Corsi di formazione fantasma e falsi bilanci: truffa da 3,5 milioni di euro

Nell’ambito di una complessa attività di polizia giudiziaria svolta in materia di    reati fallimentari, i finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno denunciato due imprenditori rispettivamente legale rappresentante ed amministratore di fatto di una cooperativa operante nel settore della formazione professionale – per aver indebitamente percepito fondi comunitari e nazionali per oltre 3 milioni e mezzo di euro.

 I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria, coordinati dalla Procura    della Repubblica di Piacenza, hanno compiuto diversi accertamenti, anche di natura tecnica, tesi a verificare le cause del dissesto finanziario di alcune società e cooperative emiliane, collegate tra loro, impegnate nella gestione di corsi di formazione e di aggiornamento professionale finanziati con fondi europei e nazionali.

 Nel corso delle indagini è stato accertato che una cooperativa piacentina, in critiche condizioni economiche nel corso degli anni aveva iscritto sistematicamente a bilancio attività fittizie riconducibili a corsi di formazione mai svolti. In particolare nel 2013 aveva ceduto un inesistente ramo d’azienda dal valore complessivo di 5,9 milioni di euro a favore della propria società controllante. Quest’ultima, tuttavia, dopo una sola settimana, procedeva alla totale svalutazione del ramo d’azienda appena acquistato.

 Attraverso tali condotte fraudolente, la cooperativa poteva iscrivere in bilancio ricavi mai conseguiti per coprire le perdite d’esercizio ed evitare così di veder azzerare o ridurre il proprio capitale sociale.

 Le normative comunitarie e nazionali prevedono infatti che i finanziamenti erogati nell’ambito della formazione professionale vengano concessi in esito a procedure pubbliche per le quali un soggetto, per poter partecipare a una gara d’appalto, deve dimostrare solidità patrimoniale e affidabilità economico-finanziaria.

 Con l’iscrizione in bilancio di ricavi inesistenti, avvalorati ancor più dall’operazione straordinaria sopra descritta, la cooperativa piacentina, sull’orlo del fallimento, non solo conservava la propria operatività, ma documentava una situazione patrimoniale assolutamente falsa, simulando il possesso di requisiti economici e finanziari tali da farle ottenere, da una parte, l’indebito accreditamento presso la regione Emilia Romagna (per accedere ai fondi pubblici relativi alla formazione) e, dall’altra, di beneficiare illecitamente di cospicui finanziamenti per la realizzazione dei corsi di formazione e di aggiornamento professionale.

 Al termine dell’attività, l’ammontare complessivo dei finanziamenti erogati dalla regione e incassati illecitamente dalla cooperativa dal 2012 al 2016, è risultato essere di oltre 3,5 milioni di euro, a carico del fondo sociale europeo (FSE), del fondo regionale disabili (FRD) e degli incentivi messi a disposizione dalla legge n. 236/93 per i lavoratori dipendenti delle imprese.

I due imprenditori sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di concorso in truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e, nei loro confronti, è stata avanzata proposta di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, dei beni per un valore equivalente all’importo delle provvidenze pubbliche indebitamente percepite, ovvero per 3,5 milioni di euro.

Le irregolarità constatate sono state inoltre comunicate alla regione Emilia Romagna, ente gestore della spesa, al fine di consentire alla stessa sin dalle prime battute dell’indagine fattivamente collaborativa con i militari delle Fiamme Gialle – di avviare l’azione di recupero delle somme indebitamente erogate.

Dei fatti sopra descritti è stata informata la Procura Regionale della Corte dei Conti.




Guardia di Finanza: cambio al comando del Nucleo Operativo

Domani mattina (10 luglio 2018) presso la sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Piacenza, alla presenza del Comandante Provinciale, colonnello Daniele Sanapo, e del Comandante del Gruppo, tenente colonnello Luca Elidoro, avrà luogo il passaggio di consegne tra il tenente Francesco Giglio ed il subentrante tenente, Fabiana Minardi.

Dopo due anni di intenso lavoro alla guida del Nucleo Operativo del Gruppo di Piacenza, il tenente Francesco Giglio ha ringraziato tutti i militari con cui ha collaborato, augurando loro sempre maggiori soddisfazioni personali e professionali. A giorni lascerà la città per ricoprire l’importante incarico di Comandante della Tenenza di Desenzano del Garda.

