Si è dimesso l’ad di Iren Gianni Vittorio Armani. Guiderà Enel Grids

L’amministratore delegato di Iren S.p.A  si è dimesso, A con efficacia immediata, da consigliere, ad, e direttore generale, rinunciando contestualmente a ogni delega e potere conferitigli. A renderlo noto è stata la stessa multiutility (di cui sono soci i comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Torino e Genova). Armani andrà a guidare la divisione Enel Grids, che si occupa del servizio di distribuzione elettrica nel mondo.

«In modo da assicurare stabilità e continuità alla gestione aziendale – scrive Iren – viene data applicazione al vigente contingency plan, che contiene indicazioni in merito all’attribuzione delle deleghe tra gli altri amministratori esecutivi (Presidente e Vice Presidente) nell’intervallo di tempo necessario all’individuazione, nel rispetto delle prerogative riservate al Comitato del Sindacato del Patto parasociale vigente tra soci pubblici, di un nuovo Amministratore Delegato».

«Iren S.p.A. – conclude il comunicato – ringrazia l’ing. Armani per l’impegno e il contributo offerto al Gruppo in questi due anni».

Armani era stato nominato il 29 maggio 2021. Percepiva una retribuzione lorda annua di 400 mila euro annui oltre ad un consistente pacchetto di incentivi e premi di risultato.




I Liberali: “pausa di riflessione per la vendita delle quote Iren”

L’Associazione dei Liberali piacentini prende posizione a proposito della vendita della quota comunale dell’Iren e sottolinea anzitutto, in una nota, di ritenere che
“la proposta debba essere sottoposta ad una verifica da parte delle forze della maggioranza” chiedendo nel frattempo una pausa di riflessione. La nota così prosegue: “La gestione della cosa pubblica comunale soffre di sacche di inefficienza e di duplicità di enti, che hanno solo alimentato il clientelismo e la burocratizzazione dell’ente stesso. Occorre, prima di depauperare il Comune, essere ben certi che la cosa sia indispensabile e che non vi sia la possibilità di incidere su sprechi o su spese non indispensabili. Il rapporto con Iren, poi, deve essere assolutamente rivoltato: occorre non ricorrere a sponsorizzazioni (peraltro minimali interessate) da parte di Iren ma aumentare invece i controlli in nome del servizio all’utenza, che oggi non è difesa da nessuno perché i Comuni hanno rinunciato a svolgere, anche a questo proposito, il loro ruolo”.




Iren Smart Solutions, nuova realtà presentata all’Urban Center

Ricerca di soluzioni intelligenti per le persone e le imprese nei settori dell’efficienza energetica: è questa la mission di IREN SMART SOLUTIONS, nuova realtà del Gruppo Iren, che è stata presentata oggi all’Urban Center di Piacenza alla presenza dei vertici aziendali, di rappresentanti del Politecnico di Milano e di esperti del settore a livello nazionale.

I saluti istituzionali sono stati portati dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Piacenza Paolo Mancioppi, mentre l’evento è stato introdotto dal Vice Presidente di Iren, Ettore Rocchi.

Iren è una delle più dinamiche e importanti multiutility del panorama italiano nei settori dell’energia termica per teleriscaldamento, dell’energia elettrica, della gestione dei servizi idrici integrati, del gas, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici. Iren è anche il primo operatore nazionale nel teleriscaldamento per volumetria allacciata, terzo sia nel settore idrico per metri cubi gestiti sia nei servizi ambientali per quantità di rifiuti trattati, quinto sia nel settore gas per vendita a clienti finali sia nell’energia elettrica per elettricità venduta.

Forte di questa capacità tecnica e tecnologica, il Gruppo Iren, in linea con quanto già previsto nel Piano Industriale al 2023, ha deciso di lanciare Iren Smart Solutions in continuità con la profonda esperienza e con le competenze già maturate con Iren Rinnovabili.

Iren Smart Solutions opera nei settori dell’efficienza energetica, con focusparticolare alla riqualificazione energetica di edifici privati e pubblici ed alla gestioneintegrata di impianti elettrici e tecnologici di patrimoni immobiliari complessi, maanche fotovoltaico e sistemi di produzione di energia termica, illuminazionepubblica e illuminazione artistica.

