“Ricerca lavoro e identità, lavoro sicuro o sicuri di lavorare”, appuntamento a Carpaneto con L’Arco

Dopo le serate di Vigolzone, Podenzano, San Giorgio e Gropparello, il ciclo di incontri “Ricerca lavoro e…” di About a Job – il progetto di Unione Valnure Valchero di supporto ai giovani nella ricerca del lavoro gestito dalla cooperativa L’Arco – arriva a Carpaneto Piacentino.
Mercoledì 27 febbraio alle 20.45 si parlerà di “Ricerca lavoro e…identità Lavoro sicuro o sicuri di lavorare”, alla Sala Bot del Comune, in Piazza XX Settembre 1, per tutti i cittadini dell’Unione.
L’idea alla base dell’incontro, replicato con un tema diverso in ognuno dei cinque Comuni coinvolti, è quella di partire da un presupposto inusuale, quello per cui quando si parla di lavoro, si parla di diversi aspetti della vita, dal rapporto genitori-figli, alla propria identità, all’uso del tempo libero, alle emozioni e alla sfera della comunicazione.
A Carpaneto la counsellor L’Arco Alessandra Bassi si soffermerà sul ruolo dell’identità nella ricerca del lavoro. Il lavoro contribuisce a spiegare l’identità di una persona: ma se il lavoro sicuro non è più garantito, come gestire l’incertezza che ne consegue? Uscire dalla zona di comfort del lavoro “per sempre” significa cogliere una opportunità per porsi domande, per cercare alternative al lavoro che “ho in testa e non trovo”. Un’occasione per cambiare punto di vista e scoprire le proprie risorse. Gli orientatori da questo punto di vista diventano i facilitatori che accompagnano i giovani nell’incertezza: l’incertezza come la strada per arrivare a essere sicuri di lavorare, capace di far emergere le proprie competenze. Con la Bassi l’ospite della serata, il dott. Claudio Miserotti, Maestro del Lavoro, a rappresentare una identità professionale basata sul valore della fatica e sull’importanza del lavoro in gruppo e della formazione continua.
A supporto di chi sceglie di pianificare la propria ricerca del lavoro, è stato attivato uno sportello di orientamento lavorativo, ad accesso libero e gratuito, aperto tutti i mercoledì dalle 11 alle 12.30 e condotto dall’orientatrice L’Arco Daniela Dallavalle (per info: daniela.dallavalle@arcopiacenza.it) presso la Biblioteca Comunale di Piazza XX Settembre 1, fino alla fine di maggio.
Qui i giovani dai 14 ai 34 anni – ma anche chi sta loro vicino, come genitori e insegnanti – possono trovare orientatori che li accolgono e parlano con loro, per far emergere e riconoscere le loro risorse individuali. Un punto di partenza, quello del racconto delle proprie esperienze e aspirazioni, per raccogliere aspetti utili a supportare i giovani nella scelta del percorso da intraprendere, sia a livello di orientamento formativo sia professionale. Un percorso che prevede ad esempio la riformulazione del proprio curriculum, il sostegno nella ricerca di un corso per riqualificarsi o nell’individuare un’azienda a cui inviare la propria candidatura. O anche il ritrovarsi per raccontare l’esito di un colloquio. Perché questo tipo di servizio rappresenta un mezzo per entrare realmente in contatto con i ragazzi, diventando un punto di riferimento, “lavorando con la persona sulla persona”, con un progetto professionale mirato e individualizzato.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una ricerca condotta dall’Università Cattolica di Piacenza sulle competenze richieste dalle aziende del territorio dell’Unione e la distribuzione di un questionario ai ragazzi dai 14 ai 34 anni, con cui raccogliere aspetti del loro rapporto con il lavoro, come aspirazioni, desideri, difficoltà.

