La Finanza di Fiorenzuola arresta un senegalese “spacciatore seriale” di capi e borse false

I finanzieri della tenenza di Fiorenzuola d’Arda, su disposizione della Procura della Repubblica di Piacenza hanno arrestato e condotto presso la carcere delle Novate, M.A., cittadino senegalese di 57 anni, già denunciato più volte per la vendita di prodotti contraffatti.

L’operazione è il frutto di indagini svolte dalle fiamme gialle fiorenzuolane, anche attraverso l’utilizzo di immagini riprese da telecamere installate nell’area dove l’uomo era solito smerciare i suoi prodotti, nei pressi di un noto centro commerciale della Val d’Arda. Qui l’uomo lavorava da anni proponendo manufatti di ottima fattura, riportanti con marchi contraffatti di note case di moda. Merce che gli era stata più volte sequestrata senza però che questo lo inducesse a porre fine al suo commercio.

Sulla base dei gravi e ripetuti comportamenti illeciti, mai interrotti dall’arrestato, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Piacenza ha adottato la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.

Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità di altre persone che possano, in qualsiasi modo, aver favorito le condotte illecite.




Venditori e parcheggiatori abusivi “nella rete” della Polizia Municipale di Piacenza

Nuovi controlli antidegrado della Polizia Municipale, nei giorni scorsi in città. Questa volta a cadere nella rete degli agenti è stato civile un venditore abusivo individuato nella zona dell’ospedale. Alla vista della pattuglia l’uomo si è dato alla fuga abbandonando numerosi prodotti fra cui alcuni portafogli con griffe false. Il materiale è stato posto sotto sequestro penale e amministrativo.

Nel corso dello stesso servizio, sono state inoltre accertate due violazioni all’articolo 17 del  Regolamento comunale di Polizia locale per comportamenti contrari all’igiene e al quieto vivere, una all’art. 7 del Codice della Strada per esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore e una alla legge 114/1998 per commercio su aree pubbliche in area vietata. Alle persone coinvolte sono stati notificati altrettanti ordini di allontanamento (Oda), i provvedimenti previsti dalla recente normativa in tema di sicurezza e decoro di particolari aree urbane che impongono l’allontanamento dell’individuo responsabile per 48 ore dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Gli Oda sono stati trasmessi al Questore per l’adozione dei successivi atti di competenza previsti dalla normativa.

“Ormai da diverse settimane – commenta l’assessore alla Sicurezza urbana, Luca Zandonella – la Polizia Municipale è sempre di più impegnata nel contrasto alle varie forme di abusivismo commerciale e nel controllo dei parcheggi e dei mercati, anche mediante l’utilizzo di agenti in borghese. Un’attività che ha dato frutti importanti, prova ne siano i numerosi Oda notificati a disturbatori, persone moleste e venditori non autorizzati, e gli altrettanto numerosi sequestri di merce contraffatta. Per questa Amministrazione – conclude l’assessore Zandonella – la costanza dei controlli da parte della Polizia Municipale è molto importante e li intensificheremo ulteriormente, in particolar modo nei confronti di parcheggiatori e venditori abusivi e di chi disturba la quiete pubblica”.




Europol e Finanza sequestrano 20 mila prodotti contraffatti venduti online, fra cui medicine

La Guardia di Fianza insieme all’EUROPOL e ad autorità di Polizia provenienti da nove Stati membri dell’Unione europea, insieme alla Intellectual Property Crime Coordinated Coalition ha portato a termine la più grande operazione europea di contrasto ad attività illecite svolte sul web. Sono oltre 10.000 i negozi on line, che vendevano merci contraffatte e che sono stati chiusi.

L’operazione ha portato al sequestro di 20.000 prodotti contraffatti e alla chiusura di oltre 1.000 conti. In offerta vi erano articoli sportivi, medicine, telefoni cellulari, borse, gioielli, occhiali da sole, abbigliamento, orologi, profumi e cosmetici, IPTV set-top-box oe ltre a contenuti digitali on-line. L’operazione, chiamata APHRODITE, è stata gestita con la collaborazione di Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito ed ha portato alla individuazione di oltre 250 responsabili per la vendita di  merci contraffatte e di contenuti pirata ed alla denuncia penale di un centinaio di loro.

Numerose sono le indagini ancora in corso. Internet continua ad essere un importante veicolo per la commissione di reati contro la proprietà intellettuale, in quanto utilizza nuovi ed emergenti piattaforme, come i social media, che hanno semplificato e velocizzato la pubblicazione e la condivisione delle offerte di prodotti contraffatti e pirata ad un pubblico sempre in maggiore espansione. EUROPOL ha il delicato ruolo di esaminare la portata del fenomeno, monitorare i social media e le piattaforme di vendita per raccogliere elementi investigativi che diventano, poi, oggetto di approfondimento a cura delle law enforcement nazionali. La crescita esponenziale di piattaforme Internet ha colpito anche lo sviluppo dei mercati online o e-store che possono essere considerati canali alternativi alla vendita al dettaglio e che, spesso, usufruiscono di questi nuovi mercati per perpetrare attività illecite. I venditori pubblicizzano le merci contraffatte con semplici messaggi che indicano prodotto e prezzo. I dettagli della transazione sono definiti attraverso altri canali di comunicazione (applicazioni di messaggistica o telefonicamente sotto nomi diversi). Le spedizioni vengono affidate ai corrieri ed il pagamento viene solitamente effettuato tramite carte prepagate o Paypal.