Guardia di Finanza, in un anno e mezzo 106 interventi per traffico di droga

E’ tempo di bilanci per la Guardia di Finanza piacentina, che a livello nazionale festeggia il 245esimo anno di attività. Il Colonnello Daniele Sanapo e il Prefetto Maurizio Falco alla presenza degli Ufficiali e Comandanti dei dipendenti reparti hanno tenuto a precisare l’insostituibile lavoro del Corpo quale insostituibile presidio di legalità e sicurezza economico finanziaria del Paese. Nello specifico Sanapo ha sottolineato come il lavoro sia importante anche in una zona come Piacenza, da lui definita luogo “in cui la crisi ha colpito in forma minore, e in cui l’economia continua continua a viaggiare bene. Nonostante questo è compito della GdF salvaguardare Piacenza dalle eventuali patologie che minacciano il tessuto economico”.

Sono tre i punti cardine su cui si basa il lavoro della Gdf: “lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, il contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica e lotta alla criminalità organizzata di stampo economico-finanziario”.

Il lavoro è stato parecchio intenso per i vari reparti in un anno e mezzo (2018 e periodo gennaio/maggio 2019). Sono stati 300 gli interventi fiscali, diretti nei confronti di detentori di ingenti patrimoni illegalmente accumulati, frutto di evasione fiscale e fatture false, crediti IVA totalmente inesistenti. 88 soggetti denunciati per i suddetti reati per proposte di sequestro che superano i 22 milioni di euro. 71 evasori accertati.

Un’attività, come ha tenuto a precisare lo stesso Sanapo, “non a pioggia, ma mirata, per circoscrivere al meglio quelle che sono le attività irregolari. Tra le varie, sono da ricordare le società estrovestite di Fiorenzuola o le cartiere che hanno prodotto decine e decine di milioni di euro di fatture false. Tutto a danno della parte sana della nostra economia”.

Il Prefetto Falco si dichiara felice, in quanto “la Guardia di Finanza ha il compito sia di celebrare la storia sia preparare al futuro, fatto di un’economia tutta da scoprire”.

SPESA PUBBLICA

Le frodi scoperte nell’ambito della spesa pubblica riguardano fondi strutturali (Fondo Sociale Europeo, Fondo Regionale Disabili e Fondo finanziamenti pubblici per lavoratori dipendenti delle imprese) per un’indebita percezione di 3 milioni e mezzo di euro, con 2 soggetti denunciati. 10 i soggetti implicati in fenomeni di corruzione, concussione, peculato e abuso d’ufficio. Sono stati messi sotto controllo appalti per un valore di 87 milioni di euro, riscontrando irregolare assegnazione per 81 milioni di euro.

In ambito sanitario sono stati 26 i controlli sui ticket sanitari, che hanno permesso di individuare irregolarità nel 77% dei casi ispezionati. 

CRIMINALITA’ ORGANIZZATA

La lotta infinita alla criminalità organizzata ha portato al sequestro di beni e valori per 330 mila euro, mentre le richieste di sequestro ammontano a 2 milioni di euro.

Si segnala il sequestro di 26 mila 500 articoli contraffatti affinchè venga tutelato il Made in Italy, oltre al sequestro di 7 tonnellate di carne bovina non idonea al consumo.  

106 sono stati invece gli interventi volti a prevenire il traffico di droga, 9 arresti e 2 denunce per un totale di 2,8 kg di di sostanze stupefacenti sequestrate. 

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Controlli straordinari della Finanza, in città e provincia, durante le festività

Nei giorni scorsi le forze dell’ordine hanno attuato  un piano di controlli straordinari di sicurezza disposti dalla Prefettura di Piacenza in occasione delle festività pasquali.

La guardia di finanza di Piacenza, insieme a polizia e carabinieri ha tenuto sotto controllo i quartieri più sensibili della città, effettuato decine di controlli sulle principali strade nonché vigilato nell’ambito di alcune fiere che si sono tenute in provincia.

