31 milioni di euro per l’edilizia scolastica provinciale

Presentato il programma triennale di edilizia scolastica 2018 – 2020, uno dei filoni su cui l’amministrazione ha puntato fortemente negli ultimi anni. Per questo è stato ritenuto opportuno presentare quanto fatto nell’ultimo triennio nei Comuni e negli edifici di competenza provinciale.

Nella Sala Consiglio della Provincia, alla presentazione tenuta dal Presidente Francesco Rolleri, hanno preso parte anche la prof.ssa Cristina Rebecchi in sostituzione del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale – Ambito territoriale di Piacenza, Dott. Maurizio Bocedi e la dott.ssa Francesca Bergamini, dirigente del servizio Programmazione delle Politiche dell’Istruzione, della Formazione, del Lavoro e della Conoscenza della Regione Emilia Romagna che ha illustrato gli indirizzi della nuova programmazione.

Hanno partecipato anche i Sindaci e dei dirigenti scolastici degli istituti interessati, è stata l’occasione per avviare un percorso condiviso sulle esigenze del territorio e per condividere gli obiettivi raggiunti in materia.

Il Programma Triennale dell’edilizia scolastica è lo strumento di programmazione che individua gli interventi per il cui finanziamento sono state utilizzati diverse tipologie di risorse: mutui BEI (Acronimo di banca Europea degli Investimenti) e risorse statali attivate col D.M. 607/2017 (riservato alle Province) e col D.M. 1007/2017 (miglioramento sismico) cui si sono aggiunte quelle messe in campo direttamente dalla Provincia.

“Presentiamo questi interventi – sottolinea il Presidente Rolleri – perché ritengo costituiscano un esempio di buona politica e di buona collaborazione tra Enti: Regione, Provincia, Comuni e Dirigenza scolastica. E’ bene fare il punto delle cose fatte per prepararci alla prossima programmazione. In questi anni, in cui non era facile l’avvio di opere pubbliche, l’edilizia scolastica è stata ed è uno dei filoni principali dell’impegno dell’Amministrazione provinciale.”

Circa 31 milioni di euro stanziati per le scuole di 22 Comuni del nostro territorio e dei principali edifici scolastici della Provincia.

Oltre 7 milioni le risorse della Provincia per gli interventi più significativi: pur in un momento difficile per i bilanci delle Province, l’Amministrazione provinciale ha destinato una parte importante delle risorse ricavate dall’alienazione del proprio patrimonio all’edilizia scolastica proseguendo anche l’attività di cura e manutenzione straordinaria per la quale ha investito oltre 3.900.000 euro.

La nuova programmazione regionale sarà in forte continuità con quella precedente e sarà ancora in capo alle Province formulare e proporre le relative graduatorie. “Le risorse regionali – spiega la dott.ssa Bergamini – saranno pari a 330 milioni di euro e i nuovi indirizzi saranno deliberati a breve dalla Regione Emilia Romagna.”

“Questa presentazione – continua la Bergamini – è una dimostrazione importante della capacità dei territori di coinvolgere diversi soggetti per un obiettivo comune. La Regione Emilia – Romagna è l’unica ad aver delegato l’individuazione delle priorità di ciascun territorio alle Province che ben conoscono le esigenze dei Comuni, proprietari degli edifici, per poter far crescere il territorio e dare garanzia di sicurezza agli studenti.”

DOSSIER_slides_ed_scolastica_marzo_2018

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Centinaia di maestri a rischio licenziamento. Una situazione assurda secondo il sindacato Gilda

La recente decisione dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato finalizzata al licenziamento di decine docenti  della scuola primaria, costituisce l’ennesima sconfitta della politica scolastica del Governo.

Lo sostiene con forza la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dopo la decisione di rigettare i ricorsi dei maestri diplomati magistrali ante 2001, che nel frattempo erano stati assunti già immessi in ruolo. La Gilda ritiene che il ministero dell’Istruzione debba con urgenza pronunciarsi sull’intera situazione, assumendosi la responsabilità politica di indicare soluzioni eque e definitive. La decisione del supremo consesso della giustizia amministrativa contraddice clamorosamente le numerose sentenze precedenti dello stesso Consiglio di Stato. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma a tal fine ricorda: “In ogni caso, nei prossimi mesi, numerosi insegnanti di scuola primaria perderanno il ruolo e assumeranno incarichi di supplenza rischiando poi di essere licenziati definitivamente al compimento dei 36 mesi, in base all’assurda previsione della cosiddetta legge della Buona Scuola voluta dal Pd”- continua Pizzo- “la politica  con cattiveria tace, non sono previsti i concorsi ai quali i diplomati magistrali potrebbero legittimamente partecipare, né una fase transitoria”, conclude, “tra poco si dovrà votare vogliamo vedere che proposte hanno i vari esponenti e che impegni saranno in grado di prendere”




Gilda Insegnanti: “Docenti della Scuola Statale non pagati, l’unica via sono i decreti ingiuntivi”.

Per molti docenti della scuola statale piacentina, assunti a tempo determinato, sarà un Natale amaro, in tanti da settembre ad oggi non hanno mai ricevuto lo stipendio. Un fatto grave che si ripete ogni anno nell’indifferenza dei politicanti.

La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma con un comunicato si deice “al fianco dei colleghi e intravede una sola via: chiedere al Tribunale di emettere dei decreti ingiuntivi e procedere alla riscossione forzata dei crediti, ove necessario aggredendo direttamente anche il patrimonio delle scuole e dell’amministrazione scolastica in generale.Sarebbe anche opportuno che la Procura della Repubblica aprisse un’inchiesta per verificare se sussistono responsabilità penali da parte di singoli funzionari.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Piacenza e Parma, a tal fine dichiara: “Ormai questi politicanti ci costringono ad usare metodi che sono da “occhio per occhio, dente per dente”, noi non ci sottraiamo” – continua – “quelli del Pd la chiamano Buona Scuola, si vergognassero”