Si è dimesso l’ad di Iren Gianni Vittorio Armani. Guiderà Enel Grids

L’amministratore delegato di Iren S.p.A  si è dimesso, A con efficacia immediata, da consigliere, ad, e direttore generale, rinunciando contestualmente a ogni delega e potere conferitigli. A renderlo noto è stata la stessa multiutility (di cui sono soci i comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Torino e Genova). Armani andrà a guidare la divisione Enel Grids, che si occupa del servizio di distribuzione elettrica nel mondo.

«In modo da assicurare stabilità e continuità alla gestione aziendale – scrive Iren – viene data applicazione al vigente contingency plan, che contiene indicazioni in merito all’attribuzione delle deleghe tra gli altri amministratori esecutivi (Presidente e Vice Presidente) nell’intervallo di tempo necessario all’individuazione, nel rispetto delle prerogative riservate al Comitato del Sindacato del Patto parasociale vigente tra soci pubblici, di un nuovo Amministratore Delegato».

«Iren S.p.A. – conclude il comunicato – ringrazia l’ing. Armani per l’impegno e il contributo offerto al Gruppo in questi due anni».

Armani era stato nominato il 29 maggio 2021. Percepiva una retribuzione lorda annua di 400 mila euro annui oltre ad un consistente pacchetto di incentivi e premi di risultato.




Via Romagnosi: abitanti “prigionieri” dei lavori”

Si fa ancora più complicata la situazione per i residenti di via Romagnosi, via San Francesco, vicolo Sant’Apollonia, via Carducci ormai circondati dai cantieri per il teleriscaldamento. Davanti a tutte queste “trincee” si sentono quasi prigionieri in casa propria.

Da dopodomani i due cantieri (affidati a due differenti aziende) bloccheranno quasi tutte le vie di accesso e di uscita dai garage e dai posti auto della zona ma anche il semplice transito ai pedoni.

Molti abitanti si dicono allibiti davanti alla situazione anche perchè, con un miglior coordinamento fra i due scavi, si sarebbe potuta attendere la fine dei lavori all’angolo di via San Francesco prima di incominciare quelli nel tratto finale di via Carducci, tappando l’unica naturale via di uscita.

Tanto più che i lavori in via Romagnosi e vicolo Sam Pietro durano da parecchio tempo: residenti e negozianti sembrano ormai aver perso la pazienza (oltre ai clienti) e c’è chi apertamente critica tutti questi disagi causati dal teleriscaldamento di Iren che – dicono – «servirà solo pochi palazzi, mentre i disagi riguardano tuti noi che abitano nell’isolato». «Nessuno – sottolineano  – ci ha informato preventivamente. Un conto è un cantiere piccolo, che dura pochi giorni. Qui stanno scavando in tutto il quartiere e le poche informazioni le sappiamo solo dai giornali. Dovevano convocare una riunione, spiegarci cosa avevano in progetto di fare e fornirci alternative. Invece niente, nè da parte di Iren, né da parte del Comune. Il poco che sappiamo lo abbiamo raccolto parlando con gli operai di un cantiere e poi con quelli dell’altro, perchè (le maestranze ndr) nemmeno sanno l’uno cosa fa l’altro. Mettendo assieme le notizie raccolte ci siamo fatti un’idea dei problemi che ci attendono ma fino ad oggi (lunedì pomeriggio ndr) non abbiamo avuto informazioni ufficiali da parte di nessuno».

Il cantiere di via Romagnosi ha subito vari “stop & go” e chi ha il portone che si affaccia sulla strada non solo non può usare l’auto o la bicicletta ma fatica anche a passare a piedi, costretto a transitare in un minuscolo budello metà sul marciapiede di destra, metà su quello di sinistra.

Adesso la situazione si aggrava ulteriormente con l’estensione dei lavori che partirà fra 48 ore e potrebbe durare addirittura fino al 12 maggio, come ha comunicato il Comune (vedi sotto).

Stando a quanto scrive l’Amministrazione l’unico percorso di ingresso ed uscita per gli abitanti dovrebbe essere attraverso via Carducci e via Felice Frasi. Vie in cui sarà vietata di conseguenza la sosta. Peccato però che proprio oggi all’angolo di via Carducci con via XX Settembre sia comparso un ponteggio per effettuare lavori ad un palazzo con conseguente restringimento della careggiata! Un altro ponteggio c’è anche in via Felice Frasi ma in questo caso, essendo a sbalzo, occupa solo il marciapiede.

