Zanardi:”Conciliazione famiglia – lavoro importante per le donne”

Riceviamo e trasmettiamo il comunicato inviatoci da Gloria Zanardi di Liberi, relativo alle modalità di conciliazione tra famiglia e lavoro per le donne.

Emilia Romagna risulta la terza classificata, a livello nazionale, come regione in cui le donne (1.243 circa) hanno scelto di dimettersi dal lavoro perché non riuscivano a conciliarlo con la famiglia.

Analizzando, su base nazionale, la qualifica delle donne che lasciano il lavoro, emerge chiaramente come, statisticamente, le dimissioni riguardino coloro che meno guadagnano in quanto non possono permettersi di sostenere i costi degli asili nido e di eventuali alternative come una baby sitter.

Allo stesso tempo, se ti dimetti perdi anche alcuni benefici come il Bonus baby sitter: risollevarsi e cercare un altro impiego diventa così ancora più difficile. 

Occorrono politiche ad hoc sul tema, con provvedimenti, a tutti i livelli, in grado di costituire un aiuto concreto in questa direzione.

A livello nazionale, alcuni decreti ministeriali e anche il d.lgs. 151/2001 sui congedi parentali hanno consentito qualche timido passo in avanti, ma è evidente, visto anche le statistiche, che non è sufficiente.

Anche a livello locale, si può fare molto.

Con riferimento ai servizi pubblici, occorrerebbe puntare su una maggiore flessibilità, anche di orario, consentendo un accesso maggiormente agevole.

Inoltre, si possono realizzare bandi e progetti, anche con il partenariato di privati ed istituzioni a tutti i livelli, che possano prevedere degli incentivi e possano concretizzare idee volte alla rimozione degli ostacoli in questione.

Anche in questo campo, il lavoro in rete è importantissimo per attivare interventi congiunti tesi al miglioramento della conciliazione famiglia-lavoro, attraverso la collaborazione tra persone, famiglie, enti no profit, enti e istituzioni pubbliche, sistema delle imprese e parti sociali.

Mi auguro che ci sia attenzione su questo tema.




L’imprenditoria straniera a Piacenza in aumento rispetto a quella “autoctona”

Qual è la situazione del tessuto imprenditoriale piacentino? Uno studio dell’Università Cattolica di Piacenza può fornire qualche informazione in più per avere un quadro completo e sfatare qualche mito che resiste.

“Piacenza, Lavoro, Economia e Società”, datato luglio 2017, parte da un’analisi generale del quadro italiano per andare nello specifico. Alla fine del 2016 sono 29 mila 993 le imprese registrate in tutta la Provincia, di cui 26 mila risultano attive. Saldo negativo per quanto concerne il tasso iscrizioni/cessazioni: 1537 contro 1790, 253 unità in meno, dato che si riduce a 139 escludendo quelle chiuse d’ufficio. Saldo negativo anche in tutta la Regione, con 2 mila 666 imprese in meno (1459 escludendo quelle chiuse d’ufficio). Ma si sa, mal comune mezzo gaudio. Costruzioni, Commercio e Agricoltura le attività maggiormente colpite. Fiorenzuola eccezione che conferma la regola, con 23 imprese in più. Si distinguono Parma e Pavia, che a fronte di 46 mila imprese iscritte, vedono il loro saldo il leggero attivo.

IMPRENDITORIA STRANIERA

Ma il dato interessante risulta quello riguardante l’imprenditoria straniera. Le imprese Straniere registrate a Piacenza alla fine del 4° Trimestre 2016 sono 3.250, delle quali 2.980 risultano attive. Le dinamiche anagrafiche rilevate nel corso dell’anno evidenziano un flusso di 343 nuove iscrizioni a fronte di 255 cessazioni (delle quali 15 sono dovute a chiusure disposte d’ufficio) ed il saldo che ne consegue risulta positivo per 103 unità escludendo dal conteggio le cessazioni “non congiunturali”. Esaminando nel dettaglio le dinamiche anagrafiche delle imprese guidate da stranieri si può notare che i saldi fra iscrizioni e cessazioni -negli ultimi 5 anni- sono sempre risultati in campo positivo, mentre al contrario le imprese “autoctone” hanno registrato un andamento sistematicamente negativo. Anche negli ambiti territoriali di confronto si registrano movimentazioni anagrafiche tutte positive e l’incidenza delle Imprese Straniere risulta accresciuta ovunque. Un trend che risulta positivo in tutta la Regione.

