Murelli e Pisani (Lega): “Pene immediate e certe per chi commette reati contro le donne”

«Non serve questa immigrazione, non crediamo che quell’uomo ci pagherà le pensioni. Se condannato, quel profugo prima resterà in carcere a lungo, poi dovrà essere espulso perché la sua domanda di asilo dovrà essere necessariamente bocciata».

I parlamentari leghisti, Elena Murelli e Pietro Pisani, stigmatizzano l’ennesimo episodio di violenza commesso da un immigrato. «Inasprire le pene non è solo una promessa elettorale – affermano Murelli e Pisani – ma è parte del contratto di governo che troverà attuazione. Gli immigrati devono essere controllati quando entrano sul territorio nazionale, devono giurare di rispettare le nostre leggi e devono essere puniti in modo esemplare se deliberatamente tradiscono il giuramento. Amplieremo la platea dei reati per i quali si potrà essere espulsi».

«Dopo i tanti profughi richiedenti asilo arrestati per spaccio – continuano – ora abbiamo toccato il fondo con un cittadino del Mali accusato di violenza sessuale su una bambina di 9 anni».

E preoccupa la recrudescenza di reati contro le donne, che non sembra arrestarsi: madre e figlia, entrambe bariste cinesi, aggredite da sei egiziani e un marocchino. «Tutto questo a pochi giorni dalla barista violentata da un romeno. Tra i cittadini aumenta il senso di insicurezza. Serve un maggiore contrasto a questi reati e pene immediate e certe – concludono i parlamentari del Carroccio – senza lesinare il carcere, quando il codice penale lo prevede. Limitare la libertà personale, in certi casi, può far riflettere chi usa la violenza e mette al sicuro chi l’ha subita oltre che dare ai cittadini un più marcato senso della giustizia».




Sit-in di Fratelli d’Italia ad Alseno contro l’arrivo di nuovi profughi

“Profughi? No grazie”. Si può riassumere con questo slogan il senso del sit-in di protesta organizzato dagli esponenti di Fratelli d’Italia ad Alseno, comune che, nella frazione di Castelnuovo Fogliani, potrebbe vedere l’arrivo di circa 50 richiedenti asilo.

Oggi, militanti ed amministratori del movimento di Giorgia Meloni hanno incontrato i cittadini alsenesi, scegliendo la piazza del Municipio come luogo simbolo di una protesta contro una gestione dei fenomeni migratori che  viene da loro considerata totalmente sbagliata. “Riteniamo del tutto incomprensibile – hanno spiegato gli intervenuti – un’ accoglienza indiscriminata, nella quale solo una minima parte di coloro che arrivano in Italia clandestinamente hanno realmente i requisiti per accedere alla protezione internazionale. Se è vero – hanno proseguito gli esponenti di Fratelli d’Italia – che la ambizione di condizioni economiche migliori sia comprensibile, dovrebbe essere altrettanto chiaro che l’Africa intera in Italia non vi può stare. Richiedere gli opportuni controlli alle frontiere, l’ identificazione dei clandestini e la loro immediata espulsione significa proteggere la dignità e la sicurezza dei lavoratori Italiani, nonché il rispetto di quella parte di migranti che sono arrivati in Italia legalmente”.

Durante la manifestazione sono stati esposti striscioni con un nequivocabile messaggio politico: “Bloccare gli sbarchi” “Espulsione immediata dei clandestini” “Profughi, no grazie”. secondo i militanti e gli amministratori di Fratelli d’Italia “Collocare in questo territorio 50 profughi sarebbe una scelta del tutto folle. Le politiche dell’ accoglienza si sono tradotte ormai in un business vero e proprio che nulla ha a che vedere con la comprensione verso il prossimo. Per quanto ci riguarda – hanno concluso – l’emergenza migratoria si risolve in un solo modo: sorvegliando le frontiere ed espellendo chi non ha titolo per venire nel nostro Paese”.

 

 

 




La Lega chiede alla Regione un dietrofront sulla gestione dell’immigrazione

«Il presidente dell’Emilia-Romagna rompa il suo assordante silenzio sull’immigrazione. Così come altri governatori si sono schierati contro questo fenomeno, Bonaccini prenda le distanze dagli errori del Pd».

Così il consigliere regionale Matteo Rancan della Lega, con il senatore Pietro Pisani e la deputata Elena Murelli, a seguito delle proposte presentate alla prefettura di Piacenza di offrire 1227 posti in 90 alloggi di 36 comuni piacentini da parte di 26 gestori.

«Spulciando tra i nominativi di chi ha partecipato al bando – denunciano gli esponenti del Carroccio – abbiamo avuto conferma della presenza di società costituite appositamente per lucrare sull’immigrazione. Eppure, non è più possibile vessare, com’è stato fatto un’altra volta, il Piacentino con le sciagurate misure del governo a guida Pd. Non è più accettabile che una parte politica, il Pd, renda operative simili imposizioni e che i gestori delle strutture predisposte per l’accoglienza scavalchino i sindaci, ovvero le massime autorità comunali in materia di sicurezza e salute pubblica. La Lega – insistono Rancan, Pisanie Murelli – invoca un cambiamento radicale a questa situazione e chiede alla Regione un deciso dietrofront».




la Lega chiede alla Regione un cambio di rotta sull’immigrazione

«L’accoglienza degli immigrati così come improntata fino ad ora si è rivelata un sistema malato che non può più essere mantenuto. La Regione Emilia Romagna cambi passo: è impensabile gestire il fenomeno migratorio limitandosi ad erogare il reddito di solidarietà, che in larga parte favorisce proprio gli immigrati, e a diffondere dati sull’incidenza straniera sul totale della popolazione».

Sono quelli emersi in commissione Politiche per la salute dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna i dati da cui prendono spunto il consigliere regionale Matteo Rancan, il senatore Pietro Pisani e la deputata Elena Murelli della Lega Nord. Cifre, quelle diffuse dall’assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, che mettono in luce quasi il 12% di residenti stranieri nel territorio regionale e addirittura il 14% nel Piacentino, prima provincia in regione.

«Il report – accusano gli esponenti del Carroccio – insiste con i concetti di inclusione ed integrazione, senza però fare differenza tra immigrati regolari, irregolari, richiedenti asilo e altre situazioni. Ne esce un quadro generico che non analizza in dettaglio le problematiche create da questo fenomeno, come se ciò non avesse ricadute sulle politiche sociali, che sono di competenza della Regione. Lo scellerato orientamento immigrazionista – proseguono Rancan, Pisani e Murelli – e l’inefficiente politica regionale del welfare, che vanno di pari passo, devono essere fermati per dare la priorità ai piacentini e a tutti gli emiliano-romagnoli in difficoltà».




Intervista al nuovo prefetto: “sull’immigrazione dialogo con i sindaci per gestire insieme il fenomeno”

Intervista di Piacenza Online al nuovo prefetto, Maurizio Falco, in occasione della sua visita al comando provincia dei carabinieri, in via Beverora a Piacenza. Rispondendo ad una domanda sul tema caldo dell’immigrazione (di cui si è occupato presso il ministero degli Interni, da cui proviene) ha detto “Metto a disposizione della comunità piacentina tutta la mia esperienza. Stiamo approntando una squadra in grado di dialogare con i sindaci per cercare di gestire un fenomeno che non è di oggi e non sarà concluso domani”.