La storia di Piacenza raccontata dagli scavi

Dopo aver attraversato le complesse fasi di fondazione della colonia di Placentia e il contestuale arrivo di Annibale, IL PO RICORDA prosegue il suo viaggio alla scoperta della città romana, per celebrare l’assonanza tra la data della sua fondazione come avamposto sul Po (il 218 a.C.) e l’anno in corso.
Sede privilegiata dell’evento, posto alla confluenza del Trebbia nel Po, sarà nuovamente il museo di recente creazione ospitato nel Centro visite del Parco Fluviale del Trebbia, a Borgotrebbia.

Venerdì 13 luglio ore 17:30 presso Centro visite del Parco fluviale del Trebbia (Strada dell’Aguzzafame 75, Borgotrebbia).

Una macchina del tempo

La conferenza a cura di Elisa Ponzi, Arti e Pensier si intitolerà “Il sito pluristratificato di Santa Margherita: una vera macchina del tempo”

Il sito che oggi ospita l’Auditorium Santa Margherita a Piacenza, sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano, testimonia varie fasi di frequentazione messe in luce nel corso di scavi archeologici avvenuti tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80.

Grazie all’inedita tesi di laurea di Elisa Ponzi  verrà ripercorsa la storia di quest’area con particolare riferimento all’epoca romana e si analizzerà la ceramica ritrovata. In particolare l’incontro ci permetterà di scoprire così come dopo un periodo relativamente breve dalla sua deduzione, la colonia di Piacenza si dimostri già un centro estremamente vitale dal punto di vista produttivo, inserendosi a pieno titolo nella grande tradizione artigianale padana.

Le fornaci trovate in città, infatti, testimoniano come già nelle prime fasi di vita della colonia di Placentia le merci giungessero grazie ai commerci terrestri e fluviali ma allo stesso tempo gli artigiani si organizzassero per iniziare a produrre e vendere in loco vasi per la tavola, la cucina, la dispensa e la conservazione delle derrate.

Laboratorio sotto al pergolato del museo

I bambini presenti (e gli adulti che hanno sempre sognato di esserlo!) avranno la possibilità, durante e dopo la conferenza, di scavare, trovare reperti, documentarli, proprio come in un vero cantiere!

I laboratori, rivolti ai più piccoli e guidati da operatori didattici specializzati, sono concepiti allo scopo di consentire ai genitori interessati di seguire le conferenze, ed eventualmente di unirsi ai laboratori in un secondo momento.

Concerto

Il prossimo appuntamento sarà il concerto del 27 luglio, in collaborazione con l’etichetta Orzorock Music, preceduto da una mostra fotografica presso il Centro visite del Parco Fluviale del Trebbia e accompagnato da visite guidate, laboratori artistici, navigazioni e altre sorprese.

Per la partecipazione agli aperitivi sarà gradita una piccola offerta a sostegno delle attività dell’Associazione Arti e Pensieri.

IL PO RICORDA si svolge in collaborazione con il Comune di Piacenza (Politiche Culturali e Promozione Turistica; Eventi e Valorizzazione del Grande Fiume) e l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia occidentale, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il patrocinio del Via Francigena Collective Project 2018.




In riva al Grande Fiume compare una recinzione e salta l’aperitivo de “Il Po Ricorda”

Fa sorridere vedere citate le parole “animazione e fruizione pubblica” sul cartello che campeggia, da qualche giorno, in riva al Po piazzato sopra robuste reti metalliche.

Si perché la chiusura totale dell’area compresa fra il ponte ferroviario ed il pontile della Vittorino non dà tanto l’idea di vivacità, non lascia immaginare nutriti gruppi di persone intente ad ammirare tramonti in riva al fiume; piuttosto suggerisce atmosfere da deserto.

L’area di 12 mila metri quadri (che la Map, società motonautica piacentina ha in concessione dal Comune) dovrebbe essere chiusa da domani fino al 30 settembre ma già oggi risulta inaccessibile a chiunque, salvo che si scavalchino i guardrail.

Peccato ciò avvenga proprio nel periodo in cui meglio si potrebbe godere questo spicchio di Po.

Non potranno entrarci nemmeno organizzatori e gli ospiti del festival fluviale “Il Po Ricorda”. Come successo nelle precedenti cinque edizioni avrebbero dovuto tenere qui il loro consueto “aperitivo” di apertura.

Il programma prevedeva un incontro presso il Centro visite del Parco fluviale del Trebbia (Strada dell’Aguzzafame 67, Borgotrebbia) e, a seguire, un brindisi sul Lungo Po. L’associazione che organizza il festival, “Arti e Pensieri” a quanto ci risulta (come ogni anno) ha chiesto ed ottenuto dal Comune di Piacenza le relative autorizzazioni e versato anche una sostanziosa cauzione.

Carta che però risulta più che mai … straccia.

 

Durante il sopralluogo gli organizzatori hanno purtroppo avuto la sgradita sorpresa della recinzione. Per questo l’associazione – da noi contattata –  conferma che “causa imprevista indisponibilità dell’area” il brindisi (salvo colpi di scena) verrà spostato a Borgotrebbia e pur preferendo evitare polemiche e commenti sull’accaduto, si percepisce il dispiacere per una tradizione che viene meno.