L’impressione di molti è che su tutta questa partita stia mancando proprio il coordinamento degli uffici comunali e che dunque ogni cantiere proceda certamente in piena legittimità ma per conto proprio, senza che si tenga conto delle ripercussioni a catena.

«Vediamo come andrà dopodomani – concludono gli abitanti – ma non escludiamo una qualche forma di protesta. Già ci tocca sopportare rumori, polvere, forti vibrazioni. Se ci bloccano pure l’accesso ai garage … ».

Ecco, nel comunicato del Comune, le ripercussioni dei lavori sul traffico e le vie che saranno chiuse al transito.

La mappa dei lavori

“Per consentire il proseguimento dei lavori di estensione della rete del teleriscaldamento, dalle ore 7 di mercoledì 27 marzo, sino alle 20 del 12 maggio prossimo, nel tratto di via Carducci tra via Romagnosi e via Roma sarà vietata la circolazione con la sola eccezione di residenti e fruitori di autorimesse private, che potranno transitare, compatibilmente con le diverse fasi del cantiere, in entrambi i sensi di marcia. Varrà per tutti, invece, il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della carreggiata.

Nel tratto di via Romagnosi tra via Carducci e via San Francesco – vicolo San Pietro, divieto di circolazione (sempre con l’esclusione di residenti e fruitori di posti auto privati), così come nel tratto di via Felice Frasi tra via Sopramuro e via XX Settembre. In entrambi i casi, i cittadini esclusi dall’osservanza dei divieti potranno transitare nei due sensi di marcia; nel tratto in questione di via Felice Frasi, sarà in vigore il divieto di sosta su entrambi i lati, con rimozione forzata.

I veicoli provenienti da via Sant’Antonino, giunti all’intersezione con via Sopramuro, avranno l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli provenienti da piazzale Plebiscito e di svoltare a destra; quelli provenienti da piazzale Plebiscito, all’intersezione con via Frasi dovranno proseguire dritto verso via Chiapponi. La riapertura al transito di via Felice Frasi sarà condizionata dal termine della fase dei lavori sull’incrocio tra via Romagnosi e via Carducci e dal conseguente spostamento del cantiere su quest’ultima”.




Sindacati uniti contro il Comune: “Quote Iren per progetti straordinari e non per far cassa”