“Sostenibilità e innovazione sono tra i valori fondanti del Gruppo Iren e tra i pilastri strategici del Piano Industriale 2023”, ha sottolineato il Vice Presidente di Iren Ettore Rocchi. “La qualità dei progetti che Iren ha saputo implementare nel corso degli anni è ampiamente riconosciuta dai clienti, dalle comunità locali e dagli investitori. Partendo da questa esperienza maturata sul campo, Iren Smart Solutions individua e propone soluzioni tecnologiche e contrattuali innovative nell’ambito del risparmio energetico in una logica di semplificazione e trasparenza, a vantaggio dei clienti e del territorio”.

“Iren Smart Solutions opera nei settori dell’efficienza energetica” ha sottolineato Paolo Bonaretti AD di Iren Rinnovabili e Responsabile di Iren Smart Solutions “e si occupa di progettare, finanziare, installare e gestire sistemi e impianti che assicurino una riduzione dei consumi e generino vantaggi economici concreti e duraturi. Assistiamo il cliente nella progettazione e realizzazione di interventi diriqualificazione degli edifici finalizzati alla riduzione dei costi energetici e almiglioramento del comfort abitativo attraverso numerose soluzioni, a partire dal processo decisionale fino a tutte le fasi esecutive dell’intervento”.

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Giuseppe Bergesio, AD di Iren Energia, Simone Franzò, docente del Politecnico di Milano, ha proceduto all’inquadramento regolatorio sul settore building. Nel corso della mattinata è stato poi illustrato il portafoglio dei servizi messo in campo da Iren da parte di Fabio Castagnoli di Iren Smart Solutions, Maria Cleme Bartesaghi dello Studio Legale SFL e Christian Attardi di KPMG hanno fatto il punto sulle tematiche tecniche, legali e fiscali dell’ecobonus mentre la chiusura dei lavori è stata condotta da Paolo Bonaretti, AD di Iren Rinnovabili e Responsabile di Iren Smart Solutions. 

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Piano industriale Iren: 3 miliardi di euro di investimenti al 2023

Tre  miliardi di euro di investimenti, EBITDA atteso a oltre 1 miliardo di euro e un ulteriore miglioramento della dividend policy in incremento del 20% nel 2018 e successivamente del 10% annuo.

“Sono questi – si legge in un comunicato del gruppo i principali obiettivi del piano industriale al 2023 del Gruppo Iren che, forte dei risultati conseguiti negli ultimi 4 anni, ha presentato oggi a Milano un piano fortemente orientato allo sviluppo che prevede una crescita nel servizio idrico integrato, attraverso lo sviluppo della rete idrica e la realizzazione di impianti di trattamento delle acque, nel settore ambientale, con l’obiettivo di incrementare la capacità di trattamento e riciclo dei materiali raccolti in coerenza con le linee guida dell’economia circolare, nelle attività a favore dei clienti, nel teleriscaldamento, e nella riconferma delle attuali concessioni in scadenza con le gare per la distribuzione gas, per il servizio idrico integrato e l’igiene urbana”.

Un piano che, grazie all’incremento della redditività, consente di sfruttare ulteriormente la flessibilità finanziaria per sostenere investimenti più intensi rispetto al precedente piano (+500 milioni di euro) consentendo al Gruppo di cogliere nuove opportunità di crescita che porteranno a raggiungere nel 2023 un Ebitda pari a circa 1 miliardo di euro.

“È questo un Piano con un forte riconoscimento agli azionisti e un importante piano investimenti di 3 miliardi di euro, con un incremento del 20% rispetto al precedente, a beneficio dei nostri territori e dei nostri clienti”, ha dichiarato il Presidente Paolo Peveraro. Proprio l’evoluzione del ruolo del cliente, che diventa sempre più attivo e partecipe, orienterà gli investimenti che, secondo Peveraro, “serviranno per ammodernare e gestire in modo ancora più efficace e razionale i nostri servizi e per offrirne di nuovi nei settori della mobilità elettrica e dell’efficientamento energetico”, con l’obiettivo di raggiungere 2 milioni di clienti al 2023.

Grande attenzione sarà posta alla sostenibilità ambientale: oltre la metà degli investimenti complessivi previsti è infatti indirizzato al raggiungimento degli obiettivi presi nei confronti degli SDG delle Nazioni Unite e il maggior impegno è rivolto all’economia circolare e all’impiego delle risorse idriche.

“Con il Piano al 2023 il Gruppo conferma l’impianto multiservizio e si prepara a cogliere ulteriori opportunità di sviluppo investendo nelle persone, acquisendo nuove competenze e accelerando sulla digitalizzazione”, ha affermato l’AD Massimiliano Bianco.

