In corso blitz antidroga dei carabinieri: 24 arresti

Dalle prime ore del mattino, oltre 70 Carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza, con il supporto di unità specializzate, stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 24 persone, tra cittadini italiani e stranieri (prevalentemente gambiani), residenti o domiciliate in provincia di Piacenza – ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

L’attività d’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Bobbio (PC) ha permesso di ricostruire il sistema con cui il gruppo criminale gestiva e controllava il flusso di stupefacenti (cocaina, eroina, hashish e marijuana) che da Milano giungeva sulle piazze di spaccio di Piacenza, soprattutto nei pressi di locali notturni e pub frequentati da giovani e giovanissimi.

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Piacenza e Milano a confronto sull’inquinamento atmosferico, partecipato incontro di Piacenza Oltre

Due città sicuramente diverse per molte ragioni, ma simili per latitudine e soprattutto perchè entrambe devono fare i conti con lo stesso problema dell’inquinamento atmosferico. Piacenza e Milano a confronto sull’approccio a un tema controverso per trovare alcuni stimoli durante il pomeriggio di ieri all’Istituto Sant’Eufemia di Via San Marco grazie all’associazione Piacenza Oltre e ai relatori Caterina Pagani, ingegnere ambientale e Gloria Zavatta, Responsabile Unico di AMAT Milano, l’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio che si occupa quotidianamente di Pm10, sforamenti e polveri sottili, giusto per fare un esempio.

Un problema che, precisa Pagani in apertura “è comune a tutta la Pianura Padana. Infatti si sta lavorando su un fronte trans regionale per evitare sforamenti considerati pericolosi dall’UE e dall’OMS. Le misure non sono sempre ben accettate nelle nostre città, perchè impongono dei cambiamenti al nostro vivere quotidiano”. L’obiettivo è vedere le azioni messe in atto da una città come Milano, considerata dal Sole 24 Ore come la città in cui si vive meglio in Italia. Zavatta tra le altre cose si è occupata per EXPO 2015 di tutti gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale.

“AMAT è stata creata una quindicina d’anni fa – precisa Zavatta -, perchè nel Comune di Milano ci si è resi conto che l’amministrazione comunale non riusciva ad avere tra le sue risorse professionali persone specializzate su alcuni temi specifici. C’è la necessità di capire come si spostano i cittadini, capire come rendere al meglio la rete dei vari trasporti e armonizzarli tra loro. Facciamo varie campagne per capire ad esempio il livello di pulizia, i ritardi del tram, se sono in linea col contratto stipulato tra ATM (società per azioni) e il Comune”.

Sulla qualita dell’aria Gloria Zavatta sottolinea che nonostante i miglioramenti dal 2003 ad oggi l’attenzione non è calata, anzi. “I risultati ottenuti, in confronto con quanto stabilito dall’OMS e UE, non sono ancora soddisfacenti. Ci sono stati ancora sforamenti e le ripercussioni sulla qualità della vita e sulla durata della vita stessa si fanno sentire. In generale tra i principali imputati per l’inquinamento troviamo il traffico veicolare, per circa il 40%, poi il riscaldamento degli edifici. Bisogna poi considerare la CO2, che non da effetti diretti sull’essere umano ma contribuisce ai cambiamneti climatici. Siamo in un trend accelerato e molto grave, le temperature stanno aumentando esponenzialmente. Stiamo mappando in questo senso anche alcune zone di Milano per monitorare i cambiamenti, le isole di calore. Gli strumenti di cui si è dotata Milano per combattere il riscaldamento climatico sono il PUMS, il PAES (Piano Energetico) e il Piano di qualità dell’aria. Ci sono alcune iniziative coraggiose, che danno fastidio, ma che poi piacciono a tutti perchè si vive meglio (con tanto di referendum). Una di queste a Milano è stata la creazione dell’Area C, interdetta a un certo numero di macchine più inquinanti, come gli Euro 3. Una misura contro la congestione del traffico”.

Sulle caldaie a gasolio, Zavatta ha specificato che dal 2020 a Milano “non ci saranno più, ma una sfida importante è l’efficentamento degli edifici stessi, partendo dagli infissi, che disperdono tantissimo, le coperture sopra i tetti, o dove ci sono le cantine, già tolgono un 60 – 80% di dispersione energetica. Cui si aggiungono le pareti coibentate. Esistono incentivi per queste operazioni. Muoverci in questa direzione permette di far muovere l’economia innanzitutto, (edilizia, artigianato, manifatturiero, etc.), ridurre la CO2 ed eliminare le polveri nel caso delle caldaie. E’ solo un vantaggio”.