Si dichiarano “preoccupati” per interventi “di bassissimo respiro”, che anche all’ interno della maggioranza di Palazzo Mercanti “non trovano quel consenso ampio e adeguato” per questo genere di operazioni, pertanto chiedono al Comune di riaprire il confronto. La vendita di quote Iren spa, l’azienda multiservizi che serve i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e soprattutto Genova e Torino, al centro di una nota stampa inviata dai sindacati confederali di Piacenza alla stampa.
“Nei giorni scorsi – scrivono Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl), Francesco Bighi (Uil) – abbiamo avuto un incontro con l’assessore Paolo Passoni sui temi del bilancio del Comune di Piacenza. L’amministrazione, come già aveva anticipato, ha prospettato la vendita delle quote Iren come, sostanzialmente, scelta strategica di fondo del bilancio. Abbiamo preso atto della volontà della Giunta di Piacenza ed espresso una chiara contrarietà per una serie di motivi”. Ed ecco i motivi che Zilocchi, Molinari e Bighi hanno così sintetizzato.
QUOTE PIACENZA IN IREN
“E’ strategica, più che la vendita, una presenza importante di Piacenza all’interno della multiutility che vada al di là delle quote del patto di sindacato. Questo è fondamentale per mantenere Piacenza negli assetti proprietari e fare in modo che servizi come acqua, rifiuti ed energia siano strategicamente radicati sul territorio piacentino. Questo passaggio è necessario per ‘leggere’ al meglio le specificità e per mantenere un rapporto stretto con i cittadini/utenti
a Piacenza. Non stiamo parlando di una società quotata utile a fare operazioni puramente finanziarie come intende fare il Comune di Piacenza. Vendendo le quote, si indebolisce il governo pubblico di Piacenza su questi servizi fondamentali, e si sposta così l’asse strategico dell’azienda sempre più verso altri territori, verso Genova in particolare”.
DIVIDENDI, PROGETTI, SPESA CORRENTE e TASSAZIONE
“Inoltre – proseguono i confederali – ogni anno mancheranno al Comune dividendi importanti. La nostra contrarietà risiede soprattutto nella mancanza di progettualità legata alla vendita delle quote. Infatti, la vendita è vincolata per investimenti e infrastrutture dalle normative: ossia non si possono utilizzare quei fondi per la cassa corrente o finanziare altre voci.
Diverso – spiegano i sindacati – sarebbe agire sulla tassazione, opzione che il Comune esclude a prescindere. Non crediamo si debbano alzare le tasse, tuttavia abbiamo sentito l’Amministrazione Comunale ragionare sempre di Irpef (reddito persone fisiche), ben sapendo che altre leve fiscali come Imu e Tasi potrebbero essere prese a riferimento per agire su fasce di popolazione meno disagiate. Si può discutere di tassazione locale – esortano Zilocchi, Molinari e Bighi – ma a una condizione: premesso che iniziamo a registrare registriamo tagli importanti sulla spesa sociale, agire sulla tassazione è plausibile a condizione che quanto si recupera sia investito in spesa per il sociale. Non solo: se il Comune parla di “razionalizzazione della spesa” per scongiurare l’innalzamento delle imposte è fondamentale discutere di quali servizi subiranno la razionalizzazione. Investire sul sociale, viceversa, per esempio nei confronti della popolazione anziana è una delle strade obbligate per il futuro. Potenziare e qualificare la spesa per il sociale, non il contrario, appare strategico per Piacenza”.
“Ciò che manca – concludono – è un progetto vero e riconoscibile. Utilizzare i ricavi delle quote Iren per marciapiedi, tetti o manutenzione straordinaria è un errore. Tali interventi, seppur importanti, dovrebbero rivestire carattere di ordinarietà e quindi non potrebbero essere finanziati con la vendita delle quote Iren. La progettualità deve essere al centro di una scelta del genere e purtroppo non la scorgiamo a Piacenza. Se l’amministrazione proponesse un “grande progetto” si potrebbe anche approcciare il tema della vendita delle quote Iren. Viceversa, l’operazione come prospettata appare goffa e finalizzata a far saltare fuori dei quattrini per le spese. Siamo contrari a questo approccio. Che il Comune di Piacenza rimetta in moto la macchina della progettualità, altrimenti a “sbattere” sarà il futuro strategico del territorio”. 

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Quote Iren. Passoni ai sindacati: “Riqualificare la città è per noi scelta strategica”

Dopo la presa di posizione dei sindacati che, unitariamente, avevano criticato la scelta del Comune di vendere parte delle quote Iren, arriva a stretto giro la risposta dell’assesore al bilancio Paolo Passoni.

“Non aumentare le tasse ai piacentini e riqualificare la nostra città sono due dei principali impegni che l’Amministrazione Barbieri si è assunta, già dalla campagna elettorale. Vi stiamo dando concretamente seguito, prima con la decisione di non aumentare l’Irpef per tutto il nostro mandato e ora con l’intenzione di attuare una profonda azione di rigenerazione del tessuto urbano, da troppo tempo abbandonato a se stesso”. E’ l’Assessore al Bilancio, Paolo Passoni, a rispondere all’intervento dei sindacati confederali che criticano la scelta della Giunta di mettere in vendita una parte delle quote del pacchetto azionario detenuto in Iren.

“Basta scorrere il piano delle opere pubbliche del prossimo triennio – prosegue l’Assessore – che verrà finanziato con questa operazione, per accorgersi che stiamo parlando di interventi che i piacentini attendono da tempo, troppo tempo, e che rappresentano un piano strategico per il futuro della nostra città. La rigenerazione di aree abbandonate e degradate, la riqualificazione del tessuto urbano, la progettazione di interventi strutturali sulla rete viabilistica come sugli edifici pubblici, costituiscono un complessivo piano di miglioramento della città da un punto di vista di qualità della vita e una straordinaria operazione di marketing territoriale”. 

“Quanto poi al timore espresso dai sindacati di una perdita di potere decisionale all’interno di Iren – conclude Passoni – siamo convinti che questo non possa avvenire, e non avverrà, con una modesta diminuzione delle quote detenute dal Comune di Piacenza. Al contrario pensiamo che si possa giocare un ruolo sempre più determinante all’interno della multiutility, rafforzando le relazioni con gli altri territori e gli altri soci; un’operazione strategica su cui la nostra Amministrazione è attivamente impegnata”.




