Lo spin off del “Bettinardi” dedicato all’Emilia Romagna lancia nuovi giovani jazzisti

Giovani e promettenti stelle della musica jazz, il quintetto dei The Sleepers ha vinto la finale della speciale edizione del Concorso Bettinardi che si è tenuta al Milestone grazie al contributo ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna ideato per promuovere la musica originale. Quattro in tutto i gruppi sul palco, che si sono esibiti in un crescendo di bravura e di buona musica di fronte alla giuria, composta da Gianni Azzali, musicista e presidente del Piacenza Jazz Club, Angelo Bardini, vicepresidente del Piacenza Jazz Club e membro della commissione artistica del Milestone e del Piacenza Jazz Fest, Francesco Bettini, direttore artistico di “Bologna in Musica” e patron dello storico “Torrione” di Ferrara, Vito Meci, membro del Consiglio direttivo di “Bologna in Musica” e Jody Borea, esperto in musicologia afroamericana. La serata ha segnato l’inizio della collaborazione fattiva tra il Piacenza Jazz Club e l’associazione Bologna in Musica, che si è avviata concretamente a partire da questo progetto, presentato in cordata e premiato dalla “Legge Musica” della Regione Emilia-Romagna che ne ha riconosciuto il valore.

I cinque The Sleepers si erano già distinti nel corso dell’ultima edizione del Concorso, svoltasi a gennaio, ma l’altra sera con la loro esibizione sono andati a segno, distinguendosi per capacità tecniche e improvvisative, la qualità degli arrangiamenti, il timing, l’equilibrio tra i suoni e il loro livello di interplay, riuscendo così ad imporsi rispetto agli altri gruppi anche secondo il pubblico presente, che ha votato a larga maggioranza sempre per loro.

Ora li aspetta un percorso intenso di affiancamento che li porterà quanto prima alla realizzazione di un album in studio e a un tour di presentazione nei locali dove si suona musica dal vivo. In questo, infatti, consiste il premio, che è corredato inoltre dal supporto lungo tutta l’attività promozionale legata al nuovo disco, come la realizzazione di un videoclip, oltre che di consulenza sui tanti aspetti da sapere per sapersi muovere con agio nel mondo della musica, come quello legale, fiscale e legato al diritto d’autore.

Tutte originali e opera del saxofonista Canio Coscia le tre composizioni che il gruppo ha presentato al pubblico. La formazione è completata da Davide Angelica alla chitarra, Filippo Galbiati al pianoforte, Filippo Cassanelli al contrabbasso e Vincenzo Messina alla batteria.
Di grande livello anche le esibizioni degli altri gruppi, selezionati dalla Giuria su numerose candidature – Past-1, Pablo Died e Gala – che hanno confermato l’alta qualità e l’eccellente preparazione dei giovani musicisti che si sono succeduti sul palco, in particolare dal punto di vista compositivo, aspetto niente affatto scontato, e che ha reso complicato il lavoro della giuria di esperti chiamata a esprimere il suo giudizio.

Da adesso e per i prossimi mesi questi giovani musicisti avranno modo di mettere a frutto il loro premio nel migliore dei modi, coadiuvati e supportati dal Piacenza Jazz Club e da Bologna In Musica. Non resta ora che attendere il risultato di questo lavoro di squadra e tornare ad applaudirli presto.

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Bearzatti e Carnovale saranno di scena il 2 novembre al Milestone

La fitta programmazione del Milestone, storico locale piacentino di musica dal vivo con ingresso da via Emilia Parmense 27 a Piacenza, sabato 2 novembre alle 22.00 ospiterà il saxofonista Francesco Bearzatti e il pianista Dario Carnovale, due tra i migliori musicisti italiani che, pur provenendo da due regioni così distanti e diverse, uno di origini friulane l’altro siciliano, sono uniti da un forte legame artistico e umano che si fonde in una musica unica.

