Tre per Te torna con la 15esima edizione. Maj: “Sempre aperti sul mondo”

Dopo “Itinerari di Teatro”, andato in scena nelle scorse settimane con spettacoli di strada, giocoleria, clownerie, bolle di sapone e circo il Teatro Gioco Vita intende aprirsi sempre più alla città. La nuova stagione “Tre per te”, è stata presentata questa mattina nel ridotto del Municipale grazie al sindaco, nonchè presidente della Fondazione Teatri Patrizia Barbieri, Diego Maj, direttore artistico di Teatro Gioco Vita, Alberto Dosi, socio fondatore dell’associazione Amici del Teatro Gioco Vita e Vittoria Avanzi, direttrice della Fondazione Teatri.  “Si conferma – sottolinea la Barbieri – un programma di grande coinvolgimento, un progetto culturale a tutto tondo. Andare nelle frazioni è stata una scelta vincente, in 4 serate abbiamo portato circa 2500 persone. Emerge una vera passione per il teatro. Abbiamo voluto sistemare i bilanci della Fondazione, ottenendo risultati riconosciuti da tutti”.

“Il pubblico cresce sia dal punto di vista numerico che qualitativo – afferma Maj -, questa 15esima edizione sarà come sempre un momento di festa. Spesso in giro per il mondo vedo spettacoli che mi piacerebbe portare a Piacenza. Sento la responsabilità di non deludere il pubblico, che cerco di ascoltare sempre, senza rinunciare al cambiamento, perchè è importante essere aperti sul mondo, con l’idea che teatro e cultura devono essere un servizio pubblico”. Nella scorsa edizione si sono presentati 22 mila 756 spettatori, circa 2000 abbonati e 12 500 studenti che hanno usufruito della scontistica a loro vantaggio. “Il teatro – continua – deve continuamente dividere, per creare dibattito e quindi cercare risposte. Nonostante i tagli cerchiamo sempre di offrire spettacoli di qualità”.

25 aperture di sipario da ottobre 2018 a maggio 2019, con rappresentazioni che variano dal repertorio classico a quello contemporaneo. Spiccano tra le presenze Ale e Franz con il loro “Nel nostro piccolo” (12 e 13 novembre) che punta alle radici della loro comicità grazie ai grandi che li hanno condizionati come Gaber e Jannacci. Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere saranno presenti con “Il padre” (12 e 13 febbraio prossimi). Da uno dei film più belli di Pupi Avati troviamo “Regalo di Natale” (19 e 20 marzo), mentre si chiuderà la Prosa con il classico “Sei personaggi in cerca di autore”. Altri percorsi che vede la presenza di Alessandro Preziosi il 5 febbraio con “Vincent Van Gogh – l’odore assordante del bianco”.

Ecco i prezzi:

 




Premio Poggi a Eugenia Ratti, cerimonia il 20 ai Teatini con un concerto dedicato a Rossini

La XIV edizione del Premio Internazionale Gianni Poggi, istituito dall’associazione Tampa Lirica, sarà conferito al celebre soprano piacentino Eugenia Ratti, che nel corso della sua carriera è apparsa sui palcoscenici dei teatri più famosi e attualmente si è dedicata all’insegnamento, divenendo così un punto di riferimento per tante nuove le ve dall’ugola d’oro. La cerimonia avverrà con un concerto alla Sala dei Teatini il 20 maggio alle 17 30, e per l’occasione verrà eseguita La Petit Messe Solennelle di Gioacchino Rossini, un modo per celebrare i 150 anni dalla morte del grande compositore nato a Pesaro. L’organizzazione dell’evento è a cura di Fondazione Teatri di Piacenza, dall’associazione Tampa Lirica e dal Conservatorio Nicolini. Questa mattina in conferenza stampa è stato presentato l’evento da Carlo Loranzi, presidente di Tampa Lirica, dall’ assessore alla Cultura Massimo Polledri e dal Maestro Camillo Mozzoni. “La versione che presenteremo – ha specificato quest’ultimo – è quasi da Camera, che fa parte dei peccati di vecchiaia di Rossini. Lui pensò bene di farne un’orchestrazione, ma preferiva questa prima versione. Il coro è di 14 elementi,  interamente formato da nostri allievi. Sia Poggi che Ratti sono stati nostri allievi. La signora Ratti la ricordo in Elisir d’amore, Pavarotti aveva una venerazione per lei”.

http://www.youtube.com/watch?v=Nvw7K0HS5lk&feature=youtu.be

 

“150 anni dalla morte di Gioacchino Rossini hanno portato ad un cartellone che comprende tutti gli eventi rossiniani di quest’anno – ha ricordato Loranzi – , siamo orgogliosi di farne parte e di chiudere le celebrazioni. La Messe Solennelle nasce dopo un lungo periodo durato 30 anni in cui il maestro non metteva mano a partiture di lirica, si era dedicato alla musica sacra. Lo presentiamo nella originale versione intimista, che si pensava impensabile eseguire in pubblico”. Due battute sono state rivolte al Premio. “Sono stati premiati grandi nomi nelle precedenti edizioni. La carriera di Eugenia Ratti si è distinta come una delle più brillanti. Protagonista delle stagioni scaligere. Aveva impressionato ne Un ballo in maschera, per quell’opera aveva la voce ideale. Era la più grande esponente dell’arte lirica come soprano, non ha avuto una degna sostituta”. 