Proprio nel corso di uno dei tanti controlli su strada, in città, le Fiamme Gialle hanno concentrato la propria attenzione su un uomo originario del Senegal. Dagli accertamenti effettuati è infatti emerso che, nei suoi confronti pendeva già un decreto di espulsione emesso dal prefetto di Lodi nel 2018. Il senegalese è stato anche trovato in possesso di diverse tessere sanitarie e di un permesso di soggiorno falso.

I documenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro ed il soggetto denunciato alla locale autorità giudiziaria per falsità materiale commessa da privato. La Questura di Piacenza ha così provveduto a notificare un ulteriore decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Piacenza con l’ordine di abbandonare il territorio dello Stato entro 7 giorni.

In occasione della Fiera dell’Angelo di Borgonovo Val Tidone, sono state impiegate diverse pattuglie, provenienti dal Gruppo di Piacenza e dalla Tenenza di Castel San Giovanni, sia in uniforme sia in abiti civili, impegnate in specifici servizi di polizia economico finanziaria per verificare la regolare emissione delle ricevute fiscali e per contrastare l’abusivismo e la contraffazione dei marchi.

Oltre a vari verbali per mancata emissione di scontrini i militari hanno sequestrato di numerosi capi di merce contraffatta – ovvero capi d’abbigliamento e borse recanti i marchi delle più famose case di moda – nei confronti di alcuni venditori abusivi, di origine extracomunitaria, che alla vista dei militari operanti si sono dati immediatamente alla fuga.

 




Centinaia di rifiuti elettronici mai smaltiti e abbandonati sulla Caorsana, imprenditore indagato

Polizia Locale e Guardia di Finanza uniscono le forze contro il traffico e la lavorazione illecita di rifiuti, che ha portato al sequestro di un’azienda sita nella provincia di Piacenza, che ha fatto in seguito ricorso al Tribunale del riesame, vedendo respinte le tesi da essa sostenute, sposando invece le ipotesi investigative.

Il fatto trae la sua origine nel gennaio 2019, quando in un’area pubblica in zona Caorsana venivano trovati dei resti di 450 schermi, monitor e apparecchiature elettroniche abbandonate, solitamente adibite per le scommesse. A seguito del sequestro si è cercato di individuare la provenienza del materiale, tuttavia non era presente nessuna targhetta che potesse indicare la ditta utilizzatrice o smatitrice degli schermi. Grazie ad alcuni nastri adesivi di carta che riportavano una sigla alfanumerica, siamo risaliti alle ditte, operanti su tutto il territorio nazionale, con sedi a Piacenza e la cui iscrizione alla Camera di Commercio era stata negata. Altri abbandoni simili sono stati rinvenuti nelle zone di Genova e Torino, per uno smaltimento sistematico di terminali ormai superati a livello tecnologico.

Lo smaltimento della ditta piacentina non ha mai avuto luogo, infatti tutto veniva in realtà “stoccato” in un enorme capannone (poi sequestrato) che conteneva “tra i 10 mila e i 15 mila pezzi”, la cui fine era quella di essere successivamente abbandonati, come accaduto sulla Caorsana. E’ stato coinvolto anche Arpae come organo tecnico, per valutare i rifiuti.

Indagato l’amministratore unico della società per attività illecite per la gestione di rifiuti speciali e pericolosi costituiti da apparecchiature elettroniche.

Il Ten. Col. Luca Elidoro della Guardia di Finanza ha specificato come l’attività di competenza del corpo sia di ricostruzione contabile e fiscale, costituita da materiale come fatture “verificando che siano documenti in regola secondo la legge o se siano stati predisposti al fine di occultare o fuorviare l’individuazione di questo ciclo commerciale”.

“Alle origini di questa attività – puntualizza Elidoro – c’è una necessità economica, in quanto lo smaltimento legale comporterebbe un costo ovviamente molto elevato”.