L’ingresso al club è gratuito con la tessera dell’associazione Piacenza Jazz Club (o ANSPI). È già possibile ottenere la tessera 2020, che rende omaggio a Ornette Coleman nell’anniversario dei novant’anni dalla sua nascita.

Molte le influenze che accomunano i due musicisti: una solida preparazione accademica, l’amore per il Jazz e le frequenti incursioni verso stili musicali affini, dal Rock alla musica etnica alla musica contemporanea più colta. Il concerto si prospetta un viaggio musicale dal carattere evocativo, denso di forti emozioni.

Dario Carnovale, considerato dalla critica uno dei maggiori esponenti del virtuosismo pianistico della scena jazz italiana, ha iniziato a suonare la batteria a tre anni e il pianoforte a cinque. Questo ex bambino prodigio tra i numerosi riconoscimenti artistici ne vanta uno in particolare a cui il Piacenza Jazz Club è particolarmente legato. Nel 2008, infatti, Carnovale ha vinto il primo premio e il premio del pubblico al Concorso per Nuovi Talenti del Jazz italiano “Chicco Bettinardi”, uno dei fiori all’occhiello dell’associazione, che fin dalla sua nascita si è posta l’obiettivo di aiutare i giovani musicisti ad emergere e a farsi conoscere.

In questo concerto oltre al pianoforte suonerà anche la tabla e le percussioni.
Narratore innamorato delle parole e capace di prodigiose innovazioni, straniero sempre e ovunque eppure profondamente italiano, musicista all’eterna ricerca dell’altro, attirato irresistibilmente dai processi rivoluzionari purché liberi e mutevoli e non rigidi, Francesco Bearzatti ha trascorso l’infanzia nella provincia friulana ascoltando molto Rock e Punk e suonando poi in situazioni lontane dal Jazz, che arriverà più avanti. Questo tipo di situazioni possiede ancora su di lui un’influenza molto evidente dato che fa parte del suo background e nel suo suono e nei suoi progetti si sente l’eco del suo passato extra-jazzistico.
Dopo la felice esperienza di qualche anno fa con l’Emersion Quartet, si avrà di nuovo modo di sentire insieme due musicisti dalla forte intesa musicale.

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online

 




Opportunità per giovani talenti del jazz italiano al Milestone

Si rafforza con nuove importanti iniziative il binomio Piacenza Jazz Club e giovani. Tra le missioni più urgenti sentite dall’associazione culturale vi è quella di far crescere i giovani nell’ascolto di musica di qualità, che si concretizza con le svariate attività con le scuole e un impegno costante nella neonata associazione nazionale “il Jazz Va a Scuola”, e quella di aiutare i giovani musicisti a vivere della loro passione, fornendo loro occasioni di visibilità e di crescita, in particolare grazie al Concorso per giovani talenti del Jazz italiano intitolato a uno dei soci fondatori, “Chicco Bettinardi”.

Domenica 13 ottobre alle 18.00 si terrà la finale del Concorso Bettinardi “Speciale Emilia-Romagna”. Si tratta di una sezione appositamente bandita dal Piacenza Jazz Club insieme a Bologna In Musica e al Torrione di Ferrara, per selezionare giovani formazioni di musicisti che suonano musica originale residenti nella regione, con il sostegno della Legge 2/2018, anche chiamata “Legge Musica”, prima in Italia nel suo genere. I gruppi che si esibiranno sono stati selezionati da una giuria di esperti sulla base del materiale audio inviato nei mesi scorsi, costituito da soli brani originali.

L’età media non deve superare i trentacinque anni, ma può comprendere componenti fino ad un massimo di quarantadue anni. Un’ottima occasione per tutti quei giovani che vogliono provare a crescere in un settore molto competitivo e in cui è molto difficile riuscire ad emergere senza l’ausilio di strumenti specifici che diano una mano concreta a sviluppare le proprie doti. In questo caso specifico, per il gruppo vincitore, sono previsti approfondimenti di ampio raggio: si spazierà dall’ideazione alla realizzazione di un prodotto discografico, senza tralasciare l’aspetto della promozione, sia tramite un videoclip, sia favorendo la musica dal vivo, grazie alla programmazione in un buon numero di locali in regione, offrendo così la concreta possibilità di farsi conoscere e al contempo di mettersi in gioco.

