Sabato si inaugura il Piacenza Jazz Fest

Quest’anno il Piacenza Jazz Fest è stato preceduto da non poche polemiche legate al taglio di contributi operato dall’amministrazione comunale. Cosa succederà in futuro è presto per dirlo, Quel che conta ora è che il festival è ormai pronto al taglio del nastro. Largo alla musica dunque.

“Tenco. Come ti vedono gli altri”

L’inaugurazione di questa quindicesima edizione del Piacenza Jazz Fest è affidata a un progetto di grande impatto scenico e musicale. Sabato 17 febbraio alle 21.15 sul palco dello Spazio Rotative di via Benedettine, a Piacenza, si esibirà un’intera orchestra diretta dal funambolico Mauro Ottolini con le voci soliste di Karima e Vanessa Tagliabue Yorke in una serata dal titolo “Tenco. Come ti vedono gli altri”.

Il festival piacentino, organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, ha ottenuto per la sesta volta consecutiva il patrocinio del MiBACT e vede il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Camera di Commercio di Piacenza, della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Fiorenzuola e Salsomaggiore Terme e di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio. I biglietti per questo concerto sono acquistabili nei pomeriggi feriali dalle 15.30 alle 19.30 presso la sede del Piacenza Jazz Club, il sabato mattina dalle 10.30 alle 12.30 presso il negozio Alphaville di Piacenza, oppure online sul sito www.diyticket.it o nelle ricevitorie Sisal di tutta Italia.

Il mondo del jazz italiano deve molto ai cantautori, specialmente a quelli della scuola genovese che con il loro approccio anticonvenzionale hanno saputo rinnovare profondamente la musica leggera italiana. Non c’è jazzista che non abbia suonato e reinterpretato a modo suo qualche brano di Bindi, di De André o di Tenco. Vista la grande passione di Ottolini per Luigi Tenco e in virtù del successo ottenuto alla prima esecuzione di questo repertorio, in occasione del 50° anniversario della sua morte proprio al Premio Tenco al teatro Ariston, ha preso corpo l’idea di un tributo non scontato né banale, alla maniera di Ottolini. Il progetto è diventato anche un disco, che si intitola “Tenco. Come ti vedono gli altri”, uscito nel luglio dello scorso anno per l’etichetta veronese Azzurra Music, con la quale il musicista collabora fin dal suo primo album del 1997.

Sul palcoscenico sarà schierata un’orchestra sinfonica di più di trenta elementi insieme a una band di altri nove, sotto la direzione e con gli arrangiamenti dello stesso Ottolini.

Le voci che canteranno i brani scelti dal repertorio di Tenco saranno quelle di due interpreti raffinate come Karima e Vanessa Tagliabue Yorke che danno corpo con le loro voci straordinarie a brani immortali quali “Ragazzo mio”, “Mi sono innamorato di te”, “Ho capito che ti amo” e “Vedrai vedrai”.

Il lavoro dell’estro di Ottolini ha dato origine a un sorprendente viaggio attraverso il songbook di Luigi Tenco, realizzato con passione, amore e dedizione, ben lontano dai manierismi e la retorica che si trovano spesso nei dischi tributo. Sono anni che Mauro Ottolini, grande compositore e musicista veneto, delizia qualunque palato fine e curioso di buoni progetti musicali con le sue formazioni e gli innumerevoli progetti che lo vedono protagonista. Grande interprete del trombone, magnifico compositore e arrangiatore, musicista eclettico e inventivo, capace di creare progetti fantasiosi a volte legati a sceneggiature quasi teatrali, Ottolini era forse la persona più adatta a questo tipo di proposta. L’idea di fondo – che è pure l’aspetto più apprezzato nel lavoro del musicista jazz – risulta la bravura nell’offrire quasi un’esistenza nuova a tutti i pezzi del cantautore genovese, valorizzandone gli elementi ancor oggi modernissimi.

Ottolini rilegge in chiave Jazz, Dixie, Blues e Rap i grandi classici di Tenco. «L’attualità di Tenco, dei suoi testi e della sua musica mi ha invaso – afferma Ottolini – alcune sue canzoni contengono già quello che Capossela, Waits, Conte e altri ancora svilupperanno».

Dopo esperienze molto diverse come la televisione, il doppiaggio, il Festival di Sanremo, il musical, Karima si è riavvicinata con grandi collaborazioni alla musica jazz che ha sempre costituito il suo grande amore. A livello internazionale con Burt Bacharach, in Italia con musicisti come Fabrizio Bosso, Dado Moroni, Riccardo Fioravanti, Stefano Bagnoli e Fabio Giachino oltre che con Mauro Ottolini in questo e altri progetti.

