Da giovedì apre alla navigazione la nuova conca di Isola Serafini

Era una notizia attesa da tanti e da tanto tempo e finalmente è  arrivata: dal giorno giovedì 21 giugno 2018 sarà possibile navigare attraverso la nuova conca di Isola Serafini sul Po, a Monticelli d’Ongina (PC).

Da quella data e per i successivi 3 mesi (21 giugno – 21 settembre) gli orari e le modalità per effettuare le concate saranno i seguenti:

  • da lunedì a venerdì:  dalle ore 8.00 alle ore 18.00, previa prenotazione obbligatoria entro le ore 18 del giorno precedente, via telefono al 0372.31830 (ufficio navigazione AIPo di Cremona) o via mail,  alla casella “concaisolaserafini@agenziapo.it”, attiva da giovedì 21/06;
  • sabato, domenica e festivi:  dalle ore 8.00 alle ore 11.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00, senza necessità di prenotazione.

Prima e durante il transito sarà possibile contattare gli operatori di conca ai seguenti numeri di cellulare:  335.6130385 – 348.8813060.

È la più importante opera di ingegneria idraulica del suo genere realizzata in Italia e permetterà anche il transito di imbarcazioni di grande stazza. Importanti le ricadute naturalistico-ambientali: creato un corridoio ecologico per i pesci. Infatti con la riapertura della conca si ristabilisce, dopo oltre 50 anni, la riconnessione per la fauna ittica tra il mare (oceani, mare Adriatico), il fiume Po e i laghi alpini italiani e il lago di Lugano.
Si tratta dell’impianto di questo genere più grande in Italia e uno dei maggiori in Europa. La nuova conca di navigazione è stata realizzata per superare lo sbarramento artificiale della centrale idroelettrica Enel di Isola Serafini, nel Comune di Monticelli d’Ongina (Pc). L’opera, finanziata con 47 milioni di euro (di cui 6,8 milioni, il 20%, messi a disposizione dall’Unione europea).

La nuova conca di navigazione è l’unica in funzione sul Po e permette di superare un dislivello variabile tra i 4 e i 13 metri, in funzione delle portate del fiume. È costituta da una vasca di cemento armato lunga 115 metri e larga 12,5 e dotata di porte vinciane.

Per dimensioni e caratteristiche può consentire il transito anche di navi di grandi dimensioni secondo la vigente classificazione europea (fino a 110 metri di lunghezza, 11,5 di larghezza, pescaggio a pieno carico di 2,5 metri e portata fino a 2.000 tonnellate, equivalente a 50 autotreni).

L’opera è stata costruita perché la precedente conca, risalente al 1962, lo stesso anno della nascita della centrale Enel che sbarra il corso del Po, non era più utilizzabile da circa un ventennio a causa dell’abbassamento dell’alveo del fiume. La sua realizzazione rientra in un programma di miglioramento delle condizioni di navigabilità del Grande fiume che comprende anche progetti di sistemazione di alcuni tratti dell’alveo di magra.

L’opera è stata realizzata in soli 5 anni dal Consorzio Integra, impresa appaltatrice, che ha affidato l’esecuzione a Isola Serafini società consortile, composta da SICREA Group, SITECO, SIDEA e Co-Opera.




Ripescato in Po il corpo di Carlo Dafrini scomparso nel maggio 2017

A quasi un anno dalla sua scomparsa è stato trovato questo pomeriggio, poco distante dallo sbarramento di Isola Serafini, il cadavere di Carlo Dafrini,  il 70enne di Monticelli d’Ongina scomparso da casa nel maggio del 2017. Nei giorni scorsi erano stati alcuni tecnici dell’Enel, durante un controllo con un ecoscandaglio a notare un oggetto di metallo sul fondo dell’acqua, con ogni probabilità il relitto di un’auto.

Oggi sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Piacenza ed i sommozzatori di Bologna che si sono immersi e, con non poche difficoltà, hanno riportato in superfice la Fiat Bravo che giaceva sul fondo limaccioso del Po, capovolta. Il suo corpo, dopo una lunga permanenza in acqua era in avanzato stato di decomposizione.

A segnalare la scomparsa di Dafrini, che viveva solo, erano stati alcuni amici, non vedendolo più in giro.  Dopo alcuni giorni le ricerche si erano però interrotte, fino alla segnalazione dei tecnici Enel. Di lui si era occupata anche la trasmissione di Rai3 Chi l’ha Visto.

Le indagini sono affidate ai carabinieri di Monticelli, intervenuti sul posto. Con ogni probabilità si è trattato di un gesto estremo dell’uomo.