Al Tenente Giglio subentra il tenente Fabiana Minardi, 26 anni, giunta a Piacenza per il suo primo incarico operativo. Il nuovo Comandante, originaria di Caltagirone (CT), si è arruolata nell’ottobre del 2013 entrando a far parte del 113° corso “Montenegro III” di Allievi Ufficiali presso l’Accademia della Guardia di Finanza.

Promossa al grado di Sottotenente il 14 settembre 2015 ed a quello di Tenente due anni dopo, al termine del quinquennio di studi ha conseguito la laurea in Scienze della sicurezza economico-finanziaria con il massimo dei voti e la lode.

Il Colonnello Daniele Sanapo ha rivolto ad entrambi gli Ufficiali i migliori auguri per i prossimi impegni.




La Guardia di Finanza festeggia il suo 244° compleanno. A Piacenza scoperti 50 evasori totali

La Guardia di Finanza di Piacenza ha celebrato oggi, 25 giugno, il 244° anniversario della fondazione del Corpo.

Nel corso della cerimonia è stata data lettura dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza – Generale Corpo d’Armata Giorgio Toschi e sono stati premiati i finanziari che si sono distinti in particolari e delicate operazioni di servizio.

Durante l’evento il Comandante Provinciale – Colonnello Daniele Sanapo – ha voluto omaggiare i finanzieri caduti in guerra con una corona d’alloro posta ai piedi del monumento raffigurante il grifone, simbolo iconico della Guardia di Finanza. Nel suo breve intervento, il Comandante ha voluto ringraziare tutti i militari dipendenti e sottolineato il ruolo della Guardia di Finanza quale presidio insostituibile di legalità e di sicurezza economico–finanziaria del Paese e che la sua difesa sia compito imprescindibile di ogni militare del Corpo.

La manifestazione, prima della sua conclusione, ha visto anche lo svelamento di un’opera in bronzo raffigurante un Finanziere, col cappello alpino, che guarda verso il confine, donata dal Gen. B. Mauro Santonastaso, Vice Presidente per l’Italia Settentrionale dell’A.N.F.I.

La scultura è stata collocata nell’atrio d’ingresso degli uffici della palazzina sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.

Come ogni anno l’anniversario è anche un’occasione per tracciare il bilancio sui risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle piacentine nel 2017 e nei primi cinque mesi del 2018. Vediamo dunque i numeri più significativi.

Nel 2017 e nel periodo “gennaio – maggio 2018”, la Guardia di Finanza di Piacenza ha eseguito quasi 300 interventi fiscali in materia di II.DD. e IVA. L’attività del Corpo si è concentrata soprattutto nei confronti di soggetti fiscalmente pericolosi, ovvero detentori di ingenti patrimoni accumulati grazie alla commissione di gravi reati tributari ed economico-finanziari, scovati dalle fiamme gialle grazie all’oggettivo rilevamento della sproporzionalità tra i redditi dichiarati al fisco e la reale disponibilità finanziaria manifestata. Non di rado questi soggetti si avvalgono di professionisti e consulenti esperti nel ramo tributario, che creano, ad hoc, veri e propri stratagemmi artificiosi, caratterizzati dall’emissione ed utilizzo, in contabilità, di fatture false, che “dopano” i bilanci societari compromettendo la leale concorrenza tra le imprese che invece le regole le rispettano. A queste si aggiungono le cosiddette “frodi carosello”, che generano crediti IVA totalmente inesistenti o che permettono indebite compensazioni di imposte e contributi.

53 sono stati i soggetti denunciati per reati fiscali nell’ultimo anno e mezzo, che vanno dalla “omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA”, all’ “emissione di fatture per operazioni inesistenti” dalla “dichiarazione fraudolenta”, all’occultamento o distruzione delle scritture contabili.

I valori patrimoniali sequestrati per reati fiscali, nel solo 2018, superano i 2 milioni di euro mentre le proposte di sequestro, avanzate dai Reparti operativi all’Autorità Giudiziaria nell’ultimo anno e mezzo, sempre nell’ambito dei reati fiscali accertati, raggiungono quasi gli 11 milioni di euro.

50 sono stati gli evasori totali totalmente sconosciuti al fisco (evasori totali) in un anno e mezzo, responsabili di aver evaso oltre 9 milioni di IVA.

Nel settore delle Accise sono stati conclusi 21 interventi che, complessivamente, hanno consentito, anche a seguito di attività di polizia giudiziaria, di rilevare un’evasione di tributo di circa 37mila euro, un sequestro penale di oltre 18.000 Kg di prodotti energetici, ed accertato un consumo in frode di oltre 50.000 Kg.

