Arcigay Piacenza cambia nome: da L’Atomo a Lambda, ispirandosi alla rivista gay anni 70

Arcigay Piacenza L’Atomo (acronimo per Libera Associazione Tematiche OMOsessuali) diventa Arcigay Piacenza Lambda: un cambio di veste e di logo per l’associazione presieduta da Davide Bastoni che rilancia così l’impegno nel contrasto a tutti i tipi di discriminazione.

Il nome Lambda è stato scelto dall’assemblea dei soci ispirandosi all’omonima rivista del movimento di liberazione gay negli anni ’70. Con questo gesto simbolico Arcigay Piacenza sottolinea la propria vocazione ad essere punto di riferimento e di sostegno per tutta la comunità LGBTI+, non solo per quella omosessuale.
E’ soprattutto all’universo lesbico e a quello dei giovanissimi che guarda Bastoni, per i quali, segnala, “In città mancano punti di riferimento e di aggregazione: Arcigay c’è anche per loro ed è aperta ad accoglierli e a coinvolgerli!”.
Le attività dell’associazione si sono molto strutturate negli ultimi anni: agli appuntamenti fissi settimanali presso la nuova sede in Piazza Borgo e i locali di Spazio 2, si alternano iniziative in collaborazione con altri enti del territorio, in particolare con l’Azienda USL di Piacenza.

Per rimanere aggiornati è possibile consultare il sito www.piacenzagay.blogspot.com o la pagina Facebook Arcigay Piacenza Lambda.




MST: L’Atomo Arcigay chiede rettifica al consigliere regionale Tagliaferri

Piccata risposta del direttivo de L’Atomo Arcigay di Piacenza sulle posizioni esposte da Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, in un comunicato apparso il 9 novembre. Nel testo l’esponente Fdi interrogava la Giunta regionale per sapere quali misure si stiano prendendo per contrastare gli aumenti percentuali di infezioni da malattie veneree e “se non si ritengano evidentemente insufficienti le misure preventive sino ad ora adottate”. Tagliaferri portava a supporto dell’interrogazione dati del Sant’Orsola di Bologna. Sosteneva infine che troppo spesso si “promuovono Gay pride, Gender Bender e aborto facile, all’insegna di una liberta’ sessuale il piu’ ampia e disinibita possibile”.

Questa la risposta de L’Atomo Arcigay:

Sebbene negli ultimi decenni ci sia stato un aumento generale dei casi di MST, la nostra associazione con il prezioso aiuto dell’Azienda USL di Piacenza è costantemente impegnata nella lotta per diminuirne l’incidenza. A tal proposito, è predisposto, in seno all’Unità Operativa di Malattie Infettive, un ambulatorio dedicato che offre giornalmente attività di counseling, diagnosi e terapia per centinaia di pazienti. Inoltre, tutti i cittadini maggiorenni hanno diritto a sottoporsi ai test MST presso il centro prelievi, ubicato al piano terra dell’edificio 9 dell’Ospedale di Piacenza (U.O. Malattie Infettive), dalle ore 9.30 alle ore 15.30 dal lunedì al venerdì, anche presentandosi senza prenotazione o impegnativa.

L’U.O. Malattie Infettive collabora da anni con l’associazione L’Atomo Arcigay Piacenza, condividendo l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema in questione. L’associazione offre gratuitamente counseling medico in tema di MST e uno sportello di ascolto organizzato da volontari qualificati. L’impegno e la collaborazione tra i due enti mirano ad aumentare la consapevolezza, in particolare tra i più giovani, su temi quali l’educazione sessuale, i comportamenti sessualmente a rischio e i metodi di protezione e contracezione, in linea con le evidenze ed il pensiero della comunità scientifica internazionale.

In tale contesto, urge precisare che non esiste una correlazione tra MST ed orientamento sessuale. Com’è noto, infatti, l’orientamento sessuale è una caratteristica intrinseca all’individuo e non una patologia. Associare, seppur indirettamente, le MST con l’orientamento sessuale, oppure trovare

una correlazione tra infezioni ed aborto, aumenta lo stigma ed il pregiudizio. Tali opinioni rischiano di pregiudicare l’accesso alle cure per coloro che si sentano discriminati, aumentando il tempo di possibile contagio, ledendo non solo all’individuo, ma alla cittadinanza intera.

Di fondamentale importanza, invece, dirigere l’attenzione sui comportamenti sessuali a rischio. L’educazione sessuale diretta ai più giovani, l’ulteriore sensibilizzazione del personale sanitario e l’aumento delle risorse stanziate sono obiettivi verso i quali siamo costantemente impegnati, per garantire accoglienza a tutti coloro che necessitano di consiglio ed aiuto senza pregiudizi o discriminazioni. 

