Polo logistico di Castel San Giovanni: reintegrati tre facchini licenziati

Il presidio ed il blocco di ieri davanti al centro logistico di Castel San Giovanni sembrano aver dato i loro frutti. Ieri si è infatti tenuta presso la prefettura di Piacenza una lunghissima riunione, conclusasi a tarda notte. Sui lati opposti del tavolo sedevano rappresentanti sindacali, responsabili della Leroy Merlin e della cooperativa subappaltatrice Premium Net. Alla fine – come hanno fatto sapere con una nota i sindacalisti dell’Usb – sono stati reintegrati i tre facchini licenziati per aver denunciato comportamenti non corretti all’interno dello stabilimento  ma saranno anche “ridiscusse tutte le sanzioni comminate a decine di lavoratori per le lotte delle ultime settimane alla Leroy Merlin di Castel San Giovanni e Rozzano e alla Ceva di Somaglia” sanzioni che – a detta del sindacato – “puniscono il diritto costituzionale di sciopero e che USB non è disposta ad accettare”.

Il sindacato con riferimento alle forti tensioni di ieri davanti al Logistic Park di Castel San Giovanni parla di una giornata “complicata e difficile ma infine vittoriosa per i lavoratori: il senso identitario di classe e di appartenenza hanno premiato la lotta e il conflitto resistendo agli sgomberi” menre esprime apprezzamento per la mediazione del prefetto di Piacenza che “ha preso decisamente le parti dei lavoratori”.




Tensione al Polo Logistico Leroy Merlin di Castel San Giovanni per la protesta del sindacato Usb

Sale la tensione al polo Leroy Merlin di Castel San Giovanni. Dalle 6,30 di questa mattina un centinaio di lavoratori della logistica aderenti alla Usb hanno istituito un presidio davanti al Logistic Park bloccando gli ingressi. La protesta nasce  da tre licenziamenti e da 25 sospensioni avvenute nel polo logistico dell’azienda a Rozzano.

«I manifestanti – spiega il sindacato in una nota – “chiedono buste paga e contratti regolari, la fine del caporalato, il reintegro dei colleghi licenziati, la stabilizzazione di tutti i lavoratori a tempo determinato, un giusto inquadramento professionale da parte delle cooperative che gestiscono il lavoro per Leroy Merlin. Vogliono un lavoro regolare, non come quello che viene praticato dalle cooperative spurie di cui si servono le multinazionali».

La nota si conclude annunciando ulteriori proteste ed affermando che si tratta di «una vertenza dura, lunga, molto ruvida che però non ha piegato la resistenza dei facchini e delle loro famiglie. Il bello deve ancora venire».

Davanti allo stabilimento è presente anche la polizia con il reparto mobile mentre all’interno sono state fermate decine di camion i cui autisti, di fatto bloccati, hanno avuto pesanti confronti verbali con i manifestanti. Dopo vari tentativi di mediazione alcuni mezzi pesanti hanno potuto lasciare il polo logistico.

Intorno alle dodici sembrava che tutti i camion non legati al trasporto di merci della Leroy Merlin venissero lasciati passare. Dopo pochi transiti però alcuni manifestanti si sono sdraiati per terra impedendo ulteriori uscite. Intanto all’esterno, lungo la strada, sono parcheggiati, numerosi camion che dovrebbero scaricare, creando pesanti conseguenze alla circolazione.

Riadh Zaghdane, tunisino, responsabile nazionale logistica di Usb, e Roberto Montanari, responsabile confederale, hanno spiegato che l’Unione Sindacale di Base non parteciperà al tavolo convocato per oggi pomeriggio dal prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, ritenendo che non vi siano le condizioni.

«Lo sgombero dei manifestanti questa mattina ha creato una situazione inaccettabile, siamo in assemblea permanente con i lavoratori visto che le nostre richieste vengono puntualmente disattese, anche le più urgenti come le stabilizzazioni dei lavoratori attualmente sospesi solo per aver manifestato e la riassunzione dei tre ingiustamente licenziati».