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Riccardo Muti al Municipale con l’Orchestra Cherubini

Un’occasione imperdibile per ammirare il Maestro Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini: giovedì 24 maggio alle ore 20.30 al Teatro Municipale di Piacenza è in programma la prova generale pubblica in vista dei prossimi concerti alla Philarmonie di Parigi, alla Philarmonie di Lussemburgo, al Grand Théâtre di Ginevra e al Lingotto di Torino.

Il programma della serata prevede l’esecuzione di celebri brani della grande tradizione italiana, che l’Orchestra Cherubini diretta da Muti proverà in preparazione alla tournée europea: da Contemplazione di Alfredo Catalani all’Intermezzo da Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, dall’Intermezzo da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo all’Intermezzo da Manon Lescaut di Giacomo Puccini al Notturno op.70 n.1 di Giuseppe Martucci, e ancora l’Intermezzo da Fedora di Umberto Giordano, per finire con i Ballabili da I Vespri siciliani Le quattro Stagioni e la Sinfonia, sempre da I Vespri siciliani, di Giuseppe Verdi.

Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, divide la propria sede tra le città di Piacenza e Ravenna. La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio, terminato il quale molti di loro hanno l’opportunità di trovare una propria collocazione nelle migliori orchestre.
In questi anni l’Orchestra, sotto la direzione di Riccardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal Barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona, Lugano, Muscat, Manama, Abu Dhabi, Buenos Aires e Tokyo.

I biglietti sono acquistabili al prezzo unico di 15 euro presso la Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, via Verdi 41 – tel. 0523.492251 biglietteria@teatripiacenza.it.




Allegro con Brio, il 13 maggio arriva Debussy ai Teatini

La rassegna di musica cameristica Allegro con brio, organizzata da Fondazione Teatri in collaborazione con Conservatorio Nicolini di Piacenza, prosegue domenica 13 maggio alle 17 alla Sala dei Teatini con Debussy a quattro mani. Al pianoforte Paola del Giudice e Maria Grazia Petrali interpretano un programma incentrato sulle musiche di Claude Debussy nell’anno del centenario della morte del celebre compositore e pianista francese. Il concerto si aprirà con il Prèlude à l’apres-midi d’un faune (nella trascrizione di Maurice Ravel), per proseguire con Petite Suite, e con la trascrizione per pianoforte a quattro mani di Debussy dell’amatissimo Lago dei cigni di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Nella seconda parte verranno eseguite le Six épigraphes antiques e La boite à joujoux – Ballet pour enfants, che vedrà anche la partecipazione della danzatrice piacentina Silvia Rastelli.

Maria Grazia Petrali si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Sia come solista che in formazioni cameristiche è stata premiata in vari concorsi nazionali ed internazionali. Ha eseguito come solista con orchestra i concerti K595 e K466 di Mozart e il concerto op. 54 di Schumann. Ha suonato in importanti sale da concerto italiane e all’estero. Ha inoltre collaborato con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana e con l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “A. Toscanini”. Nel 2005 ha lavorato con l’Orchestra Filarmonica Italiana e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, con Carla Fracci, per l’allestimento del balletto Maria Stuarda su musiche di Schumann, presentato al Teatro Municipale di Piacenza. Nel 2009 ha conseguito il Diploma Accademico di II livello, ad indirizzo interpretativo, presso l’Istituto di Alta Formazione Musicale “F. Vittadini” di Pavia. Dal 1998 è docente di pianoforte principale in Conservatorio, inizialmente a Reggio Calabria, successivamente a Riva del Garda ed attualmente al Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. Paola del Giudice, pianista e clavicembalista, si è diplomata presso il Conservatorio“G.Nicolini” di Piacenza. Vincitrice di concorsi nazionali ed internazionali (I premio assoluto al concorso “Schubert” nel 1994), ha al suo attivo un’intensa attività concertistica in varie formazioni accanto ad artisti di chiara fama, presso importanti sale e Teatri italiani ed esteri. La danzatrice Silvia Rastelli, dopo una formazione di tipo classico-accademico, inizia il suo percorso con Gianni Zari, già ballerino e coreografo del Teatro alla Scala, con il quale lavora in qualità di solista in diversi spettacoli. Laureata all’Accademia di Brera, Silvia Rastelli si dedica anche alla pittura e alla contaminazione tra le arti con performance delle quali segue ogni passaggio, dalla scelta del tema alla regia, dalla scenografia all’interpretazione stessa della coreografia.