Proprio le persone e la digitalizzazione saranno i fattori abilitanti lo sviluppo del Gruppo che prevede il mantenimento, e se possibile il miglioramento, dell’investment grade (Fitch BBB) e un incremento della dividend policy: “grazie alla crescita realizzata Iren è in grado di incrementare il dividendo 2018 del 20% rispetto lo scorso anno e confermare per gli anni successivi l’impegno ad aumentarlo del 10% all’anno a partire dal dividendo 2018 pari a 8,4 €c/azione”, ha sottolineato l’AD Massimiliano Bianco, secondo cui “con questo piano il Gruppo si dota strutturalmente di un portafoglio ampio di opzioni di crescita organica sostenuta da capex addizionali, non incluse nel business plan, per oltre 1 miliardo di euro. Tale portafoglio opzionale, modulabile nel tempo in maniera flessibile e trasversale a tutti i nostri business, costituisce un solido sostegno ad una crescita duratura del Gruppo anche oltre l’orizzonte del Piano”.

La discesa del rapporto Posizione Finanziaria Netta/Ebitda prevista nel 2023 a 2,3x potrà consentire di destinare risorse finanziarie ad altre opzioni strategiche: “per quel che riguarda le ulteriori operazioni di aggregazione/acquisizione (non incluse nel Piano) confermiamo la nostra intenzione di cogliere ulteriori opportunità coerenti con i nostri indirizzi strategici e volte a creare valore per i nostri stakeholder: alcune operazioni verranno concretizzate già nei prossimi mesi, altre richiedono tempi più lunghi, in linea comunque con il nostro programma di sviluppo”, ha concluso Peveraro.

Per quanto riguarda la provincia di Piacenza, Iren prevede:

L’allacciamento di volumetria aggiuntiva alla rete di teleriscaldamento che porterà a un importante miglioramento della qualità dell’aria grazie allo spegnimento di diverse decine di caldaie e all’utilizzo di calore che altrimenti andrebbe disperso. L’obiettivo è infatti quello di raddoppiare il numero dei cittadini (attualmente 17mila abitanti allacciati alla rete di teleriscaldamento) che potranno beneficiare del servizio in seguito alla posa di ulteriori 10 km di reti.
100 milioni di euro di investimenti nel ciclo idrico. Più in generale, nel settore delle reti, gli investimenti più significativi riguardano:
Potenziamento dell’impianto di depurazione di San Giuliano;
Riduzione delle perdite sulle reti: la distrettualizzazione e il monitoraggio permanente della rete acquedottistica, coordinata con le attività di gestione pressioni e ricerca perdite, è considerata una delle migliori tecniche di risparmio idrico ed energetico in campo acquedottistico la previsione al 2023 è di estendere la copertura dei distretti;
Sostituzione massiva dei misuratori gas meccanici con misuratori elettronici. Le sostituzioni previste sono in linea con quanto disposto dal Piano Strategico 2015-2018 di Arera, che ha l’obiettivo di rendere il cliente finale consapevole dei propri consumi. Il Piano mira inoltre a migliorare l’affidabilità dei dati acquisiti e la diagnostica delle anomalie;
Piano massivo di sostituzione dei misuratori del Servizio Idrico Integrato;
Interventi sugli impianti idrici per l’abbattimento del cromo 6.
Obiettivo di raccolta differenziata del 77% al 2023
La conferma del sostegno alla cultura, ai progetti di alternanza scuola lavoro attraverso la definizione di accordi con gli uffici scolastici regionali, ai progetti di ricerca e alle collaborazioni con le Università anche per la individuazione degli studenti più meritevoli.

La presenza di Iren a Piacenza (dati 2017)

541 dipendenti
31,5 milioni di euro ordinati ai fornitori
284.840 abitanti serviti nel ciclo idrico
430 impianti di depurazione
17.130 abitanti serviti nel teleriscaldamento
288.483 abitanti serviti nel settore ambientale
59,0% raccolta differenziata
3.487 studenti coinvolti in attività di educazione ambientale
27.746 clienti gestiti per vendita energia elettrica e gas mercato retail e business




Gruppo Iren: utile netto triplicato nell’ultimo triennio

Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato ieri i risultati consolidati al 31 dicembre 2017. Paolo Peveraro, Presidente del Gruppo ha dichiarato: – “Quelli presentati oggi nel bilancio 2017 sono i migliori risultati di sempre nella storia di Iren.  L’anno che si è da poco concluso ha segnato infatti un ulteriore passo in avanti nella strategia del Gruppo che da sempre si caratterizza per l’attenzione verso Clienti, Azionisti e più in generale verso i territori di riferimento.

