Giunta assente all’Iftar della Comunità Islamica (come lo scorso anno). Lo stupore di Italia in Comune

La totale assenza di rappresentanti della Giunta Barbieri alla tradizionale cena per l’Iftar (il rituale che interrompe il digiuno durante il Ramadan) organizzata venerdì scorso dalla Comunità Islamica stupisce i rappresentanti della sezione piacentina di Italia in Comune, “ma ormai neppure tanto”.

Come spiegano loro stessi, “dopo la figuraccia rimediata a marzo, con la decisione di non partecipare alla veglia per le vittime musulmane della strage terroristica in Nuova Zelanda, la Giunta Barbieri ripropone, marcandone le distanze, la propria estraneità ai valori di inclusione, aggregazione e solidarietà che la comunità islamica, radicatasi con impegno nel tessuto sociale piacentino, porta avanti da anni a favore della comunità piacentina tutta, senza distinzioni interne”. 

Eppure, affermano,“non certo di errore si tratta. Piuttosto, della volontà decisa ed estremista di proseguire nel solco tracciato dal Decreto Salvini su Sicurezza e Immigrazione: isolare ed escludere l’Altro, salvo poi sfruttare a fini elettorali le conseguenze negative che questa esclusione e questo isolamento producono a livello sociale. Una politica a cui noi di Italia in Comune siamo estranei, perché prescinde sia da un’etica della responsabilità sia dal valore pragmatico della mediazione, che dovrebbero rappresentare al contempo la forza e l’essenza dell’attività di chi amministra la città per il benessere dei propri cittadini”. 

Anche lo scorso anno nessuno della Giunta si era presentato alla cena. 

Quest’anno erano presenti altri esponenti del Consiglio comunale, partendo dal Partito Democratico, i due 5 stelle (Dagnino e Pugni), nonchè Rabuffi. Gli inviti alla Giunta sono stati recapitati per tempo, ma parrebbe che avessero altri impegni già programmati.

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Europee, Pizzarotti a Piacenza per Italia in Comune. Raggi: “Siamo europeisti, sfidiamo la corrente”

Countdown iniziato, ancora 10 giorni alle Europee, per capire l’assetto che potrà avere il Parlamento Europeo e le ripercussioni sul nostro Governo. Oggi a Piacenza era presente Federico Pizzarotti, capolista di +Europa – Italia in Comune, per sostenere la sezione locale, assieme a Francesco Rolleri, esponente di + Europa e Samuele Raggi, referente locale di Italia in Comune.

“Tante tematiche sono importanti e diventeranno fondamentali nei prossimi 5 anni: dall’immigrazione, tematiche economiche, passando per l’esercito europeo. Noi ci presentiamo con la voglia di sfidare la corrente in un momento in cui essere europeisti convinti rispetto ad alcuni partiti non paga dal punto di vista elettorale, ma crediamo che sia la direzione giusta”.

Attualmente gli ultimi sondaggi del 10 maggio pongono +Europa – Italia in Comune attorno al 4% (Dati Demos, Ixè, Cise).

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Federico Pizzarotti a Piacenza per sostenere la sezione locale di Italia in Comune

Italia in Comune si presenta ufficialmente anche a Piacenza. Già da qualche tempo si sapeva della presenza sul territorio di un referente ufficiale quale Samuele Raggi, che nell’autunno prenderà il posto in Consiglio comunale di Gianluca Bariola. Tanti argomenti toccati durante la presentazione. “Abbiamo fatto un grande lavoro – sottolinea Raggi – grazie al passaparola e non solo. Vogliamo evitare la politica degli slogan e dei luoghi comuni, ma lavorare sul concreto. Vogliamo parlare della sostenibilità, in un contesto nel quale la logistica e il consumo di suolo stanno prendendo il sopravvento, credo sia giusto fare un ragionamento e ripensare il ruolo di Piacenza all’interno della Regione”. Altro tema toccato è stato quello della gestione dei rifiuti e raccolta differenziata. “Da questo dobbiamo imparare da Parma, che era tra gli ultimi Comuni in Italia e ora si trova ai primi posti. Anche in questo bisogna pensare ad una politica meno legata a personalismi e tweet”.

Tra i primi progetti concreti a cui Raggi intende mettere mano come Italia in Comune una volta in Consiglio si trovano la mappatura delle piste ciclabili della città e una valorizzazione efficace della Via Francigena, “ma anche Parma 2020, per mettere insieme le forze e fare le cose fatte bene, con studi e gruppi di lavoro”.

Il gruppo è molto eterogeneo, tra i propri rappresentanti attualmente annovera giovani universitari della Cattolica, fino ai pensionati “che vogliono mettersi in gioco”. Pizzarotti ha spiegato tutto l’excursus di Italia in Comune dalla sua nascita fino ad oggi. Il sindaco di Parma è riuscito a catalizzare attorno a se un nutrito movimento di persone sempre in crescita, e risultata già forte in alcune regioni d’Italia, soprattutto al Sud, ma è presente in tutta Italia. “L’obiettivo ora sono le elezioni regionali del 2019, portando tematiche. Abbiamo esperti in varie materie che ci stanno aiutando, sulla sanità e sull’ambiente. L’Emilia Romagna ha delle eccellenze, ma non bisogna mai accontentarsi”. “Siamo un partito in evoluzione, facciamo tutto con le nostre energie e contestualmente agli impegni di ciascuno”.  

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