C’è da sperare che la chiusura della zona, per qualche mese, serva a restituire smalto ad un’area tormentata, divenuta terreno di progressivo degrado con buona pace dei soldi pubblici (malamente spesi in passato) per rifare, ad esempio, recinzioni in legno che non hanno retto alla prima piena invernale.

Un pezzo di città in riva al fiume che in un convegno, a fine luglio del 2015, veniva pomposamente battezzato Riverfront e che già all’epoca avrebbe dovuto essere valorizzata e diventare il salotto piacentino con affaccio sull’acqua.

Proprio qui, a pochi giorni dall’elezione della nuova giunta, venne in visita l’allora neo assessore alla valorizzazione del Grande Fiume Filiberto Putzu (accompagnato dal collega con delega al Commercio Paolo Mancioppi). L’assessore promise che pur non avendo la bacchetta magica avrebbero comunque preso spunto da città vicine come Cremona per potenziare e meglio sfruttare il potenziale del Grande Fiume, partendo dal risanamento e dalla messa in sicurezza.

Per ora si vedono solo i cancelli e questi cartelli talmente criptici che per capirne l’esatto significato … saremmo tentati di chiedere un vaticino al Fegato Etrusco!




Festa e musica per due giorni in riva al Po con Tendenze e Orzorock

Quello di venerdì 25 e sabato 26 agosto si preannuncia come un weekend ricco di iniziative (vedi programma) a Piacenza che si può riassumere con il titolo “awakening”, cioè risveglio come il risveglio della città, con settembre che bussa alle porte. A dare la sveglia sono due serate di anteprima dei festival settembrini TENDENZE ed XNL realizzate in sinergia con le associazioni Arti e Pensieri e Orzorock nel nome della musica, della creatività e del Grande Fiume, il nostro Po, con il suo rigoglioso argine ad un passo dal centro storico che aspetta di farsi abitare dalla sua gente e di restituirci le storie che porta.
Tendenze Festival XXIII edizione ed XNL Festival II edizione (in programma dal 14 al 17 settembre allo Spazio4 di via Manzoni), organizzati da associazione CrowsE20 e Leto.agency, si presentano alla città attraverso concerti, dj-set e un intervento di video mapping site specific che contribuiranno a donare nuova vita all’evento “Monster of Orzorock” 2° edizione, collocato a sua volta nella più ampia cornice dell’ormai storico festival “Il Po Ricorda” 5° edizione di Arti e Pensieri.
“Offriamo un piccolo contributo per rivitalizzare un’area, quella del lungo fiume, alla quale il popolo di Tendenze è legato da tanti bei ricordi (diverse edizioni nei 2000 dove sorgeva la Taverna delle fate) e da un pizzico di nostalgia – ha commentato Pietro Corvi, direttore artistico dei festival e presidente di ass. CrowsE20 – enorme è il potenziale dell’area, enorme la voglia di tornare a viverla. Condividiamo lo slancio della nuova amministrazione per la rigenerazione del luogo e siamo orgogliosi e onorati di unirci ad associazioni amiche che sul tema lavorano da tempo (Arti e Pensieri in particolare) con le quali si è instaurato un proficuo rapporto di sinergia e complementarietà, basato sulla valorizzazione delle differenze. Un fatto non scontato, ci siamo avventurati col sorriso in un tessuto cittadino dove ancora dominano spesso dinamiche invidualistiche. Una collaborazione basata sul comune concetto di universalità, unito al bisogno di incontrarsi e abbordare nuove esperienze”.
Il programma della due giorni sarà piuttosto articolato e la zona festival sarà accessibile già dal pomeriggio con attività artistiche e ricreative, area bar e street food. Il comparto musicale prenderà vita alle ore 21 in punto di ogni sera con quattro concerti e dj-set a seguire.
“Il nostro impegno per la valorizzazione del Po cresce, se possibile, di giorno in giorno” ha dichiarato Micaela Bertuzzi di Arti e Pensieri.
Anche se a volte ci siamo sentiti un po’ soli – ha dichiarato la rappresentante dell’associazione – non abbiamo mai smesso di credere nell’importanza del recupero dell’identità fluviale della nostra città da quando, sei anni fa, abbiamo iniziato a lavorare, scartabellare, scavare nei documenti e nella memoria di Piacenza per poi raccontare storie e offrire esperienze che emozionassero le persone e le riportassero in questo luogo meraviglioso e ancora per molti versi selvaggio”.

“Quello che ci preme fare, come associazione culturale – ha concluso Micaela Bertuzzi – è coinvolgere il maggior numero di persone possibile, di qualsiasi età, formazione e orientamento culturale, per questo ricorriamo ai mezzi espressivi più vari, dalle conferenze ai workshop con esperti, ai laboratori creativi, alle degustazioni tematiche, alle proiezioni cinematografiche, agli spettacoli teatrali, alle rievocazioni storiche, alle mostre come quella sulle vie d’acqua allestita lo scorso inverno al Museo di Storia Naturale”.