Gli orari di tutti gli sportelli di orientamento lavorativo nei cinque Comuni coinvolti:
Comune di San Giorgio Piacentino
tutti i mercoledì dalle 9.30 alle 11.00
Biblioteca Comunale, Via Castello 6
a cura di Monica Francani
Per info: Monica Francani | monica.francani@arcopiacenza.it | 389.2870093
Comune di Vigolzone
tutti i martedì dalle 10.00 alle 11.
Centro Civico,Viale Stefano Castignoli
a cura di Silvia Vitale
Per info: Silvia Vitale | silvia.vitale@arcopiacenza.it | 389.2870092
Comune di Podenzano
tutti i giovedì dalle 10.00 alle 11.30
Sala Video, Biblioteca Comunale, Palazzo della Cultura, Piazza Nuova
a cura di Monica Francani
Per info: Monica Francani | monica.francani@arcopiacenza.it | 389.2870093
Comune di Gropparello
tutti martedì dalle 11.30 alle 13.00
Biblioteca Comunale, Via Roma
a cura di Daniela Dallavalle
Per info: Daniela Dallavalle | daniela.dallavalle@arcopiacenza.it | 340.5020690
Comune di Carpaneto Piacentino
tutti i mercoledì dalle 11.00 alle 12.30
Biblioteca Comunale, Piazza XX Settembre 1
a cura di Daniela Dallavalle
Per info: Daniela Dallavalle | daniela.dallavalle@arcopiacenza.it | 340.5020690

Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile contattare la referente, Paola Bersani della Cooperativa L’Arco, alla mail paola.bersani@arcopiacenza.it, tel. 348.0624252 (ore 12-14), o consultare la pagina del sito www.arcopiacenza.it dedicata al progetto e la pagina Facebook Cooperativa sociale L’Arco. 

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Campo nomadi, bando deserto dopo il taglio drastico di risorse da parte del Comune

Gestione della struttura, servizi e accompagnamento educativo dei minori. Tutto questo nel pacchetto che il nuovo bando prevedeva per risolvere la questione del campo nomadi di Via Torre della Razza, previsto in partenza da marzo 2019. Cifre molto ridotte rispetto al passato (si parla di 50 mila euro contro i 108 mila stanziati alla Cooperativa sociale L’Arco nel 2017 e 2018). L’Arco qualche settimana fa aveva presentato una manifestazione d’interesse per il nuovo bando, poi ritirata.

Va ricordata la posizione della Lega piacentina sul caso, datata febbraio 2018: con mozione sono stati ottenuti i voti necessari per approvare un documento che portasse alla chiusura del campo entro il 2020. L’assessore ai servizi sociali Sgorbati, in risposta a un’interrogazione di Gloria Zanardi del Misto ha proseguito su questa strada, confermando l’intenzione di chiudere l’area, nonchè di far pagare le bollette risultate morose. La scadenza del bando attuale è segnata per marzo 2019. Dopo, che fare? Che ne sarà delle famiglie di quel campo?

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Nuovo progetto corale contro violenza di genere e tra pari #MifidoDiTeMiFidoDiMe

Fondazione di Piacenza e Vigevano sempre in prima linea per il contrasto alle violenze di genere. Con #mifidoditemifidodime la Cooperativa L’Arco, Casa del Fanciullo, Oltre, CIPM e La Ricerca cercheranno di realizzare percorsi nelle scuole, nei centri di aggregazione e in alcune strutture d’accoglienza, lavorando oltre che con i ragazzi anche con gli educatori dei centri.

Il progetto nasce a sua volta da un altro progetto: VIEW: Violenza, Impresa e Welfare, del Gruppo di lavoro Violenze & Welfare della Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Emilia Romagna, che ha poi generato un tavolo promosso da Confcooperative Piacenza e SVEP. Domani il progetto arriva nelle scuole piacentine, partendo dall’ITS Tramello, per arrivare poi al Cassinari al Casali e la Gioia. Ma di fatto tutti gli istituti di Piacenza saranno toccati, come Colombini, Raineri – Marcora e Don Orione.