I gruppi che si disputeranno l’ambito primo premio sono: il quintetto dei “Gala”, i “Pablo Died”, i “Past-1” e “The Sleepers”. Verranno giudicati da una giuria composta da: Gianni Azzali, musicista e presidente del Piacenza Jazz Club, Angelo Bardini, vicepresidente del Piacenza Jazz Club e membro della commissione artistica del Milestone e del Piacenza Jazz Fest, Francesco Bettini, patron del “Torrione di Ferrara”, storico jazz club emiliano, Federico Mutti, direttore artistico e presidente di “Bologna in Musica” e Piero Odorici, saxofonista e compositore.




Ancora una chicca prima del Piacenza Jazz Fest, domenica al Milestone arriva Eliot Zigmund

Anche nel weekend che precede la partenza del Piacenza Jazz Fest, che porterà nella città emiliana tantissimi big della musica internazionale e che si svolgerà dal 24 febbraio al 7 aprile, il Milestone, locale sito in via Emilia Permense 27 a Piacenza e gestito dalla medesima associazione culturale organizzatrice del festival, propone un appuntamento di prim’ordine. Domenica 17 febbraio alle ore 18.00 suonerà il quartetto capitanato dal grande batterista Eliot Zigmund, noto per la militanza quinquennale con Bill Evans e per quella, altrettanto longeva, nel trio del pianista francese Michel Petrucciani. Gli appassionati potranno ascoltare questo godere di una rilettura di alcuni brani del suo mentore americano e degli standard che amava suonare. “Eliot Zigmund 4et Plays Bill Evans & beyond” è l’intrigante titolo del concerto, nel quale sono coinvolti il noto Chris Cheek al sax tenore, Lorenzo Conte al contrabbasso e a Luca Mannutza alla batteria.
L’ingresso al concerto prevede il tesseramento 2019 (Pc Jazz Club o Anspi) e il pagamento di un biglietto di 10 euro. Come sempre, prima del concerto i soci potranno cenare usufruendo di una convenzione con la vicina Osteria Antica Romea. …ma se è alle 18:00 ?? 🙂 la domenica la Romea è chiusa.

Cresciuto a New York, Eliot Zigmund ha iniziato a suonare professionalmente la batteria a 16 anni, ha suonato dal 1975 al 1979 con Bill Evans e in seguito per cinque anni in trio con il pianista francese Michel Petrucciani. Con Evans ha registrato album passati alla storia come “You Must Believe in Spring”, “Crosscurrents”, “I Will Say Goodbye”.
Non nuove le sue collaborazioni con due dei tre musicisti che saliranno con lui sul palco in quest’occasione. Quella con il tenorsaxofonista americano Chris Cheek, infatti, ha portato alla registrazione di un album insieme, dal titolo “TimeWas” mentre quella con il contrabbassista veneziano Lorenzo Conte ha dato vita all’album “Spring Jazz Trio”. Il quartetto si avvale di uno dei migliori pianisti italiani che risponde al nome di Luca Mannutza.




