Aumento di capitale Fiera di Piacenza: via libera dalla commissione Economia della regione

Disco verde della commissione Attività produttive al futuro della Fiera di Piacenza. La commissione presieduta da Manuela Rontini, infatti, ha approvato all’unanimità, e trasferito all’Assemblea per il via libera definitiva, il progetto di legge che aumenta la partecipazione azionaria di viale Aldo Moro nell’expò piacentino.

“È un progetto di legge molto chiaro, frutto di un percorso condiviso tra le forze politiche e i territori: ne parleremo approfonditamente nel corso della discussione in Assemblea”, spiega Katia Tarasconi (Pd), relatrice di maggioranza del progetto di legge. Sulla stessa linea il relatore di minoranza Matteo Rancan (Lega), che ha ribadito il carattere di condivisione tra i gruppi assembleari, le parti sociali e il territorio piacentino, sia nella discussione sia nell’approvazione dell’intero progetto di legge.

“Abbiamo dedicato molte sedute della commissione a questo progetto di legge e soprattutto dall’audizione è emersa una grande soddisfazione delle parti sociali e del territorio”, sottolinea la presidente della commissione Manuela Rontini.

Il voto della commissione è stato all’unanimità e ha visto anche l’approvazione di due emendamenti presentati dall’assessore Vincenzo Colla. Nel suo intervento il rappresentante della Giunta ha sottolineato come “la Regione ha deciso di investire per sostenere un piano industriale di sviluppo, sappiamo che le Fiere dell’epoca post coronavirus saranno diverse da quelle precedenti, pensiamo solo al tema dell’informatica, e per questo è giusto investire”.

Apprezzamento anche da Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda come “questo risultato è il frutto del lavoro e dell’impegno in primo luogo del centrodestra e degli amministratori locali piacentini, in testa il sindaco Patrizia Barbieri, che ne sono espressione: da quanto il centrodestra è tornato al governo di Piacenza il nostro territorio conta di più, la Regione non può più ignorarci. Se anche sul contrasto al coronavirus e sul piano vaccini antinfluenzali e anti Covid ci avesse ascoltato come per la Fiera non leggeremmo ogni giorno titoli sui giornali come ‘Caos vaccini’”. Un’intervento, quello del consigliere di Fdi, che ha provocato la replica di Tarasconi: “Su questo progetto di legge abbiamo lavorato insieme, sarebbe bello mantenere questo clima, evitando di dire ‘è tutto merito del centrodestra’ come ha fatto il collega”.

Per Palma Costi (Pd) il pdl proposto dalla Giunta “è un tassello molto importante per il rafforzamento del nostro sistema fieristico: il Partito democratico reputa molto positivo la collaborazione emersa tra tutte le forze politiche, che permette di andare avanti velocemente”. Sulla stessa linea anche Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), per la quale “è un progetto di legge che va nella giusta direzione”, e da Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa),che ha sottolineato l’importanza di un progetto di legge che punta al rilancio dell’economia regionale.

Dai banchi del centrodestra è arrivato, inoltre, il via libera di Marco Mastacchi (Rete Civica) e Valentina Castaldini (Fi)




Tarasconi: “Donne, continuare a rompere il cristallo”

“Gioisco ed esprimo soddisfazione per il sorpasso storico delle donne elette del Pd, per la prima volta ci saranno più consigliere che consiglieri. Saremo infatti 12 donne e 10 uomini a rappresentare il Partito Democratico all’Assemblea regionale dell’Emilia-Romagna”. Lo sottolinea la consigliera Katia Tarasconi, riconfermata per la prossima legislatura con 6.117 preferenze. Tarasconi è stata la più votata nella lista Pd sul territorio piacentino.

“Per arrivare a questo, le colleghe ed io abbiamo lavorato tanto in questi anni, a partire, come ricorda la Bongarzone, dalla legge quadro per la parità che ha introdotto la doppia preferenza di genere, ma voglio sottolineare con forza che non è solo questo, perché le persone sanno cosa penso in generale delle quote rosa: credo ai risultati guadagnati come questo delle elezioni. E penso che sia finalmente stato fatto un passo avanti nella questione culturale: il punto di vista delle donne nelle scelte politiche e di governo per la gente conta e ha un suo particolare valore. L’azione di sensibilizzazione per la diffusione di una vera democrazia paritaria ha fatto la sua parte, come ciascuna di noi candidate – ha affermato Tarasconi -; alcune come me hanno condiviso la propria dimensione di donna di casa, con i figli, lavoratrice e capace di svolgere con impegno ruoli di responsabilità, portando con sé un bagaglio esperienziale che non rappresenta un impedimento, bensì un valore aggiunto in quello che si fa, nonostante i sacrifici”.

“Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno dato fiducia e stanno continuando a seguirmi in questo percorso. Questo risultato complessivo delle consigliere elette in Assemblea non può passare inosservato e sono certa che la voce delle donne, il punto di vista femminile, darà ottimi strumenti alla Regione Emilia-Romagna per crescere ancora ed essere ancora più forte, solidale e a non lasciare indietro nessuno”.

 

Bologna, 29 gennaio 2020




Regionali. Tarasconi: “estendere modello accreditamento anche agli asili”

L’Emilia-Romagna è un esempio nel mondo per il livello di copertura e qualità dei servizi di welfare alle persone e alle famiglie. Molto di questo dipende dal tessuto sociale e dalla cultura solidaristica che pervade le nostre comunità, dal grado di attenzione che vi ripongono i Sindaci nel governare i nostri Comuni e – io penso – anche dalla Regione Emilia-Romagna che ha sempre investito molto in questo settore ritenendolo fondamentale per il benessere dei cittadini” commenta Katia Tarasconi, consigliera regionale candidata alle elezioni del prossimo 26 gennaio.

“Il nostro welfare non offre solo assistenza, ma si integra a sostegno delle altre politiche che occorrono per vivere bene: le politiche della formazione, del lavoro, della casa e dell’ambiente”.

Nell’ultimo decennio – continua Tarasconi – “la Regione Emilia-Romagna ha adottato per i servizi sociosanitari rivolti alla popolazione anziana e disabile non autosufficiente un modello di accreditamento con l’obiettivo di migliorare il sistema sia dei servizi gestiti dagli Enti Pubblici che dal privato sociale. I servizi accreditati sono pubblici a prescindere da chi li gestisce e offrono a tutti uguali standard.

Con il sistema di accreditamento si punta ad elevare la qualità dei servizi, si tengono sotto controllo i costi per famiglie ed Enti Pubblici, si superano le gare d’appalto ormai diventate in questo settore – al di là della forma apparente – gare al massimo ribasso”.

“E’ mia opinione – conclude – che questo modello di accreditamento vada esteso anche ad altri ambiti del welfare quali i nidi d’infanzia, i centri educativi per minori, l’assistenza educativa scolastica per alunni con disabilità, perseguendo con convinzione gli stessi obiettivi. Sono convinta che le gare d’appalto non siano più sufficienti per garantire la crescita di qualità del welfare a favore dei cittadini, ma serva un evoluto sistema di accreditamento in grado di valutare meglio il valore del servizio offerto”.




Tarasconi: “Incentivi dalla Regione per il passaggio al metano liquido, nuova frontiera della mobilità pulita”

Il primato di provincia più inquinata della Regione – otto gli sforamenti di Pm10 già registrati a Piacenza nei dieci giorni a cavallo del nuovo anno – preoccupa e chiama in causa senso civico e realismo politico. “Non possiamo promettere l’utopia di un mondo ecologicamente perfetto nell’immediato – commenta Katia Tarasconi – ma dobbiamo attrezzarci per gestire al meglio una situazione che da emergenziale si sta trasformando in cronica”. Il governo – precisa – “ha già attivato incentivi per l’acquisto di veicoli pesanti alimentati a metano liquido e in Regione possiamo muoverci per rendere ancora più conveniente il passaggio ad una nuova generazione di mezzi più ecologici.

Aziende del comparto logistica e società di autotrasportatori sono realtà consolidate nella nostra provincia che creano migliaia di posti di lavoro e di certo non possiamo eliminare il traffico su gomma con la bacchetta magica. Per agire in modo concreto ed efficace da subito, dobbiamo investire nel futuro della mobilità pulita. A Piacenza, siamo stati pionieri con il primo distributore in Italia di metano liquido Eni sulla strada Caorsana. E oggi si contano quattro impianti in provincia. Si tratta di un innovativo sistema di alimentazione in grado di abbattere l’80% del particolato, senza contare il risparmio in termini economici per gli autotrasportatori.