 

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Guardia di Finanza di Piacenza: sequestrati oltre 17.000 articoli nocivi alla salute

Oltre 17.000 articoli potenzialmente dannosi alla salute sono stati sequestrati nei giorni scorsi dalle Fiamme Gialle piacentine che, in vista delle imminenti festività natalizie, hanno organizzato, su tutto il territorio provinciale, un massiccio piano di interventi finalizzato alla tutela della sicurezza dei consumatori, con particolare riguardo alla contraffazione, alla tutela del “made in Italy” ed alla sicurezza dei prodotti.

Nell’ambito di questi interventi, che hanno impegnato un congruo numero di finanzieri del nucleo polizia economico finanziaria e del gruppo di Piacenza, sono stati sequestrati più di 17.000 pezzi, per un valore commerciale di oltre 40.000 euro, tra addobbi natalizi, prodotti cosmetici, abbigliamento, giocattoli, proiettori laser, e monili.

La merce è stata sequestrata, presso due diversi punti vendita, poiché carente, ed in alcuni casi assolutamente priva delle specifiche avvertenze sulla sicurezza, che impongono, oltre alla marcatura di conformità “CE”, anche l’indicazione delle generalità del produttore o dell’importatore e le avvertenze nonché istruzioni in lingua italiana.

La marcatura “CE”, è indice di sicurezza e di conformità del prodotto alla normativa europea e garantisce ai consumatori che il prodotto sia stato controllato prima di essere immesso sul mercato e che lo stesso rispetti tutte le regole per quanto riguarda la sicurezza, la salute e la protezione ambientale.

Nel caso di prodotti cosmetici il cui uso preveda un contatto diretto con la pelle, la mancanza dell’indicazione circa i materiali di fabbricazione, impedisce alla clientela di prendere le dovute precauzioni con riferimento ad eventuali sostanze che possono provocare allergie cutanee.

I responsabili delle due aziende sono stati segnalati alle competenti autorità amministrative per le irregolarità riscontrate rispetto alle normative vigenti in materia di sicurezza dei prodotti.




Società di autotrasporti con sede fittizia in Lussemburgo evade oltre un milione di euro

Smascherata a Fiorenzuola una società di autotrasporti che pur operando stabilmente nella provincia piacentina, aveva dichiarato formalmente la propria sede in Lussemburgo. Questo anche se era diretta da cittadini italiani che operavano dalla sede locale. Questo stratagemma per anni ha consentito alla società di nascondere al fisco ricavi superiori ad un milione di euro e violazioni all’Iva per quasi 400.000 euro. Per questa operazione vi è stata collaborazione dei colleghi lussemburghesi, fondamentali nel dimostrare come si trattasse di una cosiddetta società “esterovestita”, ovvero impresa di fatto residente nel territorio nazionale che dichiara fittiziamente di avere la sede all’estero per poter usufruire di un regime fiscale e previdenziale, molto più vantaggioso.

L’entità delle imposte indebitamente sottratte al fisco ha fatto scattare, a carico dell’amministratore, la denuncia all’autorità giudiziaria per il reato di omessa dichiarazione, finalizzata all’evasione delle imposte sui redditi e dell’Iva con contestuale richiesta di sequestro di beni per un importo equivalente quanto evaso.

Già lo scorso giugno la Guardia di Finanza aveva scoperto un’azienda che, con questo trucco, aveva evaso le tasse. In questo caso però la destinazione prescelta come sede era la Romania. Le Fiamme Gialle piacentine in quel caso avevano fine a questo sistema fraudolento rilevando, nel complesso, l’omessa dichiarazione di ricavi per circa 7 milioni di euro ed una evasione dell’iva. per oltre 2,7 milioni di euro. 

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Nuove immagini del crollo di ponte Morandi a Genova

La Guardia di Finanza di Genova ha diffuso, pochi minuti fa, un nuovo video ripreso da telecamere di sorveglianza che mostrano il crollo di Ponte Morandi ripreso da una diversa prospettiva ossia dal basso, dalle telecamere installate presso l’isola ecologica.