Il genio di Thelonious Monk al Milestone per solidarietà sabato 9 febbraio

Concluse le finali del Bettinardi 2019 e in attesa della partenza di un Piacenza Jazz Fest all’insegna delle grandi stelle internazionali e con tantissimi appuntamenti di musica diffusa in tutta la città che terrà banco dal 24 febbraio al 7 aprile, prosegue la programmazione del Milestone di Piacenza. Il locale di musica dal vivo più che mai attivo in questi ultimi mesi, sede del Piacenza Jazz Club e sito in via Emilia Parmense 27, mette in programma per sabato 9 febbraio alle ore 22.00 i MONKquintet, formati da Gianni Satta alla tromba, Gianni Azzali ai sax e flauti, Giovanni Guerretti al pianoforte, il contrabbassista Alex Carreri e Alberto Venturini alla batteria che, come indica il nome, renderanno omaggio a uno dei più geniali compositori e musicisti che il Jazz finora abbia avuto: Thelonious Monk.
Ingresso gratuito con tessera Piacenza Jazz Club o ANSPI, che si può anche fare sul posto anche la sera stessa. Come sempre, prima del concerto i soci potranno cenare usufruendo di una convenzione con la vicina Osteria Antica Romea.
Durante la serata si svolgerà una lotteria benefica per l’Associazione Arcangelo di Maggio che aiuterà a sostenere l’ambulatorio di prossimità piacentino che ne porta nome.

Un grande musicista, unico per diversi aspetti, come unico dev’essere chi lascia segni così decisi nella storia e nella cultura del pianeta. Thelonious Monk ha scritto temi speciali, di una bellezza rara e di una spontaneità e freschezza quasi imbarazzanti. Note che scivolano sullo spartito fuggendo dai tasti di un pianoforte crediamo non perfettamente accordato, premuti con la forza dello swing più sincero dalle lunghe dita di un genio: “il genio di Monk”, appunto.
In quell’occasione, la sede del Piacenza Jazz Club ospiterà volentieri l’Associazione Arcangelo Di Maggio che, proseguendo negli intenti di quella splendida persona della quale porta il nome, ha inaugurato nel marzo 2016 l’ambulatorio di prossimità di via Pozzo a Piacenza; un luogo prezioso, utile e solidale che si occupa degli ultimi e della loro salute, spesso messa a dura prova dalle difficoltà della vita. Per sostenere economicamente l’associazione, sarà presente nel locale un banchetto dove trovare i volontari, con materiale informativo e la possibilità di contribuire alla causa acquistando gadget e biglietti di una lotteria benefica che vedrà bellissimi premi in palio e il cui ricavato andrà a favore dell’ambulatorio.
Tornando alla musica, il quintetto presenterà le proprie versioni di alcuni capolavori di Monk, alcuni molto noti come il blues “Straight, No Chaser” o la struggente “’Round Midnight”, altri meno conosciuti come “Off Minor”, “Bemsha Swing” o la dolcissima “Ruby, My Dear”, accanto a vere perle della musica come “Misterioso” o “Monk’s Dream”, per non parlare della ventata di swing che porteranno “In Walked Bud”, “I Mean You” e l’immancabile “Well You Needn’t”.

Il weekend del Milestone prosegue: la domenica pomeriggio 10 febbraio alle ore 18.00 torna FREE, lo spettacolo che unisce l’improvvisazione dei TraAttori e quella dei musicisti del Piacenza Jazz Club che si incontrano per un’esperienza ogni volta diversa.




Sul podio del Bettinardi Bright e Travelling Notes

I due quintetti dei Bright di Mantova, formati da Manuel Caliumi al sax, Mauro Spanò al pianoforte, Marcello Abate alla chitarra, Martino De Franceschi al contrabbasso e Federico Negri alla batteria, e i Sebastian Piovesan – Travelling Notes di Silea, in provincia di Treviso, con Francesco Ivone alla tromba, Giorgio Giacobbi al sax tenore, Francesco De Luisa al pianofrote, Sebastian Piovesan al basso e Camilla Collet alla batteria, sono i vincitori della sezione B – Gruppi del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” dedicato dal Piacenza Jazz Club ai giovani talenti del Jazz italiano. I Travelling Notes si sono aggiudicati anche il premio del pubblico.
Questo l’esito della finale del concorso collegato all’imminente Piacenza jazz Fest, giunto alla sua sedicesima edizione, che si è tenuta sabato 26 gennaio al Milestone di Piacenza. Il concorso è organizzato dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy.
I due gruppi vincitori torneranno a esibirsi domenica 7 aprile alle 18.00 presso lo Spazio Rotative in occasione del Galà di premiazione che coincide anche con l’ultima serata del Piacenza Jazz Fest. Solo in quell’occasione verrà svelata la classifica e quindi si saprà chi di loro è arrivato al primo posto, aggiudicandosi oltre al cospicuo premio in denaro del valore di 1.600 euro anche l’ingaggio per un concerto nell’edizione 2020 del festival. Al gruppo secondo classificato spetta un premio in denaro del valore di 800 euro.