Capitolo inceneritore. “La città che riflette su queste cose, non quella contro per forza a tutto, fa il proprio meglio per la raccolta differenziata, ora Milano sia attesta al 58%, che per una città delle dimensioni di Milano è primato mondiale. La parte residua, l’indifferenziato, purtroppo non è operabile. Alcuni visionari tendono ai rifiuti zero, attraverso uno studio sui prodotti, la strada da percorre è anche quella. C’è un 32% su cui non si può fare nulla. L’unica cosa da fare è tenere sotto controllo gli impianti, attraverso alcuni Protocolli di gestione”.

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Travolti dal treno due uomini, anche la linea Milano – Piacenza sospesa

Come riportato dalle pagine del Corriere della Sera, un treno partito da Milano e diretto a Mantova ha travolto e ucciso due uomini di origine marocchina. Ancora da accertare la dinamica, ma dalle 9 di questa mattina anche la tratta Milano Piacenza è stata sospesa. La tragedia è avvenuta a circa 500 metri dalla stazione di San Giuliano Milanese, nel punto in cui la linea tradizionale del treno si interseca con quella dell’alta velocità. Trenord ha istituito bus sostitutivi tra Milano e Lodi. Sul posto PolFer, Vigili del Fuoco e 118. 

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Come un libro aperto. La mostra di Marco Brusati, dalla prossima settimana, a Milano

Si intitola “Come un libro aperto” la mostra fotografica di Marco Brusati che si terrà dal 6 giugno al 15 giugno presso la Kasa dei Libri in Largo Aldo De Benedetti 4 a Milano (dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 19). L’inaugurazione è prevista il 5 giugno. Si tratta di un evento inserito nella tredicesima edizione del Milano Photo Festival.

Così Angela Madesani spiega la mostra dell’autore piacentino «Alcune immagini sono dedicate a un manoscritto antico, chiuso, in cui sono le tracce del tempo, della memoria, della storia. Le gale leggiadre sono posate sulla copertina in pergamena di pelle. È limitativo definire queste immagini still life, sono piuttosto ritratti in cui si colgono i gesti, i movimenti leggeri delle pagine che si muovono, dando vita a geometrie sempre diverse».

Chi è Marco Brusati

Lasciamo che a descriverlo sia sempre Angela Madesani a cui si devono i testi di presentazione dalla stessa mostra:   «Marco Brusati è un fotografo raffinato. Le sue immagini sono perlopiù Still Life, che si tratti di oggetti di design o di composizioni, appositamente create. Un giorno di qualche tempo fa, è nelle campagne del piacentino, su un fiume, il Trebbia, sta facendo una pausa, appoggia il libro di lettura e il vento apre le pagine, le tiene aperte. Diventa come una sorta di scultura. Scatta una foto con il cellulare, un primo appunto per un’idea che sviluppa in seguito.

Decide di iniziare a fotografare quegli oggetti silenziosi, per nulla neutri, vecchie copie senza valore, perché con quella tipologia di carta funziona meglio il gioco delle pagine aperte. Nasce così, nel 2013, una serie di foto affascinanti in cui il libro è un attore su un palcoscenico vuoto di una pièce senza nome. Poco o nulla importa sapere chi è il suo autore: non si tratta di un reportage. Il volume è sempre con le pagine aperte. Come in un esercizio sulla luce e sulla forma, Marco Brusati lo coglie da più punti di vista. Osserva il particolare. Si crea una sorta di serialità in cui la ripetizione solo apparentemente identica crea la differenza. È come una serrata partitura musicale. Repetita iuvant, viene da dire. Altre fotografie sono dedicate a un manoscritto antico, appartenuto a una nobildonna abruzzese. Un’amica glielo ha prestato per fotografarlo. È un oggetto con una storia, una memoria intrinseca. I toni del rosa emergono sullo sfondo nero. Le gale leggiadre sono posate sulla copertina in pergamena di pelle».

Brusati da anni si dedica alla fotografia ed in particolare allo studio degli oggetti tra cui i libri. Questo perché l’autore ha scelto di fotografare oggetti che lo rappresentano, come racconta lui stesso: «Sono realtà che mi piace estrapolare dal quotidiano per interrogarli nella loro essenza, per mostrarne, attraverso il gioco di luci o di movimento, il modo con cui possono rappresentare stati d’animo, un modo per esaltare proprio quella quotidianità da cui derivano. Alcuni oggetti, esistono in natura a prescindere da noi e sono loro ad interrogarci. Il nostro sguardo si posa su di loro e ci chiama a chiederci la provenienza, la storia, il significato. Come i sassi, per esempio. E la fotografia diventa il mio modo per abitarli».




