Gloria Zanardi sul traffico di mezzi pesanti a Montale: “E’ il momento di fare i conti con i disagi”

Gloria Zanardi questa volta si scaglia contro il traffico di mezzi pesanti nella zona di Montale con una interrogazione urgente.

Durante il giorno, sino alle 20, per i mezzi pesanti vige il divieto di transitare in determinate vie della frazione, tuttavia a volte si riscontrano delle violazioni; durante la notte, tale prescrizione viene meno e si aggravano i disagi, soprattutto per quanto riguarda l’inquinamento atmosferisco ed acustico.
Dunque, ho presentato un’interrogazione urgente sul tema, chiedendo al Sindaco e agli Assessori competenti se sono al corrente di questa problematica e se intendono attivarsi e con quali tempistiche, indicando, in ottica propositiva e costruttiva – come sempre – quali potrebbero essere le azioni utili: maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, sia diurni che notturni, per sanzionare chi non rispetta le regole e per regolare il traffico quando caotico; la valutazione di un cambio della viabilità che possa realmente essere strumentale, sia di giorno che di notte, per fare defluire il transito dei mezzi pesanti su percorsi alternativi e, comunque, più idonei, al fine di limitare l’inquinamento acustico ed atmosferico; l’installazione di una segnaletica chiara che non lascia spazio ad interpretazioni od elusioni.
Da sempre la frazione di Montale (ma purtroppo non è l’unico caso; vedi Roncaglia e le recenti cronache) deve fare i conti con questi disagi ed è il momento di intervenire a tutela della salute pubblica, anche perché la situazione non è più tollerabile, soprattutto nelle ore notturne.
Deve sempre essere prestata massima attenzione alle problematiche delle frazioni di Piacenza per cercare di trovare soluzioni idonee per migliorare la qualità della vita dei cittadini che abitano, lavorano e frequentano queste zone.  

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Zanardi: “Riforma Delrio ha svilito ruolo Provincia, ma fu scelta del PD”

Alle ore 18 affluenza del 33% per eleggere il presidente della Provincia, si sono recati 196 votanti (580 gli aventi diritto al voto). Come risaputo c’è una sola candidata, ovvero l’attuale sindaca di Piacenza Patrizia Barbieri. Tra i votanti anche Gloria Zanardi del Misto, che ha voluto portare una propria riflessione sulla votazione. La Zanardi è una mosca bianca all’interno di una opposizione che è stata definita “compatta” contro questa elezione, definita addirittura “farsa”. Rabuffi, Cugini, Fiazza, Trespidi, Pugni, Dagnino e Monti hanno infatti disertato la tornata odierna, mentre Zanardi si è regolarmente recata al voto.

Oggi ho deciso di andare a votare per il presidente della provincia.
Il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri é l’unico candidato alla presidenza e per il centrodestra. L’appartenenza politica del sindaco di sicuro non ostacolava la mia partecipazione al voto, essendo io da sempre di centrodestra.
Ho letto critiche sul fatto che non avrebbe senso una provincia così strutturata di secondo livello. Sul punto anche io ho sempre manifestato perplessità perché ritengo che la riforma Delrio abbia svilito il ruolo di un ente che invece è da sempre fondamentale per il territorio, lasciando la competenza su materie complesse, ma svuotandolo di risorse.
Tuttavia così é. E tra l’altro a causa di scelte del governo PD.
Sicuramente non é la non partecipazione al voto di oggi che può modificare questa situazione. A volte ci vuole senso di responsabilità.
Comprendo i timori legati alle difficoltà che sicuramente incontrerà Barbieri nell’amministrare sia il comune che la provincia. Tuttavia l’esito delle elezioni porterà a questo in ogni caso.
Dunque, consapevole delle enormi problematiche che si troverà ad affrontare Patrizia Barbieri (avendo ricoperto il ruolo di consigliere provinciale per due anni ne so qualcosa) ho voluto, nell’esclusivo interesse del nostro territorio, della nostra provincia e delle nostre valli, augurare con il mio voto un “in bocca al lupo” al nuovo presidente dell’ente, con la speranza che si vada verso un futuro migliore”. 