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La Municipale multa undici clienti di prostitute

Ventidue persone controllate e undici sanzioni, da 500 euro da ciascuna, elevate nei confronti dei clienti: questo il bilancio dell’attività anti-prostituzione condotta dalla Polizia Municipale nel mese di febbraio, nel corso di nove pattugliamenti dedicati. Dalle rilevazioni effettuate, emerge che a seguito dell’intensificarsi dei controlli sono diminuiti considerevolmente i casi in flagranza.

L’assessore alla Sicurezza Luca Zandonella sottolinea che “senza dubbio la prostituzione in strada è tra i fenomeni che maggiormente contribuiscono al degrado urbano. Per questo, anche grazie al lavoro egregio della Polizia Municipale, c’è il massimo impegno dell’Amministrazione comunale nel fronteggiare il problema, tant’è che si registrano già risultati concreti. Siamo consapevoli del fatto che la questione non si può risolvere solo con le multe, che tuttavia costituiscono un significativo deterrente. L’auspicio è che anche a livello nazionale si adottino misure più efficaci, ponendo fine a situazioni di sfruttamento”.

 




La Cenerentola di Rossini in scena al Teatro Municipale di Piacenza venerdì 16 e domenica 18 febbraio

La Stagione d’Opera 2017/2018 del Teatro Municipale di Piacenza prosegue con La Cenerentola di Gioachino Rossini, venerdì 16 febbraio alle 20.30 e domenica 18 febbraio alle 15.30 (con anteprima per le scuole mercoledì 14 alle 15.30). S’inaugura con quest’opera “Rossini 150”, il cartellone che la Fondazione Teatri di Piacenza dedica alle celebrazioni per il 150° anniversario della scomparsa del compositore pesarese.

Lo spettacolo, coprodotto da Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Alighieri di Ravenna e Fondazione Teatri di Piacenza, con la collaborazione di Teatro Comunale “A. Rendano” di Cosenza, è un omaggio a Emanuele Luzzati: suoi sono gli splendidi costumi di scena risalenti alla storica edizione andata in scena nel 1978 al Teatro Margherita di Genova, che recano intatta la cifra stilistica e il tratto meraviglioso e immaginifico di un Maestro indiscusso del teatro contemporaneo. I costumi originali di Luzzati giungono dopo il prezioso e appassionato restauro realizzato dalla Fondazione Cerratelli, che ha riportato ogni singolo capo sartoriale allo splendore originario; nell’operazione è coinvolto il Museo Luzzati di Genova diretto da Sergio Noberini, in virtù anche della lunga collaborazione esistente tra il Museo e la Fondazione Cerratelli.

A dirigere Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e Coro del Teatro Municipale di Piacenza (maestro del Coro Corrado Casati), sarà la bacchetta della giovane e talentuosa Erina Yashima, tra gli allievi selezionati nella prima edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy (2015) e attualmente assistente del Maestro alla Chicago Symphony Orchestra, dove ha ricevuto la borsa internazionale di apprendistato Sir Georg Solti in direzione d’orchestra.

Nel cast, giovani ma già affermati interpreti: Pietro Adaini è Don Ramiro, affiancato dal complice Dandini, suo cameriere (Pablo Ruiz) e dal filosofo Alidoro (Matteo D’Apolito); Marco Filippo Romano, Giulia Perusi e Isabel De Paoli vestono rispettivamente i panni di Don Magnifico, Clorinda e Tisbe; la figliastra Cenerentola – interpretata da Teresa Iervolino – completa la famiglia.

Aldo Tarabella firma la regia dello spettacolo, al termine di un lungo periodo di ricerca svolto percorrendo a ritroso la strada che lo ha portato alla Cenerentolaluzzatiana del 1978, lungo la quale ha ritrovato «gli “amici di Lele”, i suoi più significativi discepoli: tra loro – dichiara Tarabella – Enrico Musenich, che ha firmato le scenografie originali dello spettacolo, costruite e dipinte dallo scenografo-costruttore Elio Sanzogni, cui dobbiamo lo stile luzzatiano nella realizzazione pittorica; la Sartoria Cerratelli, che ha dato nuova vita teatrale, con un delicatissimo e appassionato restauro, a quei costumi di Luzzati appartenuti allo storico allestimento genovese; Mario Audello, che con le sue parrucche partecipò proprio a quella storica produzione del 1978». Questo nuovo allestimento de La Cenerentolarossiniana, che coinvolge – insieme a Tarabella – Musenich, Sanzogni, Cerratelli e Audello, vuol essere quindi un omaggio a Luzzati e al suo mondo di immagini, forme e colori, senza per questo assumere il sapore del ricordo nostalgico; la via percorsa, che si snoda tra palazzi di carta e scatole magiche in continuo moto giocoso, è quella della freschezza di una messa in scena attualizzata, viva e coinvolgente, capace di disegnare uno spazio musicale, teatrale e drammaturgico inconsueto, brillante e gioioso.

Per informazioni e biglietti: Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza, via Verdi 41

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