Vanessa Tagliabue Yorke, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Milano, è una cantante di Jazz creativa e sperimentatrice di linguaggi sonori e letterari, di intensità drammatica e duttilità vocale di grande efficacia.

Il grande Mauro Ottolini nella tarda mattinata farà visita ai bambini, ai familiari e agli operatori del reparto di pediatria dell’Ospedale “G. Saliceto” di Piacenza, inaugurando così anche le iniziative che rientrano nell’iniziativa Donatori di Musica 2018, che si inserisce tra le collaterali del Piacenza Jazz Fest in collaborazione con l’AUSL di Piacenza e l’associazione “Il Pellicano onlus”.




Mauro Ottolini apre il Piacenza Jazz Fest. Il 23 marzo arriva Toquinho

Sono ormai quindici le candeline che il Piacenza Jazz Fest si appresta a spegnere. Tante sono infatti le edizioni della manifestazione che ormai ha abituato la città di Piacenza e alcuni comuni limitrofi ad essere per un mese e mezzo il centro di molteplici iniziative di grande qualità e portata artistica, nonché un evento culturale a tutto tondo (ecco il programma completo).

Ad affiancare il cartellone principale, composto dai più grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale, viene confermata la costellazione di tutti gli eventi cosiddetti collaterali, che formano ormai l’identità profonda di questo festival e che si vanno a intrecciare ogni anno più profondamente col tessuto sociale del territorio, dove si inseriscono, arricchendolo e vivacizzandolo. Un luogo che offre tanta musica dal vivo di qualità, come quella diffusa che arriva quasi in ogni angolo durante il festival, arricchisce le persone che vi abitano e che ne fruiscono, migliorando così la qualità della vita, con effetti benefici sia fisici, combattendo tutti quei fattori che influiscono sullo stress e la depressione, sia sociali, aumentando il senso di coesione di una comunità.

La musica fa tanto più bene quanto più è vissuta in prima persona, ascoltata dal vivo, non solo mediata dai molteplici mezzi di riproduzione, per quanto sofisticati possano essere; questo è il motore principale che muove tutti i volontari e i soci del Piacenza Jazz Club, l’associazione culturale che ha ideato e porta avanti questo festival insieme a molte altre attività che fanno vivere la musica in città e provincia durante tutto l’arco dell’anno.

Il festival conferma la sua formula, che è stata e ancora è uno dei punti forti del successo, e presenta musica per oltre un mese, a volte con più appuntamenti in una stessa giornata, nei luoghi più belli e suggestivi della città di Piacenza e con alcune trasferte nei comuni che hanno aderito al progetto e alla visione dell’organizzazione. Le location raccontano la storia culturale e il patrimonio artistico di questi luoghi, dal teatro Municipale al Conservatorio Nicolini, dalla Galleria Ricci Oddi all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano o alla Galleria Alberoni. Ma la musica non si fermerà a risuonare nei luoghi deputati, perché tutto il centro della città sarà coinvolto dalla musica itinerante e festosa delle formazioni che arriveranno a sorpresa ad allietare la giornata o magari accompagneranno qualche bambino a scuola a tutto swing. Complessivamente il Piacenza Jazz Fest mette in scena una sessantina di eventi con altrettante formazioni e la bellezza di più di duecento musicisti.

Il Piacenza Jazz Fest insomma non tradisce, soprattutto nell’edizione del quindicesimo anniversario, la vocazione di evento culturale e sociale nello stesso tempo, per tutti e aperto a tutti. La musica per intenditori convive con l’intrattenimento, con il filo rosso della qualità per comune denominatore.

Come da tradizione, due appuntamenti rappresentano altrettanti tratti fortemente caratterizzanti della manifestazione e della sua identità: i giovani vincitori del Concorso Bettinardi 2017 che sono entrati a far parte di diritto del cartellone principale di questa edizione e che si esibiranno appena prima dei big e i concerti nelle strutture ospedaliere e in carcere che porteranno i Donatori di musica.

La manifestazione, ideata e organizzata dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club che si fregia del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il sesto anno consecutivo, è diretta artisticamente da Gianni Azzali, presidente del Piacenza Jazz Club e si avvale del determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il supporto della Regione Emilia-Romagna e dei Comuni di Fiorenzuola d’Arda e di Salsomaggiore Terme, oltre al supporto di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio.

Oltre a confermare tutte le preziose collaborazioni che si sono avviate nel corso degli anni e che hanno contribuito a garantire un’offerta qualitativa sempre più alta e sempre più indirizzata a raccogliere e a rappresentare molte delle istanze di cultura del territorio, la kermesse ha abituato il suo pubblico a trovare sempre delle novità all’interno di una formula rodata e consolidata. Quelle più importanti di questo 2018 riguardano l’ampliamento degli orizzonti anche fuori dalla provincia di Piacenza; hanno aderito così alle finalità e agli obiettivi della manifestazione, abbracciandone gli intenti, anche il Teatro Sociale di Stradella, in provincia di Pavia (grazie alla collaborazione con l’associazione “Tetracordo” di Livio Bollani.) e il Comune di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma.