Si tratta di due diverse telecamere. I video mostrano chiaramente un mezzo pulisci strade ed un operatore ecologico pochi istanti prima del fatale cedimento.




La Finanza di Fiorenzuola arresta un senegalese “spacciatore seriale” di capi e borse false

I finanzieri della tenenza di Fiorenzuola d’Arda, su disposizione della Procura della Repubblica di Piacenza hanno arrestato e condotto presso la carcere delle Novate, M.A., cittadino senegalese di 57 anni, già denunciato più volte per la vendita di prodotti contraffatti.

L’operazione è il frutto di indagini svolte dalle fiamme gialle fiorenzuolane, anche attraverso l’utilizzo di immagini riprese da telecamere installate nell’area dove l’uomo era solito smerciare i suoi prodotti, nei pressi di un noto centro commerciale della Val d’Arda. Qui l’uomo lavorava da anni proponendo manufatti di ottima fattura, riportanti con marchi contraffatti di note case di moda. Merce che gli era stata più volte sequestrata senza però che questo lo inducesse a porre fine al suo commercio.

Sulla base dei gravi e ripetuti comportamenti illeciti, mai interrotti dall’arrestato, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Piacenza ha adottato la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità di altre persone che possano, in qualsiasi modo, aver favorito le condotte illecite.




Azienda di autotrasporto “italiana” apre sede fittizia in Romania ed evade oltre 7 milioni di euro

Formalmente aveva la sede in Romania, ma in realtà operava stabilmente sul territorio italiano. E’ questo l’escamotage studiato da una azienda, attiva nel settore  dei  trasporti, per evadere le tasse. A rovinare i piani ci ha pensato la Guardia di Finanza di Fiorenzuola d’Arda attraverso una articolata attività ispettiva.

La società aveva aperto la  propria  sede legale in Romania, dove la legislazione fiscale è particolarmente favorevole ma in realtà operava regolarmente sul territorio  italiano  ed era  gestita  e  diretta solo da  cittadini  italiani. Grazie a ciò per anni ha omesso di  dichiarare  i  propri proventi  all’Erario italiano

L’intervento delle fiamme gialle piacentine ha posto fine a questo sistema fraudolento rilevando, nel  complesso, l’omessa  dichiarazione  di  ricavi  per  circa  7  milioni di  euro ed una evasione dell’iva. per oltre 2,7 milioni di euro.

Le indagini si sono svolte sia nella nostra provincia sia con l’ausilio dei colleghi rumeni ed hanno consentito   di dimostrare che si trattava di una società “esterovestita”.  Il termine “esterovestizione” definisce una  pratica  attraverso  cui società,  di  fatto residenti  nel  territorio  nazionale, dichiarano fittiziamente di avere la sede all’estero per poter usufruire di un regime fiscale (e nel caso specifico anche previdenziale) molto più vantaggiosi.  L’elevata somma di imposte evase hanno fatto scattare, a carico dell’amministratore, la denuncia all’autorità giudiziaria per  il  reato  di  omessa  dichiarazione,  finalizzata  all’evasione  delle imposte sui redditi e dell’I.V.A., con contestuale richiesta di  sequestro di  beni  e  valori “per equivalente” fino alla concorrenza delle imposte evase.




La Finanza scopre piantagione di marijuana in pieno centro città

Una vera e propria serra in pieno centro città. Il pollice verde era un piacentino di 30 anni che ai fiori aveva però preferito la più redditizia coltivazione di “erba” ma gli è andata male ed è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Piacenza che ha agito con l’ausilio delle proprie unità cinofile.