La serata ha regalato, come sempre succede nella finale dei gruppi, una piacevole ventata di creatività musicale, a dimostrazione che le nuove leve del jazz italiano, terranno alta la bandiera della qualità anche in futuro. Cinque i progetti che si sono confrontati, selezionati dalla giuria sui moltissimi pervenuti da tutta Italia, per uno sguardo a 360° sul nuovo Jazz italiano. Ancora una volta l’arduo verdetto della Giuria si è giocato sul filo di lana, come ha ammesso il saxofonista e presidente della giuria di esperti Tino Tracanna, affiancato nell’impresa di valutazione dal maestro Giuseppe Parmigiani, dagli esperti di musica afroamericana Jody Borea e Oliviero Marchesi, dal critico musicale della rivista “Jazzitalia” Aldo Gianolio, dal giornalista del quotidiano “Libertà” Pietro Corvi e dal redattore del quotidiano online “Piacenza Sera” Paolo Menzani.
I Bright hanno convinto la giuria grazie all’interessante proposta dei loro due brani originali, uno composto dal chitarrista Marcello Abate dal titolo “Q”, l’altro del batterista Federico Negri intitolato “Walzer White”, oltre all’evocativa ballad “Fall” di Wayne Shorter. Dei Travelling Notes del bassista e leader Sebastian Piovesan ha stupito il deciso “stravolgimento” dello standard “’Round Trip” di Ornette Coleman, ma molto convincenti sono certamente risultati anche i due brani originali presentati al pubblico e alla Giuria del Milestone.

Gli altri gruppi che non sono rientrati nella rosa dei vincitori magari per qualche centesimo di punto, altri due quintetti e un trio, rispettivamente gli I Am A Fish di Nova Milanese, i The Sleepers di S. Giovanni La Punta, in provincia di Catania e il Vittorio Esposito Trio di Baronissi, in provincia di Salerno, hanno dato comunque prova di grande talento e di potenzialità.

L’organizzazione si complimenta con tutti i finalisti per l’alto livello di preparazione e di performance, che hanno consentito anche quest’anno di ascoltare ottimi progetti e musicisti.

Per il “Bettinardi 2019” rimane ancora da disputare la finale dell’ultima sezione, quella dei Cantanti, che si terrà sempre al Milestone sabato 2 febbraio alle ore 21.30. 

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Al Milestone i 5 migliori solisti jazz per il “Bettinardi” 2019