Altra novità di questa edizione è la collaborazione con due compagnie teatrali locali: le Stagnotte e TraAttori, la prima coinvolta in un’iniziativa a favore dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, la seconda per gli spettacoli per le scuole.

Confermate inoltre le co-produzioni con Fondazione Teatri di Piacenza e con l’associazione Jazz Network – Crossroads e il consolidamento del rapporto con le più importanti realtà locali: la Galleria Ricci Oddi, il Conservatorio “Nicolini”, la Galleria Alberoni, il centro commerciale “Gotico”, l’associazione “Il Pellicano Onlus” e l’AUSL, la casa residenza anziani “Vittorio Emanuele”, i Licei “Gioia” e  “Respighi” e la Casa Circondariale delle Novate.

IL CARTELLONE PRINCIPALE

Il cartellone principale si caratterizza per l’elevata qualità artistica e l’originalità delle sue proposte e riunisce nomi di primo piano della scena internazionale.

Sono ospiti di questa edizione alcune delle figure più rappresentative, delle vere e proprie pietre miliari in campo musicale che hanno reso grande il Jazz, portandolo alla sua forma attuale. Stiamo parlando di artisti della caratura di Michel Portal insieme al suo storico trio con l’aggiunta speciale di Louis Sclavis, al Salone degli Arazzi il 17 marzo; della grande figura storica, icona del Cool Jazz, il mitico Lee Konitz, che si esibirà il 20 marzo al Milestone; da New York sono in arrivo poi i due fuoriclasse Dave Douglas e Uri Caine che presenteranno al Conservatorio Nicolini il 3 marzo il loro nuovo progetto: “Presents Joys”. Sempre al Nicolini il 13 marzo una stella nascente: il pianista albanese, naturalizzato statunitense Vijay Iyer in piano solo, una vera chicca all’interno del nutrito cartellone 2018. Un’altra stella direttamente dagli Stati Uniti è Nnenna Freelon, una cantante, compositrice, produttrice, arrangiatrice dalla voce di velluto che regalerà un concerto incantevole il 10 marzo in quel gioiello che è il Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda (PC).

Anche il Jazz italiano è molto ben rappresentato, grazie alla partecipazione di tanti grandi, tra cui spicca il trombonista Mauro Ottolini. Sarà proprio lui, in veste anche di direttore alla testa di un’intera orchestra ritmico-sinfonica, a dare il via a questa edizione con un omaggio imperdibile a Luigi Tenco con l’ausilio delle voci di Karima e Vanessa Tagliabue Yorke, allo Spazio Rotative la sera del 17 febbraio.

Presente poi una rappresentanza di quei musicisti che hanno l’Italia nel cuore o che dell’Italia hanno fatto la loro seconda patria. Primo tra tutti un personaggio molto amato come Toquinho che troverà spazio il 23 marzo nel teatro più bello di Piacenza, il Municipale, per un concerto di quelli da incorniciare nell’album dei ricordi. Gli altri due sono un grande amico del festival come Javier Girotto che al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme il 3 marzo presenterà un progetto legato alle musiche della sua terra di origine insieme a un altro musicista, il giovane e valente bandoneonista Pablo Corradini, con cui condivide alcune note biografiche, dato che entrambi sono argentini di nascita che hanno messo però radici in Italia.

Chiudiamo questa sfilata di grandi artisti con tre musicisti che, in omaggio a una delle caratteristiche peculiari della musica di fare da collante al di là delle differenze, hanno deciso di unire le loro forze per fare di tre mondi una realtà del tutto nuova: vi riescono brillantemente l’italiano Fausto Beccalossi, il brasiliano Roberto Taufic e l’argentino Carlos “el tero” Buschini che presenteranno il progetto “Tres Mundos” il 15 marzo nel Teatro Sociale di Stradella (PV), grazie alla collaborazione con “Tetracordo”.

Un cast di alto livello come si diceva, per festeggiare nel migliore dei modi i quindici anni del festival.

A corollario della presentazione dell’intero programma al pubblico, questa sera presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano si terrà un concerto in anteprima che vedrà protagonista la musica di Stevie Wonder, rivisitata dal trio della vocalist Sonia Spinello.

La chiusura della manifestazione ci sarà domenica 25 marzo alle ore 18.00 allo Spazio Rotative, ad ingresso libero, con il classico Galà di premiazione dei vincitori dell’edizione 2018 del concorso “Bettinardi”.