Personale del piacentino Federico Arcuri alla prestigiosa Galleria l’Affiche

L’artista piacentino Federico Arcuri espone per la prima volta alla Galleria l’Affiche, da quasi trent’anni punto di riferimento per gli appassionati di arte contemporanea e di grafica.

A partire dal 31 maggio e fino al 28 giugno 2018 (da martedì a sabato dalle ore 16 alle 19) la galleria via dell’Unione 6, a Milano, ospiterà la nuova produzione che racconta una Milano contemporanea, ricca di nuove architetture, nuove piazze, nuove realtà urbane, ma che si riconosce solo nei dettagli.

Protagonista rimane la città “ottocentesca” a cui siamo abituati, quasi stupita dalla modernità e dalla contemporaneità. E poi la gente, da sempre al centro della produzione artistica di Arcuri: persone che camminano, si incontrano, si mettono in fila, si guardano e a volte si vedono, o non si vedono; persone immerse in piazze vuote o in un vagone della metro, o in controluce, sedute sulle panche di una chiesa.

Così Martina Cavallarin ci descrive la mostra di Federico Arcuri intitolata “Persi alla luce della luna a mezzogiorno”:

«Acrilici su tela, gesso, inserti in carta giapponese, per lavori anche di grande e grandissimo formato, che sembrano muoversi tra salti spaziali e temporali. Appigli visivi effimeri che paiono sprofondare nei meandri di una tela per riemergere in un’altra tela posta accanto, in un lavoro in bilico tra figurazione, geometria e astrazione.

La ricerca di Federico Arcuri si concentra su un’indagine degli spazi urbani, delle architetture e delle persone in transito che l’artista fotografa per tradurle in un final cut pittorico nel quale le linee dei palazzi, e i percorsi, da luoghi familiari divengono accumulazioni impersonali, feed-back che ripropongono una nuova tensione della memoria tendente a riformulare e a intenzionare diversamente il rapporto individuo-ambiente-metropoli.

Se da una parte è evidente che gli spazi sono propriamente quelli della città di Milano, dall’altra nella rivisitazione concettuale di Arcuri questi divengono spazi universali, forse spazi onirici, certamente utopici. E gli incontri sono appuntamenti a perdersi (…)

È facile lasciarsi trasportare in questo mondo sempre più pallido e indefinito, dove la realtà, la possibilità e la finzione, sono intercambiabili. Il risultato non è tanto sfogliare la somma di molte storie tra di loro interdipendenti, ma avventurarsi dentro un’unica storia».

Chi è Federico Arcuri

Federico ArcuriNato a Vlaardingen (Olanda) nel 1963, durante l’infanzia approda a Piacenza, dove lo porta il lavoro del padre e dove la famiglia si stabilirà a vivere definitivamente.

Ha un diploma di Laurea in Illustrazione conseguito presso l’Istituto Europeo di Design di Milano. Ha esposto in varie gallerie in Italia, Europa e negli Stati Uniti.

«Si muove attraverso differenti stili e necessarie contaminazioni partendo la sua ricerca dall’illustrazione per passare all’Art director e alla pittura figurativa. Nelle opere su tela esplora mondi in bianco e nero, fatti di gesso, carta, scritte a plotter e segni graffianti. I suoi soggetti sono paesaggi metropolitani, solitudini underground o l’immaginario filmico di frames cinematografici.

Arcuri è un artista in costante movimento slittando energeticamente il suo pensiero che risiede sotto il segno dell’erranza e della falsa apparenza».




5×1000, quanto sono generosi gli italiani e i piacentini? La mappa nel Belpaese

Gli italiani sono conosciuti nel mondo per molti motivi, per il cibo, per le bellezze artistiche (talvolta trascurate), per la moda. Siamo allo stesso tempo generosi in fatto di sociale? Una recente inchiesta de Il Sole 24 Ore è andata a verificare quali sono i Comuni italiani più virtuosi in questo campo. Sono 547 mila gli italiani che nella propria dichiarazione dei redditi hanno deciso di donare il 5×1000 dell’imposta Irpef ad attività legate al sociale del proprio Comune di residenza. Roma, Milano e Torino si trovano sul podio di questa speciale classifica nel 2017, rispettivamente con 372 mila euro donati, 354 mila euro e e 178 mila euro. Il valore medio nazionale donato è di 35 euro, nonostante il caso di Gressoney che con una sola firma ha incassato 955 euro.