In un condominio il giovane aveva costruito un’efficiente serra per la produzione  di marijuana con ben  73 piante coltivate attraverso la tecnica idroponica, ovvero “fuori suolo”, senza l’utilizzo del comune terriccio. La piantagione era abilmente occultata all’interno dell’alloggio e dotata di sofisticate attrezzature per la cultura, il  riscaldamento,  l’aerazione e l’ essicazione.

Oltre alla serra è  stato rinvenuto  anche un ingente quantitativo di marijuana  già  essiccata  pronta per essere  venduta. In totale le Fiamme Gialle hanno  recuperato circa  3,8 chili di piante, 170  grammi di amfetamina pura (che potenzialmente avrebbero potuto  fruttare, nel mercato  dello spaccio,  fino a 600 dosi),  2 flaconi di metadone , semi di diverse qualità di canapa  indiana e materiale vario per la coltura ed il confezionamento dello stupefacente. In altra abitazione di Rivergaro, sempre riconducibile al trentenne è stato trovato materiale proveniente da serre dismesse nonché alcuni residui di piante di marijuana in fase di essicazione. Lo spacciatore è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria piacentina.

E’ peraltro emerso che parte dello stupefacente sequestrato ed il materiale per la coltivazione erano stati acquistati sul  deep web,  ovvero su piattaforme internet non rintracciabili dai  comuni motori di ricerca  e con l’utilizzo di bitcoin per i pagamenti.




La Guardia di Finanza scende in campo per solidarietà

L’impianto sportivo della Caserma “Luigi Galli” del Comando Provinciale di Piacenza sarà teatro di un  triangolare  di  calcio  a 5 tra  la  Nazionale di  calcio Miss  Mamma  Italiana ,  una rappresentativa  femminile  del  Comando  Regionale  della  Guardia  di  Finanza  di  Bologna ed una rappresentativa femminile del Comando Provinciale di Piacenza .

Promotrice dell’evento, al quale il Corpo ha aderito con entusiasmo, è una società  romagnola  – la  Te.Ma.  s.a.s.    – che,  tra  le  sue  molteplici  iniziative,  annovera  anche i l concorso nazionale  Miss Mamma Italiana . Quest’ultimo nasce  nel 1993 da  un’idea  di Paolo Teti – giornalista e professionista noto nel mondo dello spettacolo  e della televisione. La  Nazionale  di  calcio  sorge  proprio  all’interno del Concorso Nazionale e fa il suo  esordio  nel  dicembre  2012 ;  ha  giocato  in  diverse  città  italiane  con  l’obiettivo  di  raccogliere  fondi  a  favore  di  Associazioni  benefiche  che  orbitano  nell’universo  sociale al femminile.

La  Guardia  di  Finanza  di  Piacenza   ha  così  deciso  di  fornire  supporto  alla realizzazione   della   presente  manifestazione   di   beneficienza  – denominata  TRIANGOLO  DEL  SORRISO  – che,  oltre  ad  essere  occasione  per  una  serata  spensierata  e divertente,  sostiene  la raccolta fondi a  favore  dell’Associazione  Onlus ARIANNE ENDOMETRIOSI .

L’Associazione ARIANNE è  un ’organizzazione  senza    scopo    di    lucro romagnola    costantemente    impegnata    alla lotta  all’ endometriosi , una malattia complessa ,   progressiva,   dolorosa   e   spesso  sottovalutata, che colpisce le donne fin dall’adolescenza e che costituisce una delle  più diffuse cause di infertilità.

L’evento, che si terrà  martedì  22  maggio ,  a  partire  dalle  ore  17,30 ,  che  vedrà la presenza  del  Comandante  Regionale  Emilia  Romagna  – Generale  di  Divisione  Giuseppe Gerli  – e delle massime autorità istituzionali  provinciali ,  culminerà con la  premiazione  delle  squadre  partecipanti  e,  a  seguire,  con  un  momento  conviviale  che  rappresenterà  l’ ideale  ponte  che  unisce  il  tradizionale  altruismo  e  allegria  romagnola  alla consueta generosità  dei  piacentini.