Già oggi il costo dell’impianto può essere ammortizzato nel primo anno e mezzo di attività e in futuro potremo abbassare ancor di più questa soglia”. Ma per farlo occorre anche – continua Tarasconi – diffondere a tutti i livelli una cultura della mobilità sostenibile. “Il movimento giovanile innescato dall’attenzione alle tematiche ambientali – anche a Piacenza – impone alla politica di interessarsi in modo serio a questioni dal forte impatto sanitario troppo spesso rimaste sullo sfondo dell’agenda. Lo dobbiamo ai nostri giovani e a quelli che saranno i loro figli. E fare qualcosa di concreto per garantire un futuro sostenibile è il miglior modo che abbiamo per ringraziarli di averci messo in guardia”.

 




Katia Tarasconi al Circolo Culturale Farnesiana: “Ripristinare il bus gratis per gli anziani”

A fianco degli anziani del quartiere Farnesiana. Una serata speciale all’insegna della convivialità, quella organizzata al Circolo culturale del quartiere 4 in via Radini Tedeschi, a sostegno della consigliera regionale Katia Tarasconi, assessore della giunta Reggi ai tempi dell’inaugurazione del Circolo. “Durante quel mandato abbiamo introdotto il bus gratuito per gli over 65 – ha ricordato Tarasconi – ed è un peccato che oggi l’amministrazione abbia cancellato questa disposizione. In Regione, il presidente Bonaccini ha garantito la gratuità del servizio di trasporto pubblico ai pendolari e il mio impegno sarà far sì che la Regione estenda il bus gratis anche agli anziani e ai giovani under-25, per favorire una migliore viabilità nel rispetto dell’ambiente”.

Un circolo, quello della Farnesiana, cresciuto tra tornei di bocce, briscola e serate dedicate al ballo, fino a superare quota 500 soci. “Vedere che le persone sono diventate parte di questo luogo su cui abbiamo investito scalda il cuore” – ha spiegato la Tarasconi, che il quartiere Farnesiana considera come perno fisso della propria vita. “Qui sono nata e cresciuta e durante la mia esperienza politica ho avuto modo di visitare questo luogo in varie occasioni. Un punto di riferimento nel quartiere, nato per non far sentire solo nessuno. E che oggi vive di vita propria grazie all’instancabile impegno della presidente del Circolo Bianca Maria Sala”.

A ricordarne l’importanza anche l’ex sindaco Roberto Reggi: “Vedo un circolo molto ben organizzato e cresciuto, una comunità fatta da diverse centinaia di persone che trovano qui un punto di riferimento quotidiano – ha commentato l’ex sindaco durante la serata. Una volta l’amministrazione si occupava delle persone in questo modo e devo dire che questo centro è uno dei nostri risultati migliori”.

Presente alla serata di sostegno – impreziosita dalle note della cantante Marilena Massarini – anche l’ex assessore ai lavori pubblici Ignazio Brambati: “Ricordo che da qui partì un paio di anni fa una raccolta firme a favore dell’abolizione del superticket sanitario. E oggi, anche grazie all’impegno di Katia, la Regione quel ticket lo ha abolito, sostenendo economicamente le spese che sarebbero spettate ai privati cittadini. Spero che con il suo impegno in Regione possa consentire a tutti gli anziani di beneficiare nuovamente del bus gratuito, cancellato dall’amministrazione locale”.




Dalla Cartabia alle sportive professioniste, la soddisfazione di Katia Tarasconi per una “vera parità”

“Professionismo sportive ed elezione Cartabia sono il faro per la vera parità: due belle notizie che incoraggiano a continuare su questa strada per ottenere la parità di genere in ogni ambito dai luoghi di lavoro, ai ruoli istituzionali, allo sport”. Così Katia Tarasconi, consigliera candidata alle elezioni regionali, commenta le notizie che vedono protagoniste le donne a cui viene dato il giusto riconoscimento.

“Finalmente siamo a una svolta attesa da tempo – spiega Tarasconi -: le atlete diventano ufficialmente sportive professioniste dal punto di vista contrattuale e delle tutele, esattamente come i colleghi maschi. A questo traguardo si aggiunge l’elezione ai vertici della Corte costituzionale della giurista Marta Cartabia; una presidente donna per la prima volta nella storia” – rimarca la consigliera piacentina.