Il Comune di Piacenza ha raccolto nel 2017 22 mila euro, per un totale di 580 donazioni, risultando tuttavia uno dei Comuni meno generosi della Provincia. Pecorara con “soli” 1285 euro raccolti da 61 firmatari è la migliore, con una percentuale di scelta del 4,27%. Su InfoData i dati completi di tutti i Comuni italiani del 5×1000. 

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Sciopero nei cieli europei, Lufthansa e AirFrance restano a terra

Giornata difficile domani se dovete volare in Germania. La compagnia tedesca Lufthansa ha infatti cancellato 800 voli, di cui 58 a lungo raggio, sui 1600 programmati per la giornata a causa di uno sciopero indetto dai Verdi. Francoforte, Colonia, Brema e Monaco di Baviera le città interessate maggiormente dallo sciopero, che durerà dalle 5 alle 18 interessando il personale di terra e i vigili del fuoco. Anche AirFrance ha indetto uno sciopero fino a giovedì, che rallenterà vistosamente il traffico nei cieli europei.

Sul sito Lufthansa è possibile verificare se il proprio volo è stato cancellato. 

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I salumi Dop di Piacenza protagonisti allla Borsa Internazionale del Turismo

Anche i salumi piacentini saranno protagonisti alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano in programma dall’11 al 13 febbraio, nel modo più semplice ed efficace: con una degustazione. Il tutto avverrà nello stand della Regione Emilia Romagna che “sfila”, con i suoi tesori turistici.

Sono presenti alla rassegna una cinquantina di operatori turistici regionali, ospitati in uno stand di circa 400 metri quadrati collocato nel Padiglione 3 di Fiera Milano City. L’importante iniziativa promozionale, coordinata da APT Servizi Emilia Romagna, è realizzata nell’ambito dei Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia Romagna-Por Fesr.

Le proposte di vacanza 2018 presentate alla BIT dalla Regione rilanciano le “mille” opportunità per vivere un turismo dell’esperienza in Emilia Romagna con, in primo piano, i prodotti della Food, Motor e Wellness Valley.

Altrettanto centrali, per motivare turisti italiani ed esteri, i pacchetti-vacanza messi a punto dagli operatori turistici per scoprire le straordinarie città d’arte, assieme alle proposte balneari, en plein air e sportive senza dimenticare i grandi eventi di successo in calendario ogni anno in regione: dalle mostre d’arte ai festival musicali internazionali, ai grandi eventi in programma lungo la costa adriatica emiliano romagnola.

“Creare link tra i territori, mettendone in rete prodotti distintivi e brand, è la nuova strategia di promozione – dichiara l’Assessore Regionale al Turismo dell’Emilia Romagna Andrea Corsini -. Non solo ci consente di esaltare e diffondere i nostri valori, ma anche di rispondere con offerte motivazionali alle passioni e ai desideri dei turisti. Puntiamo al rafforzamento del posizionamento dell’Emilia Romagna, sia in ambito domestico che estero – conclude Corsini – e la Borsa Internazionale del Turismo di Milano rappresenta senz’altro una vetrina strategica”.

Lo stand regionale – dove grandi immagini e video promozionali rilanciano i prodotti centrali dell’offerta turistica dell’Emilia Romagna – è una grande area accogliente, con postazioni per gli operatori turistici e le tre Destinazioni Turistiche: “Romagna” (che comprende i territori delle province di Rimini, Ravenna, Forli-Cesena e Ferrara), “Bologna Metropolitana” (che comprende anche Modena, città e provincia per quel che concerne l’offerta Motor e Food Valley, l’Appennino e i grandi eventi), “Emilia” (che comprende i territori delle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza). Un corner personalizzato è dedicato al Parco Agroalimentare FICO Eataly World aperto a Bologna lo scorso 15 novembre.

Nell’anno nazionale del cibo italiano, annunciato dai ministri Franceschini e Martina, la presenza dell’Emilia Romagna alla BIT di Milano è anche l’occasione per far conoscere al mercato turistico domestico e internazionale le proposte di eccellenza, nel segmento Food Travel Experience, della Food Valley d’Italia.

Domenica 11 febbraio, primo giorno di BIT, i Consorzi dei Salumi Piacentini e del Parmigiano Reggiano organizzano nello stand regionale due degustazioni aperte al pubblico: quella mattutina (ore 10-12) dedicata al re dei formaggi, e quella pomeridiana (ore 15-17) con presentazione e degustazione congiunta dei tipici Coppa, Pancetta e Salame D.O.P Piacentini e di Parmigiano Reggiano.