Sedici anni sono una bella età per qualsiasi manifestazione. Il Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” i suoi li porta splendidamente. Fin dalla nascita abbinato alla manifestazione Piacenza Jazz Fest, organizzato dal Piacenza Jazz Club, questo concorso mantiene alta la bandiera del jazz italiano e mette a disposizione risorse per scovare i giovani musicisti più talentuosi grazie al sostegno che non è mai venuto meno di Yamaha Music Europe GmbH – Branch Italy, ma soprattutto della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che dà corpo all’iniziativa. Le sezioni in cui è suddiviso il concorso sono tre, si parte come da tradizione dalla categoria dei solisti che si presenteranno durante la finale loro dedicata sabato 19 gennaio alle 21.30 al Milestone, la sede del Jazz Club, di via Emilia Parmense a Piacenza. Per accedere alle serate è necessaria come sempre la tessera Piacenza Jazz Club o Anspi, che si può comunque richiedere all’ingresso.
I finalisti sono stati accuratamente selezionati da una prestigiosa giuria di musicisti ed esperti del settore sulla base del materiale inviato dai partecipanti. Si tratta di cinque giovanissimi molto talentuosi di cui solo uno si aggiudicherà il premio più ambito, del valore di 1.300 euro e soprattutto l’ingaggio nel cartellone principale del Piacenza Jazz Fest del 2020, insieme ad artisti di caratura internazionale. Al secondo premio spetteranno 750 euro. A fine serata saranno resi noti i due solisti primi classificati, ma la graduatoria dei vincitori (primo e secondo posto) rimarrà top secret anche per i diretti interessati e sarà rivelata solo nel corso del Galà di premiazione, che si svolgerà presso lo Spazio Rotative domenica 7 aprile alle ore 18.00 a chiusura del Piacenza Jazz Fest 2019.

Tra i cinque finalisti sono stati selezionati ben quattro saxofonisti (due che suonano il contralto, uno il baritono e uno il tenore) e un vibrafonista. Il sax contralto è lo strumento di Vittorio Cuculo, venticinquenne proveniente da Roma che proporrà gli standard “Oleo” di Sonny Rollins, “’Round Midnight” di Thelonius Monk e “You’d be so nice to come to”, un brano scritto da Cole Porter che ha avuto innumerevoli interpretazioni, tra cui quella indimenticabile di Diane Keaton nel film Radio Days di Woody Allen.
Col suo sax baritono invece Andrea Iurianello, di 27 anni da Augusta, in provincia di Siracusa, presenterà “I’ll remember April” di G. De Paul, “What’s new” di Bob Haggart e uno dei classici di Richard Rodgers, l’aggraziata, dolce e romantica “Have you met Miss Jones”.
Il più giovane, un saxtenorista di 22 anni di nome Riccardo Sala di Biella suonerà un brano inciso da Pat Metheny all’inizio degli anni Ottanta dal titolo “Song for Bilbao”, scritta dal chitarrista per il pubblico della città spagnola, per passare agli anni Sessanta con “Central Park West” di John Coltrane e un brano della fine degli anni Venti, “Softly as in a morning sunrise” di Romberg-Hammerstein.
Il vibrafono è suonato dal sardo Jordan Corda, 24enne di Serrenti nella provincia del Medio Campidano, che si esibirà nei due standard “Herzog”, di un grande vibrafonista come Bobby Hutcherson, e nel delicato “Everything I love” di Cole Porter, oltre ad un brano originale da lui composto dal titolo “Morning Air”.
Sarà infine la volta dell’altro saxofono contralto, Giulio Ottanelli, 23enne proveniente da Firenze, che suonerà un brano ormai celeberrimo come “Willow Weep For Me”, che però fece fatica a imporsi quando fu scritto nei primissimi anni Trenta, forse perché composto da una donna, Ann Ronell, il passionale “The star-crossed lovers” di Billy Strayhorn e quel gioiello che richiede tecnica e solida preparazione che è “Lennie’s Pennies” di Lennie Tristano.
I finalisti vivranno l’emozione e l’onore di essere accompagnati dalle punte di diamante della giuria, tre big della scena jazz internazionale, quali Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria.
La Giuria chiamata a valutare l’esecuzione dei musicisti, è presieduta dal maestro Giuseppe Parmigiani, saxofonista, compositore e arrangiatore, e composta inoltre da Fabio Bianchi del quotidiano “Libertà”, il critico musicale Aldo Gianolio e un esperto in musica afroamericana come il pianista Giuseppe “Jody” Borea.
Anche il pubblico del Milestone sarà chiamato ad esprimere a sua volta una preferenza, che al termine della serata determinerà l’assegnazione del “Premio del pubblico”, rappresentato da una targa offerta dagli organizzatori a simbolico riconoscimento del favore popolare.