Fulcro del progetto, che vedrà una naturale continuazione con un gruppo di donne migranti in collaborazione con la Protezione della Giovane, La Ricerca e Arcobaleno. Innovatività del progetto sta nella capacità di creare messaggi positivi, fatta dal gruppo di pari. I ragazzi analizzeranno materiale audio, video e social, cercando di capire cosa accade loro attorno. Sarà pertanto utilizzato anche il cellulare nel progetto, anzi sarà strumento fondamentale per captare i messaggi che arrivano dall’esterno e rielabolarli, creando “prodotti”, che dovranno presentare a propri pari nel contesto della peer education. Hashtag del progetto #mifido #itrust.

Alessandra Bassi di Cooperativa L’Arco e coordinatrice del progetto, ha sottolineato l’importanza di mandare messaggi positivi “senza partire dal negativo. Stiamo mettendo in campo il meglio che abbiamo. Non funziona ne dire cosa non va bene ne dare consigli, l’importante è saper coinvolgere, i ragazzi lavoreranno per questo”. 

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Nuovo centro di aggregazione giovanile a Castell’Arquato gestito da L’Arco, Open Day il 4 febbraio

Una news per tutte le famiglie di Castell’Arquato: lunedì 4 febbraio Open Day del nuovo centro di aggregazione giovanile del Comune della Val d’Arda, a coordinarlo sarà l’educatrice L’Arco Silvia Vitale.

L’inaugurazione è prevista presso la sede del centro, al Palazzetto dello Sport di via Colla 15. Dalle 15.30 alle 17 potranno conoscere gli educatori, che illustreranno le attività in programma, e gli spazi interni ed esterni del Palazzetto, a disposizione dei ragazzi. Ai presenti inoltre verrà offerto un piccolo buffet per festeggiare l’apertura.

Alle 20.45 presso il Palazzo del Podestà, invece, sarà il formatore e docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università degli Studi di Perugia Enrico Carosio a condurre l’incontro “Lavorare con i giovani. L’importanza di una comunità educante”, rivolto a genitori ma anche a insegnanti, educatori e formatori.

Apertura ufficiale dal 7 febbraio. Il Centro sarà a disposizione delle famiglie dalle 14.30 alle 17, il lunedì e venerdì per i bambini della scuola primaria e il giovedì per i ragazzi della secondaria di primo grado, con attività di studio e animazione. Ad accogliere i ragazzi e a proporre laboratori creativi tematici e attività ludico sportive saranno gli educatori Silvia Vitale e Mirco Dadomo, supportati dall’esperta in laboratori creativi Lucia Bisi, artista professionista.

Oltre a questo, a partire dall’appuntamento con Enrico Carosio, una parte sarà dedicata alle famiglie, con  incontri formativi per rafforzare le competenze genitoriali. I prossimi:

– lunedì 25 marzo ore 20.45, Palazzo del Podestà
“Essere genitori reali in un mondo sempre più virtuale“
con Alberto Pellai

– giovedì 9 maggio ore 20.45, Palazzo del Podestà
“La ragione dei sentimenti: come gestire le emozioni difficili”
con Daniele Bruzzone

Per informazioni: Silvia Vitale | 389.2870092 | silvia.vitale@arcopiacenza.it

Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Unione Comuni Montani Alta Val d’Arda. 

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Mercoledì 16 incontro inaugurale del progetto della Cooperativa L’Arco sulla ricerca del lavoro

Vuole essere di reale supporto ai giovani in cerca di lavoro il nuovo progetto dell’Unione Valnure Valchero, “About a job”. Una iniziativa che si propone di continuare le azioni intraprese con le due edizioni passate di “Progetto Work” nei Comuni di Carpaneto Piacentino, Gropparello, Podenzano, San Giorgio Piacentino, Vigolzone, affidata alle orientatrici della cooperativa sociale piacentina L’Arco e rivolta a ragazze e ragazzi dai 14 ai 34 anni.

