Zanardi: “Dispiaciuta per la bocciatura della mia mozione sul tema amianto”

Ieri in consiglio comunale si è discussa una mozione presentata da Gloria Zanardi per chiedere al Sindaco e alla giunta di aderire e sostenere lo Sportello Amianto Nazionale, già attivo in 400 comuni italiani.

Una polemica, quella sull’amianto che ha avuto un precedente recente, quando si discusse della sua rimozione all’ex maneggio di Borgotrebbia: all’epoca l’assessore Mancioppi appena insediatosi presentò un Piano di lavoro all’Ausl: “L’intervento sarà realizzato dalla società interessata all’acquisizione dell’area e inizierà entro la metà di novembre (2018), non appena l’azienda sanitaria avrà formalizzato l’autorizzazione necessaria e saranno state completate tutte le pratiche catastali e inerenti al cambio di proprietà”. A queste affermazione rispose piccato Rabuffi (Piacenza in Comune): “Solo ai proprietari spetta la bonifica. Non risulta che l’Ausl di Piacenza in nessun caso pregresso, né tanto meno per il capannone di Borgotrebbia, abbia mai proposto ufficialmente al sindaco di emettere provvedimenti di tale portata, limitandosi invece a richiamare al massimo le Linee Guida Regionali. La situazione dell’ex maneggio di Borgotrebbia si risolverà non per i meriti del centrodestra (insediatosi tra l’altro da solo un mese, tempo ovviamente insufficiente per risolvere una situazione così ingarbugliata), né per meriti o demeriti della giunta precedente”.

Ora le dichiarazioni della Zanardi.  “La presenza di amianto e il degrado del materiale è un problema annoso e di difficile soluzione per gli Enti locali, che non deve in alcun modo essere sottovalutato perché riguardante beni primari: la salute dei cittadini e dell’ambiente.
L’istituzione, presso il comune, dello Sportello Amianto Nazionale avrebbe permesso all’ente, affrontando un minimo costo, di beneficiare ed offrire ai cittadini un servizio gratuito – non sostitutivo, ma integrativo rispetto a quello di altri enti – di informazione, formazione ed assistenza sul tema, attraverso un call center di esperti specializzati in merito. E invece no, sindaco e maggioranza hanno deciso di bocciare la mozione e votare contro, con motivazioni che faccio fatica a comprendere.  Se è una questione di costo (Euro 3.924 all’anno), direi che la giustificazione non è sostenibile a fronte delle più disparate spese che il comune ha sostenuto solo nel dicembre 2018: dai 951,00 euro per acquistare portachiavi, portacellulari ecc. ai 9020,00 euro per i 22 condizionatori portatili e via dicendo.
Se è perchè “superfluo” in quanto l’ufficio comunale preposto è già efficiente, sarà. 225 casi di mesotelioma a Piacenza dal 1996 ad oggi e solo 18 tetti censiti nella mappatura del Ministero (numero ridicolo rispetto a quelli realmente presenti), forse quest’ufficio bisognerebbe almeno potenziarlo. Oltre al fatto che sarebbe opportuno offrire ai cittadini informazioni multidisciplinari sull’argomento, su: salute, ambiente, fisco (es per sgravi fiscali e lavoro) e dubito che all’interno dell’ente siano dedicate al tema figure specializzate in ogni singolo settore.
Preciso anche che ho avanzato la proposta dello Sportello Amianto all’assessore e agli uffici già a maggio 2018 con due incontri personali con il presidente dell’associazione e molteplici scambi di mail e nessuno si è mai degnato di rispondermi, nonostante siano efficienti, nonostante io sia comunque un consigliere comunale, nonostante sia semplicemente buona educazione. E così ho proposto la mozione.
Spiace molto che su temi importanti come la salute e l’ambiente non si trovi una convergenza di intenti, al di là della collocazione tra i banchi di palazzo Mercanti.
In ogni caso, spero che la mia mozione abbia posto ancora una volta l’attenzione su un argomento importante e mi auguro davvero che il Comune sia in grado di gestire, come dichiarato, tutta questa partita, nel rispetto delle complicate normative e dando sempre risposte qualificate e celeri ai cittadini (magari più celeri che a me).
Dal canto mio non perderò attenzione sul tema”.