Le finali del concorso proseguiranno al Milestone di Piacenza anche la prossima settimana: sabato 26 sempre alle ore 21.30 sarà la volta della Sezione B dedicata ai Gruppi mentre l’ultima dedicata ai Cantanti si terrà la sera di sabato 2 febbraio.  

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




12 anni e non sentirli, il 12 gennaio è il compleanno del Milestone e il club festeggia

Dodici bellissimi anni sono passati da quel 12 e 13 gennaio del 2007 in cui si sono accese le luci sul palco di uno dei più longevi club piacentini. Sabato 12 gennaio 2019 alle ore 22:00, il Milestone di via Emilia Parmense 27 festeggia il suo dodicesimo compleanno. Sul palco il Renato Podestà Trio in “Foolish Little Dreams” con Renato Podestà alla chitarra, Gianluca Di Ienno all’organo Hammond e Roberto Lupo alla batteria. Il live club piacentino aprirà alle ore 21:00 e si potrà accedere con la tessera del Piacenza Jazz Club o Anspi, che può anche essere rilasciata all’ingresso del locale; il costo è di € 20/anno (€ 6 per gli under 30). Com’è consuetudine, prima del concerto si può cenare a prezzo fisso, esibendo la tessera, presso l’Osteria Antica Romea, a pochi passi dal Milestone, ma nella pausa del concerto verrà tagliata e offerta una grande torta di compleanno, mentre alla fine è prevista una festosa Jam Session.

Il primo lavoro discografico da leader di Renato Podestà arriva dopo dieci anni di frequentazione con questo trio, dieci anni in cui ha anche girato l’Europa e registrato sei album con la band “Sugarpie and the Candymen”. L’ispirazione vera per questo progetto discografico viene da un lungo viaggio negli Stati Uniti, una profonda immersione nella tradizione musicale di New Orleans e nella scena contemporary di New York. Questo dualismo si riflette nella scelta del repertorio e negli arrangiamenti, avventurosi, ma fortemente radicati nella storia del Jazz e in cui giocosità e complessità convivono felicemente.
Il formato dell’organ trio, oltre a essere un richiamo ad alcuni dei suoi ispiratori, come John Scofield e Peter Bernstein, rende possibile una grande libertà espressiva e comunicazione istantanea con i suoi compagni di gruppo, mantenendo sempre un suono pieno e groovy.
Gianluca Di Ienno è il perfetto partner per le sortite solistiche di Renato, col suo senso armonico e ritmico impeccabile, mentre il batterismo dinamico di Roberto Lupo (e la telepatia costruita in quasi mille concerti assieme) sospingono la musica in avanti senza sforzo.
Sul disco che ispira questo concerto si può ascoltare anche una traccia registrata in duo con Sandro Gibellini, “Exactly Like You”, nel cui testo ci sono le parole “foolish little dreams” (piccoli folli sogni); il “piccolo folle sogno” di Podestà è di trovare bellezza e significato in fonti musicali disparate come canzonette “syncopated” degli anni ’20, melodie bebop, arrangiamenti per big band e composizioni originali, infondendo loro una buona dose di groove di New Orleans e uno spericolato interplay. 

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Nessuna pausa per il Milestone, il 5 gennaio si ricorda il saxofonista Lester Young