Due gli appuntamenti con la stampa previsti nello stand regionale durante la Borsa milanese. Il primo si svolgerà lunedì 12 febbraio (ore 11,45) e avrà per tema “L’eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio”: dai Musei San Domenico di Forlì alla Romagna una grande mostra diffusa sul ‘500 (itinerari e pacchetti soggiorno) mentre nel secondo, in programma martedì 13 febbraio (alle ore 11), saranno presentati il nuovo marchio, la Brochure e il sito Internet di “Le Vie di Dante”, il Progetto turistico interregionale tra Emilia Romagna e Toscana dedicato al Sommo Poeta.

Durante le giornate della BIT, grazie ad una definita agenda di appuntamenti, sono in programma incontri d’affari tra gli operatori turistici emiliano romagnoli e i buyer internazionali presenti, mentre i giornalisti riceveranno informazioni sull’Emilia Romagna, le offerte turistiche del territorio e gli eventi del 2018.




Borse di studio Pizzigati-Minoja, entro il 20 dicembre le candidature

E’ mercoledì 20 dicembre, il termine ultimo per presentare la propria candidatura al bando per l’assegnazione delle borse di studio “Pizzigati Minoja”, destinate a tre studenti del corso di laurea in Ingegneria Meccanica della sede cittadina del Politecnico di Milano, iscritti all’anno accademico 2017-2018.

Il testo integrale è disponibile sul sito www.comune.piacenza.it , così come il modulo di domanda – scaricabile anche dal sito dell’ateneo, www.polo-piacenza.polimi.it – che dovrà essere consegnato entro la scadenza agli Sportelli Polifunzionali Quic di viale Beverora 57, aperti il lunedì, martedì e giovedì dalle 8.15 alle 17, il mercoledì e venerdì dalle 8.15 alle 13.30, il sabato dalle 8.15 alle 12.15.

Le borse di studio, del valore di 6.305,94 euro ciascuna, saranno assegnate sulla base della condizione economica del nucleo familiare, del curriculum di studi, delle esperienze e dei risultati conseguiti in attività culturali o sociali extrascolastiche. Istituite nell’anno accademico 1999-2000, le borse – due delle quali destinate a studenti residenti a Piacenza e provincia – vengono assegnate in memoria dell’ingegnere Augusto Pizzigati, già docente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna e della signora Camilla Minoja, nel rispetto delle volontà testamentarie delle signore Livia ed Enrichetta Pizzigati, come concordato con il dottor Alessandro Minoja e il Polo di Piacenza del Politecnico di Milano. 

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“Modern Family 1.0”, il Teatro San Matteo racconta la famiglia oggi

Il Teatro San Matteo arricchisce la propria offerta per il finire del 2017 con lo spettacolo “Modern Family 1.0”, che andrà in scena il 15 novembre alle ore 21, con ingresso a 12 euro.

Una produzione Le Brugole

Drammaturgia di Giovanna Donini, Annagaia Marchioro e Virginia Zini

con Annagaia Marchioro e Virginia Zini

Scene e costumi di Federica Pellati

Contributo fotografico di Mario Tedeschi

Light Design di Roberta Faiolo

in collaborazione con Trieste34 e PKD

“Racconta tante famiglie – spiegano gli organizzatori -, non sempre felici, ma il più delle volte si. Le due attrici sono partite dalle proprie famiglie di origine, una veneta e quindi pratica, autonoma e latifondista. L’altra milanese, frammentata, multitasking e all’avanguardia. Modern Family inizia come una serata in famiglia a guardare le diapositive di famiglia con tutta la famiglia presente, ritrovo quanto mai in disuso così come l’uso delle diapostive. E quasi senza accorgersene si entra nel vivo, in casa delle due protagoniste. Modern Family 1.0 è uno spettacolo comico che racconta la storia di una donna che ama le donne, ma che ama anche l’idea di avere un figlio con la propria compagna. Anzi, con lei non vuole un figlio ma proprio una famiglia, che significa anche nonni, zii, cani, gatti, mutui, viaggi, liti, tradimenti, amore e lotta, colloqui con i prof, vaccinazioni, biciclette e rotelle, lezioni di guida, notti insonni e vita quotidiana”.

Per prenotazioni scrivere a a.c.crisalidi@gmail.com oppure contattare i numeri 339 6634890/ 339 3429652 (dopo le 19)

Ogni famiglia ha un segreto, e il segreto è che non è come le altre famiglie”. Alan Bennet  

https://www.trieste34.com/

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