Da questo punto di vista il 2017 è stato contrassegnato non solo da un aumento significativo di utili e dividendi, ma anche da una notevole crescita negli investimenti, quasi interamente destinati allo sviluppo sui territori, generando per gli stessi una rilevante ricaduta in termini socio economici. Questo trend proseguirà anche in futuro, in linea con il piano industriale presentato a novembre che prevede una rinnovata attenzione ai temi della sostenibilità e una forte spinta verso l’innovazione anche grazie all’inserimento di oltre 200 giovani talenti sotto i 30 anni nell’organico del Gruppo. Per il futuro inoltre continuerà la crescita attraverso un processo di aggregazione, in particolare sui territori di riferimento, favorendo così ulteriori sinergie industriali e di servizio”

 “Le ottime performance registrate nel 2017 consolidano i risultati degli anni precedenti e dimostrano la capacità del Gruppo di sapersi adattare con rapidità ed efficacia ai profondi cambiamenti che hanno connotato e connoteranno il mondo delle utility e quello dell’energia”. – ha commentato Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo che ha poi aggiunto – “Particolarmente importante è il raggiungimento anticipato dell’area di flessibilità finanziaria individuata nel rapporto debito netto/EBITDA inferiore a 3x che deriva anzitutto dalla crescita dell’EBITDA (+7,7% nel 2017 al netto degli effetti straordinari che hanno caratterizzato gli ultimi due anni) grazie ad un incremento strutturale della profittabilità dei business a rete e del settore Ambiente insieme a un consolidamento dei margini nella catena del valore dell’energia. L’altro elemento significativo è la costante diminuzione del debito (-85 milioni rispetto al dato registrato a fine 2016) dovuto alla robusta generazione di cassa che ha consentito di coprire agevolmente investimenti e dividendi in costante crescita. I risultati ottenuti costituiscono la solida base sulla quale ulteriormente sviluppare le linee guida strategiche che, nel piano industriale presentato a novembre, abbiamo individuato in sviluppo, efficienza, sostenibilità, cura delle risorse interne e attenzione per il Cliente”.

I Ricavi consolidati del 2017 si attestano a 3.697,1 milioni di euro, in aumento del 12,6% rispetto a 3.283,1 milioni di euro dell’anno precedente. Tale incremento è legato a un forte aumento dei volumi e dei prezzi delle commodity già evidenziato nel corso dei primi nove mesi dell’anno.

Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) è pari a 820,2 milioni di euro, +0,7% rispetto ai 814,2 milioni di euro registrati nell’esercizio precedente. Tale risultato risente di alcuni elementi non ricorrenti verificatisi nel corso del 2017 e in particolare della plusvalenza legata alla vendita di una turbina per la produzione di energia elettrica per circa +14 milioni di euro e di un accantonamento per il nuovo piano di incentivo all’esodo pari a -34 milioni. Da un punto di vista operativo, le performance derivano anzitutto dall’incremento strutturale della profittabilità dei business a rete (+5%), grazie anche all’ottenimento di significative sinergie e del settore Ambiente (+24%) principalmente dovuto a una maggiore saturazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti che ha reso possibile un maggiore recupero energetico. In relazione alla filiera energetica, il risultato complessivo risente dell’assenza delle condizioni di scenario estremamente favorevoli che avevano invece caratterizzato il 2016.

Il Risultato Operativo (Ebit) si attesta a 420,3 milioni di euro, in leggero decremento

(-1,5%) rispetto a 426,6 milioni di euro al 31 dicembre 2016. Ciò principalmente a causa di maggiori ammortamenti connessi in larga parte all’ampliamento, a partire da maggio 2016, del perimetro di consolidamento dovuto ad Atena e alle concessioni residue di Società Acque Potabili, quest’ultime acquisite all’inizio del 2017.

L’Utile Netto di Gruppo è pari a 237,7 milioni di euro in forte incremento (+32,2%) rispetto a 179,8 milioni di euro registrati nel 2016. Tale crescita è legata a una migliore gestione finanziaria, dovuta anche a minori costi di liability management, a migliori risultati delle società consolidate a patrimonio netto e a un minore carico fiscale.

L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 dicembre 2017 è pari a 2.372 milioni di euro, in riduzione di circa 85 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016 e beneficia della robusta generazione di cassa che ha coperto agevolmente gli investimenti in forte crescita e il pagamento dei dividendi relativi all’anno 2016 pari a circa 90 milioni di euro.

Gli investimenti tecnici lordi realizzati nel periodo ammontano a 357,3 milioni di euro, in forte crescita rispetto al 2016 (+32%).