Nemmeno una pausa natalizia per Il Milestone, il locale che propone musica dal vivo ininterrottamente per dieci mesi all’anno. Non si ferma, infatti, la programmazione che quest’anno sta proponendo una stagione particolarmente interessante e molto apprezzata dal pubblico.
Tra queste proposte di ottimo livello si annovera senza dubbio anche il primo concerto del 2019, previsto per sabato 5 gennaio con inizio come al solito alle ore 22.00 e che vedrà protagonista Emanuele Cisi con il suo quartetto. Per l’occasione il saxtenorista torinese presenterà il suo ultimo blasonato lavoro “No Eyes – Looking at Lester Young”. Saranno con lui sul palco Sergio Di Gennaro al pianoforte, Marco Micheli al contrabbasso e Adam Pache alla batteria. L’ingresso al locale con tessera Piacenza Jazz Club (o ANSPI) che si può fare anche sul posto la sera stessa, prevede un biglietto del costo di 10 euro.
“No Eyes – Looking at Lester Young” è un progetto musicale di respiro internazionale e di grande spessore artistico, tanto da aver attirato l’attenzione della Warner Music, una delle più importanti case di produzione musicali del mondo, che ha fortemente voluto produrre il disco che ha visto la luce a maggio 2018.
Il progetto musicale intende omaggiare simbolicamente uno dei massimi geni della storia del Jazz e tra gli “inventori” del sax tenore: Lester Young. Proprio nel 2019 ricorrono i sessant’anni dalla scomparsa del grande saxofonista, nonché l’anniversario dei 110 anni dalla nascita di Prez (ovvero “presidente”, come l’aveva affettuosamente soprannominato Billie Holiday). “No Eyes”, che nello slang di Lester significa “non mi interessa”, oltre ad essere un celebre blues da lui registrato nel 1946, è anche il titolo di un poema scritto da David Meltzer e ispirato all’ultimo anno di vita del musicista, trascorso in solitudine al misero hotel Alvin di Manhattan, dove morì a soli cinquant’anni. Il poema, definito dall’autore, “una meditazione su Lester e sul significato della vita e della morte, e del ruolo dell’arte in esse”, utilizza il criptico e astratto slang inventato dal saxofonista e che utilizzava nel suo quotidiano per esprimersi normalmente. Lester è stato un esempio unico di totale coesione tra il proprio universo espressivo in quanto artista e il suo stile di vita; un’affascinante emanazione di suono puro, poetico, drammatico, autentico ma al tempo stesso intriso di sottile ironia. Il senso dello swing, della danza gioiosa, ma anche della malinconia del blues sono gli elementi caratteristici di questo progetto immaginato e voluto da Emanuele Cisi.
Cisi dal canto suo è certamente uno dei più autorevoli saxofonisti tenori della scena mondiale, che ha riunito intorno a sé alcune delle voci più personali e poetiche del jazz di oggi. Il gruppo vede inoltre le autorevoli presenze del pianista Sergio Di Gennaro, del contrabbassista Marco Micheli e del batterista newyorkese Adam Pache, uno dei musicisti più rispettati nel panorama del jazz internazionale. Attraverso l’interpretazione di splendide song rese celebri da Lester, sue composizioni, brani a lui dedicati (la struggente “Good Bye Pork Pie Hat” di Mingus o la splendida e swingante “Lester Left Town” di Shorter), composizioni originali del leader ispirate alla sua poetica e testi basati liberamente sull’opera di Meltzer, “No Eyes” è, come il poema letterario, una meditazione sulla musica e sulla vita, attraverso gli occhi consumati ed impenetrabili di Lester Young. 

QuotidianoPiacenzaOnline

Via Sant'Antonino, 20
Piacenza, Italia 29121
Italia
Email: redazione@quotidianopiacenza.online




Epikurea, si cercano racconti per il reading al Milestone dell’ 8 dicembre!

Milestone Jazz Club centro culturale a tutto tondo. Sabato 8 dicembre alle 21 verrà organizzata una “serata reading” in cui chi fosse interessato può portare un proprio testo e leggerlo davanti a un pubblico. Le regole sono semplici, deve ispirarsi a uno dei temi scelti: saudade, Brasile o Bossanova, deve essere di Max 2500 battute spazi inclusi, deve essere un inedito accompagnato da liberatoria, deve essere inviato entro il 28/11/2018. Questa è la terza edizione, la prima era a tema jazz, mentre per la seconda è stato scelto il blues.

I racconti devono essere inviati a epikureaconsulenza@gmail.com, per info EPIKUREA 3400694868 SIMONA 3464247400.