L’unione fa la forza: Pordenone e Guercino assieme

Sono comparsi, alle porte d’ingresso di Piacenza, alcuni cartelloni che danno il benvenuto ai visitatori  proponendo un’opportunità forse unica al mondo. Dal 7 aprile Piacenza sarà infatti in grado di offrire contemporaneamente due Salite: quella al Pordenone (accessibile fino al 10 giugno) e quella al Guercino (fino al 7 luglio). Acquistando il biglietto per una delle due Salite, si avrà anzi la possibilità di acquistarne un altro – per l’altra Salita – a prezzo ridotto.

L’acquisto a prezzo scontato per una delle due Salite (€ 10 per la Salita al Pordenone e le Mostre Genovesino e Ghittoni, € 8 per la sola mostra presso il Duomo di Piacenza “I Misteri della Cattedrale” oppure € 12 per la mostra presso il Duomo più la Salita al Guercino) è riservato a coloro che esibiranno i biglietti (ordinari o scontati) acquistati per l’altra Salita.

Informazioni più dettagliate su entrambe le manifestazioni si possono trovare sui relativi siti internet: www.salitaalpordenone.it e www.cattedralepiacenza.it.




Da aprile nuovo Museo della Cattedrale e torna la salita al Guercino

E’ stato presentato, presso il Palazzo Vescovile di Piacenza, il progetto “I MISTERI DELLA CATTEDRALE. Meraviglie nel labirinto del sapere” promosso dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, in collaborazione con la Fondazione Piacenza e Vigevano, il Comune di Piacenza e l’Archivio di Stato di Piacenza e col sostegno della Regione Emilia-Romagna e della Camera di Commercio di Piacenza. E’ prevista l’apertura del nuovo allestimento del Museo della Cattedrale cui si integra uno straordinario percorso di salita che, attraverso luoghi segreti, condurrà fino alla cupola.

In più, una mostra che, dal 7 aprile al 7 luglio 2018, riporterà alla luce alcuni dei più preziosi codici miniati medievali, come il Libro del Maestro o il Salterio di Angilberga appartenenti al patrimonio archivistico piacentino, di assoluto rilievo nel panorama europeo.

Dopo il successo di Guercino a Piacenza, che ha visto oltre 100.000 persone salire all’interno della cupola della Cattedrale per ammirare gli affreschi di Guercino, il Duomo ritorna quindi a essere il fulcro della vita culturale piacentina.

Hanno partecipato all’incontro, mons. Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna e Manuel Ferrari, direttore dell’ufficio beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio.

Come ha affermato mons. Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio, “La prossima mostra denominata “I misteri della Cattedrale”, che vede coinvolto il nostro Duomo intende ancora una volta esprimere una forte valenza religiosa con itinerari di profonda spiritualità”.

“L’esperienza della bellezza – ha continuato mons. Gianni Ambrosio -, manifestata dalle grandi espressioni dell’arte cristiana, in particolare quella romanica dell’edificio e quella rinascimentale di tanti affreschi che decorano l’edificio sacro, costituisce un immenso patrimonio di fede e di tradizione che occorre riscoprire e saper comunicare all’uomo contemporaneo. Essa rappresenta una suggestiva “via” (via pulchritudinis) di conoscenza del mistero divino”.

Dal canto suo, Patrizia Barbieri, sindaco di Piacenza, ha dichiarato come, “attraverso i manoscritti e i codici miniati, sarà possibile capire quanto Piacenza sia stata importante non solo come centro economico e commerciale – i banchieri piacentini erano conosciuti in tutta l’Europa, ma anche come centro di promozione culturale e divulgazione del sapere”.

Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, dopo avere promosso Guercino a Piacenza ha voluto sostenere questo nuovo progetto, ha ricordato che “la rassegna, lungi dall’essere un’iniziativa destinata a un pubblico di bibliofili, vuole riflettere sulla comunicazione e sulla trasmissione del sapere”.

“Il titolo dell’iniziativa – ha proseguito Massimo Toscani – evidenzia la fatica di raggiungere e afferrare la conoscenza; non solo quella concettuale, fatta di studio, di lettura, di ricerca delle fonti, ma anche quella fisica, quella cioè che ci conduce all’interno di una biblioteca per iniziare un viaggio iniziatico che attraverso una dialettica del sapere ci porta tra gli scaffali alla scoperta delle meraviglie che la sapienza umana ha saputo creare e che ha voluto trasmettere alle generazioni future”.

“Piacenza e l’Emilia-Romagna – ha sottolineato Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna – sono ricche di tesori da scoprire. Il grande successo della mostra del Guercino ha svelato chiaramente a tutta la città e all’intero Paese le meraviglie della Cattedrale cittadina, portando alla ribalta nazionale le bellezze artistiche che conserva. Ora non dobbiamo disperdere l’eredità che quell’evento ci ha lasciato”.

