Casa a soqquadro, donna incolpa il marito, ma erano stati i ladri

Una perfetta trama per un film alla Vanzina, con un pizzico di thriller. Nel pomeriggio del 13 novembre una donna in Via Leonardo Da Vinci si era assentata da casa per un’ora circa. Al suo rientro ha trovato la casa in disordine, con cassetti aperti, e molti oggetti per terra. Primo pensiero è stata l’incuria del marito, invece al momento del rientro a casa di quest’ultimo, l’amara scoperta: i ladri avevano rubato un Rolex, un altro orologio d’oro, un quadro e 250 euro in contanti. Così la coppia ha chiamato la Polizia. 

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Sgominata banda che razziava abitazioni a Parma e Piacenza

I carabinieri di Parma hanno sgominato una banda di ladri che, nel periodo compreso tra marzo e maggio, aveva messo a segno diciotto furti fra la provincia di Piacenza e quella parmigiana, ricavando un bottino complessivo di alcune decine di migliaia di euro. L’operazione denominata “dish washer” ha portato all’arresto di quattro persone, tutti italiani, pluripregiudicati accusati di aver commesso i loro colpi in abitazioni e automobili lungo l’asse tra le due città emiliane.

Due degli arrestati sono di origine rom.  Si trovano ora in carcere a Bologna e a Parma con l’accusa di furto in concorso con l’aggravante di aver commesso i fatti in più di tre persone. Altra aggravante l’aver causato (in un’occasione) un ingente danno economico alle vittime. Sono anche accusati del reato di uso illecito di due carte di credito. Nella nostra provincia avevano colpito a Piacenza, Fiorenzuola d’Arda, Carpaneto e ad Alseno.

Gli arrestati sono P.A. di 32 anni, residente nel parmense, F.G. di 32 anni residente nel piacentino, M.G. di 29 anni residente nel parmense,  C.D. di 40 anni, residente nel bolognese.

I quattro avrebbero agito prendendo di mira auto, ville, villette e appartamenti nel parmense e nel piacentino. Il colpo più grosso a Busseto dove hanno sottratto un Rolex del valore di 18 mila euro. Il tutto è durato dal 21 marzo al 28 maggio, con 18 colpi, effettuati uno dopo l’altro.

La sequenza di furti si  era interrotta solo per due settimane, in segno di lutto, dopo la morte del giovane Schon Piatti, parente di uno degli arrestati. Il giovane ambulante, durante una fiera a Varano, era salito sul tetto del suo furgone per girare un video ma aveva perso l’equilibrio ed era caduto battendo la testa. Era morto poco dopo il ricovero all’ospedale.