“Credo sia questa la strada del progresso per rompere – a usare le parole della Cartabia – un cristallo; per questo dico: donne, continuiamo a rompere quel soffitto di cristallo affinchè il sesso di appartenenza e l’età non siano più condizionamento di alcun tipo”.

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Molinari e Tarasconi (PD): “I lavoratori degli appalti postali non sono lavoratori di serie B”

Passa all’unanimità, nella seduta di commissione odierna, la risoluzione sottoscritta dai consiglieri Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi a sostegno dei lavoratori degli appalti postali. “Abbiamo cercato di approfondire il tema incontrando gli stessi lavoratori a Piacenza i quali hanno manifestato più volte grande preoccupazione sulle loro condizioni contrattuali ormai insopportabili”.

“A partire da gennaio-febbraio 2020 – ha relazionato Molinari nel corso della seduta – ci sarà un nuovo soggetto appaltatore e chiediamo quindi alla giunta di supervisionare per mettere queste persone nella condizione di lavorare decorosamente, ricevere quanto gli spetta e di poter utilizzare mezzi idonei per la consegna della posta”. Secondo i consiglieri dem è quindi importante porre attenzione su questo delicato passaggio di testimone: il futuro soggetto dovrebbe garantire – oltre a un trattamento adeguato dei dipendenti – l’impegno nel prevenire la formazione di zone d’ombra e sacche di illegalità nello svolgimento del servizio essenziale. Tutto ciò per evitare quanto accaduto con le precedenti aziende.

Molinari e Tarasconi hanno infine ribadito l’importanza di tale servizio per la comunità “che è privato, ma che di fatto ha una valenza pubblica”. Con questo atto di indirizzo e in collaborazione con i sindacati è urgente superare un problema che rischia di implodere. “In contrasto con la situazione critica, Poste italiane ha manifestato attenzione ed impegno per i piccoli territori e per questo motivo – hanno concluso – ci auguriamo che il confronto che chiediamo con Poste, Ministero, Ispettorato del lavoro e Sindacati avvenga al più presto per superare le anomalie denunciate”.

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Molinari e Tarasconi chiedono maggiore copertura telefonica in Val d’Arda

Un confronto diretto con gli operatori di telefonia mobile per conoscere la natura dei problemi sorti nella copertura del territorio della Val d’Arda e trovare una soluzione. A chiederlo in una interrogazione sono i consiglieri regionali piacentini Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi.

“Abbiamo più volte denunciato la situazione – affermano – facendolo presente con ordini del giorno, interrogazioni, ma anche fornendo semplici chiarimenti sullo stato dei lavori a chi del nostro territorio ci ha chiesto attenzione su questo particolare disagio, disagio – incalzano – che si è acuito durante le situazioni di emergenza e pericolo e la conseguente necessità di dover chiedere tempestivamente aiuto”.

Nell’atto ispettivo i consiglieri si sono concentrati sulla Val d’Arda: i cittadini nei comuni di Lugagnano, Vernasca, Morfasso e Castell’Arquato denunciano da alcuni mesi problemi nella recezione del segnale di telefonia mobile. Segnale che, nonostante la presenza di antenne e tralicci, appare insufficiente a servire gli abitanti del territorio.

La Regione Emilia-Romagna che è impegnata a monitorare la diffusione del segnale di telefonia mobile su tutto il territorio e a migliorarlo attraverso un piano di interventi già in corso d’opera, “intende continuare a sensibilizzare gli operatori del settore circa la copertura delle aree più deboli, per questo motivo risulterebbe utile – chiariscono Molinari e Tarasconi – confrontarsi direttamente con gli addetti ai lavori per capire quale piano sinergico intraprendere tra le parti e ipotizzare soluzioni per ovviare definitivamente ai problemi di ricezione del segnale”.




Oli essenziali, Molinari e Tarasconi uniti per consentirne la vendita ad aziende agricole

Fare chiarezza sul nodo della commercializzazione degli oli essenziali, consentendo alle aziende agricole la possibilità di venderli, anche se non per uso alimentare. Lo propongono in una risoluzione i consiglieri Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi che chiedono inoltre “di perseguire l’obiettivo di rafforzare le politiche a favore della diversificazione delle attività agricole come passo decisivo e strategico per la loro sopravvivenza soprattutto in contesti difficili come la montagna”.