“L’ufficio diocesano per i beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio – ha evidenziato il suo direttore, Manuel Ferrari – con la mostra I Misteri della Cattedrale porta avanti l’opera di valorizzazione della Cattedrale e dello straordinario patrimonio artistico che a essa appartiene. Dopo la riapertura del percorso nei sottotetti che conduce alla cupola affrescata dal Guercino, tocca ora ad un altro capolavoro internazionalmente riconosciuto dalla comunità scientifica quale il Libro del Maestro e a preziosi manoscritti del territorio, utili a far comprendere la vita civile, sociale e religiosa”.

Dalla primavera 2018, Kronos – Museo della Cattedrale si presenterà con un nuovo allestimento, con un ingresso autonomo da via Prevostura, che permetterà di accedere, per la prima volta, dai giardini sul retro delle absidi della Cattedrale.

Ad accogliere i visitatori ci sarà la proiezione di un video che racconterà la storia del complesso vescovile piacentino dal IV sec. fino alla costruzione dell’attuale cattedrale.

La sala delle sculture, quella degli argenti e quella delle suppellettili lignee faranno da introduzione alla piccola pinacoteca in cui saranno conservate alcune preziose pale d’altare, come I diecimila martiri crocifissi di Elisabetta Sirani, la Madonna dello Zitto di Giovanni Battista Tagliasacchi, Morte di San Francesco Saverio di Robert De Longe, il San Gerolamo e l’angelo di Guido Reni in dialogo con uno straordinario Achrome di Piero Manzoni della collezione MCM Mazzolini.

Da qui, inizierà il percorso verso la cupola. Nell’anticamera delle sagrestie superiori, un video, con un’intervista a Valerio Massimo Manfredi, introdurrà alle cinque sezioni della mostra dei codici.

La prima tappa – transitando nel coro del presbiterio da cui si potrà ammirare, da posizione ravvicinata, il grande polittico sopra l’altare (XV secolo), il coro ligneo e le volte – sarà nella sala dell’archivio storico capitolare dove all’interno dell’architettura, formata dai grandi armadi lignei del XVIII sec., sarà ospitata la sezione musicale.

La visita alle restanti sezioni della mostra continuerà nelle sagrestie superiori; qui si potranno ammirare gli antichi libri provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana, dall’archivio capitolare della Cattedrale, di Sant’Antonino, dall’archivio storico diocesano di Piacenza e Bobbio, dall’Archivio di Stato e dalla Biblioteca Passerini Landi. Sono straordinari capolavori dal IX al XV secolo, che raccontano la storia civile e religiosa del territorio con particolare accento su Piacenza e Bobbio con il suo Scriptorium, secondo solo a Montecassino. All’interno di una sala multimediale saranno presentate con grandi immagini le pagine più preziose.

Lungo il percorso di salita, l’ultima sezione sarà interamente dedicata al Libro del Maestro, un totum liturgico che dal XII secolo è stato modello e tesoro per la liturgia e che costituisce una summa culturale, secondo la concezione medievale.

Studiato in tutto il mondo, il Libro del Maestro è un raro esempio di documento paleografico che riporta indicazioni sul costume e sulla liturgia ed è indicativo dell’arte e della musica dei secoli successivi all’anno Mille, oltre a comprendere informazioni sulla sacra rappresentazione.

Per facilitare la comprensione di questo testo e illustrare le sezioni di cui è composto, verrà proiettato un video di Gionata Xerra e delle postazioni touch screen consentiranno di sfogliarlo in modalità virtuale e ascoltare la riproduzione audio di antifone e sequenze.

Da qui riprenderà il rinnovato percorso di salita ai sottotetti della Cattedrale che passerà dai matronei del presbiterio ove saranno allestite opere di artisti contemporanei.

Raggiunta la cupola, i visitatori saranno invitati a indossare cuffie wi-fi e a entrare nel loggiato. Dopo lo show di luci creato da Davide Groppi, si potrà procedere lungo tutto il perimetro della cupola, opportunamente messo in protezione, ammirando da vicino il ciclo affrescato dal Guercino, composto dai sei scomparti con le immagini dei profeti Aggeo, Osea, Zaccaria, Ezechiele, Michea, Geremia, e dalle lunette in cui si alternano episodi dell’infanzia di Gesù – Annuncio ai Pastori, Adorazione dei pastori, Presentazione al Tempio e Fuga in Egitto – a otto affascinanti Sibille e il fregio del tamburo, cui si aggiungono i due spicchi della cupola che raffigurano i profeti Davide e Isaia, dipinti da Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone.