I sindacati contrari alla vendita delle quote Iren

La vendita di parte delle quote Iren detenute dal Comune di Piacenza, per fare cassa e rendere possibili alcuni investimenti, è riuscita a sollevare un polverone interno alla maggoranza aprendo uno scontro (forse) rientrato con Mauro Saccardi, che aveva assunto posizioni contrarie al suo gruppo (Forza Italia) ma sopprattutto con il consigliere liberale Levoni.

Una vicenda su cui non si è ancora scritta la parola fine e sulla quale ora si innestano anche i sindacati che, sebbene da posizioni differenti e per motivi diversi, a loro volta si dicono contrari a questa vendita.

La triplice piacentina si dichiara “preoccupata” per interventi “di bassissimo respiro”, che anche all’ interno della maggioranza di Palazzo Mercanti “non trovano quel consenso ampio e adeguato” per questo genere di operazioni, pertanto chiedono al Comune di riaprire il confronto. La vendita di quote Iren spa, l’azienda multiservizi che serve i territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e soprattutto Genova e Torino, al centro di una nota stampa inviata dai sindacati confederali di Piacenza alla stampa.

“Nei giorni scorsi – scrivono Gianluca Zilocchi (Cgil), Marina Molinari (Cisl), Francesco Bighi (Uil) – abbiamo avuto un incontro con l’assessore Paolo Passoni sui temi del bilancio del Comune di Piacenza. L’amministrazione, come già aveva anticipato, ha prospettato la vendita delle quote Iren come, sostanzialmente, scelta strategica di fondo del bilancio. Abbiamo preso atto della volontà della Giunta di Piacenza ed espresso una chiara contrarietà per una serie di motivi”. Ed ecco i motivi che Zilocchi, Molinari e Bighi hanno così sintetizzato.

Le quote piacentine in Iren

“E’ strategica, più che la vendita, una presenza importante di Piacenza all’interno della multiutility che vada al di là delle quote del patto di sindacato. Questo è fondamentale per mantenere Piacenza negli assetti proprietari e fare in modo che servizi come acqua, rifiuti ed energia siano strategicamente radicati sul territorio piacentino. Questo passaggio è necessario per ‘leggere’ al meglio le specificità e per mantenere un rapporto stretto con i cittadini/utenti a Piacenza. Non stiamo parlando di una società quotata utile a fare operazioni puramente finanziarie come intende fare il Comune di Piacenza. Vendendo le quote, si indebolisce il governo pubblico di Piacenza su questi servizi fondamentali, e si sposta così l’asse strategico dell’azienda sempre più verso altri territori, verso Genova in particolare”.

Dividendi, progetti, spesa corrente, tassazione

“Inoltre – proseguono i confederali – ogni anno mancheranno al Comune dividendi importanti. La nostra contrarietà risiede soprattutto nella mancanza di progettualità legata alla vendita delle quote. Infatti, la vendita è vincolata per investimenti e infrastrutture dalle normative: ossia non si possono utilizzare quei fondi per la cassa corrente o finanziare altre voci.

Diverso – spiegano i sindacati – sarebbe agire sulla tassazione, opzione che il Comune esclude a prescindere. Non crediamo si debbano alzare le tasse, tuttavia abbiamo sentito l’Amministrazione Comunale ragionare sempre di Irpef (reddito persone fisiche), ben sapendo che altre leve fiscali come Imu e Tasi potrebbero essere prese a riferimento per agire su fasce di popolazione meno disagiate.  Si può discutere di tassazione locale – esortano Zilocchi, Molinari e Bighi – ma a una condizione: premesso che iniziamo a registrare registriamo tagli importanti sulla spesa sociale, agire sulla tassazione è plausibile a condizione che quanto si recupera sia investito in spesa per il sociale. Non solo: se il Comune parla di “razionalizzazione della spesa” per scongiurare l’innalzamento delle imposte è fondamentale discutere di quali servizi subiranno la razionalizzazione. Investire sul sociale, viceversa, per esempio nei confronti della popolazione anziana è una delle strade obbligate per il futuro. Potenziare e qualificare la spesa per il sociale, non il contrario, appare strategico per Piacenza”.

