Torna il Monterosso Val d’Arda Festival: enologia, gastronomia, tradizione e festa

Torna l’appuntamento con il Monterosso Val d’Arda Festival, la manifestazione dedicata alla scoperta del vino Monterosso Val d’Arda e del suo territorio. L’appuntamento è per l’ultimo fine settimana di aprile, il 27 e 28 aprile, presso il borgo medioevale di Castell’Arquato, eletto tra i Borghi più belli d’Italia e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il Festival è dedicato al Monterosso Val d’Arda, il vino DOC espressione dei colli piacentini, i cui vigneti si trovano sul colle che fronteggia Castell’Arquato.
Il Monterosso si ottiene da uve bianche che vengono unite già in fase di raccolta.
Il vino è espressione di questo territorio e ne rappresenta la terra, la dedizione, la cultura del luogo.Il Monterosso Val d’Arda Festival sarà l’occasione per scoprire, oltre all’enologia, la gastronomia locale e partecipare a eventi musicali, mostre, mercatini i e molto altro ancora.

Il 28 aprile in particolare si celebrerà il Malvasia di Candia Aromatica Day, la Malvasia coltivata nel piacentino che appartiene a una delle diciassette varietà italiane iscritte col nome di Malvasia nel Registro Nazionale delle Varietà. Si tratta di un’uva autoctona italiana la cui anima e la cui storia sono ancora poco conosciute.

La Malvasia di Candia Aromatica è una varietà di Malvasia molto ricca e incredibilmente versatile, potendo dare buoni e personali vini sia frizzanti, sia fermi secchi (o quasi), sia dolci passiti. Un’uva dotata di un corredo aromatico particolarmente ricco e complesso, tutto da annusare nel vino: ampio spettro di terpeni (responsabili degli aromi di arancio, cedro, limone, mandarino, rosa; simili ma non uguali agli omologhi presenti nel Moscato), frutta a profusione (pesca, albicocca più o meno matura, frutti tropicali, pompelmo), fiori idem (acacia, fresia, lavanda), note erbacee (le pirazine, presenti specie in alcuni biotipi e in alcuni terreni), salvia, note mielate, suggestioni speziate; minerale e idrocarburi quasi da Riesling, che si possono aggiungere durante l’evoluzione; fichi secchi, albicocca essiccata e canditi, i più spiccati profumi delle versioni passite.

ALCUNE INFORMAZIONI SUL MONTEROSSO VAL D’ARDA

La produzione è studiata per combinare le caratteristiche di spicco delle uve bianche locali: l’aroma del Malvasia di Candia Aromatica e del Moscato bianco; la delicatezza dell’Ortrugo; il corpo e l’acidità del Trebbiano Romagnolo e del Beverdino; i sentori speziati e la complessità sensoriale del Sauvignon bianco. Da disciplinare, la zona di coltivazione e vinificazione è limitata alla porzione collinare dei comuni di Alseno, Carpaneto, Castell’Arquato, Gropparello, Lugagnano e Vernasca. La resa massima di uva nei vigneti destinati alla DOC è di cento quintali all’ettaro. L’interpretazione enologia classica propone tre principali varianti di Monterosso Val d’Arda:

Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda
Colore: da paglierino a dorato
Odore: delicato, caratteristico
Sapore: secco o abboccato o amabile, fine e sottile di corpo, tranquillo
Titolo Alcolometrico Volumico totale minimo: 11% vol.

Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda frizzante
Colore: da paglierino a dorato
Odore: delicato, caratteristico
Sapore: secco o abboccato o amabile, fine e sottile di corpo;
Spuma: evanescente
Titolo Alcolometrico Volumico totale minimo: 11% vol.

Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda Spumante
Colore: da paglierino a dorato
Odore: delicato, caratteristico
Sapore: Brut o secco o abboccato, fine e sottile di corpo;
Spuma: fine, persistente
Titolo Alcolometrico Volumico totale minimo: 11% vol.

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Il vino Monterosso protagonista per due giorni a Castell’Arquato

Ritorna nel week-end del 28-29 Aprile 2018 il Monterosso Val d’Arda Festival, manifestazione pensata per far conoscere il vino Monterosso ed il bellissimo borgo medioevale di Castell’Arquato, con la sua storia, le sue tradizioni e la sua cucina. In questi due giorni le cantine di produzione del Monterosso proporranno  degustazioni, stand gastronomici, manifestazioni collaterali e molto altro ancora.  Via della “barricaia” sarà animata anche da mostre d’arte, esibizioni musicali e succulente proposte gastronomiche entre i produttori presenteranno i loro bianchi. Di fronte alla splendida cittadina di Castell’Arquato, con il suo inalterato borgo medioevale, si erge un colle ricco di boschi, prati e vigneti. Qui si coltivano uve bianche che, già in fase di raccolta, vengono unite per originare un nettare che rappresenta la terra, la dedizione, la cultura del luogo. Nonostante il nome possa far pensare ad altro il Monterosso è un uvaggio bianco.

L’ingresso è gratuito. Per partecipare alla degustazione è sufficiente acquistare i calici. È previsto uno sconto per soci AIS, FISAR, ONAV, AVIS in possesso del tesserino d’associazione.