La coltivazione e la produzione di oli essenziali rappresenta infatti una utile fonte di entrata da affiancare a quella delle colture tradizionali. Attualmente – come si legge in una nota della risoluzione – le aziende agricole possono vendere gli oli essenziali solo per uso alimentare per essere impiegati in salse, marmellate, come aromi o come integratori alimentari sulla base di una procedura comunque soggetta a verifica; mentre per la vendita degli oli essenziali per uso non alimentare è necessario avvalersi di un laboratorio autorizzato per fare il confezionamento per conto terzi.

“Il tema era stato sollevato da un produttore piacentino durante il tour del presidente Bonaccini nelle nostre valli – spiegano i dem -; a Cassimoreno nel comune di Ferriere, in particolare, ci sono vaste colture di lavanda che possono costituire un indotto volto ad incrementare le produzioni tipiche dell’Appennino. Comprendendo quali sono le difficoltà crediamo sia necessario superare questa situazione: per anni tale settore è stato sostanzialmente trascurato dalla legislazione italiana e solamente nel 2018 è stata disciplinata e riconosciuta come attività agricola la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione di tali olii, ma senza affrontare chiaramente la questione della commercializzazione.

Secondo Molinari e Tarasconi consentire agli imprenditori agricoli di ampliare la vendita degli oli essenziali su più vasto uso è inoltre un passo decisivo per favorire la diffusione delle colture delle erbe aromatiche nelle zone di montagna “consentendo inoltre di recuperare terreni incolti e sassosi, contrastare l’avanzata della boscaglia e dare maggiore pregio al paesaggio”.




Crisi Selta, Molinari e Tarasconi: “No a sciacallaggio politico. Il Governo dover trovare una soluzione”

“La questione della crisi aziendale della Selta non è politica, ma solo l’attuale Governo ha gli strumenti per intervenire. Come in tutti questi casi solo il Ministero delle Attività produttive ha l’onere di trovare una soluzione, nessun altro ha possibilità di intervento diretto”, lo affermano i consiglieri regionali piacentini Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi che stanno seguendo con preoccupazione la vicenda che coinvolge gli oltre 200 dipendenti del gruppo. Ad oggi – incalzano – nonostante la richiesta urgente dell’assessore regionale Palma Costi di convocare un tavolo nazionale, da Roma tutto tace. Ma chi è al Governo? Allora il consigliere della Lega Matteo Rancan eviti interrogazioni accessorie e dichiarazioni inopportune, ma coinvolga il suo partito al Governo per trovare tempestivamente una soluzione sulla vertenza sindacale che non ha bisogno di tifoserie, ma dell’apporto di tutti”.

Secondo i consiglieri dem per la vertenza che è sul tavolo nazionale, la Regione sta già facendo la sua parte. “Invece chi è a Roma, e rappresenta la maggioranza, si ricordi di non essere in vacanza premio e piuttosto che esprimere una inutile solidarietà dovrebbe far sì che il proprio Governo dia risposte. Tutte le altre dichiarazioni sono riti inutili, quantomeno per tutelare i diritti dei lavoratori. Stiamo assistendo per l’ennesima volta – continuano Molinari e Tarasconi – ad uno sciacallaggio politico che disinforma le persone e gioca con il destino dei lavoratori: la vicenda della crisi dell’azienda di Cadeo rappresenta un palcoscenico troppo succoso per impedire ai professionisti del fumo di parlare. Sembra che il problema sia di parte, che la colpa possa essere distribuita all’avversario di turno per poter portare a casa qualche voto di furbizia, ma la verità è un’altra”.

“Ringraziamo in questo desolante quadro tre figure istituzionali concludono i dem – il sindaco Marco Bricconi che sta cercando senza strumentalizzazioni di lavorare per tutelare un’azienda e i dipendenti del proprio territorio, l’assessore regionale Palma Costi che, quando è stata coinvolta dal Ministero, in una logica di collaborazione e ricerca di soluzioni adeguate, ha sempre lavorato molto e parlato poco, e l’Amministrazione provinciale per la disponibilità nel coordinare gli interventi. Chiediamo maggiore rispetto per le persone coinvolte e attendiamo azioni concrete affinchè siano messi in campo – auspicano i consiglieri piacentini – tutti gli strumenti possibili per tutelare l’azienda e i suoi lavoratori”.