Ridiscendendo sul lato nord, nel matroneo s’incontrerà la sezione relativa ai lavori promossi alla fine dell’800 con esposizione dei reperti allora smantellati tra cui torcieri, sculture, lapidi, parti di altari.

Si accederà quindi all’interno del campanile per poterne ammirare dal basso l’imponente struttura lignea e accedere a una stanza segreta dove sono ancora conservati gli ingranaggi dell’orologio anticamente posto in facciata.

 

I MISTERI DELLA CATTEDRALE. Meraviglie nel labirinto del sapere – Cattedrale di Piacenza e Kronos – Museo della Cattedrale – 7 aprile – 7 luglio 2018

Informazioni: Tel. 331.4606435 – Mail: imisteridellacattedrale@gmail.com

 

 

 

 

 

 




Il Guercino torna in Duomo e porta un carico di iniziative

Nell’anno del Guercino, la diocesi di Piacenza-Bobbio festeggia il Natale con un vasto programma di eventi in Cattedrale per ammirare ancora una volta da vicino i grandi affreschi della cupola prima di avviare i lavori per la creazione del nuovo percorso museale permanente che sarà inaugurato nella primavera del 2018.

Con l’intenzione di creare un programma il più possibile inclusivo si è scelto come filo conduttore il Presepe. Da qui si è partiti per sviluppare percorsi, incontri ed eventi capaci di declinare in varie istanze il messaggio ancora attualissimo della famiglia di Nazareth alla società contemporanea.

Gli eventi culturali proposti muovono dall’arte custodita in Cattedrale che sarà raccontata in modo coinvolgente mediante un nuovo percorso di visita e laboratori per le famiglie, per abbracciare una riflessione più ampia mediante un ciclo di incontri/conferenze alla libreria Berti.

Ogni sabato e domenica, a partire da venerdì 8 dicembre, si terranno le salite alla cupola, seguite dalla merenda in Museo, a base di biscotti artigianali dell’Antico Mulino di Ottone, bevande calde e vin brulè, il tutto fatto con prodotti di qualità tipici del territorio piacentino.

Rispetto alla mostra “Guercino a Piacenza” il percorso si rinnova per il periodo natalizio. La partenza è prevista da Kronos – Museo della Cattedrale (accesso dalla cripta della Cattedrale). Si farà tappa nelle Sacrestie superiori, dove verranno esposti antichi codici (dei quali saranno illustrati ai visitatori le miniature inerenti la Natività) e sarà allestita all’interno della sala multimediale la mostra “Astro del ciel – Gesù bambino nelle immagini della collezione Ziliani” curata dalla dott.ssa Susanna Pighi dell’ufficio diocesano per i beni culturali (che sarà inaugurata il 15 dicembre), mostra dedicata ai “santini” devozionali avente come oggetto l’iconografia popolare del Gesù Bambino. Ridiscesi in Cattedrale l’accesso alla salita avverrà dalla navata sud. Appena giunti nel sottotetto della navata, lo spettatore sarà avvolto da scenografico presepe allestito per l’occasione, una processione che ci accompagnerà fino alla capanna della Natività. Un grande presepe formato da un corteo di sagome animate dalla luce a formare proiezioni ed ombre occupando tutta la lunghezza del matroneo. Si continua quindi con la salita in cupola dove il racconto si concentrerà sull’Annuncio di Sibille e Profeti e le grandi lunette con gli episodi della Natività di Cristo. Il percorso sarà aperto tutti i sabati e le domeniche dalle 10-12 e dalle 16-19 con gruppi di max 10 persone. Saranno possibili salite in giorni feriali solo su prenotazione, per facilitare l’accesso a scuole, parrocchie, associazioni In via straordinaria sono inoltre previste salite straordinarie notturne la sera della Vigilia e la notte di Capodanno, per brindare insieme al 2018.

Ogni sabato pomeriggio, prima dell’inizio delle salite alla cupola, si terrà a Kronos (aula didattica) un incontro/conversazione, ogni volta affrontando un tema diverso legato alla simbologia del presepe tra passato e presente.

La domenica pomeriggio si svolgeranno piccoli laboratori a numero chiuso, rivolti principalmente a bambini dai 5 ai 12 anni, che spazieranno dalle tecniche artistiche medievali alle decorazioni natalizie: esperienze tattili e manuali per far diventare le feste speciali:

1. RIMANERE DI STUCCO Impariamo l’antica tecnica (di origine medievale) della “pastiglia”: impastiamo gesso e colla e realizziamo un piccolo bassorilievo. L’obiettivo del corso è mostrare ai bambini come si realizza lo stucco mediante l’uso del gesso e colla di coniglio, eseguendo la tecnica di preparazione sul momento. Far loro toccare i granuli di colla, mostrare come si rigonfia, come gelifica, come si miscela con il gesso. Sulla base di tavolette di legno i partecipanti potranno realizzare un piccolo bassorilievo seguendo un loro disegno.