A inaugurarlo in ogni territorio dell’Unione saranno cinque diversi eventi, a partire dal Comune di Vigolzone con “Lavoro e… genitori e figli. Dialogo fra generazioni”, condotto da Alessandra Bassi, counsellor dell’Arco, in collaborazione con l’associazione VigoGiovane, in programma per mercoledì 16 gennaio alle ore 21, presso il Centro Civico di viale Stefano Castignoli 2.

Il primo di una serie di incontri che intendono coinvolgere tutti i cittadini dei territori a partire da una lettura inusuale del tema lavoro: quando si parla di ricerca di lavoro, si parla di diversi aspetti della vita, dal rapporto genitori-figli, al tema dell’identità, dell’utilizzo del tempo libero, alle emozioni e alla sfera della comunicazione.

Dopo questa premessa, il progetto proseguirà con una serie di azioni che partono da una fotografia della situazione attuale nei diversi territori, rispondendo alla domanda “Chi sono i giovani in cerca di lavoro?”. Per questo verranno integrati dati ufficiali su scala nazionale, regionale e provinciale rilevati da Istituti di ricerca con elementi raccolti nei diversi comuni rispetto a temi e informazioni che rispecchino i bisogni concreti dei destinatari. A questo proposito verranno attivate alleanze con le realtà territoriali a contatto con i giovani, e condivisi con loro strumenti di indagine efficaci per delineare un profilo del target del territorio in termini di competenze presenti nella popolazione giovanile in cerca di lavoro. Una fase messa a punto dagli operatori Daniela Dallavalle, Mirco Dadomo e Silvia Vitale, che sarà determinante per verificare il livello di congruenza tra ciò che richiede il mercato del lavoro del territorio e le competenze e le risorse dei giovani.
Il contatto e il dialogo con i ragazzi sarà infatti quello che contraddistinguerà il progetto. Allo stesso tempo sarà fondamentale conoscere quali sono le competenze di cui necessitano le aziende del territorio: in relazione a questo è’ stata avviata una collaborazione con L’Università Cattolica di Piacenza, nello specifico con la Prof.ssa Cantoni della Facoltà di Economia, che condurrà una ricerca per arrivare a produrre una mappatura delle aziende presenti nel territorio dell’Unione e definire un profilo di competenze di lavoratore richieste dal territorio.
I giovani alla ricerca di lavoro troveranno inoltre un sostegno negli sportelli di orientamento, condotti dalle orientatrici Daniela Dallavalle, Monica Francani, Stefania Mazza, Silvia Vitale. Il loro compito sarà quello di accogliere i giovani e parlare con loro, per far emergere e riconoscere le loro risorse individuali. Un punto di partenza, quello del racconto delle proprie esperienze e aspirazioni, per raccogliere aspetti utili a supportare i giovani nella scelta del percorso da intraprendere, sia a livello di orientamento formativo sia professionale. Un percorso che prevede ad esempio la riformulazione del proprio curriculum, il sostegno nella ricerca di un corso per riqualificarsi o nell’individuare un’azienda a cui inviare la propria candidatura. O anche il ritrovarsi per raccontare l’esito di un colloquio.
Perché questo tipo di servizio rappresenta un mezzo per entrare realmente in contatto con i ragazzi, diventando un punto di riferimento, “lavorando con la persona sulla persona”. Un progetto professionale mirato e individualizzato che, e questa è una novità rispetto alle azioni precedenti, sarà messo a disposizione anche di destinatari indiretti, quali i genitori e gli insegnanti, in un’ottica di alleanza educativa, soprattutto per la fascia degli adolescenti.

Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile contattare la referente, Paola Bersani della Cooperativa L’Arco, alla mail paola.bersani@arcopiacenza.it, tel. 348.0624252 (ore 12-14) o consultare sito e pagina Facebook dell’Arco (www.arcopiacenza.it- Cooperativa sociale L’Arco). 

