Incendio alla TRS: “è stata autocombustione”

Sull’incendio che si è sviluppato ieri sera, intorno alla 23, nell’impianto di smaltimento rifiuti TRS di Caorso la stessa azienda ha diffuso un comunicato in cui spiega l’origine delle fiamme:

«L’incendio si è sviluppato nella baia di stoccaggio, ossia la zona adibita al deposito, lavorazione e triturazione di materiale sfuso, che era pronto per essere inviato all’impianto finale di termovalorizzazione all’estero. La causa dell’incendio è stata un fenomeno di autocombustione, come emerge dai filmati dell’impianto di videosorveglianza di TRS, messi immediatamente a disposizione delle autorità, che fortunatamente non ha coinvolto il personale.

Dai primi accertamenti compiuti nella notte dalle autorità competenti ARPAE di Piacenza (vedi articolo), i parametri di sicurezza risultano essere nella norma per quanto riguarda le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera, nel corso d’acqua adiacente all’impianto e non vi è stato nemmeno sversamento di materiale liquido nell’area dell’impianto coinvolta.

L’allarme quindi già nella mattinata è rientrato escludendo così il pericolo di disastro ambientale. Le operazioni di messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco sono proseguite per tutta la mattinata e al momento, da una prima valutazione, si escludono danni sostanziali alle aree coinvolte.

L’azienda ha proseguito stamattina le proprie attività operative, riducendo solo in minima parte i flussi lavorativi».




Incendio TRS di Caorso: l’Arpae non ha rilevato inquinanti nelle aree limitrofe

A seguito dell’incendio sviluppatosi nella notte presso la Trs Ecologia S.R.L. di Caorso (PC), che svolge attività di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali, i tecnici Arpae di Piacenza sono intervenuti, alle ore 24.00 del 28 giugno, su richiesta dei Carabinieri della stazione di Caorso.

Pur dovendo restare a distanza di sicurezza, poiché l’incendio era ancora in corso, il personale Arpae ha provveduto ad effettuare le prime verifiche della qualità dell’aria nelle vicinanze dello stabilimento e nelle aree attigue. Partendo dal centro abitato di Caorso e avvicinandosi all’impianto sono state effettuate una serie di misure mediante uno strumento portatile che fornisce indicazioni circa l’inquinamento da sostanze organiche volatili. Nelle aree abitate lo strumento non ha rilevato presenza di tali composti. In prossimità dell’azienda è stata rilevata qualche traccia, al limite della rilevabilità strumentale.

Successivamente, nella prima mattinata di oggi, venerdì 29 giugno, i tecnici Arpae hanno effettuato ulteriori controlli presso il canale limitrofo all’impianto che, visivamente, non appariva interessato dalle acque utilizzate per lo spegnimento dell’incendio, in quanto tali acque sono state raccolte nelle vasche dell’impianto di depurazione aziendale per poi essere smaltite come rifiuti.

Al fine di poter effettuare una valutazione complessiva degli inquinanti eventualmente presenti, Arpae ha predisposto un monitoraggio della qualità dell’aria, in postazioni concordate con il sindaco di Caorso. In particolare, le rilevazioni previste riguardano: IPA e diossine, ossidi di azoto e di zolfo, polveri, sostanze organiche volatili, ammoniaca, acido cloridrico.

Le risultanze degli interventi, le ulteriori attività e le indagini in corso sono state illustrate in tarda mattinata in Prefettura, dove sono stati convocati tutti gli enti preposti.

Arpae proseguirà gli accertamenti e le indagini, che richiederanno almeno una decina di giorni di misure e successive analisi.

L’aggiornamento degli esiti degli accertamenti in corso da parte dei diversi enti coinvolti sarà oggetto di un ulteriore incontro in Prefettura.

L’incendio si sarebbe generato per autocombustione (vedi articolo)




Incendio in via Nino Bixio

Intervento dei Vigili del Fuoco verso le 17,30 di questo pomeriggio in via Nino Bixio a pochi metri da dove un tempo vi era il passaggio a livello. In fiamme uno  dei casolari abbandonati che sorgono in zona e che sono spesso rifugio di senza-tetto.

L’incendio si sarebbe sviluppato da un fornelletto da campo, utilizzato da un senzatetto, originario dell’est Europa, che ha trovato rifugio abusivo nell’edificio.

In fiamme le poche cose che si trovavano nella stanza, sufficienti ad alimentare l’incendio. Lo straniero, di circa 60 anni, non ha riportato ferite ed ha rifiutato il ricovero per accertamenti (visto il fumo che ha probabilmente respirato).

Sul luogo sono arrivate anche un’ambulanza del 118 ed una volante della Polizia, oltre ai due mezzi dei Vigili del Fuoco.  La Polizia ha provveduto all’identificazione del senzatetto.