Zanardi: “Bene la modifica della viabilità in Via Santa Franca”

Riceviamo e riportiamo la nota della consigliera del gruppo misto Gloria Zanardi in merito alla modifica della viabilità in via Santa Franca.

Da qualche giorno qualcosa nella viabilità piacentina si sta muovendo (finalmente).
Apprendo con favore la modifica della viabilità in Via Santa Franca, nel tratto tra Vicolo Edilizia e Stradone Farnese, dove si sta istituendo il senso unico.
Nonostante non sia stata citata nelle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Mancioppi, che ha ringraziato solo alcuni esponenti di maggioranza (ca va sans dire), manifesto la mia grande soddisfazione per questa scelta visto che in data 8 marzo 2018 avevo depositato un’interrogazione, poi discussa in consiglio comunale 9 aprile 2018, proprio con riferimento alle criticità di quel tratto e agli interventi necessari per migliorarne la percorrenza e la vivibilità, su segnalazione dei residenti della zona.
Mi auguro che questo intervento possa essere risolutivo delle problematiche già allora da me segnalate con riferimento alla sicurezza dell’utenza stradale, ai disagi del traffico e all’inquinamento atmosferico.

Gloria Zanardi
Consigliere Comunale Piacenza




Gloria Zanardi sul fenomeno prostituzione: “I piacentini devono camminare senza certi spettacoli”

Gloria Zanardi del Gruppo Misto torna ad affrontare un tema spinoso come quello della prostituzione a Piacenza. “Mi faccio portatrice delle lamentele di molti cittadini che non tollerano più questa situazione, sia in centro storico che in periferia – riporta la consigliera in una nota – il contrasto al fenomeno della prostituzione è un’azione fondamentale da perpetrare sia per questioni di sicurezza, sia per l’igiene pubblica, sia per diminuire il degrado urbano ed occorre mettere in campo tutti gli interventi necessari per raggiungere tale scopo”.

La situazione si estenderebbe “dalla zona della stazione a Via Colombo, da San Lazzaro alle Mose; di notte e anche di giorno; anche vicino a scuole e chiese. Uno spettacolo indegno per coloro che transitano in città, un biglietto da visita che la nostra città non può permettersi”. La Zanardi individua una soluzione in “più controlli da parte delle forze dell’ordine, ma anche l’esigenza di installare telecamere, maggiore illuminazione nei luoghi maggiormente critici, applicazione degli ordini di allontanamento“.

“Mi sono già occupata in passato del problema e ho proposto un’interrogazione per conoscere le intenzioni della giunta per contrastare il fenomeno, con relative proposte, invitando anche ad avviare una fase di consultazione con tutti i soggetti coinvolti, istituzioni, aziende sanitarie, forze di pubblica sicurezza, volontariato, ecc, al fine di analizzare le condizioni che rendano possibile la creazione nella nostra città di un progetto sperimentale di controllo della prostituzione ed utilizzare, comunque, tutti gli strumenti necessari a definire un percorso partecipato che miri ad arginare e contrastare il fenomeno. I piacentini si meritano di camminare per strada in sicurezza, senza incappare in certi spettacoli. Sul punto la mia collaborazione é massima se può essere utile per arginare queste situazioni di degrado urbano. Mi auguro anche che il governo a livello nazionale si occupi di questo problema. I provvedimenti locali possono essere un buon strumento di contrasto, ma non la soluzione, ben consapevole che il fenomeno, purtroppo, non scomparirà”.

Infine la consigliera precedentemente a Liberi sottolinea che lo stesso Salvini si era occupato del tema, e in particolare “sulla necessità della regolamentazione e tassazione della prostituzione; ora che é ministro confido in una sua azione concreta, previa valutazione di tutti gli elementi utili.
Ciò permetterebbe di attenuare il problema dello sfruttamento della prostituzione, di salvaguardare la salute delle persone e l’igiene pubblica, di tutelare la sicurezza ed evitare il degrado per le vie delle città italiane, oltre a reperire risorse (attraverso la tassazione) da un’attività che non andrà mai in crisi”. 

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