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Il Centro giovanile “La Villa” riapre a Carpaneto nell’ex caserma dei Carabinieri

Riapre a Carpaneto il Centro Giovanile “La Villa” negli spazi recentemente ristrutturati dell’ex caserma dei carabinieri nei giardini di Viale Vittoria: il servizio dell’Unione Valnure e Valchero e del Comune di Carpaneto, servizio pubblico e come tale risorsa del territorio, continua nel suo impegno nel sostenere la crescita dei ragazzi e delle ragazze. Il suo obiettivo, infatti, è quello di una promozione del benessere dei giovani, attraverso lo sviluppo delle abilità e dei valori interiori necessari ad una relazione ottimale, con se stessi e con gli altri.  Sono due le date da appuntarsi per le famiglie e i giovani di Carpaneto, il 4 e il 14 dicembre.

Martedì 4 dicembre alle 18 nella Sala Bot del Comune si terrà un incontro informativo per genitori e figli, in cui verranno date tutte le informazioni sulla proposta educativa del Centro: durante l’appuntamento, a cura dell’Amministrazione Comunale e dei gestori della cooperativa L’Arco, si ascolteranno inoltre eventuali suggerimenti o idee che potrebbero emergere dalle famiglie o dai ragazzi stessi.
E’ prevista invece venerdì 14 dicembre alle 17.30, presso la sede del Centro di Viale Vittoria 4, l’inaugurazione degli spazi rinnovati, a cui è invitata tutta la cittadinanza.
Paola Bersani, coordinatrice del progetto per la cooperativa sociale L’Arco di Piacenza che si è aggiudicata il Centro con Bando di Gara, spiega: “E’ un mandato importante quello di lavorare con i giovani, che necessita di mettere a sistema una modalità di gestione che garantisca la comunicazione e la condivisione, non solo con gli adolescenti e i giovani, ma anche con tutti i soggetti che condividono un mandato educativo e con quanti sentono di voler contribuire alla promozione della comunità territoriale”.
Il Centro Giovanile sarà aperto nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18.30 per l’intero anno, a eccezione dei mesi di luglio ed agosto, per ragazzi e ragazze dai 14 ai 20 anni.

Le principali attività che verranno proposte ai ragazzi saranno l’Officina dello Studio, uno spazio accogliente in cui studiare in gruppo e utilizzare un metodo di studio efficace con l’aiuto di educatori professionali (il martedì e venerdì dalle 16 alle 18) e il Lab Day, attività di socializzazione, laboratori ed esperienze di cittadinanza attiva e impegno a favore della comunità, il mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 18.30. Per informazioni, è attiva la pagina Facebook La Villa – Centro Giovani Carpaneto. 

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A Fiorenzuola “Piovono Cassette” grazie alla Coop. L’Arco

Un laboratorio a cielo aperto per costruire arredamenti urbani con materiale di recupero e creare una installazione artistica temporanea ai giardini di Piazzale Darwin a Fiorenzuola d’Arda. Questa è “Piovono Cassette”, l’iniziativa che andrà in scena sabato 23 giugno dalle 10, ideata dalla Cooperativa L’Arco con il patrocinio del Comune di Fiorenzuola e i ragazzi dell’Associazione fiorenzuolana Idee sul Tavolo, con il supporto degli esperti del Collettivo Praxis e dell’Associazione Rivularia.

L’obiettivo è, più in generale, quello di innescare un processo di riappropriazione di uno spazio pubblico oggi caratterizzato da problemi di socialità urbana. Cinque strutture composte da cassette della frutta recuperate e assemblate andranno a creare un gioco di sedie e piccole “stanze” idealmente indipendenti, , in corrispondenza di un disegno geometrico già presente sul pavimento dell’area.

L’idea di costruire direttamente in loco è nata dalla volontà di provare a coinvolgere fruitori del parco, passanti, curiosi nella costruzione di questi nuovi elementi d’arredo: il coinvolgimento dei cittadini verrà infatti facilitato dalla natura dell’installazione, mobile e non ancorata a terra, che permetterà come si è detto configurazioni spaziali diverse e potenzialmente infinite a seconda degli usi.