 “Ciò che manca – concludono – è un progetto vero e riconoscibile. Utilizzare i ricavi delle quote Iren per marciapiedi, tetti o manutenzione straordinaria è un errore. Tali interventi, seppur importanti, dovrebbero rivestire carattere di ordinarietà e quindi non potrebbero essere finanziati con la vendita delle quote Iren.  La progettualità deve essere al centro di una scelta del genere e purtroppo non la scorgiamo a Piacenza. Se l’amministrazione proponesse un “grande progetto” si potrebbe anche approcciare il tema della vendita delle quote Iren. Viceversa, l’operazione come prospettata appare goffa e finalizzata a far saltare fuori dei quattrini per le spese. Siamo contrari a questo approccio. Che il Comune di Piacenza rimetta in moto la macchina della progettualità, altrimenti a “sbattere” sarà il futuro strategico del territorio”.




Iren Smart Solutions, nuova realtà presentata all’Urban Center

Ricerca di soluzioni intelligenti per le persone e le imprese nei settori dell’efficienza energetica: è questa la mission di IREN SMART SOLUTIONS, nuova realtà del Gruppo Iren, che è stata presentata oggi all’Urban Center di Piacenza alla presenza dei vertici aziendali, di rappresentanti del Politecnico di Milano e di esperti del settore a livello nazionale.

I saluti istituzionali sono stati portati dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Piacenza Paolo Mancioppi, mentre l’evento è stato introdotto dal Vice Presidente di Iren, Ettore Rocchi.

Iren è una delle più dinamiche e importanti multiutility del panorama italiano nei settori dell’energia termica per teleriscaldamento, dell’energia elettrica, della gestione dei servizi idrici integrati, del gas, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici. Iren è anche il primo operatore nazionale nel teleriscaldamento per volumetria allacciata, terzo sia nel settore idrico per metri cubi gestiti sia nei servizi ambientali per quantità di rifiuti trattati, quinto sia nel settore gas per vendita a clienti finali sia nell’energia elettrica per elettricità venduta.

Forte di questa capacità tecnica e tecnologica, il Gruppo Iren, in linea con quanto già previsto nel Piano Industriale al 2023, ha deciso di lanciare Iren Smart Solutions in continuità con la profonda esperienza e con le competenze già maturate con Iren Rinnovabili.

Iren Smart Solutions opera nei settori dell’efficienza energetica, con focusparticolare alla riqualificazione energetica di edifici privati e pubblici ed alla gestioneintegrata di impianti elettrici e tecnologici di patrimoni immobiliari complessi, maanche fotovoltaico e sistemi di produzione di energia termica, illuminazionepubblica e illuminazione artistica.

“Sostenibilità e innovazione sono tra i valori fondanti del Gruppo Iren e tra i pilastri strategici del Piano Industriale 2023”, ha sottolineato il Vice Presidente di Iren Ettore Rocchi. “La qualità dei progetti che Iren ha saputo implementare nel corso degli anni è ampiamente riconosciuta dai clienti, dalle comunità locali e dagli investitori. Partendo da questa esperienza maturata sul campo, Iren Smart Solutions individua e propone soluzioni tecnologiche e contrattuali innovative nell’ambito del risparmio energetico in una logica di semplificazione e trasparenza, a vantaggio dei clienti e del territorio”.

“Iren Smart Solutions opera nei settori dell’efficienza energetica” ha sottolineato Paolo Bonaretti AD di Iren Rinnovabili e Responsabile di Iren Smart Solutions “e si occupa di progettare, finanziare, installare e gestire sistemi e impianti che assicurino una riduzione dei consumi e generino vantaggi economici concreti e duraturi. Assistiamo il cliente nella progettazione e realizzazione di interventi diriqualificazione degli edifici finalizzati alla riduzione dei costi energetici e almiglioramento del comfort abitativo attraverso numerose soluzioni, a partire dal processo decisionale fino a tutte le fasi esecutive dell’intervento”.

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Giuseppe Bergesio, AD di Iren Energia, Simone Franzò, docente del Politecnico di Milano, ha proceduto all’inquadramento regolatorio sul settore building. Nel corso della mattinata è stato poi illustrato il portafoglio dei servizi messo in campo da Iren da parte di Fabio Castagnoli di Iren Smart Solutions, Maria Cleme Bartesaghi dello Studio Legale SFL e Christian Attardi di KPMG hanno fatto il punto sulle tematiche tecniche, legali e fiscali dell’ecobonus mentre la chiusura dei lavori è stata condotta da Paolo Bonaretti, AD di Iren Rinnovabili e Responsabile di Iren Smart Solutions. 