IMPRENDITORIA FEMMINILE

Le imprese a trazione femminile sono 6463, di cui 5880 attive. 429 le iscrizioni e 467 le cessazioni, con un saldo negativo di 38 unità. Solo Parma in Regione registra flussi positivi di ben 65 unità, mentre Lodi addirittura 98 imprese in meno. Nel settore del Commercio e dell’Agricoltura si concentrano quasi la metà delle imprese femminili piacentine, ovvero 1.722 esercizi commerciali e 1.244 imprese agricole.

CONTRATTI

Ma quali sono i contratti maggiormente utilizzati? Su 51 mila 721 contratti di lavoro (escluso il lavoro nero quindi) si può vedere come ci sia stata un ‘impennata dei contratti a tempo indeterminato nel 2015 (11 mila 605 contro i 7 mila dell’anno precedente) frutto probabilmente del Jobs Act, e un calo drastico a 6 mila nel 2016. Nel 2015 sono diminuiti i contratti a tempo determinato (26 mila contro 28 mila nel 2014), mentre nel 2016 l’esplosione fino a 37 mila contratti di questa tipologia (circa il 71% del totale). Crollo del lavoro somministrato da 8 mila unità nel 2015 a 3530 del 2016.

Per dettagli consultare il rapporto QUI

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Sostegno della mobilità casa-lavoro per persone con disabilità, domande entro il 2 febbraio all’Informasociale Polo disabilità-Caad

Sarà possibile fino a venerdì 2 febbraio presentare domanda per accedere ai contributi a sostegno della mobilità verso e dal luogo di lavoro, per lavoratori dipendenti e tirocinanti con disabilità con la necessità di trasporto personalizzato, per spese sostenute nel 2017. 

A richiedere il contributo potranno essere i lavoratori con contratto a tempo indeterminato o determinato, residenti nel Comune di Piacenza, in possesso della certificazione di handicap in base alla legge 104/1992 e/o della certificazione di invalidità ai fini del collocamento mirato in base alla legge 68/1999 (sono ammesse anche le persone con disabilità inserite in tirocini formativi), e aventi la necessità di un trasporto personalizzato laddove il luogo di lavoro non sia raggiungibile con mezzi pubblici adeguati e/o compatibili con gli orari di attività.

Le domande presentate dopo la scadenza del termine (2 febbraio) saranno escluse dal bando, mentre si intenderanno valide quelle spedite per posta con data di partenza anteriore (ma non verranno prese in considerazione le domande che, benché spedite nei termini, pervengano all’amministrazione 10 giorni dopo la scadenza del bando).

Potranno essere rimborsate le spese documentate per servizi di trasporto personalizzati (es. taxi), nonché quelle sostenute da parenti o affini fino al terzo grado, anche non conviventi, associazioni di volontariato e colleghi di lavoro che trasportino la persona con disabilità per gli spostamenti casa-lavoro (i riferimenti saranno la distanza chilometrica percorsa e le tabelle Aci 2017 relative al costo chilometrico). L’ammontare del contributo sarà quantificato, in base alle risorse disponibili, in relazione alla distanza chilometrica percorsa e al numero di domande ammissibili. Si procederà per garantire, anche in misura parziale, la copertura di tutte le richieste pervenute. Il contributo non potrà in ogni caso superare il limite di 3mila euro per ciascuna domanda.

 Maggio n.28 (aperto al pubblico lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.45 alle 13, lunedì e giovedì anche il pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30), tel. 0523 492022, email informahandicap@comune.piacenza.it.




Iniziativa sindacati: Lettera a Jeff Bezos e Poletti per l’affaire Amazon

Una lettera consegnata al Prefetto di Piacenza per ribadire nuovamente il proprio dissenso nei confronti delle condizioni di lavoro ad Amazon è stata consegnata dai sindacati CGIL Filcms, FISASCAT CISL, UGL TERZIARIO E Uil Tucs.

 




I lavoratori di Amazon: “Riprenderemo lo stato di agitazione”

Maretta tra i sindacati e Amazon. Nel pomeriggio di oggi si è svolto l’atteso confronto che doveva quantomeno rispondere a qualche domanda che i lavoratori avevano sul piatto da tempo. Invece nulla di fatto: verrà ripreso lo stato di agitazione, dopo la sospensione richiesta dall’azienda per parlare coi dipendenti. Presenti all’incontro di oggi Vincenzo Guerriero, Segretario generale UIL Tucs, Pino De Rosa, Segretario provinciale Terziario UGL, Francesca Benedetti di FISASCAT CISL e Fiorenzo Molinari di FILCAM CGIL. Per Amazon l’ing. Schembri Volpe e il dott. Iorio, referente per le Risorse Umane di Amazon Italia.