L’iniziativa vede la collaborazione tra giovani, da una parte i ragazzi ventenni di Idee sul Tavolo e il loro presidente Simone Corda – un’associazione nata da un precedente progetto della coop L’Arco, Voci Giovani in Comune – e i giovani professionisti Cecilia Losi, Giovannni Zanaboni, Sabrina Pella e Filippo Ravera di Collettivo Praxis e Associazione Rivularia che, da sempre, hanno come comune obiettivo quello di mettere in atto un approccio creativo alla rigenerazione urbana, mirata ad infondere rapidamente energia a singoli punti della citta aprendoli a nuove possibilità attraverso processi partecipati che coinvolgano il più possibile gli abitanti e fruitori della città.

Spiegano i ragazzi di Praxis e Rivularia: “Le strutture non saranno ancorate a terra ma facilmente rimovibili, permettendo configurazioni spaziali diverse e potenzialmente infinite a seconda degli usi, a patto però che una volta terminata qualsiasi attività le strutture tornino ad essere collocate sulla pavimentazione che ne ha originato le forme. Per far sì che questo accada saranno affissi nell’area una serie di cartelli e segnaletica con le “regole” del gioco, auspicando la collaborazione dei cittadini che vorranno usufruire di questi spazi.

Il risultato ottenuto sarà così una serie di strutture salde e resistenti, in grado di reggere i carichi di più persone contemporaneamente ma sufficientemente leggere per essere spostate da 3-4 persone insieme.”

Sono quindi invitati a partecipare alla costruzione tutti i giovani, passanti e curiosi che vorranno provare a mutare l’aspetto e le modalità d’uso di uno spazio urbano.

L’iniziativa si inserisce nel progetto “Arte in terra” realizzato grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, Assessorato Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità (L.R 14/2008), che coinvolge i giovani dei Comuni di Fiorenzuola d’Arda, Gropparello, Lugagnano Val d’Arda e Cortemaggiore.

Anche nel Comune di Cortemaggiore la proposta è stata quella di ospitare un intervento di riqualificazione urbana con materiale di recupero, tutt’ora presente in un area del paese, mentre a Lugagnano Val d’Arda Arte in Terra ha visto la realizzazione di un laboratorio di cortometraggi “Cyber Corto, come mi immagino il cyber bullismo”, mentre come prossima iniziativa verrà portato in scena sabato 30 giugno al Teatro Comunale lo spettacolo teatrale “Squattrinati in mutande”, a cura del Centro Giovanile Sala Jungle e Centro Educativo Don Bosco del Comune di Lugagnano Val d’Arda gestiti da L’Arco. 

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Cyber Corto a Lugagnano, per combattere il cyberbullismo

Domani alle 20.45 al Teatro Comunale di Lugagnano va in scena “Cyber Corto, come mi immagino il cyber bullismo”. Presentato dal Centro Giovanile Sala Jungle e Centro Educativo Don Bosco del Comune di Lugagnano Val d’Arda, insieme al Centro Educativo Pacià di Gropparello, gestiti da Cooperativa sociale L’Arco, si è svolto in collaborazione con la scuola media “Virgilio” di Lugagnano, con il patrocinio del Comune.

In programma durante la serata la proiezione di 4 cortometraggi realizzati dai ragazzi, guidati da Gianluca Dadomo, esperto in cinematografia e da Claudia Praolini, presidente dell’Associazione Concorto.

Interveranno inoltre Michela Villa, referente sul cyberbullismo a scuola e Chiara Castignoli, referente del settore Prevenzione dell’Arco.

I 7 incontri con i ragazzi si sono svolti durante l’anno scolastico in classe e presso la Sala Jungle e il Centro Educativo. Lì il gruppo si è interrogato sulle proprie esperienze sul tema, producendo riflessioni e informazioni. La seconda fase ha previsto la stesura dei copioni e la composizione di un cast che potesse interpretare i cortometraggi.