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Torna “ambientAzioni” il bando di Iren che finanzia il risparmio di risorse

Per il terzo anno il Comitato Territoriale Iren di Piacenza, nel quadro delle proprie finalità di realizzazione di iniziative concrete per la sostenibilità ambientale e sociale del territorio, promuove il bando “ambientAzioni”, rivolto a tutti i cittadini e studenti della provincia di Piacenza, finalizzato a selezionare progetti inerenti il risparmio di risorse, energetiche e idriche, e la riduzione della produzione di rifiuti.

I progetti potranno, a titolo esemplificativo, riguardare iniziative o attività di sensibilizzazione ed educazione al risparmio di risorse energetiche, idriche e alla riduzione della produzione di rifiuti; il monitoraggio e valutazione dei consumi energetici, idrici e della produzione di rifiuti a livello domestico e consigli per una loro ottimizzazione; il miglioramento di performance idriche, ambientali ed energetiche all’interno di piccole comunità, come scuole, associazioni e circoli.

Rispetto alla scorsa edizione il bando prevede, tra gli obiettivi, anche la riduzione della produzione di CO2. Tra gli ambiti progettuali viene posto l’accento su progetti di circular economy, nonché progetti innovativi e proposte di miglioramento in termini di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici a cui è esposto il territorio piacentino.

L’idea di rinnovare il bando anche per il 2018 nasce dai buoni risultati che l’iniziativa ha avuto nel corso del 2017: nel corso della scorsa edizione sono stati presentati 19 progetti sulla piattaforma irencollabora.it di cui 2 selezionati (“Scrivi… amo” in cortile” e “Ottimizzazione e Diffusione della tecnologia Termocompost”) e 1 realizzato (“Studia, smonta, aggiusta, ricicla, differenzia”) presso l’Istituto scolastico Mattei di Fiorenzuola.

Coerentemente con le finalità del Comitato, ovvero raccogliere contributi e realizzare progetti concreti provenienti dal territorio relativamente ad aspetti ambientali e sociali e promuovere sinergie tra il Gruppo Iren e la comunità locale, ai partecipanti viene richiesto di proporre elaborati innovativi, replicabili in altri contesti, con un budget non superiore ai 30.000 euro e con benefici per la collettività dimostrabili dal punto di vista economico e sociale.

La partecipazione è gratuita e aperta ai cittadini residenti o studenti in provincia di Piacenza. La richiesta di partecipazione dovrà essere inviata, entro il 9 novembre, attraverso la piattaforma dei Comitati Territoriali Iren www.irencollabora.it, utilizzando l’apposito modulo di partecipazione.

Tutti gli elaborati progettuali pervenuti nei termini previsti e in regola con le disposizioni del bando verranno esaminati da apposita giuria che selezionerà i tre progetti migliori sulla base di criteri legati alla coerenza al bando, originalità e innovatività del progetto, e alla fattibilità tecnico-economica. Gli esiti del bando saranno poi presentati nel corso di un evento pubblico.

Ai tre progetti selezionati dalla giuria verrà corrisposta, a titolo di rimborso spese forfettario, la somma di € 2.000/ciascuno. Al miglior elaborato progettuale selezionato, inoltre, verrà offerta la possibilità di essere realizzato – previa concreta verifica della fattibilità tecnica, economica e normativa del medesimo – con costi a carico del Comitato Territoriale Iren di Piacenza e con modalità condivise con il soggetto proponente.

La segreteria del Comitato Territoriale Iren di Piacenza è disponibile per qualsiasi ulteriore chiarimento al seguente recapito: comitatiterritoriali@gruppoiren.it.




Bando ambientAzioni, Iren seleziona progetti inerenti al risparmio energetico

Per il terzo anno il Comitato Territoriale Iren di Piacenza, nel quadro delle proprie finalità di realizzazione di iniziative concrete per la sostenibilità ambientale e sociale del territorio, promuove il bando “ambientAzioni”, rivolto a tutti i cittadini e studenti della provincia di Piacenza, finalizzato a selezionare progetti inerenti il risparmio di risorse, energetiche e idriche, e la riduzione della produzione di rifiuti.

I progetti potranno, a titolo esemplificativo, riguardare iniziative o attività di sensibilizzazione ed educazione al risparmio di risorse energetiche, idriche e alla riduzione della produzione di rifiuti; il monitoraggio e valutazione dei consumi energetici, idrici e della produzione di rifiuti a livello domestico e consigli per una loro ottimizzazione; il miglioramento di performance idriche, ambientali ed energetiche all’interno di piccole comunità, come scuole, associazioni e circoli.

