazioni che sia sistematico per tutti e di estenderlo a tutto il territorio regionale: dando maggiori strumenti a Comuni e Polizia locale non facciamo altro che dare risposte alla crescente richiesta di sicurezza delle persone. Per questo motivo chiediamo alla Giunta di attivarsi presso il Ministero dell’interno per avviare percorsi di sperimentazione”.

“Qualora il decreto sicurezza diventasse attuativo la nostra proposta resterebbe valida – concludono Tarasconi e Molinari – in quanto mira a favorire interrogazioni massive e non dei singoli operatori abilitati da parte di sistemi di videosorveglianza intelligenti, inoltre mira a una diffusione su tutto il territorio regionale, senza escludere i Comuni sotto i 100mila abitanti”.




Teatro, Tarasconi e Molinari: “la Regione risponde a sos con 250mila euro”

“Grazie ai 250mila euro dalla Regione si potrà procedere al restauro e al recupero della copertura del teatro Municipale di Piacenza che necessitava urgentemente di manutenzione”, è il commento dei consiglieri regionali Tarasconi e Molinari dopo l’uscita della graduatoria del bando regionale per la concessione di contributi destinati a cofinanziare progetti ed interventi volti a migliorare e a riqualificare le sedi di spettacolo in Emilia-Romagna.

“Altra cifra significativa, oltre al Municipale, è quella di cui beneficerà il teatro Verdi di Fiorenzuola – sottolineano ancora i consiglieri – per il restauro e il recupero funzionale della struttura con 315mila euro; mentre a Pontenure, al teatro Serra di Quarto Raggio, arriveranno 26mila euro”.

“L’obiettivo della Regione con questo bando – spiegano –  è quello di migliorare le condizioni di sicurezza, dando piena funzionalità alle sedi di spettacolo permanenti. Da tempo si era avvertita la necessità e l’urgenza di avviare lavori di manutenzione a beneficio del nostro teatro nel quale si potrà così procedere al ripristino della copertura della sala scenografi”.

In tutto, con i tre progetti presentati e accolti, sul territorio piacentino arriveranno complessivamente 591mila euro di contributi regionali.




Parità. Tarasconi, Molinari, Boschini e Pruccoli (Pd) difendono i servizi sociali dai centri antiviolenza: “Loro lavoro complesso”

I giudizi critici sull’operato del Servizio sociale espressi dalla presidente del Coordinamento Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna nel corso del convegno “Parenting in domestic violence”, promosso dalla Regione, arrivano in Aula, con un’interrogazione di Katia Tarasconi, prima firmataria, Gian Luigi MolinariGiuseppe Boschini e Giorgio Pruccoli (Pd). Tarasconi ha evidenziato come “la presidente avrebbe pubblicamente attaccato il lavoro dei Servizi sociali nei confronti delle donne vittime di violenza, arrivando a definire gli assistenti sociali ‘incompetenti e non professionali'”, evidenziando come “nessuno, sul territorio, può permettersi di lavorare da solo, bisogna sempre lavorare in rete”. Concorde anche l’assessore alle Pari Opportunità Emma Petitti, che ha evidenziato come “la nostra regione è quella dei servizi sociali di alta qualità del personale”. 

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