Nel comparto del gioco e delle scommesse sono stati eseguiti 25 interventi a prevenzione del contrasto al gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

Sono state effettuate, nell’ambito del CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO, nell’ultimo anno e mezzo:

–      2789  ispezioni sul corretto rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali;

–      124  controlli al canone RAI;

–      625  controlli al trasporto delle merci;

–      114 controlli sugli indici di capacità contributiva.

Nel 2017, e nei primi 5 mesi del 2018, è proseguito l’impegno dei militari nella lotta alla corruzione ed al contrasto degli illeciti che provocano nocumento alla spesa pubblica nazionale e Comunitaria.

Nel periodo sono state denunciate, nell’ambito della lotta ai fenomeni di corruzione, peculato, concussione e abuso d’ufficio, 34 soggetti – 29 in qualità di Pubblici Ufficiali, dei quali 6 in stato di arresto.

Le proposte di sequestro, complessivamente avanzate agli organi preposti, ammontano ad oltre 4 milioni e 300mila euro.

Il valore degli appalti, in cui sono state riscontrate irregolarità, è di oltre 81 milioni di euro su un totale di gare, sottoposte a controlli, pari a 87 milioni e mezzo di euro.

Individuati 9 soggetti responsabili di inefficienze e sprechi per un ammontare di danni erariali, accertati nel medesimo periodo, pari a quasi 3 milioni di euro.

Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario hanno riguardato:

–      nel settore dei fondi strutturali (riguardanti nello specifico il Fondo Sociale Europeo, il Fondo Regionale Disabili ed il Fondo finanziamenti pubblici per lavoratori dipendenti delle imprese) un’indebita percezione di oltre 3 milioni e mezzo di euro, con la denuncia di 2 soggetti responsabili;

–      nel settore della politica agricola comune sono stati denunciati 9 soggetti, con la contestuale verbalizzazione di 10 violazioni amministrative; la frode complessivamente accertata nello specifico comparto ammonta ad oltre 950 mila euro a fronte di un contributo complessivamente controllato pari ad 1milione e 26 0mila euro.

88 sono stati gli interventi sulle PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE (ovvero controlli che riguardano erogazioni a favore di soggetti che versano in delicate condizioni economiche e sociali) di cui oltre il 40% sono risultati irregolari.

In ambito sanitario sono stati effettuati 25 controlli effettuati sui Ticket sanitari che hanno permesso di individuare irregolarità pari all’88% dei casi ispezionati;

Le indagini patrimoniali contro la criminalità, hanno consentito, nel 2017 e nei primi 5 mesi del 2018, il sequestro di beni e valori pari ad 1 milione e 200 mila euro, mentre le richieste di sequestro, in corso, ammontano a 1 milione e 623 mila euro

Seguire i flussi finanziari per contrastare il fenomeno del riciclaggio del denaro sporco è una prerogativa imprescindibile per il Corpo, Per contrastare meglio il fenomeno è necessario un’azione preventiva che passa attraverso gli approfondimenti delle segnalazioni per operazioni sospette.

Sono state esaminate 188 operazioni con la constatazione di rilievi ai fini di Imposte dirette e contestazioni di violazioni ai fini della normativa antiriciclaggio.

Gli interventi in materia di contraffazione marchi e tutela made in Italy sono stati 42, che hanno portato alla denuncia di 25 soggetti ed al sequestro di oltre 8mila articoli tra quelli propriamente contraffatti e quelli con falsa indicazione del made in Italy. In aggiunta si segnala anche il sequestro complessivo, in violazione delle leggi sanitarie vigenti, di oltre 139 tonnellate di carne privi di qualsiasi indicazione o rintracciabilità, o recante una data di scadenza abbondantemente superata.

Nel settore a contrasto dei traffici di droga, nel 2017 e nei primi 5 mesi dell’anno, sono stati effettuati 115 interventi che hanno consentito di procedere a 9 arresti e 37 denunce a piede libero; in tale ambito sono stati sequestrati più di 9 kg tra hashish e marijuana e oltre 2 Kg di cocaina.

La Guardia di Finanza ha inoltre continuato a fornire il proprio contributo per la sicurezza dei cittadini, anche con il controllo del territorio e la vigilanza di obiettivi sensibili, eseguito in concorso con la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri.

In tale ambito sono stati tratti in arresto, in altrettante operazioni di controllo della sicurezza cittadina, 3 latitanti che gravitavano costantemente nella Provincia di Piacenza.