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Non una di Meno nelle piazze italiane domani contro il DDL Pillon

Non una di Meno scende in piazza domani contro il DDL Pillon, che intende riformare “affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità”.

Pillon, già organizzatore del Family Day e di professione “mediatore familiare”, è noto per le sue posizioni contro unioni civili, teorie gender e aborto, e da noi è ormai celeberrima la sua partecipazione al convegno sull’ “Erba della morte”. Le voci contro questo provvedimento non sono tardate a manifestarsi, per quella che potrebbe essere la prima vera manifestazione popolare contro un provvedimento del Governo gialloverde, in concomitanza con la manifestazione a Roma contro il decreto sicurezza (o “decreto Salvini”). Nella nostra città manifesteranno dalle 15.30 in Piazza Duomo Associazione “La Città delle Donne” Telefono Rosa Piacenza, Agedo Milano, Amnesty International Piacenza, Arci Piacenza, Cgil Piacenza, Famiglie Arcobaleno Piacenza, ANPI Piacenza e L’Atomo Arcigay Piacenza.

La mobilitazione generale lanciata da D.i.Re., – si legge -la rete nazionale dei centri antiviolenza, chiedeva il coinvolgimento della società civile, del mondo dell’associazionismo e del terzo settore, ordini professionali e sindacati e di tutti quei cittadini che ritenessero urgente in questa complessa fase politica ripristinare la piena agibilità democratica e contrastare la crescente negazione dei diritti e delle libertà a partire dalla libertà delle donne.
Non Una Di Meno Nazionale ha risposto subito e l’Assemblea di Piacenza sarà in Piazza Duomo sabato 10 novembre dalle 15.30 con un banchetto per chiedere il ritiro senza condizioni del Disegno di legge Pillon, che rischia di trasformare la separazione e l’affido in un campo di battaglia permanente.

Il Disegno di legge Pillon vuole svuotare di efficacia l’istituto del divorzio e viola apertamente numerose disposizioni tra cui quelle della Convenzione di Istanbul, ratificata dall’Italia e quindi Legge del nostro Paese.
Offre un modello di società fondato sulla famiglia patriarcale cercando di assicurarla attraverso l’intervento dello Stato, attaccando direttamente l’autodeterminazione delle donne che la mettono in questione.
Si presenta così come un violento strumento di disciplinamento e di imposizione di ruoli e gerarchie di genere, mirante a contrastare qualsiasi idea di relazione che rifiuti il modello patriarcale.
Il Disegno di Legge riconduce le «responsabilità genitoriali» alla sola famiglia eterosessuale mononucleare, modellando sul contratto matrimoniale e su vincoli «di sangue» l’unica forma legittima di relazione fondativa dei legami sociali, laddove nei fatti le pratiche di convivenza, crescita di figli e scelta di non averne, vanno già oltre contraddicendo apertamente questo modello.

Non vogliamo la mediazione familiare obbligatoria e a pagamento, non vogliamo che il tempo da passare con figli e figlie venga spartito secondo un piano genitoriale redatto da un mediatore familiare, non vogliamo che venga abolito l’assegno di mantenimento, non vogliamo uno Stato che non tuteli in caso di violenza domestica.
Il 10 novembre porteremo ancora una volta in piazza il nostro stato di agitazione permanente, che è una continua lotta di liberazione.

Ci saremo con la forza globale delle donne e delle soggettività LGBTQI+ che, contro tutti gli ostacoli e in ogni parte del mondo, rifiutano la violenza domestica e l’oppressione familiare e praticano la libertà sessuale contro i ruoli e le gerarchie di genere.

Ci saremo per rivendicare la nostra libertà di scegliere come e con chi avere relazioni, essere o non essere genitori, convivere, nella piena possibilità di autodeterminarci e autogestire i nostri affetti e l’organizzazione dei nostri tempi di vita.

Ci saremo, e sarà soltanto un altro passo della nostra agitazione permanente, verso la manifestazione nazionale del 24 novembre e lo sciopero femminista globale dell’8 marzo. La parola d’ordine Non una di meno!
 Il nostro grido di liberazione, una scintilla globale che in ogni parte del mondo accende un fuoco di insubordinazione.

Non Una Di Meno – Piacenza

Aderiscono:
Associazione “La Città delle Donne” Telefono Rosa Piacenza
Agedo Milano
ANPI Comitato provinciale di Piacenza  

Amnesty International Piacenza
Arci Piacenza
Cgil Piacenza
Famiglie Arcobaleno Piacenza
L’Atomo Arcigay Piacenza