Prima della proclamazione delle classifiche saliranno sul palco ad esibirsi i primi due classificati di ogni sezione in cui si divide il concorso: solisti, gruppi e cantanti. Al termine della serata, non potrà mancare il tradizionale brindisi con vini e salumi piacentini per salutare il festival e dare appuntamento all’estate con Summertime in Jazz, la rassegna itinerante che si snoda lungo le più belle e suggestive vallate della nostra provincia.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Come sempre la tessera del Piacenza Jazz Club 2018, sarà la chiave di accesso privilegiata ai concerti del Piacenza Jazz Fest. Sottoscrivendo la tessera si entra a far parte, in qualità di Soci, dell’associazione che organizza il festival. Un modo decisamente unico di vivere questa manifestazione da veri protagonisti, nonché col tipico spirito di “comunità” che contraddistingue il mondo del Jazz. Per i possessori della tessera sono inoltre previste numerose agevolazioni, come la possibilità di acquistare a un prezzo particolarmente conveniente l’abbonamento e i singoli biglietti per concerti principali e di poterne disporre una settimana prima dei non-soci, in modo da riservarsi i posti migliori. Ulteriore vantaggio legato alla tessera è la possibilità di usufruire di altre speciali convenzioni con attività e negozi del territorio.

BIGLIETTI

Per il concerto inaugurale del 17 febbraio:

Interi € 25 – Ridotti € 22**

Gli altri concerti (ad esclusione di Toquinho il 23 marzo):

Interi € 20 – Ridotti € 16**

(I posti palco non di parapetto per il concerto a Fiorenzuola del 10 marzo saranno ulteriormente ridotti a € 18 e € 14**)

**Riduzione applicata agli over 65, under 20, Soci Piacenza Jazz Club e allievi del conservatorio “G. Nicolini”.

Gli studenti di Piacenza e provincia fino alla secondaria superiore e con elenco inviato dalla segreteria della scuola ad ogni evento, potranno usufruire di un ingresso privilegiato a € 5 (solo per i concerti in abbonamento)

Concerto di Toquinho al Municipale:

Platea: Interi € 28 – Ridotti € 24*

Posto palco: Interi € 24 – Ridotti € 20*

Ingresso palco e galleria numerata: Interi € 22 – Ridotti € 19*

Galleria non numerata: Interi € 15 – Ridotti € 12*

Loggione numerato: Interi € 13 – Ridotti € 10*

Loggione non numerato: Interi € 8 – Ridotti € 6*

*Riduzione applicata agli over 65, under 20, Soci Piacenza Jazz Club

ABBONAMENTI

Costo abbonamenti a 4 concerti (17/2, 10/3, 13/3, 17/3):

Intero € 65 – Ridotto € 50**

PREVENDITE LOCALI E NAZIONALI

Piacenza Jazz Club via Musso, 5 Piacenza – La prevendita per i concerti in abbonamento sarà disponibile dal 24 gennaio 2018 solo per i Soci del Piacenza Jazz Club, mentre per tutti dal 29 gennaio 2018 presso la sede del Piacenza Jazz Club in via Musso n. 5 a Piacenza, dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30. Il sabato mattina solo nel periodo dal 24 febbraio al 17 marzo dalle ore 10.30 alle ore 13.00.

Alphaville via Tempio, 50 Piacenza – I tre sabato mattina dal 3 febbraio al 17 febbraio dalle ore 10.30 alle 12.30.

Tabaccherie/ricevitorie Sisal di tutta Italia: prenotando il biglietto e passandolo poi a ritirare (costo del servizio € 2,50 a biglietto)

Biglietteria del Teatro Municipale via Verdi, 41 Piacenza – (solo per concerto Toquinho) martedì, giovedì e sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.00; mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle ore 15.00; domenica, lunedì e festivi chiuso. Nessun diritto di prevendita.

PREVENDITE ONLINE

www.diyticket.it (ad esclusione di quelli fuori abbonamento e Toquinho) con un diritto di prevendita di € 2,50 per biglietto

www.teatripiacenza.it (solo concerto Toquinho) nessun diritto di prevendita

LA APP

Per tenere sott’occhio tutti i concerti e gli altri eventi legati al Piacenza Jazz Fest, mantenere i contatti e ricevere tutti gli aggiornamenti delle diverse iniziative legate al festival si può scaricare la App del festival, oppure visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o la pagina Facebook (www.facebook.it/piacenzajazzfest). Per ricevere direttamente informazioni si può scrivere alla mail biglietti@piacenzajazzclub.it o info@piacenzajazzclub.it oppure telefonare al 0523.579034 – 366.5373201