Il coro dei rappresentanti dei lavoratori è unanime, la situazione rispetto al recente passato è peggiorata. “Fino al Black Friday avevamo ancora la possibilità di parlare con i nuovi vertici aziendali – ha riflettuto De Rosa -, oggi abbiamo capito che il dialogo è impossibile. Chiedevamo un corretto equilibrio tra vita privata e lavoro. Non basta ascoltare la proposta di una integrativa aziendale per poter dire di aver dialogato coi lavoratori, soprattutto considerando che non è stata pianificata una data possibile in cui discutere nuovamente la questione”. Durante l’incontro i rappresentanti di Amazon hanno sostenuto di avere margini di profitto bassi, circa 800 milioni di euro, che hanno reinvestito in altre attività, “però chi ha contribuito a produrre quei soldi, non ha ricevuto in cambio nulla”. 

“Alle nostre richieste – ha proseguito Benedetti -, loro hanno risposto che hanno già tavoli aperti con le rappresentanze sindacali, ma questi sono improduttivi, ne più ne meno come l’incontro di oggi e quelli passati. Il sindacato non vuole ottenere visibilità, per un anno e mezzo siamo rimasti in silenzio, quando i lavoratori chiedevano che facessimo sciopero, perchè erano stanchi. Erano in questa situazione dal 2011, subendo questo atteggiamento di Amazon. Non siamo in una situazione in cui il lavoratore è in un rapporto paritario rispetto all’azienda”. Come esempio è stato portato quello di Ikea, che offre una serie di agevolazioni e di premi ai dipendenti, come metro di misura.

Fiorenzo Molinari ha tenuto a precisare che le rivendicazioni nascono da semplici necessità. “Teniamo conto che ci sono persone di 20/25 anni che dopo 2 anni all’interno di Amazon rassegnano le dimissioni, percependo la buonauscita che viene loro offerta (The Offer). Pertanto in una situazione così complicata, senza un altro posto di lavoro, significa che è impossibile lavorare con serenità”. “Assegnano ai sindacati un ruolo quasi marginale – sottolinea Guerriero -, i lavoratori sono ricattabili”.

 




Amazon: “Felici di collaborare con gli ispettori del lavoro”

Blitz dell’ispettorato del lavoro per verificare l’osservanza delle norme di tutela dei rapporti di lavoro e di legislazione sociale ad Amazon (sede di Castel San Giovanni) oggi, 7 dicembre. “La sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sono la nostra priorità – ha fatto sapere l’azienda -, siamo felici di collaborare con autorità locali fornendo informazioni necessarie relativamente alle condizioni di lavoro e agli standard di sicurezza nel nostro centro di distribuzione”. 11 gli ispettori coinvolti. Atteso un confronto coi sindacati per lunedì 11 dicembre alle 16.30 nella sede di Confcommercio, nel corso del quale si valuteranno nuovamente le richieste dei lavoratori: uno stipendio più alto e condizioni migliori.

Scongiurate quindi azioni drastiche, per ora, e sospeso lo stato di agitazione che perversava nei corridoi di Castel San Giovanni.




Cooperativa L’Arco, si amplia il Progetto Work per i cittadini dei Comuni dell’Unione Valnure e Valchero

“Cercare lavoro è un lavoro”: è una frase che sempre più spesso si sente ripetere, è la realtà.
Perchè lo sforzo e l’impegno vadano a buon fine, è necessario conoscere le regole del gioco, saper cogliere le opportunità, mettere in atto strategie e dotarsi di strumenti idonei alla ricerca.
In continuità con il Progetto Work dell’Unione Valnure e Valchero, concluso quest’estate, stanno per essere attivati a dicembre sportelli di orientamento lavorativo nei Comuni di Carpaneto Piacentino, Gropparello, Podenzano, San Giorgio Piacentino, Vigolzone, rivolti a tutti i cittadini interessati.
”Sportello lavoro”, ad accesso libero e gratuito, può aiutare tutti coloro che cercano lavoro attraverso servizi e attività di vario tipo, dai giovani agli adulti. Lo sportello offre un servizio specialistico e di consulenza individuale, gestito da operatori della Cooperativa L’Arco, per redazione del Curriculum Vitae, delle lettere di candidatura e del bilancio di competenze. Inoltre è in grado di offrire un orientamento informativo su come trovare impiego, stage e tirocini, aiutando gli interessati a conoscere i diversi canali di accesso al mondo del lavoro.