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Gloria Zanardi si scaglia contro la proliferazione di centri commerciali

E’ sotto gli occhi di tutti che nell’ultimo periodo c’è stata una crescita di centri commerciali a Piacenza, in particolare si conti l’Aldi, il Penny Market e il Dm drogerie markt. Ne avevamo parlato in un precedente pezzo.

https://www.piacenzaonline.info/ce-bisogno-un-supermercato-via-calciati-secondo-lassessore-opizzi-si-secondo-commercianti-no/

Ora la consigliera di minoranza Gloria Zanardi alza nuovamente i toni sulla questione.

All’ultimo consiglio comunale si è discusso in merito alla riqualificazione del comparto ex consorzio agrario, portato all’attenzione dei consiglieri dall’assessore competente. Passaggio non dovuto nella forma, essendo di stretta competenza della giunta, ma utile per potere trattare in modo trasparente di un tema importante.

Dallo studio di fattibilità relativo all’intervento commerciale nell’area ex consorzio agrario (15.000 metri quadri) sono emersi alcuni dati significativi.

Già dall’apertura del centro commerciale Gotico, nel 2007, si è verificato un calo dei piccoli esercizi commerciali di vicinato e questo trend è rimasto tale nel tempo, sino ad oggi.

Dalla relazione si evince, altresì, che l’analisi commerciale del centro storico della nostra città, dal 2001, ma poi anche dal 2015, a parte una timida ripresa successiva alla forte crisi del 2013, non sia positiva. Questo dipende da molti fattori e variabili come l’accessibilità, i parcheggi, la vitalità scarsa in generale. Tuttavia, per quanto riguarda le imprese, l’andamento congiunturale negativo credo che derivi anche dal proliferare di centri commerciali e di discount anche nelle zone periferiche della città che necessariamente hanno portato l’utenza a recarsi in questi posti invece che nel centro storico.

Sempre sulla base della relazione, si individuano quali potrebbero essere i pregi e i difetti della location di questo centro commerciale nel comparto di Terre Padane. Tra i pregi leggo: “Collocazione in zona attraversata dalle gravitazioni verso il centro cittadino dall’esterno”. Io mi chiedo: pregio per chi? Secondo me questo pregio è solo a favore dell’esercizio commerciale che andrà a insediarsi nel comparto, non credo che il fatto che la zona sia attraversata dai cittadini per recarsi in centro storico possa portare maggiore utenza nel cuore della nostra città, anzi credo che sia un “blocco”.

Tra i difetti della location leggo la vicinanza al Gotico e al Galassia. Anche da questo punto di vista ritengo che il difetto sia dal punto di vista commerciale, a livello del commercio che si insidierà nel comparto, ma non nell’interesse della città.

Infine anche le conclusioni della relazione mi lasciano alquanto perplessa.

La premessa è d’obbligo e non si può sottacere.

Nel concreto, è evidente che anch’io sono favorevole alla riqualificazione dell’area soprattutto per le situazioni di degrado e di insicurezza che caratterizzano la zona. Inoltre, non portare avanti questo progetto, approvato dalla giunta precedente, andrebbe a pregiudicare i finanziamenti offerti a Piacenza nell’ambito del Bando Periferie.

Tuttavia, indipendentemente da questo specifico progetto, mi auguro che, per il futuro, l’unica soluzione per attuare delle riqualificazioni di zone della città non sia il proliferare di centri commerciali di questo tipo, anche perché ci ritroveremo “Piacenza capitale del discount o dell’ipermercato”, mentre in realtà io credo che il commercio piacentino sia altro e debba essere salvaguardato.

Soprattutto per il futuro, mi auguro che ci possano essere delle soluzioni alternative che possano veramente rigenerare qualitativamente la nostra città. 

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