Hanno inoltre collaborato al progetto Bonita Zeni (coordinatrice di Sala Jungle), Silvia Vitale (coordinatrice del Centro Educativo di Lugagnano), gli educatori L’Arco Chiara Castellana e Giulio Garelli, la vicepreside Alessandra Gatti e il professore Alessandro Ruggero. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Arte in terra” realizzato grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, Assessorato Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità (L.R 14/2008).

Ingresso libero. 

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Corso di formazione per operatori nei centri estivi di L’Arco il 12 maggio

Sabato 12 maggio la cooperativa sociale piacentina L’Arco organizza una giornata di laboratori esperienziali per operatori nei Centri Estivi, per conoscere e approfondire strumenti e tecniche da mettere in campo nella realizzazione di Centri Estivi.

Si tratta di una formazione che intende fornire ai partecipanti strumenti per sviluppare e affinare le competenze per immaginare, programmare e organizzare un Centro Estivo, con attività di gruppo al mattino e laboratori di attività creative e di giochi al pomeriggio.

Attraverso le tecniche dell’animazione (attività, bans, laboratori e giochi) verranno costantemente stimolate le capacità dei partecipanti di mettersi in gioco e progettare con creatività, partendo dalle caratteristiche personali di ciascuno e rispettando le esigenze dei piccoli destinatari.

La quota di iscrizione è di 50 Euro. Sarà rilasciato un attestato di frequenza.
nota: il corso si realizzerà se sarà raggiunto il n. di 30 partecipanti.

Per confemare la propria iscrizione inviare una mail entro il 9 maggio al seguente indirizzo: mariangela.perotti@arcopiacenza.it

Valentina Pacella – relazioniesterne@arcopiacenza.it – 3924784431

 




La cooperativa L’Arco gestirà il centro SpaziAli

Il Centro di aggregazione giovanile di via Capra prosegue la propria attività con il nuovo nome “SpaziAli”. La gestione del servizio – con durata di un anno a partire dall’avvio delle attività e possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi – è stata affidata alla cooperativa sociale L’Arco, già assegnataria di Spazio Belleville presso gli stessi locali comunali. L’importo complessivo per il biennio è di 43.015 euro, iva inclusa.

La struttura sarà operativa dalle 15 alle 18 per cinque giorni settimanali (esclusi festivi e prefestivi). “La presenza di personale qualificato – sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati – garantirà lo svolgimento di attività educative e di sostegno scolastico, tra cui un momento dedicato ai compiti per tre giorni alla settimana. A quest’ambito si aggiungeranno iniziative mirate a favorire la partecipazione e il senso civico, coinvolgendo i frequentatori del Centro in incontri con i coetanei e in percorsi di vicinato solidale e cittadinanza attiva, ad esempio per la manutenzione dell’area verde dei Giardini Merluzzo. E’ previsto anche un progetto pilota ispirato alla social street, nonché la realizzazione di un laboratorio di scrittura e grafica”.

Il bando per la gestione del servizio si articolava in tre aree di intervento: educativa, di mediazione e di partecipazione. “L’ambito educativo – spiega l’assessore Sgorbati – è mirato a contrastare il rischio di esclusione e abbandono scolastico, nonché a prevenire il fenomeno del bullismo. Le attività di recupero saranno organizzate in stretto raccordo con le scuole e con le famiglie, per favorire l’apprendimento, le capacità relazionali e la consapevolezza rispetto ai temi della salute, dell’ambiente e della legalità. Focus delle attività di mediazione è la convivenza civile tra gruppi informali di adolescenti e giovani, stimolando il rispetto reciproco, il dialogo e la cultura della solidarietà: l’obiettivo è anche quello di incentivare integrazioni e reti, realizzando scambi che possono diventare, per i ragazzi, occasioni per sviluppare sensibilità e competenze. L’ambito della partecipazione – conclude Federica Sgorbati – è invece sinonimo di responsabilizzazione per i giovani che frequenteranno il centro, sempre in costante raccordo con la scuola e le altre agenzie educative del territorio. Oggi stesso procederemo alla consegna, proprio per garantire la continuità di un servizio che ha grande valenza sociale e formativa”. 

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