Rispetto alla scorsa edizione il bando prevede, tra gli obiettivi, anche la riduzione della produzione di CO2. Tra gli ambiti progettuali viene posto l’accento su progetti di circular economy, nonché progetti innovativi e proposte di miglioramento in termini di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici a cui è esposto il territorio piacentino.

L’idea di rinnovare il bando anche per il 2018 nasce dai buoni risultati che l’iniziativa ha avuto nel corso del 2017: nel corso della scorsa edizione sono stati presentati 19 progetti sulla piattaforma irencollabora.it di cui 2 selezionati (“Scrivi… amo” in cortile” e “Ottimizzazione e Diffusione della tecnologia Termocompost”) e 1 realizzato (“Studia, smonta, aggiusta, ricicla, differenzia”) presso l’Istituto scolastico Mattei di Fiorenzuola.

Coerentemente con le finalità del Comitato, ovvero raccogliere contributi e realizzare progetti concreti provenienti dal territorio relativamente ad aspetti ambientali e sociali e promuovere sinergie tra il Gruppo Iren e la comunità locale, ai partecipanti viene richiesto di proporre elaborati innovativi, replicabili in altri contesti, con un budget non superiore ai 30.000 euro e con benefici per la collettività dimostrabili dal punto di vista economico e sociale.

La partecipazione è gratuita e aperta ai cittadini residenti o studenti in provincia di Piacenza. La richiesta di partecipazione dovrà essere inviata, entro il 9 novembre, attraverso la piattaforma dei Comitati Territoriali Iren www.irencollabora.it, utilizzando l’apposito modulo di partecipazione.

Tutti gli elaborati progettuali pervenuti nei termini previsti e in regola con le disposizioni del bando verranno esaminati da apposita giuria che selezionerà i tre progetti migliori sulla base di criteri legati alla coerenza al bando, originalità e innovatività del progetto, e alla fattibilità tecnico-economica. Gli esiti del bando saranno poi presentati nel corso di un evento pubblico.

Ai tre progetti selezionati dalla giuria verrà corrisposta, a titolo di rimborso spese forfettario, la somma di € 2.000/ciascuno. Al miglior elaborato progettuale selezionato, inoltre, verrà offerta la possibilità di essere realizzato – previa concreta verifica della fattibilità tecnica, economica e normativa del medesimo – con costi a carico del Comitato Territoriale Iren di Piacenza e con modalità condivise con il soggetto proponente.

La segreteria del Comitato Territoriale Iren di Piacenza è disponibile per qualsiasi ulteriore chiarimento al seguente recapito: comitatiterritoriali@gruppoiren.it. 

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Approvato il bilancio Iren: utile netto in forte crescita

Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A., riunitosi ieri, ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2018. Nel primo semestre del 2018 il Gruppo Iren ha registrato risultati operativi positivi: l’incremento del Margine Operativo Lordo si attesta infatti a +14,4%, mentre l’Utile Netto cresce del 29,2%.

«Tali performance – recita un comunicato – derivano da diversi fattori, tra cui la capacità di IREN di estrarre valore dalle recenti operazioni di consolidamento (tra cui ACAM La Spezia e Salerno Energia Vendite) e dalla presenza di fattori gestionali non ricorrenti, questi ultimi legati principalmente al riconoscimento di titoli di efficienza energetica (grazie ad investimenti nel settore del teleriscaldamento). Tale dinamica si è riflessa nella robusta generazione di cassa, che ha permesso di coprire sia gli investimenti tecnici in significativo incremento (+59%), che la maggior parte dell’indebitamento derivante dall’aggregazione di ACAM La Spezia».

Paolo Peveraro, Presidente del Gruppo ha dichiarato:  «I numeri della semestrale 2018 sono ancora una volta positivi, grazie alla solidità del nostro modello multi-business e alla capacità di coniugare le leve di crescita interna e lo sviluppo per linee esterne. Sviluppo che continuerà con la previsione di completare entro l’anno alcune ulteriori operazioni. Nel primo semestre una parte importante della crescita è attribuibile proprio alle operazioni di consolidamento chiuse negli ultimi 12 mesi, tra le quali spicca l’aggregazione con ACAM La Spezia, perfezionata ad aprile di quest’anno. Quest’ultima, insieme al costante aumento degli investimenti tecnici, che nei primi sei mesi del 2018 fanno segnare +59%, enfatizza il ruolo di motore di sviluppo che il Gruppo riveste per i propri territori di riferimento e la sua accresciuta capacità attrattiva. Continuiamo quindi a creare valore nei confronti dei nostri stakeholder, riconfermando l’attenzione che il nostro Gruppo da sempre riconosce a tutte le dimensioni della sostenibilità economica, sociale e ambientale».

Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato del Gruppo ha dichiarato: «Il trend positivo che ha caratterizzato le performance del Gruppo negli ultimi anni si conferma anche in questa prima metà del 2018, con tutti gli indicatori operativi che fanno segnare una crescita a doppia cifra percentuale e questo nonostante uno scenario energetico non favorevole. A tale dinamica economica si accompagna un andamento del debito netto che, escludendo le importanti operazioni di consolidamento effettuate nell’ultimo anno, registrerebbe un ulteriore decremento pari a circa 106 milioni di euro. Questi risultati derivano dalla capacità del Gruppo di perseguire con particolare efficacia gli sfidanti obiettivi indicati nel piano industriale presentato a novembre del 2017. Tali target e le linee guida strategiche sottostanti saranno ulteriormente affinati nell’aggiornamento del medesimo piano che ci prepariamo a presentare alla comunità finanziaria entro il prossimo settembre, con l’obiettivo di rendere il Gruppo sempre più vicino al Cliente, fulcro centrale della nostra strategia».




Iren e Comune di Fiorenzuola uniti per l’educazione ambientale

Il 7 giugno 2018, dalle 9.30 alle 13, il comune di Fiorenzuola, in collaborazione con IREN, terrà un incontro per le scuole legato alla promozione e alla sensibilizzazione della raccolta differenziata. Questo evento è il risultato di una riflessione profonda che parte dalla considerazione che la promozione sulla cultura della raccolta differenziata è necessaria per una migliore gestione dei rifiuti, essendo questa la chiave per una sostenibilità sia ambientale che economica. Ma anche del confronto che il comune ha fatto tra sé e la realtà regionale emiliana, tra le più virtuose in Italia, che fissa traguardi molto importanti riguardanti questo tema. Tra i più importanti la promozione dell’Economia Circolare (gestione rifiuti come risorsa) approvata con la legge di settembre 2015 e il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti del maggio 2016. Quest’ultimo pone come obiettivi risultati addirittura più esigenti dei Piani Europei per il 2030, tra cui il progressivo spegnimento degli inceneritori, portare il riciclo al 70 %, la raccolta differenziata al 73 % e la riduzione del 20-25 % dei rifiuti pro-capite entro il 2020, la chiusura delle discariche. Alle analisi dei dati, sotto questi punti di vista, Fiorenzuola è risultata carente, rischiando anche l’aumento delle tasse sui rifiuti, ed è stato necessario pensare un piano di miglioramento, anche con il contributo della cittadinanza tramite questionari di gradimento. Si è arrivati infine a dei punti fermi, che a grandi linee si coniugano con il modello di sviluppo del piano regionale e tra essi la prevenzione e il supporto a iniziative per i progetti didattici nelle scuole sono tra i più urgenti e significativi. Questo perché l’educazione è un passo necessario per una futura azione responsabile, e la situazione del pianeta non lascia più spazio ad errori o modi di agire sconsiderati.

A rappresentare la società energetica sarà presente il CAM (centro ambiente mobile) e durante l’evento sarà distribuito materiale dei consorzi COREPLA e COMIECO, in accordo con essa. Dal punto di vista studentesco interverrà la classe dell’Istituto Tecnico Mattei vincitrice del bando ”AmbientAzioni”, promosso dai comitati territoriali IREN, per esporre il progetto RAEE: per il riciclo di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Parteciperà inoltre un’altra classe del Mattei e le dieci classi primarie aderenti al progetto IREN “Rifiutando”. Esso è un laboratorio didattico-creativo per il recupero dei rifiuti, che con l’edizione 2017-18 ha compiuto vent’anni. Infine, il sindaco Romeo Gandolfi ci tiene a ricordare che, nonostante la giornata ospiterà quasi 250 ragazzi, l’evento è aperto a tutti perché l’educazione ambientale è importante per ogni singolo cittadino e tutti possono esserne promotori con familiari e amici: non bisogna lasciare questo arduo compito soltanto alla scuola. 

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