Il primo sportello ad aprire sarà quello di Vigolzone, martedì 12 dicembre, attivo tutti i martedì dalle 10 alle 12 presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune, in Piazza Serena 18.
A Carpaneto si parte mercoledì 13 dicembre, per continuare tutti i mercoledì mattina dalle 10 alle 12, presso la Biblioteca Comunale di Piazza XX Settembre 1. Anche a San Giorgio Piacentino lo sportello si attiva da mercoledì 13 dicembre e continua i mercoledì dalle 10 alle 12, presso la Biblioteca Comunale di Via Castello 6.
Segue l’apertura a Podenzano, giovedì 14 dicembre, attivo tutti i giovedì mattina dalle 10 alle 12 presso la Sala Video della Biblioteca Comunale, al Palazzo della Cultura in Piazza Nuova.
A Gropparello invece l’operatore sarà a disposizione nelle date di lunedì 18 dicembre, mercoledì 17, giovedì 25 e mercoledì 31 gennaio, mercoledì 7 febbraio, sempre dalle 9.30 alle 13.30, presso il Circolo Auser di Carpaneto, in Piazza Roma 38.
Per quanto riguarda la chiusura durante le festività, gli sportelli chiudono dal 22 dicembre per riaprire il 9 gennaio e continuare per tutto il mese di febbraio.

Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile contattare la referente, Paola Bersani della Cooperativa L’Arco, alla mail paola.bersani@arcopiacenza.it, tel. 348.0624252 (ore 12-14) o consultare sito e pagina Facebook dell’Arco (www.arcopiacenza.it- Cooperativa sociale L’Arco).




I lavoratori di Amazon a Castel San Giovanni scioperano il giorno del Black Friday

Il giorno del trionfo dell’acquisto compulsivo sarà un po’ meno trionfale. I lavoratori di Amazon (Sede di Castel San Giovanni) hanno deciso infatti di indire uno sciopero generale il 24 novembre e si concluderà col turno mattutino del 25. Cinque turni di lavoro scoperti e oltre 500 lavoratori di 4 sigle sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil ed Ugl terziario) che hanno precisato inoltre di astenersi da qualunque forma di straordinario fino al 31 dicembre 2017. Le motivazioni alla base di questo gesto sono da imputarsi principalmente agli orari di lavoro e dei riconoscimenti ai lavoratori.

Sul tema dei riconoscimenti economici per i lavoratori, non vi è stata alcuna apertura concreta ai fini del miglioramento delle retribuzioni o della contrattazione di un premio aziendale, e i ritmi lavorativi, si legge in una nota, non conoscono soluzione di continuità, le produttività richieste sono altissime ed il sacrificio ulteriore richiesto (straordinari obbligati, lavoro notturno ormai strutturale su quasi tutto l’anno e nel periodo di picco organizzato su 6 giorni settimanali, lavoro domenicale….) non trova incremento retributivo oltre i minimi del Contratto nazionale.




Manifesto per la scuola: protesta degli insegnanti davanti all’Alberoni – Faustini per il nuovo contratto

insieme alle altre organizzazioni sindacali promotrici (Cisl, Uil, Snals Confsal), “avvierà il confronto sul nuovo contratto. Un contratto che dovrà quindi necessariamente riappropriarsi degli spazi di contrattazione e di democrazia partecipativa che la legge 107/15 ha sottratto alla comunità educante, modificando radicalmente il disegno di scuola in essa contenuto. Fondamentale in tutto questo è la richiesta di risorse aggiuntive per l’intero comparto: gli 85 euro medi e il recupero del bonus fiscale degli 80 euro sono solo la base di partenza; a partire dalla legge di stabilità in discussione serve un reinvestimento serio sull’istruzione per riallineare l’Italia ai parametri europei e alla media Ocse delle retribuzioni”.  

Ecco il Manifesto per la scuola:




Uscito Eduscopio 2017, l’atlante delle migliori scuole superiori d’Italia. Focus su Piacenza

Eduscopio, progetto della Fondazione Giovanni Agnelli che dal 2014 considera quali sono i Licei italiani che meglio preparano a una luminosa carriera accademica e lavorativa, per un totale di 703 mila studenti considerati.

INDIRIZZI TECNICI: PIACENZA IMBATTIBILE