2. LA FABBRICA DELLE CANDELE Realizziamo insieme le candele da inserire nelle lanterne di Santa Lucia! Utilizzando delle sagome di cartone ispirate al Natale, realizzeremo insieme ai partecipanti suggestive candele natalizie.

3. ASPETTANDO SANTA LUCIA La Notte di Santa Lucia è la notte della luce, dell’attesa. Leggiamo la storia e costruiamo insieme lanterne e vetrate in carta velina da illuminare ed esporre alle nostre finestre, aspettando il passaggio della Santa con i suoi doni. Dopo aver letto insieme una fiaba sul tema, partendo dal racconto, i ragazzi potranno sceglierne una scena o un soggetto natalizio da rappresentare nella propria vetrata in carta velina. Terminata la vetrata, ci si dedicherà alla decorazione della lanterna, applicando carta colorata, ritagli e decorazioni ai barattoli di vetro che verranno illuminati con una candela.

4. NOI SIAMO I TRE RE MAGI Partendo dalle prime due scene della narrazione figurata del Trittico di Serafino de’ Serafini conservato al Museo della Cattedrale si parlerà della storia della nascita di Gesù e i bambini potranno costruire la propria corona dei Re Magi con fogli di rame, bulini e “pietre preziose”.

5. I RE MAGI DI ZUCCHERO Realizziamo insieme con la pasta di zucchero I Re Magi, da inserire nel presepe … o da mangiare!

Ogni sabato pomeriggio, all’interno di Kronos, le famiglie potranno partecipare alla costruzione del “PRESEPE COMUNITARIO”: con la messa a disposizione di materiale di riciclo e di cartoleria/bricolage, l’ultima sala del museo sarà aperta a tutti coloro – grandi e piccini – che desiderino creare il proprio elemento da inserire all’interno di una scena che troveranno già allestita, potendo scegliere qualunque soggetto tra figure e architetture, dando libero sfogo alla fantasia. Obiettivo è quello di sollecitare l’aggiunta di elementi interculturali e multietnici, favorendo quindi l’inclusione, concetto intrinseco del soggetto scelto e tema a cui l’evento fa riferimento.

Due moderni madonnari, del Centro Culturale Artisti Madonnari, eseguiranno all’interno della Cattedrale un’opera ad effetto “3D” ed arricchiranno in altri punti il percorso di salita in quota. Opere visibili per tutta la durata dell’evento.

Sono in via di definizione cinque “incontri con l’ospite” infrasettimanali, che si svolgeranno presso la libreria Berti, dibattiti e presentazioni di libri con l’autore. Tra questi un incontro in videoconferenza con don Gennaro Matino, Parroco della parrocchia della SS.Trinità di Napoli ed editorialista di Avvenire, “il Mattino” e de “la Repubblica” con il libro “Presepiando”; Padre Andrea Dall’Asta, gesuita del Centro Culturale San Fedele di Milano e docente alla Pontificia Università Gregoriana di Roma con il libro “Nascere, il Natale nell’Arte”; Don Pierluigi Bolzoni, parroco di Guardamiglio, e il filosofo Gianni D’amo in un dialogo laico-religioso sulla Natività e il messaggio cristiano; la scrittrice e traduttrice italo-bosniaca Elvira Mujcic, con il racconto “Le scarpe degli altri” tratto dalla raccolta “Partire è breve, arrivare è lungo”. In collaborazione con il Museo della Poesia si terrà un pomeriggio di letture di poesie sulla Natività.

Il progetto “Natale ad arte” è promosso dall’ufficio beni culturali della diocesi di Piacenza-Bobbio con la collaborazione del personale della mostra “Guercino a Piacenza”, che oltre a curare la preparazione degli eventi si occuperà anche della gestione degli stessi. Si ringrazia inoltre per la collaborazione l’Amministrazione della Cattedrale, Il Capitolo della Cattedrale, la libreria Berti, la cooperativa Cooltour, l’associazione Domus Justinae, Anspi Domus, il Museo della Poesia.
per gli allestimenti si ringrazia Marco Petrali, per la parte elettrica e di luci Davide Grana, per la direzione grafica del corteo della natività lo scenografo Cristian Arbasi. Per i bozzetti e la realizzazione dei dipinti in 3D Valentina Sforzini del Centro Culturale Madonnari di Mantova. Per l’offerta dei biscotti per le merende ringraziamo Alessandro Traverso dell’Antico Mulino di Ottone, per la fornitura del vino Leonardo Rigolli delle cantine Poggiarello.